Tilde Minasi: Una rete dei produttori per lo sviluppo del Bergamotto di Reggio Calabria

La consigliera regionale della LegaTilde Minasi, ha proposto di realizzare una rete dei produttori per lo sviluppo del Bergamotto di Reggio Calabria.

Tale proposta arriva a seguito della vicenda identitaria del bergamotto in Francia, dove si producono caramelle con l’essenza del nostro agrume che, come ha evidenziato la Minasi, «ha avuto il merito di riportare in auge la questione della valorizzazione del frutto».

«Un’eccellenza, che insieme alle altre – ha spiegato – porta in alto il nome di Reggio e della Calabria, con in più la particolarità che il bergamotto rappresenta un unicum nella vasta produzione agricola che caratterizza la nostra regione. Il prodotto, infatti, presenta delle proprietà organolettiche che lo rendono speciale, inimitabile e il suo utilizzo spazia, con successo, in diversi settori».

«Ed in virtù di tale peculiarità – ha proseguito la consigliera regionale – e delle prospettive (anche a livello di internazionalizzazione), che potrebbe garantire la tutela certificata del bergamotto e non solo dell’essenza, vi è una costante interlocuzione con l’assessore alle Politiche agricole e sviluppo agroalimentare, Gianluca Gallo, il quale riconosce da sempre l’importanza dell’agrume reggino e le ampie possibilità che potrebbero scaturire dal mettere ‘a regime’, attraverso la documentazione di riconoscimento specifico, anche il frutto e non solo ciò che ne viene estratto».

«Proprio alla luce di tali considerazioni – ha detto ancora – l’assessore ha accolto con positività l’iniziativa che ho sottoposto alla sua attenzione, cioè diventare i promotori di un coinvolgimento dei produttori, affinché possano, intanto, creare una rete che sia foriera di uno sviluppo unitario e compatto della filiera e, soprattutto affinché riescano ad avviare insieme, come la procedura richiede, l’iter per il riconoscimento dell’agrume».

«Come Ente, quindi – ha concluso – è nostra ferma intenzione garantire forza a tale input per valorizzare il bergamotto, all’unisono con chi tratta e lavora quotidianamente il prodotto, così da dare a questo frutto, importantissimo per le sue proprietà e per la sua unica caratterizzazione geografica, il ruolo che merita anche collocandolo quale uno dei più significativi motori dello sviluppo del territorio reggino e calabrese». (rrc)

La finta “guerra” del Bergamotto di Reggio Calabria con le caramelle di Nancy

È una fake news la “guerra” finta tra la cittadina francese di Nancy e il Bergamotto di Reggio Calabria: era corsa voce di uno “scippo” dei francesi del principe degli agrumi che cresce soltanto nei 45 comuni della fascia costiera che va da Scilla a Monasterace, e naturalmente i reggini e i calabresi tutti si erano messi in allarme. La notizia è stata diffusa via Facebook sul deposito del marchio “Bergamottes de Nancy”, ma si tratta solo di caramelle con quasi 200 anni di storia. Una notizia non vera che ha indotto in errore produttori, coltivatori e le aziende che lavorano il Bergamotto di Reggio Calabria.

Sull’argomento è intervenuto il prof. Pasquale Amato, apprezzato storico reggino e presidente del Comitato per il Bergamotto di Reggio Calabria: «Tutti i reggini – ha detto Amato – che amano la loro terra sono stati investiti dalla notizia via facebook che “il Bergamotto è diventato francese”. Questa informazione, che ha destato allarme e confusione, è assolutamente priva di fondamento. Per più ragioni:

  1. Ad ottenere nel 1999 l’IGP dell’Unione Europea sono state le “Bergamottes de Nancy”. Si tratta di caramelle che hanno quasi duecento anni di storia e sono diventate un marchio, un brand, famoso che contraddistingue la città di Nancy nell’Alsazia Lorena, provincia al confine tra Francia e Germania la cui appartenenza è stata al centro di diatribe storico-politiche e di guerre per quasi mille anni. La loro storia è nata mentre in Italia si sosteneva che il principe degli Agrumi non era utilizzabile in gastronomia. Solo negli Anni Novanta del ‘900, per merito del Centro Studi Bosio che organizzò in collaborazione con il Consorzio del Bergamotto di Reggio sei edizioni del “Bergamotto Day Prize” è stato superato quell’assurdo pregiudizio ed è stata avviata la tradizione dell’uso gastronomico, oggi in piena espansione per qualità e quantità;
  2. Inventate da un pasticciere della città queste particolari caramelle utilizzano ricette di diversi maestri ormai standardizzate ma soprattutto accomunate dal nome “Les Bergamottes de Nancy”. Nell’indicazione degli ingredienti specificano tutte che il sapore che le rende uniche e che ha generato sin dalla metà dell’800 il loro nome: esso è dovuto all’aggiunta di alcune gocce di olio essenziale di Bergamotto di Reggio Calabria, “dans le Sud de l’Italie”;
  3. L’ammissione della provenienza è corretta e anche logica: il clima dell’Alsazia Lorena è continentale, con inverni rigidissimi e temperature che vanno spesso sottozero. Insomma è una realtà che rende impossibili certe coltivazioni e in particolare quella del Bergamotto di Reggio Calabria, che è l’agrume più prezioso ma anche il più delicato. E dà la sua migliore resa mondiale nel microclima dei 45 Comuni della fascia costiera che va da Scilla a Monasterace;
  4. L’Unione Europea ha riconosciuto come area ottimale di coltivazione del preziosissimo agrume quella dei 45 Comuni di Reggio Metropolitana, inserendone l’elenco dettagliato nel disciplinare del 2001 che ha istituito la “DOP (Denominazione di Origine Protetta) Bergamotto di Reggio Calabria – Olio Essenziale”. Questo riconoscimento dell’area ottimale non può essere offuscato e travisato mediante ricostruzioni che non corrispondono alla verità di una campagna che ha coinvolto dal 1998 le forze migliori di Reggio Calabria e dell’ex-Provincia ora Città Metropolitana, col pieno appoggio dello stesso Consiglio Regionale della Calabria nel 1999 con un odg votato all’unanimità;
  5. Proprio per le predette ragioni i francesi non hanno rubato il Bergamotto di Reggio Calabria. Anzi, per essere precisi, proprio i francesi hanno salvato il nostro agrume nella sua peggiore crisi, quando alcune multinazionali della chimica lanciarono negli Anni Sessanta-Settanta del ‘900 la falsa accusa della cancerogenità dell’essenza. Allora i profumieri francesi assunsero l’iniziativa di costituire e finanziare un Comitato Scientifico Internazionale presieduto dal Prof. Forlot e con sede a Parigi, che dimostrò ampiamente l’infondatezza di quella voce diffusa ad arte per favorire l’essenza sintetica.

«Concludendo – ha detto il prof. Amato –, evidenziamo la lezione da parte dei francesi di Nancy: tutte le aziende dolciarie utilizzano il brand “Les Bergamottes de Nancy”. E poi precisano, come è giusto, la singola azienda che le produce. È una scelta corretta e intelligente ed ha contribuito certamente a favorire il riconoscimento IGP europeo. Mentre a Reggio c’è ancora chi presenta le sue attività e i suoi prodotti utilizzando denominazioni monche (Bergamotto e basta) o lacunose (Bergamotto di Calabria). Sono atteggiamenti che danneggiano il riconoscimento dell’IGP “Bergamotto di Reggio Calabria”. Per ottenere certi riconoscimenti occorrono chiarezza, coerenza e coesione. Senza sollevare superflui polveroni».  (rrc)

Il grande successo de L’A Cena Dalì di Filippo Cogliandro a Reggio

Un’idea geniale che ha trovato il giusto successo che meritava: l’iniziativa dello chef Filippo Cogliandro L’A cena Dalì, ovvero un incontro gastronomico speciale a Reggio ispirato al grande surrealista spagnolo e realizzato utilizzando esclusivamente i profumi e i sapori di Calabria per fini sociali, è stata un capolavoro sotto tutti i punti di vista. Un parterre di ospiti d’eccezione, un menu straordinario e inusuale, con il gusto e la maestria di un grande chef, e il il bellissimo locale dell’Accademia trasformato in una galleria d’arte (con opere, ovviamente di Salvador Dalì) a cura di Elmar Elisabetta Marcianò che ha curato ogni minimo dettaglio dell’organizzazione.

È stato un esperimento riuscito, sicuramente il primo di una serie a cui sta lavorando in gran segreto Filippo Cogliandro che non solo è uno chef sopraffino e di straordinario intuito, ma ha un cuore grande quanto la Calabria: durante la pandemia si è prodigato a distribuire pasti caldi a chi aveva bisogno, con discrezione e con la delicatezza necessaria in questi frangenti. Un aiuto che è stato ancor di più gradito perché appunto proveniente dal cuore e realizzato con grande e genuina spontaneità.

Cosa bolle in pentola nella testa dello chef Cogliandro? Sicuramente l’idea di far sposare i gusti della Calabria con l’esperienza gastronomica internazionale, con largo utilizzo delle specialità del territorio: a partire dal Bergamotto di Reggio Calabria, immancabile nelle sue straordinarie creazioni gastronomiche in grado di emozionare anche grandi gourmet. La serata, ribadiamo, con finalità benefiche, avrà un seguito e già pare di avvertire i profumi della cucina di chef Filippo… (rrc)

REGGIO – La cittadinanza onoraria al giudice Roberto Di Bella

Il 21 luglio, a Reggio, alle 10.30, a Palazzo San Giorgio, la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria al giudice Roberto Di Bella, presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania.

Una iniziativa proposta da Biesse – Associazione Culturale Bene Sociale, presieduta da Bruna Siviglia e che è stata accolta dall’Amministrazione comunale guidata da Giuseppe Falcomatà per l’impegno del giudice Di Bella per liberare i ragazzi della ‘ndrangheta.

«Il dott. Di Bella – ha ricordato il sindaco Falcomatà – ha guidato il Tribunale dei Minori di Reggio Calabria per un quarto di secolo: 25 anni indimenticabili, durante i quali ha ribaltato un pezzo fondamentale della giurisprudenza del nostro Paese e, cosa anche più importante, stravolto positivamente la vita di decine di ragazzi». (rrc)

 

EXPORT, COMPETITIVITÀ A LIVELLO ZERO
IN CALABRIA REGGE L’AGRO-ALIMENTARE

di FRANCESCO AIELLO – Crollano le esportazioni nel primo trimestre 2020, in Calabria regge solo il sistema agro-alimentare. Si registra nella regione un calo dell’8,9 rispetto allo stesso periodo del 2019 , mentre crescono i livelli relativi alle esportazioni dell’agricoltura (+18,8%) e del settore agro-alimentare (6,7%). Servono riforme strutturali nel sistema produttivo regionale a favore della competitività:  la sfida più importante sarà quella di aumentare la densità di imprese specializzate in settori ad elevato contenuto tecnologico. Su base istituzionale, una forte spinta all’export regionale potrebbe venire dalla Zona Economica Speciale che, a tre anni dalla sua istituzione, è ancora un progetto vuoto di contenuti.

I dati dell’ISTAT indicano che nel primo trimestre 2020, le esportazioni italiane sono diminuite in tutto il territorio nazionale:  -6,8% nel Nord-est, -5,4% nel Mezzogiorno, -3,5% nel Centro e -3-3% nelle regioni del Nord-ovest. Su base regionale, nel primo trimestre 2020 la Calabria registra una riduzione dell’8,9% rispetto al corrispondente periodo del 2019. Le regioni che hanno registrato la più elevata flessione delle esportazioni sono  Valle d’Aosta (-21,4%), Basilicata (-17,2%) e Marche (-9,5%). Si tratta però di regioni che “pesano” poco nella struttura dell’export nazionale. Infatti, per esempio, la Lombardia assorbe il 27% delle esportazioni italiane e, quindi, la variazione negativa del 3% osservata nel primo trimestre del 2020 contribuisce in modo rilevante (oltre 0,8 punti percentuali) alla riduzione su base annua delle esportazioni italiane. Nel primi tre mesi del 2020, le regioni che hanno registrano un aumento sostenuto delle esportazioni sono il Molise (+57,0%), la Liguria (+39,0%) e la Sardegna (+12,2%).

L’esito aggregato della Calabria (-8,9%) è determinato dalla riduzione nei settori relativamente più “importanti” dell’export regionale. La riduzione più elevata (-93,3%) si ha nel settore dei prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento, la cui quota rispetto alle esportazioni nazionali del settore si è quasi azzerata, passando da 0,7% del primo trimestre 2019 a 0,002% nel 2020.  Rilevante è anche la riduzione (-42%) nel settore dei trasporti e quella (-10,2%) del comparto della chimica. Tra i settori in cui la Calabria gode di vantaggi comparati, le esportazioni del settore agricolo sono aumentate di ben il 18,2% e quelle delle settore agro-alimentare del 6.7%.

Le esportazioni sono un buon indicatore dello “stato di salute” di qualsivoglia sistema economico. Facendo riferimento al caso regionale, i volumi delle esportazioni calabresi segnalano, in media, bassi livelli di competitività delle produzioni locali sui mercati internazionali. Gli effetti di queste debolezze sistemiche saranno ancora più evidenti nella fase post-Covid a causa della forte riduzione della domanda mondiale.

Tra le numerosissime cause che aiutano a spiegare la bassa competitività delle beni prodotti in Calabria, è ragionevole pensare che il basso livello di innovatività sia uno dei motivi più rilevanti: la Calabria investe in ricerca e innovazione solo lo 0,52% del proprio PIL e, quindi, non ha alcuna possibilità nè di scalare la catena del valore nè di acquisire competitività sistemica nei mercati internazionali. Esistono casi aziendali che sanno vincere le sfide della concorrenza mondiale, ma si tratta di poche eccellenze. In media, la Calabria è una regione poco orientata ai cambiamenti imposti dalle innovazioni e poco incline a qualsiasi forma di modernizzazione. Una delle sfide post-Covid a favore delle esportazioni calabresi sarà quella di aumentare la densità di imprese specializzate in settori ad elevato contenuto tecnologico. Su base istituzionale, una forte spinta all’export regionale potrebbe venire dalla Zona Economica Speciale che, a tre anni dalla sua istituzione, è ancora un progetto vuoto di contenuti. (f.a.)

[courtesy OpenCalabria]

Francesco Aiello è è professore ordinario di Politica Economica presso l’Università della Calabria. Attualmente insegna “Politica Economica” al corso di Laurea in Economia ed “Economia Internazionale” al corso di Laurea Magistrale in Economia e Commercio.

Il Bergamotto di Reggio Calabria e i percorsi formativi del food made in Italy

Un accordo a sostegno dell’Agro-alimentare e del Food è stato siglato, presso il Museo del Bergamotto e del Cibo di Reggio Calabria, tra il presidente prof. Vittorio Caminiti per l’Accademia del Bergamotto – Museo del Cibo, il direttore Giuseppe Sciacca Fondazione ITS Reggio Calabria (per la valorizzazione e il Marketing delle Produzioni Agroalimentari e Agro-industriali, del Made In Italy e dell’Efficientamento Energetico), e il presidente di Maccaroni Chef Academy dr. Corrado Rossi.
Si è inteso stabilire nuove sinergie per il miglioramento e la valorizzazione delle produzioni gastronomiche e agroalimentari, in particolare quelle tipiche e locali, anche attraverso la rete delle attività che operano nel mondo del cibo, ed offrire ai consumatori l’opportunità di informarsi, identificare e conoscere i prodotti agroalimentari per attuare scelte più consapevoli sulla qualità, sulla sicurezza e sulla sostenibilità. È questo l’obiettivo dell’accordo. L’accordo permetterà – come si legge nel documento – di favorire percorsi formativi ed informativi per gli operatori dei rispettivi settori, incrementando la conoscenza delle proprietà dei prodotti nelle preparazioni alimentari. Verranno, inoltre, sviluppate progettualità comuni per la crescita della filiera produttiva e per la sua valorizzazione attraverso la rete del settore agro-alimentare e del food.
Il protocollo d’intesa prevede, sulla base degli obiettivi sociali delle due organizzazioni, la collaborazione in attività di consulenza, assistenza tecnico–scientifica, intermediazione, cooperazione per la classificazione e certificazione dei prodotti, campagne pubblicitarie e azioni di comunicazione.
«Miriamo ad offrire sempre nuove opportunità alle imprese – ha spiegato Il prof. Vittorio Caminiti–, attraverso workshop tematici, campagne su specifici argomenti d’interesse o ricerche insieme alla Fondazione ITS Reggio Calabria, (per la valorizzazione e il Marketing delle Produzioni Agroalimentari e Agro-industriali, del Made In Italy e dell’Efficientamento Energetico) per valorizzare il contatto fra il mondo del food professionale e il settore agro-alimentare».

«Questa alleanza– ha ribadito il dott. Corrado Rossi – sottolinea ciò che da sempre l’Accademia del Bergamotto – Museo del Cibo, la Fondazione ITS Reggio Calabria e la Maccaroni Chef Accademy, fanno sul campo, per aumentare la consapevolezza dei professionisti del settore sull’importanza della tutela e la salvaguardia della biodiversità del patrimonio agroalimentare italiano, presidiando le grandi risorse del nostro Sud dalla produzione alla trasformazione, fino alle nostre tavole». (rrc)

Il succo di Bergamotto di Reggio Calabria ai Centri Covid di Roma e Bergamo

Da Reggio Calabria fino ai Centri Covid di Roma e Bergamo. È questo il viaggio delle 5 mila bottiglie di succo di Bergamotto di Reggio Calabria prodotte dall’Azienda agricola Patea e della Coop Bergamia di Brancaleone che sono arrivate grazie all’impegno del Kiwanis Distretto Italia San Marino – Divisione 13 Calabria Mediterranea al “San Filippo Neri” di Roma e al “Papa Giovani XXIII” di Bergamo.

Una scelta non casuale, dato che l’effetto del Bergamotto di Reggio Calabria «è storicamente riconosciuto – ha spiegato Fabio Trunfio dell’Azienda Agricola Patea –. Proprio a Reggio, all’inizio del secolo scorso, furono risparmiate dalla nefasta “Spagnola” proprio quelle famiglie che lavoravano nel comparto del Bergamotto».

Come ha spiegato Rosario Previtera, luogotenente governatore della della Divisione 13 Calabria Mediterranea del Distretto Italia San Marino del Kiwanis, «il Kiwanis, in Europa e in Italia, ha agito contro gli effetti sociali e sanitari del Covid-19 con decine di piccole e grandi iniziative dei Club locali».

Inoltre, a suggello dell’iniziativa, a Roma, nel Parco “Santa Maria della Pietà” saranno piantumati gli alberelli di Bergamotto di Reggio Calabria dei Vivai Fratelli Praticò, a ricordo dell’iniziativa solidale. (rrc)

REGGIO – Piace ai giapponesi il sorbetto di Cesare al Bergamotto di Reggio Calabria

Anche la televisione nazionale giapponese NHK è stata attirata dal sorbetto al Bergamotto di Reggio Calabria della Gelateria Cesare.

L’emittente, infatti, ha dedicato un servizio sul Bergamotto di Reggio Calabria, e ha fatto una sosta al chiosco che, da sempre, si fa promotore del prezioso agrume con il delicatissimo sorbetto. Dopo le riprese, gli operatori hanno potuto degustare e preparazioni e, con sincera sorpresa da parte dei presenti, hanno regalato dei gadget per il disturbo arrecato.

L’emittente nipponica, inoltre, ha manifestato interesse per Italico, miglior gusto dell’anno promosso in Italia. (rrc)

 

A Papa Francesco il bergamotto di Reggio Calabria e il dolce tipico del principe degli agrumi

Il Bergamotto di Reggio Calabria è arrivato al Vaticano. A consegnarlo al Santo Padre, Angelo Musolino, presidente dell‘Associazione Pasticceri Artigiani Reggini (Apar), che, oltre al prezioso agrume, ha donato a Papa Francesco anche il suo prelibatissimo dolce di Reggio Calabria, La Bergamotta, «prodotto con un gusto unico del nostro Principe Mondiale degli Agrumi».

Insieme al Maestro pasticcere, l’Associazione Culturale Incontriamoci Sempre, rappresentata dal presidente onorario, Mimmo CavallaroDavide DestefanoAgostino CutrupiPaolo MachedaGaetano Vincenzi.

Video e regia a cura di Pino Strati, presidente dell’Associazione Incontriamoci Sempre. (rrm)

In diretta dal Sagrato di Piazza S. Pietro, Incontriamoci Sempre e Apar incontrano il Papa! Baciamano con il Presidente Apar Angelo Musolino ed il Presidente Onorario di Incontriamoci Sempre Mimmo Cavallaro. Esibizione di Fortunato Stillittano & Valentina Donato – Progetto Tarantella. Regia (non solo video) di Pino Strati.Assieme a loro: Davide Destefano, Agostino Cotrupi, Paolo Macheda, Gaetano Vincenzi

Posted by Associazione Incontriamoci Sempre on Wednesday, 27 November 2019

REGGIO – Ad Agraria una giornata di studio sul Bergamotto di Reggio Calabria

Questo pomeriggio, alle 16.15, all’Aula Seminari del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, la giornata di studio Il Bergamotto di Reggio Calabria. Produzione e Valorizzazione.

L’evento chiude il Master Universitario di II livello.

Si parte con i saluti di Santo Marcello Zimbone, Rettore Università Mediterranea, Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria, Rosario Di Lorenzo, presidente sezione Sud-Ovest Accademia dei Georgofili, e di Giuseppe Zimbalatti, direttore Dipartimento di Agraria Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Introduce Giovanni E. Agosteo, del Comitato Scientifico Master del Dipartimento di Agraria. Di La bergamotticoltura nel XXI Secolo ne parlerà Rocco Mafrica, del Dipartimento di Agraria, Gianfranco Capua, Cavaliere del lavoro, parlerà di Il Bergamotto di Reggio Calabria. Da risorsa locale a patrimonio globale. Le conclusioni sono a cura di Rosario Di Lorenzo, presidente Sud-Ovest Accademia dei Georgofili.

L’evento si chiuderà con la consegna dei diplomi del master.