Una importante lezione di cultura antimafiosa in memoria di Giovanni Falcone si è svolta, nei giorni scorsi, al Liceo Scientifico di San Giovanni in Fiore, con don Giacomo Panizza, che ha portato alle classi quinte la sua testimonianza di persona e sacerdote che opera nella nostra terra a favore della libertà e contro i condizionamenti criminali.
««Lavorare insieme per abbattere le mafie, piuttosto che per combatterle. A partire dalle scuole, dobbiamo alimentare il coraggio della libertà e le sinergie positive tra le comunità calabresi. La mia amministrazione sarà sempre in prima linea nella promozione di un pensiero e di una cultura antimafiosa», ha dichiarato la sindaca Rosaria Succurro, a conclusione dell’incontro, dal titolo Trent’anni dalla strage di Capaci: memoria, testimonianza, pedagogia antimafia.
«Abbiamo parlato della strage di Capaci – ha riassunto la sindaca Succurro – e dell’importanza di alimentare l’eredità civile, culturale e morale di chi, come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ha dato la vita per il bene comune».
«Con don Giacomo dico – ha concluso la sindaca Succurro – che abbiamo bisogno di un’altra narrazione della Calabria, che faccia emergere il bello e il buono della nostra terra, ricca di intelligenze critiche, di coscienze vigili, di talenti autentici; piena di cittadini operosi che non possono essere penalizzati dalla ’ndrangheta, causa di povertà, emigrazione e spopolamento». (rcs)