Domani sera, a Reggio, alle 20, nel Cortile dell’Associazione Culturale Le Muse, è in programma un nuovo ‘appello’, dedicato all’arte nella regione Calabria.
Una serie di eventi, quelli organizzati dal sodalizio reggino, guidato da Giuseppe Livoti, «per delineare una visione regionalistica dello stato delle cose, con personalità da tutte le province della Calabria considerando ciò che è e ciò che è stato fatto o mal fatto all’insegna di una riflessione comune e condivisa».
Proprio per questo l’appello all’arte vedrà una riflessione introduttiva dello storico Fabio Arichetta, componente della Deputazione di Storia Patria, che approfondirà la tematica del rapporto città ed arte all’indomani dei due terribili terremoti del 1783 e del 1908, per evidenziare anche il ruolo delle famiglie notabili, di ciò che fecero sia a livello personale che sociale per promuovere varie rinascenze nell’edilizia privata, pubblica, religiosa.
Ed ancora, l’argomento verrà proiettato sul regionale con la dott.ssa Mariangela Preta, direttrice del Polo Museale di Soriano Calabro, importante realtà che prende spunto dalla storia del convento e del paese, caratterizzata dalle distruzioni, dagli abbandoni e dalle ripetute ricostruzioni, luogo simbolico di queste vicende umane, polo che comprende il Museo delle ceramiche medievali e moderne, il Museo del terremoto che, oltre alla sismologia storica, la parte antropologica legata agli aspetti dell’abbandono e ripopolamento dei siti, la Pinacoteca che raccoglie numerose opere ed arredi sacri oltre che l’annessa area archeologica costituta dai resti dell’antico convento Domenicano.
Di scuola e formazione, con particolare riferimento al Liceo dell’Arte “Preti Frangipane”, diretto dal dirigente scolastico Giovanna Moschella, si discuterà con i docenti Salvatore Palmeri e Roberta Filardi, che si soffermeranno su alcuni interventi di restauro eseguiti dai ragazzi del noto istituto reggino.
Non poteva mancare il momento- confronto dedicato alla creatività di ispirazione storico-artistica con Carmen Maio e Jessica Corrado che, in qualità di creative e di hair sylist e make up artist, faranno immaginare il mondo barocco con i suoi virtuosismi, periodo definito dallo storico francese Fernand Braudel punto di massimo irradiamento della civiltà italiana, “nuova forma di gusto e di cultura, una ‘civiltà’ che rivestirà l’intera Europa” e darà vita a “una serie di creazioni moderne”, come l’opera, il teatro moderno e la scienza moderna. (rrc)