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PILLOLE DI PREVIDENZA / Ugo Bianco: L’assegno mensile e la pensione di invalidità civile

di UGO BIANCO –  Il sistema di protezione sociale italiano tra i suoi obiettivi principali ha il compito di tutelare gli uomini e le donne che hanno minorazioni fisiche o mentali. Questo diritto fondamentale è scritto nell’articolo 38 della costituzione italiana: “ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale”.

Possiamo fare un esempio concreto di come lo stato interviene nella tutela dei minorati se prendiamo in esame due provvidenze economiche istituite dalla legge 118/1971. Nell’articolo 2 di questa disposizione è scritto che: “Si considerano mutilati ed invalidi civili i cittadini affetti da minorazioni congenite o acquisite, anche a carattere progressivo, compresi gli irregolari psichici per oligofrenie di carattere organico o dismetabolico, insufficienze mentale derivante da difetti sensoriali e funzionali che abbiano subito una riduzione permanente della capacità lavorativa non inferiore a un terzo o, se minori di 18, che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età.  L’articolo 13 ha istituito l’Assegno Mensile di Invalidità Civile ed i requisiti necessari per godere dell’indennità.

Quali sono i requisiti?

  • Il riconoscimento di una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 74 % ed il 99 % per i soggetti che hanno un’età dai 18 a 67 anni;
  • Il possesso di reddito propri inferiori ai limiti stabiliti annualmente. Per il 2023 è € 5.391,88 lorde annuali.
  • Per i cittadini stranieri comunitari: l’iscrizione all’anagrafe del comune di residenza;
  • Per i cittadini stranieri extracomunitari: il permesso di soggiorno di almeno un anno (art. 41 TU immigrazione);
  • La residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.

 

Il beneficio economico è pari a € 313,91 mensili, concesso per 13 mensilità. Decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda amministrativa. Non è reversibile ai superstiti e non è soggetto a ritenute Irpef. Per inoltrare la richiesta è obbligatorio il rilascio del certificato medico on line (Mod. C) redatto dal medico certificatore. 

Ai sensi dell’articolo 12, sempre della suddetta norma, è stata istituita la Pensione di Invalidità Civile.

Quali sono i requisiti?

  • Il riconoscimento di una riduzione della capacità lavorativa del 100 % per i soggetti che hanno un’età dai 18 a 67 anni;
  • Il possesso di reddito proprio inferiori ai limiti stabiliti annualmente. Per il 2023 è € 17.920,00. lorde annuali;
  • Per i cittadini stranieri comunitari: l’iscrizione all’anagrafe del comune di residenza;
  • Per i cittadini stranieri extracomunitari: il   permesso di soggiorno di almeno un anno (art. 41 TU immigrazione);
  • La residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.

Per il 2023 l’importo ammonta a € 313,91. Come per l’assegno, la pensione di inabilità non è reversibile ai superstiti. Al raggiungimento dei 67 anni d’età l’Inps trasforma d’ufficio entrambe le prestazioni in assegno sociale. La presentazione della domanda è subordinata al rilascio del certificato medico on line (Mod. C) a cura del medico certificatore.

È importante ricordare che dal 20 luglio 2020, ai sensi dell’articolo 15 del DL 104/2020, in esecuzione della sentenza 152/2020 emessa dalla Corte Costituzionale, è stato disposto che gli invalidi civili totali, a partire dai 18 anni d’età, se non superano determinati limiti reddituali, hanno diritto ad una maggiorazione sociale (aumento al milione) che consente di far arrivare l’importo mensile della prestazione a € 660,79.

È certamente un passo avanti, ma a mio avviso occorre ripensare tutte le misure assistenziali riservate ai minorati e disabili, da un punto di vista economico. Soprattutto tendendo conto dell’aumento del costo della vita, sopraggiunto dopo il periodo pandemico.  

[Bianco Ugo è presidente dell’Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Calabria]