di UGO BIANCO – La recente circolare Inps numero 64 del 7 maggio 2024 ha introdotto un’importante novità in materia di tutela dei minorati. Il documento dispone che i nipoti maggiorenni orfani, riconosciuti inabili al lavoro, che vivono a carico dei nonni, rientrano tra i beneficiari della pensione di reversibilità o indiretta. La pensione di reversibilità è riconosciuta in caso di morte di un pensionato, mentre la pensione indiretta è concessa in caso di morte di un assicurato che non ha ancora raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia.
L’estensione dei beneficiari delle suddette prestazioni ha origine nella sentenza della Corte Costituzionale n. 88 del 2022, che ha dichiarato illegittimo l’articolo 38 del Dpr n. 818/1957, recante “Norme di attuazione e di coordinamento della legge 4 aprile 1952, n. 218, sul riordinamento delle pensioni dell’assicurazione obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti”. In particolare, nella parte in cui non è menziona la predetta categoria fragile. Si tratta un passo avanti verso una maggiore tutela dei diritti di soggetti precedentemente esclusi. Di seguito i principali effetti e le disposizioni operative risultanti dalla sentenza:
Inclusione dei nipoti maggiorenni orfani e inabili
I nipoti maggiorenni orfani, inabili al lavoro e a carico degli ascendenti assicurati o pensionati, sono ora inclusi tra i beneficiari diretti delle pensioni di reversibilità e delle pensioni indirette.
Liquidazione e riliquidazione delle pensioni.
Le nuove domande, come le giacenti presso l’Inps, saranno valutate secondo i nuovi criteri: Riesame delle domande. Le domande di pensione respinte sulla base della norma dichiarata incostituzionale possono essere riesaminate su richiesta degli interessati, a meno che una sentenza definitiva non abbia negato il diritto; Riliquidazione: Le pensioni già riconosciute ad altri contitolari, per includere le quote spettanti ai nipoti aventi diritto devono essere riliquidate; Revoca: Le pensioni riconosciute a contitolari il cui diritto risulta incompatibile con quello dei nipoti aventi diritto vanno revocate; Eccedenze non recuperabili: Se la riliquidazione delle pensioni comporta che gli altri contitolari abbiano ricevuto somme maggiori di quelle dovute, queste somme non saranno recuperate dall’INPS, salvo in caso di dolo del percettore.
Decorrenza ordinaria: Il trattamento pensionistico verrà riconosciuto con l’ordinaria decorrenza, rispettando i limiti della prescrizione e della decadenza.
Queste disposizioni sono state dettagliate nella circolare Inps n. 64 del 07-05-2024, che fornisce le linee guida per l’attuazione della sentenza. (ub)
[Dr. Ugo Bianco è presidente Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Calabria]