Il consigliere regionale del gruppo Misto, Francesco Pitaro, ha chiesto al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì e all’assessore regionale al Lavoro, Fausto Orsomarso, di «intervenire per rettificare un provvedimento che ad oggi taglia fuori, incomprensibilmente, il 90% delle Asd/Ssd calabresi».
«Dal 14 al 17 giugno – ha spiegato – le microimprese e le piccole e medie imprese calabresi che hanno subìto gli effetti dell’emergenza Covid-19 potranno fare domanda per ottenere il sostegno economico garantito dal “Ristora Calabria Bis”. Non si comprende, tuttavia, il motivo per cui tra i vari destinatari dell’avviso pubblico considerati tra i più colpiti dalle misure restrittive adottate dal Governo compaiano soltanto “le Asd/Ssd con sede operativa nella Regione Calabria e affiliate esclusivamente alla Federazione Italiana Nuoto e/o alla Federazione Italiana Nuoto Paralimpico da almeno 3 anni in Calabria e che svolgono attività agonistica». Dove sono finiti tutti gli altri sport? Si tratta di un superficiale errore o di una illogica discriminazione?».
Pitaro, infatti, ha condiviso il disappunto delle Associazioni e Società Sportive dilettantistiche regolarmente iscritte al registro Nazionale Coni e firmatarie di una lettera aperta in cui rilevano «una palese iniquità nel bando che esclude tutte le Asd/Ssd non praticanti la disciplina del nuoto (ricordiamo che le discipline riconosciute dal Coni sono ben 385 e non solo il Nuoto) e altresì le Asd/Ssd praticanti il nuoto e non affiliate alla Fin o alla Federazione Nuoto Paralimpica ma affiliate a uno dei 14 Enti di Promozione Sportiva Nazionali Riconosciuti dal Coni».
«Tutte le discipline sportive, nessuna esclusa – ha evidenziato – hanno risentito delle chiusure causate dalla pandemia. E tutte, in quanto attività economiche che negli ultimi mesi hanno visto precipitare vertiginosamente le entrate, devono avere la possibilità di richiedere la concessione di un contributo a fondo perduto da cui partire per rimettersi in piedi». (rrc)