di SANTO STRATI – Impegno pastorale inteso come impegno sociale: ecco cosa c’è da aspettarsi dal nuovo Arcivescovo di Reggio che si insedierà in Cattedrale sabato prossimo.
Mons. Fortunato Morrone proprio ieri ha ricevuto l’ordinazione episcopale nella periferia di Crotone, nella parrocchia Maria Madre della Chiesa: fino a un attimo prima era un prete, un semplice prete “di periferia”, di quelli che piacciono tanto a papa Francesco e che raccolgono sempre di più l’attenzione di fedeli smarriti e in cerca di un segnale. Perché la fede si può allentare per tante inspiegabili ragioni, ma non si perde mai. Rimane sopita, a volte, e in questo caso ha bisogno di essere risvegliata da un pastore di anime: con una parola, con un gesto, con un modo particolare di raccontare il Vangelo e commentare il verbo divino. La parola di Dio, in un momento come quello che stiamo vivendo da oltre un anno, ha una funzione insostituibile per chi ha perduto dei cari o è uscito colpito dalla pandemia, in una prova difficile che, a volte, solo la fede può aiutare a superare. Abbiamo bisogno – chi ha fede – della parola dell’Altissimo, di guide spirituali che ci indichino il percorso per andare oltre, ricominciare, ricostruire.
E l’esperienza di mons. Morrone è quanto mai significativa: straordinaria nella sua semplicità che rivela le stimmate della spiritualità di cui oggi, più che mai, si sente particolarmente bisogno. È stato parroco nel Crotonese, a Melissa, a Le Castella, a San Leonardo di Cutro, in zone particolarmente “difficili” dove molto spesso la sofferenza della comunità è talmente lampante da richiedere uno sforzo non comune per chi deve dispensare la fede e il suo conforto.
La missione pastorale di mons. Morrone ha lasciato grandi segni: parlano per lui l’entusiasmo dei giovani, delle famiglie, di uomini e donne che hanno ritrovato un percorso di fede di cui avvertivano la forte necessità.
L’affetto dei suoi fedeli del Crotonese attesta una presenza costante e un impegno che verranno replicati nella nuova Diocesi di Reggio-Bova. L’ex parroco di Cutro arriva in una città che rappresenta in pieno il grande affanno di tutta la regione. La sua guida che raccoglie il testimone di mons. Giuseppe Fiorini Morosini, diventa importante e vivamente attesa da una popolazione – non solo quella reggina – che combattere contro il degrado urbano e il mancato sviluppo del territorio e che si affida, da sempre alla Madre di Dio e al suo patrono San Francesco. Benvenuto, Arcivescovo! (s)
–––––––––
Mons. Fortunato Morrone è stato ordinato nuovo Arcivescovo di Reggio Calabria. Ciò è avvenuto al termine di una cerimonia, intensa e commovente, nella chiesa parrocchiale “Maria Madre della Chiesa” di Crotone.
Presenti il sindaco di Reggilo, Giuseppe Falcomatà, e il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che, a nome di tutta la comunità cittadina, ha augurato al nuovo Arcivescovo «gli auguri più sinceri per la sua missione pastorale».
«Oggi per la nostra città è una giornata di festa e di grande gioia. Questi sono i sentimenti che suscita l’avvio del cammino che la comunità reggina si appresta a compiere al fianco del suo nuovo pastore, l’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, monsignor Fortunato Morrone. Un momento carico di forti emozioni e vibranti attese, come sempre accade quando inizia una storia nuova che ci coinvolge tutti» ha detto il sindaco Falcomatà, al termine della consacrazione episcopale.
«Ma nel contempo – ha aggiunto – avvertiamo anche tutto il carico di responsabilità che questo passaggio così solenne ed emozionante reca con sé, nei confronti di ciascuno di noi. Un richiamo preciso che già ci spinge a volgere lo sguardo verso il rinnovato impegno a cui tutta la comunità reggina è chiamata, a sostegno della missione pastorale di monsignor Morrone e del più generale percorso di riscatto che il nostro territorio sta coraggiosamente portando avanti. Il nuovo presule che la nostra amata città attende con trepidazione il prossimo 12 giugno, si richiama al pensiero di San Paolo, l’Apostolo delle genti a cui Reggio Calabria è da sempre fortemente legata, con l’auspicio di poter essere “collaboratore della vostra gioia”».
«Un messaggio semplice ma carico di significati – ha concluso – che raccogliamo e per il quale offriremo il nostro contributo di amministratori e cittadini. A monsignor Fortunato Morrone, a tutta la Chiesa reggina e alla comunità dei fedeli, va l’augurio sincero della Città per un nuovo corso pastorale che, nel solco tracciato dall’opera di monsignor Morosini, cui rinnoviamo i sentimenti di gratitudine e affetto, possa rafforzare e rilanciare il dialogo costruttivo, l’attenzione verso i più deboli e lo spirito di comunità quali fondamenti imprescindibili della nostra missione quotidiana al servizio del prossimo». (rrc)