È stato presentato, dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, il progetto da 5 milioni di euro per la rigenerazione dei beni confiscati attraverso i fondi del Pnrr. La presentazione è avvenuta a conclusione del percorso partecipativo che ha visto la Metrocity confrontarsi con le realtà del Terzo Settore reggino.
Il progetto prevede ben dieci interventi di rigenerazione su altrettanti beni confiscati alla ‘ndrangheta acquisiti al patrimonio dell’Ente e dati in gestione, tramite procedura di selezione ad evidenza pubblica, ad altrettante realtà del Terzo Settore del territorio metropolitano, per un investimento complessivo di quasi 5 milioni di euro.
Nello specifico, cosi come concordato nei mesi scorsi con gli stessi rappresentanti degli Enti gestori, la Città Metropolitana si è avvalsa del contributo in coprogettazione del Forum del Terzo Settore e di alcuni tra i soggetti più virtuosi da anni impegnati nell’ambito della gestione dei beni confiscati sul territorio della Città Metropolitana: da Adspem a Reggio Basket in Carrozzina, dal Club Alpino alla Croce Rossa, dal Consorzio Macarmè a Isesp, Naima e Rose Blu.
Una sinergia virtuosa nata dall’incontro, a suo tempo convocato dalla Città Metropolitana, tenutosi nei mesi scorsi a Palazzo Alvaro alla presenza del sindaco ff Carmelo Versace e del delegato al Pnrr Domenico Mantegna, durante il quale erano state condivise le linee guida promosse dall’Ente per la partecipazione al bando Pnrr per la riqualificazione dei beni sottratti alla criminalità organizzata.
Si rinsalda cosi il percorso condiviso promosso da Palazzo Alvaro con le realtà sociali del territorio in un ambito delicato come quello dei beni confiscati. La sinergia virtuosa instaurata nei mesi scorsi ha già prodotto il risultato di mettere a confronto realtà associative di straordinario valore e la partecipazione condivisa al bando Pnrr risulta un’ulteriore occasione di condivisione degli obiettivi.
«Del resto – come commenta in una nota il sindaco ff della Città Metropolitana Carmelo Versace – da anni ormai, in accordo con il programma di mandato a suo tempo condiviso dal sindaco Falcomatà, la Metrocity ha puntato allo sviluppo di un programma di gestione virtuosa nel settore dei beni confiscati, che punta alla compartecipazione delle realtà territoriali più valide e virtuose. Sottrarre un bene alla criminalità organizzata, in un territorio complesso come il nostro, e restituirlo alla collettività attraverso i progetti delle realtà associative è una vittoria doppia, non solo dal punto di vista simbolico, ma anche come fatto concreto e sostanziale di sostegno alle finalità sociali promosse da enti e cooperative del Terzo Settore». (rrc)