Cannizzaro (FI) alla commissione parlamentare d’inchiesta: Venite a Reggio per attenzionare Arghillà

Il deputato di Fi, Francesco Cannizzaro, ha invitato il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle periferie, Alessandro Battilocchio, a Reggio Calabria per attenzionare Arghillà, «una zona periferica rinomatamente a rischio, che versa in uno stato di disagio sociale, culturale e strutturale. C’è bisogno che la Legalità si rimpossessi di questi luoghi».

«E lo faccia con tutta la forza e la determinazione dello Stato», ha aggiunto il parlamentare, sottolineando quanto sarebbe «significativo dedicare un interesse specifico alle aree periferiche della Città Metropolitana di Reggio Calabria, per analizzarne le criticità e trovare soluzioni adeguate. Il tutto, ovviamente, in stretta sinergia con le Istituzioni locali, con le Forze dell’Ordine, con la Prefettura e con la Procura, che finora hanno svolto un lavoro egregio, facendo tutto il possibile per contrastare il dilagante degrado del quartiere reggino. Ma urge che su Arghillà in particolare si accendano i riflettori nazionali».

«La Sua personale, gradita visita potrebbe essere seguita poi – ha concluso – nelle settimane successive, da una missione istituzionale allargata di tutta la Commissione. Tale iniziativa rappresenterebbe un ulteriore segnale di attenzione delle Istituzioni verso Reggio Calabria, in termini di sicurezza e di salvaguardia della legalità. E, ne sono certo, questo sarebbe molto apprezzato dagli amministratori locali e soprattutto dai cittadini». (rp)

Antoniozzi (Fdi): Boccia si ricordi del 2001 per l’autonomia

Il deputato di Fdi, Alfredo Antoniozzi, ha riportato come «l’on. Francesco Boccia ieri ha attaccato Occhiuto sull’autonomia differenziata accusandolo di avere addirittura spaccato il sud. Fa bene Mario Oliverio con onestà a ricordare che l’autonomia nella Costituzione l’ha portata il centrosinistra nel 2001».

«Rassicuro Boccia – ha aggiunto Antoniozzi – sul fatto che non costruiremo certo due Italie ma trovo incredibile sottrarsi alle responsabilità e dimenticare che Bonaccini chiedeva ad alta voce l’autonomia. La approvarono con una legge costituzionale a maggioranza per cercare di togliere voti alla Lega e oggi la rinnegano».
Antoniozzi è anche intervenuto sulla polemica relativa ai medici cubani che lavorano in Calabria: «Ho rispetto dei Presidenti degli ordini professionali ma dire ancora che i medici cubani hanno tolto lavoro ai calabresi è una bugia. Senza il loro apporto oggi saremmo in difficoltà, mentre stiamo per assumere centinaia di medici Italiani dopo anni di blocco del turnover».
«Mi chiedo, sempre con tutto il rispetto per le persone, dove fossero gli ordini professionali – ha proseguito – quando avevamo commissari burocrati che si esibivano in comparsate televisive esilaranti. Peraltro dubitare della preparazione accademica di queste persone non è una cosa bella. Ci sono  settori  della sinistra che considerano Fidel Castro un eroe del Novecento, mentre l’unica cosa buona che ha fatto è stata proprio la costruzione di una sanità eccellente. Agli ordini dei medici rinnovo l’invito a una collaborazione istituzionale nell’ambito delle rispettive prerogative per migliorare insieme la nostra sanità». (rp)

 

Antoniozzi (Fdi): La sinistra capisca che la Calabria sta cambiando

Il deputato di Fdi, Alfredo Antoniozzi, ha ribadito «alle opposizioni che la Calabria sta cambiando e che il centrodestra lavora con umiltà e pancia a terra su problemi che dovrebbero essere condivisi da tutti».

«Sulla sanità c’è tanto da fare – ha aggiunto Antoniozzi – ma siamo reduci da 12 anni di commissariamenti nefasti. Sul lavoro stiamo facendo cose egregie, stabilizzando il precariato storico e riuscendo a condurre partite coraggiose, come quella in corso con TIM, che hanno visto Fratelli d’Italia protagonista».

«Sull’ambiente – ha proseguito Antoniozzi – grazie al lavoro del management Arpacal e del dipartimento regionale stiamo riuscendo ad ottenere risultati importanti. Non sono autocelebrazioni ma fatti concreti. Fratelli d’Italia è impegnata, dal coordinatore regionale, Wanda Ferro, alle deputazioni nazionali e regionali, all’europarlamentare Denis Nesci,  fortemente per dare risposte alla Calabria e le opposizioni dovrebbero essere responsabili nelle dinamiche esistenti». (rp)

Antoniozzi (Fdi): Su ambiente Governo Meloni e Regione hanno fatto più dei predecessori

Il deputato di Fdi, Alfredo Antoniozzi, ha evidenziato come «in materia ambientale, fuori dal furore ideologico di Timnermans e dei suoi amici, il governo Meloni ha fatto in 15 mesi più dei suoi predecessori e anche la Regione Calabria è su questa strada».

«L’impegno del governo Meloni in materia di sostenibilità ambientale – ha aggiunto – lo si vede anche e soprattutto dai fondi connessi al Pnrr, dall’azione sul dissesto idrogeologico, dalla politica di tutela delle coste. Chiaramente contrastiamo quegli eccessi europei che, come ha sottolineato l’europarlamentare calabrese Denis Nesci, vogliono mettere a rischio il ruolo di Gioia Tauro e la centralità dei nostri porti».

«Stiamo intervenendo anche sull’inquinamento elettromagnetico dove in Calabria – ha proseguito – grazie ad Arpacal, si è sottoscritto il primo protocollo con i comuni per l’attuazione della normativa vigente sulle antenne poste ai tetti. La tutela dell’ambiente per la destra ha un significato diverso ed è agganciata a un recupero della cultura rurale. Il ministro Lollobrigida sta lavorando proprio in questa direzione».

«Dall’ambiente passano sia la salute dei cittadini che uno sviluppo sostenibile – ha concluso Antoniozzi – che però non deve essere disegnato da un’ideologia integralista, qual è quella dei socialisti europei, che punta a penalizzare il Mediterraneo e con esso la Calabria». (rp)

Orrico (M5S): Il ministro Sangiuliano indifferenze alla Biblioteca Civica di Cosenza

La deputata del M5S, Anna Laura Orrico, ha denunciato come «la Biblioteca Civica di Cosenza continua a rimanere chiusa ed il Ministro della Cultura Sangiuliano, chiamato in causa, continua a non intervenire per aiutare una delle più importanti istituzioni culturali calabresi a risollevarsi».

«Sono trascorsi ormai tre mesi – ha ricordato Orrico – dall’interrogazione da me depositata per riaccendere le luci sulla vicenda della Civica ma non ho ancora ricevuto nessuna risposta. Come inascoltate sono state le istanze del presidente dell’Accademia cosentina D’Elia, che è pure presidente del CdA della Biblioteca, e che si era rivolto al Ministro della Cultura senza, anche lui, avere delucidazioni».

«L’antico istituto culturale – ha continuato la coordinatrice calabrese del M5S -, chiuso al pubblico, rimasto con un solo impiegato con funzione di ausiliario, ha maturato debiti sia verso lo Stato, Demanio e Agenzia delle entrate, che verso i privati (dipendenti e fornitori). Gli interventi portati avanti da me avanti quando ero sottosegretario ai Beni culturali, come i 5 milioni di euro derivanti dal Cis Cosenza per il complesso di Santa Chiara che ospita la Biblioteca o gli oltre 50 mila euro per il restauro dei Corali membranacei, hanno dato un sostegno alla Civica ma ora è il momento di proseguire con la vicinanza delle istituzioni».

«Ecco perché, per uscire fuori dall’angolo, il professor D’Elia chiedeva che la Civica potesse passare al Ministero con due vincoli: rimanere nella sede storica e vedere azzerati i debiti verso lo Stato. Mi auguro che – ha concluso la parlamentare – tutti i rappresentanti istituzionali del territorio, al di là di ogni colore politico, soprattutto quanti sono al governo del Paese e della Regione, prendano a cuore le sorti della Biblioteca Civica sostenendone la riapertura non solo attraverso i buoni propositi ma con risposte concrete alla chiusura di un presidio di storia, cultura e identità non solo cosentina ma meridionale». (rp)

Cannizzaro (FI): Reggio sarà anche hub di Ryanair

Il deputato di Fi, Francesco Cannizzaro, ha evidenziato come «la compagnia aerea Ryanair avrebbe nei suoi piani quello di aprire due nuove basi in Italia, tra cui una a Reggio Calabria. Ormai mancano solo i dettagli».

Il parlamentare ha definito la notizia «storica per Reggio e per la Calabria, frutto di una strategia mirata, messa in atto dal Presidente Roberto Occhiuto sin dal suo insediamento alla guida della Regione», ricordando come «il nostro sistema aeroportuale, che rischiava il baratro dopo anni di gestioni opache e senza prospettiva, è stato non solo rimesso in sesto in pochi mesi, ma ora si sta anche posizionando tra i più dinamici del mercato nazionale».

«Il consolidamento dell’aeroporto di Lamezia Terme, la ripartenza di Crotone, unitamente allo straordinario rilancio dello scalo di Reggio – ha spiegato il parlamentare reggino – pongono realmente le basi affinché la Calabria possa godere di nuove importanti opportunità sul piano del turismo nazionale e internazionale, oltre a consentire finalmente a tanti calabresi di godere di una nuova mobilità aerea, come mai era accaduto in passato».

«Intanto al ‘Tito Minniti’ – ha concluso – sono già iniziate e andranno avanti speditamente le opere di ammodernamento dell’aerostazione, un salto di qualità che la Città e tutta la Regione attendevano da tempo. Altro che annunci… quelli del Presidente Occhiuto sono fatti concreti che faranno fare un balzo in avanti a tutto il nostro territorio». (rp)

Antoniozzi (Fdi): Sulla sanità il Pd fa demagogia

Il deputato di Fdi, Alfredo Antoniozzi, ha evidenziato come «le polemiche artificiose del PD sulla mancata selezione per alcune nomine di direttore generale nella sanità calabrese esprimano demagogia».

«È diritto del commissario straordinario alla sanità – ha evidenziato – agire come ritiene opportuno sempre nell’ambito della legge che viene certamente rispettata. Sappiamo che nei prossimi due anni e mezzo dovremo realizzare tante cose sulla materia ma il PD dimentica che da 15 anni siamo commissariati e che entrambi gli schieramenti hanno fallito nel passato. Oggi la situazione è notevolmente migliorata. Abbiamo finalmente concorsi partecipati, abbiamo realtà come Cosenza in cui l’impatto universitario sta dando i suoi frutti».
«È facile giudicare senza assumersi le responsabilità e senza capire che Occhiuto – ha detto – dopo sette anni di commissariamenti esterni infruttuosi, ha trovato una sanità da serie D. Oggi stiamo compiendo passi in avanti notevoli e a fine 2026 contiamo di essere arrivati a un buon punto di autosufficienza. Sulla sanità bisognerebbe lavorare insieme e non fare polemiche sul niente. Ricordo a me stesso la durissima polemica tra Oliverio e Renzi con la minaccia, poi ritirata, di incatenarsi davanti Palazzo Chigi. In quel quinquennio abbiamo perso uomini e risorse». (rp)

Antoniozzi (Fdi): Necessaria una convergenza istituzionale per i call center

Il deputato di Fdi, Alfredo Antoniozzi, ha ribadito la necessità di una convergenza istituzionale «che riguardi ogni forza politica e sindacale, non dividendoci su un tema così delicato», per i call center.

Per il parlamentare, infatti, l’incontro del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, col ministro Aldofo Urso, il sottosegretario Alfredo Mantovano e i vertici di Tim svoltosi nei giorni scorsi, da cui è scaturita un’ulteriore proroga di tre mesi sulla vicenda dei mille dipendenti dei call center Abramo che rischiano il licenziamento, è «un risultato estremamente positivo che ci dà la possibilità di poter lavorare tutti insieme nel futuro prossimo con l’obiettivo di giungere a una soluzione strutturale».

«Desidero ringraziare, oltre al presidente Occhiuto, il Governo per l’interesse dimostrato – ha aggiunto – e tutta la classe dirigente di Fratelli d’Italia calabrese che sul punto ha dimostrato grande interesse.  Tutti i colleghi parlamentari, i consiglieri e gli assessori regionali , il nostro europarlamentare Denis Nesci, stanno lavorando con serietà per garantire un futuro sereno ai lavoratori interessati. Il coordinatore regionale, Wanda Ferro, segue costantemente l’evoluzione della questione Tim».

«Ho sempre avuto un grande rispetto per le organizzazioni sindacali che sono parte essenziale del processo lavorativo e sono consapevole che il loro apporto sia determinante – ha concluso –. L’auspicio è che in questa vicenda ne esca vincitrice la Calabria, dimenticando almeno per una volta l’obbligo della contrapposizione. Lo dobbiamo a mille famiglie che meritano serenità». (rp)

Il progetto “Biesse Giustizia Liberi di scegliere” arriva dalla Calabria alla Camera dei deputati

Lunedì 22 gennaio nella Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto presso la Camera dei deputati a Roma, a partire dalle 15, verrà presentato il Progetto Biesse Giustizia e umanità Liberi di scegliere.

Il progetto di educazione alla legalità si ispira all’operato del giudice del tribunale per i minorenni di Catania Roberto Di Bella, magistrato siciliano che ha sottratto tanti giovani dall’indottrinamento mafioso offrendo loro l’opportunità di cambiare vita.

L’incontro è stato fortemente voluto dall’onorevole Chiara Colosimo, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia.

Il Progetto Biesse Giustizia e umanità Liberi di Scegliere, promosso dalla presidente nazionale e fondatrice Biesse associazione culturale Bene Sociale Bruna Siviglia insieme al giudice Roberto Di Bella presidente del Tribunale per i minorenni di Catania, è già legge regionale con voto unanime di tutto il consiglio regionale con un seguitissimo concorso nazionale indetto dalla stessa associazione che prevede la consegna di borse di studio intitolate a vittime innocenti delle mafie e rivolto ai giovani studenti, che dovranno elaborare un testo con le loro riflessioni, o un cortometraggio, un video, inerente il percorso Liberi di scegliere. Gli studenti o gli istituti scolastici che risulteranno vincitori del concorso nazionale riceveranno cinque borse di studio del valore di duemila euro ciascuna donata dal consiglio regionale della Calabria in virtù della legge regionale. Il progetto Giustizia e umanità Liberi di Scegliere è anche un libro, Liberi di Scegliere è anche un film, Liberi di Scegliere è un capolavoro di educazione alla legalità che consente a tanti giovani di non lasciarsi irretire dalle lusinghe della criminalità organizzata che illude e poi delude.

Il format promosso dall’Associazione Biesse è entrato ormai nel cuore di tantissimi giovani, un percorso educativo culturale, pedagogico, di prevenzione e di sensibilizzazione rivolto agli studenti delle scuole italiane che educano al valore della scelta consapevole e responsabile, al valore della libertà bene primario per la vita di ognuno di noi. Un percorso educativo che ha portato la Calabria in tutta Italia e all’estero come esempio virtuoso da seguire creando un ponte unico tra nord e sud, un orgoglio per l’intera Regione Calabria.

Alla presentazione del progetto interverranno, oltre al giudice Di Bella, alla presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Colosimo e alla fondatrice di Biesse Siviglia, Federico Cafiero De Raho, vice presidente Commissione parlamentare antimafia; il senatore Andrea Ostellari, sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia e l’onorevole Wanda Ferro, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno.

Saranno inoltre presenti Antonio Sangermano, capo dipartimento Giustizia minorile e di comunità; Filippo Mancuso, presidente del consiglio regionale della Calabria; Filippo Pennisi, presidente della Corte d’Appello di Catania; Giovanni Bombardieri, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria; Carla Santocono, procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania; Marcello D’Amico, presidente del Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria; Walter Ignazitto, procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria; Bernardo Petralia, già capo del Dap; Ottavio Sferlazza, già procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palmi; Maurizio Vallone, direttore della Scuola di perfezionamento per le Forze di polizia; Tina Montinaro, presidente della Quarta Savona Quindici; Clare Longrigg, giornalista del quotidiano “The Guardian”; Annette Langer, giornalista del quotidiano “Der Spiegel” – Amburgo; Angelo Barbagallo, produttore del film Rai Liberi di Scegliere; il regista Giacomo Campiotti; Monica Zapelli, scrittrice e sceneggiatrice e gli attori Alessandro Preziosi, Carmine Buschini, Francesco Colella e Samuele Carrino. (rrc)

Antoniozzi (Fdi): Dare più forza a partito significa cambiare l’Europa

Il deputato di Fdi, Alfredo Antoniozzi, ha ricordato come «fra cinque mesi si voterà per le elezioni europee ed essendo un sistema proporzionale ognuno di noi, legittimamente, lavorerà per sé e per portare consensi al proprio partito».

«Fdi è parte integrante nel progetto politico regionale e non vuole sottrarsi alle sfide che si porranno in questo anno. La Giunta regionale – ha ricordato Antoniozzi – sta lavorando bene ed è nostro compito far si che lavori ancora meglio e colga gli obiettivi della legislatura. Capisco che il tema sanità sia preminente ma non esiste solo quello: c’è la questione lavoro, rispetto alla quale proprio come partito, attraverso i due assessori regionali, Giovanni Calabrese e Filippo Pietropaolo, stiamo agendo, lavorando per svuotare il precariato storico e per assumere nuovo personale pubblico».

«C’è un approccio diverso al tema ambientale – ha proseguito il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia –, con un rilancio forte di Arpacal, che ha già dato risultati confortanti in materia di depurazione e di difesa delle coste. Ci sono tanti altri tavoli aperti sui quali confidiamo che si giunga a risultati intermedi positivi. Fdi sta concludendo la stagione dei congressi all’insegna dell’unità e della serietà di tutti i dirigenti e amministratori locali».

«La Calabria – ha ricordato – rappresenta un investimento strategico per il governo Meloni perché è fondamentale nelle politiche attive per il Sud e per la sua posizione nel Mediterraneo. Le elezioni europee sono storicamente le meno partecipate, ma in una gerarchia di importanza forse occupano il primo posto. Le politiche di manovra finanziaria governativa, i fondi di coesione regionali, la politica dei tassi Bce passano attraverso la presenza di un’Europa diversa da quella attuale. Ma anche le Regioni devono poter cambiare passo se è vero, come ha ricordato il nostro europarlamentare Denis Nesci, calabrese, che l’Italia spende il 34% di queste risorse, mentre Paesi come la Polonia arrivano addirittura al 100%».

«Serve la politica e una concertazione che in Calabria esiste. E serve dare consenso a Fdi che può diventare il primo gruppo parlamentare in tutta Europa. Per avere un continente diverso – ha concluso Antoniozzi – che guardi alle singole nazioni con l’umiltà e la forza di saperle valorizzare». (rp)