Grande attesa per la mostra “Millenovecentootto. Oggetti ritrovati. Memorie dal terremoto dello Stretto”, in programma dal 2 Dicembre al 28 Febbraio 2024 al Castello Aragonese.
Il progetto, finanziato nel React Eu Pon Città Metropolitane 2014/2020 – Azioni pilota per un distretto culturale e turistico della città di Reggio Calabria – Sub int. 2: “Mostra, eventi, allestimenti per la costruzione del Distretto culturale turistico della città di Reggio Calabria, è organizzato dall’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria con la collaborazione dei professori Marcello Francolini e Remo Malice ed il coordinamento del direttore Pietro Sacchetti.
La mostra, promossa dalla Città di Reggio Calabria, sarà inaugurata sabato 2 Dicembre alle ore 17,30 al Castello Aragonese e ricostruisce una memoria collettiva legata al tragico terremoto del 28 dicembre 1908 attraverso un corpus di oggetti riemersi da quelle macerie, rientrati a Reggio Calabria lo scorso anno dopo essere stati conservati presso la Sede Centrale della Banca D’Italia a Roma.
Il percorso espositivo si sviluppa nelle sale del Castello Aragonese su tre livelli, articolando cinque percorsi interni che si configurano come “stanze-mentali”: La Sala dei Preziosi; della Cinematica; degli Oggetti Mnemonici, dell’Esperienza.
Un percorso che, come affermano i curatori «è capace di condurci nell’estetica dirompente dei terremoti, dalla morte alla vita, dalla distruzione alla ricostruzione, in un ciclo che vuole riorientare gli sguardi verso il rapporto contingente con la natura primordiale del mondo».
«Un lavoro certosino e molto articolato, curato dai docenti Marcello Francolini, Remo Malice, Francesco Scialò, Pietro Colloca, Davide Scialò, Rosita Commisso, Davide Negro e che vede il coinvolgimento di diversi docenti e numerosi studenti e studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria – afferma il direttore Piero Sacchetti -. Il visitatore sarà ammaliato dagli oggetti e catapultato in quella narrazione sonora, storica, fotografica nella quale si lascerà andare in quel processo di mediazione. La mostra sarà accompagnata da un catalogo, pubblicato da Gutenberg Edizioni, che presenterà il ricco lavoro di documentazione e ricerca restituendo così il processo di valorizzazione dell’identità simbolico-artistica della collezione».
Soddisfatta l’assessore comunale alla Cultura Irene Calabrò che sottolinea come i reperti siano rientrati in possesso dell’Amministrazione dopo un lungo iter seguito dai Dicasteri dell’Economia e della Finanze e della Cultura, con Decreto a firma dei Ministri pro tempore.
La delegata dell’esecutivo ribadisce «l’obiettivo della mostra è valorizzare quanto riemerso dopo il terribile terremoto del 1908, secondo l’indirizzo del sindaco Giuseppe Falcomatà con cui è iniziato il percorso di recupero. La Città non vuole e non può assolutamente dimenticare un vero e proprio dramma collettivo, uno dei più tragici eventi della storia moderna di Reggio, e con questa proposta culturale potrà rivivere un’esperienza di memoria assolutamente suggestiva. Questa esposizione, che vede impegnato il Settore Cultura e Turismo del Comune di Reggio Calabria – conclude la Calabrò – celebra il valore della memoria e la forza ed il coraggio di un popolo che è riuscito a rialzarsi e ricostruire tutto ciò che è stato distrutto». (rrc)