Convenzione tra Metrocity RC e Arpacal per monitorare l’impianto di Melicuccà

La Città Metropolitana di Reggio Calabria ha firmato una convenzione con Arpacal per l’avvio del monitoraggio sull’impianto di Melicuccà.

Un passaggio considerato centrale nell’ambito della strategia che la Città metropolitana di Reggio Calabria sta portando avanti per il settore rifiuti, e che era stato già ampiamente previsto prima in Conferenza metropolitana e poi in Consiglio, quale atto di indirizzo condiviso dall’assemblea di Palazzo Alvaro.

Lo ha reso noto il consigliere metropolitano delegato al Ciclo integrato dei rifiuti, Salvatore Fuda, il quale ribadisce ancora una volta che «tutta l’attività si sta svolgendo secondo criteri di massima sicurezza che vanno ben al di sopra degli standard richiesti per impianti di questo tipo, poiché l’obiettivo è quello di condurre tutto l’iter nel miglior modo possibile».

«Dispiace che fino ad oggi – ha evidenziato Fuda – non si sia parlato del vecchio impianto che era già esistente mentre oggi, nel momento in cui viene avviata una seria e rigorosa attività di bonifica, la stessa struttura diventa oggetto di discussione pubblica. Ciò in effetti è qualcosa di paradossale poiché in passato nulla è stato detto rispetto ad un sito che in precedenza presentava condizioni di rischio e di criticità».

«Rischi che, tuttavia – ha proseguito – non hanno determinato nel tempo alcuna condizione di inquinamento nei confronti del territorio, dunque non si capisce perché adesso, il nuovo impianto che è realizzato secondo i più moderni standard e che viene utilizzato solo come sito di stoccaggio per rifiuti che sono imballati e messi in sicurezza, debba rappresentare una minaccia per l’ambiente».

Il monitoraggio condotto dall’Arpacal «per un intero anno sarà seguito da vicino dallo stesso Ente metropolitano – assicurato il consigliere Fuda – con l’obiettivo di osservare con grande attenzione tutte le evidenze e le indicazioni che da tale lavoro emergeranno. La Città metropolitana, sin dall’inizio di questa vicenda, ha agito con grande senso di responsabilità, ponendo al centro di tutto la tutela della salute dei cittadini e la sicurezza dell’ambiente. Lo dimostra ampiamente il fatto che l’Ente si sia preso tutto il tempo necessario prima di compiere ogni passo, operando nel quadro di una strategia complessiva che guarda alla normalizzazione e alla sostenibilità dell’intero ciclo integrato dei rifiuti».

«Questo lavoro che la Metrocity sta conducendo – ha proseguito – è bene ricordarlo sempre, determina un ingente risparmio di risorse pubbliche grazie al mancato conferimento fuori regione che incide in modo pesante sulle casse dei Comuni. Adesso – conclude Fuda – occorre che tutti gli attori istituzionali e anche la cittadinanza, facciano la loro parte. A cominciare dai territori e dai cittadini, affinché rafforzino l’impegno sul fronte della differenziata che rimane sempre la stella polare da seguire per rendere funzionale ed efficiente il settore rifiuti».

«Ma è necessario – ha concluso – anche un approccio diverso a tale problematica ragionando in forma coesa, come comunità, poiché solo così riusciremo a restituire normalità ad un settore delicatissimo da cui dipendono il benessere e la qualità della vita di tutte le comunità del territorio metropolitano di Reggio Calabria».

L’OPINIONE / Tonino Perna e Pino Ippolito: Non si dovrebbe riaprire la discarica di Melicuccà

di TONINO PERNAPINO IPPOLITO –  Ha ben ragione Mimmo Nunnari nel denunciare su Calabria Live del 1° agosto il disastro ambientale che incombe su un’ampia zona della fascia tirrenica reggina.

La discarica che Metrocity ha aperto alla coltivazione – come si dice con termine che vorrebbe forse far dimenticare l’inquinamento del suolo e dell’aria che questa modalità di trattamento dei rifiuti comporta –  distruggerà ettari e ettari di pregiate e autentiche coltivazioni agricole e soprattutto rischia di compromettere la potabilità dell’acqua oggi fornita a circa ventimila abitanti delle città di Palmi, Seminara e Melicuccà.

Come ha scritto il geologo dott. Aurelio Circosta, nella sua relazione del 30 novembre 2020, «l’area interessata sorge a monte e all’interno del bacino di alimentazione della sorgente Vina, tra le principali di cui dispone oggi l’intera provincia, con il fondato rischio di comprometterne irrimediabilmente la qualità delle acque».

Ancor prima il Piano di caratterizzazione ambientale disposto nel 2018 dalla Regione Calabria indicava come non accettabile il rischio per la risorsa idrica. Chiarissimo anche il parere espresso dal Cnr, per incarico della stessa Città Metropolitana, nella sua relazione finale dell’ottobre 2021 che conclude sottolineando la possibile interferenza delle acque sotterranee provenienti dall’area della discarica con quelle che alimentano la Vina. 

Quest’ultima approfondita relazione del Cnr, che è in mano a chi governa la città metropolitana di Reggio Calabria, dovrebbe indurre gli amministratori a non procedere alla riapertura della discarica.  Di fronte a dati tecnici inconfutabili, non ci vuole “la Zingara” (come è chiamata la località dove è ubicata la discarica) per capire che non sa da fare! 

Inoltre, la crisi climatica, con l’innalzamento delle temperature del pianeta e il venir meno di molte risorse idriche, ha reso evidente a tutti noto il valore di una sorgente d’acqua potabile, incommensurabilmente superiore a quello di una discarica destinata a esaurire la sua funzione nell’arco di pochi anni. Quali sono allora le ragioni di tanta ostinazione da parte della politica della città metropolitana?

Nell’esposto alla Procura della Repubblica di Palmi dell’aprile 2021 i ricorrenti, associazioni del territorio e consiglieri comunali di Palmi, Seminara e Melicuccà, hanno chiesto di verificare eventuali responsabilità di dirigenti, funzionari e amministratori pubblici in relazione ai reati di inquinamento e di disastro ambientale. Nell’attesa che la Magistratura intervenga per fare chiarezza, ci sembra opportuna una netta presa di posizione del governo regionale che ne ha la legittimità e l’autorità per bloccare questo potenziale attacco alla salute pubblica. (tp e pi)

MELICUCCÀ, TRA VIGNETI E ULIVI SECOLARI
NASCE LA PATTUMIERA DELLA COSTA VIOLA

di MIMMO NUNNARI – Sorgerà a Melicuccà, la pattumiera della Costa Viola, nel mezzo di ulivi secolari, a due passi dai vigneti che mani laboriose hanno appena finito di recuperare dopo anni di abbandono totale. Vicino ad aziende agricole, stabilimenti industriali, coltivazioni di grano antico, esercizi commerciali, nuclei abitativi e all’elettrodotto della Terna.

Mentre il mondo discute di impatto socioambientale, di come prendere in mano ognuno il proprio destino, per costruire un futuro pieno di speranze, nel territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria che fa rimpiangere la vecchia Provincia, si fanno scelte rischiose, che annunciano catastrofi ambientali, come denunciano da anni le associazioni che si battono per impedire l’apertura della discarica La Zingara (così si chiama) spesso nel silenzio sconcertante delle istituzioni.

L’immondezzaio metropolitano prossimo venturo avrà un impatto negativo anche per i comuni limitrofi: Bagnara, Palmi, Seminara e Sant’Eufemia d’Aspromonte. 

Ma ormai il dado è tratto. Avvalendosi di motivazioni d’urgenza la MetroCity (non ci facciamo mancare gli anglicismi) ha deciso di aprire la discarica nonostante le molte criticità lo sconsiglierebbero: carenze nel rispetto delle normative, errate valutazioni idrogeologiche, mancanza di monitoraggio delle falde acquifere sottostanti, mancata bonifica della vecchia e dismessa discarica, considerata sito inquinante.

«Si ha l’impressione che [con l’ordinanza di urgenza] si voglia derogare alle norme che disciplinano la Valutazione d’Impatto Ambientale e saltare tutte le procedure di controllo che la legge impone a tutela della salute e dell’ambiente», dice il presidente di Cittadinanza Attiva Pellegrina l’avvocato Antonello Latella, che guida e coordina le azioni di contrasto all’idea di costruire una discarica in uno dei luoghi  strategici della Costa Viola, a metà tra le meraviglie del mare e le prime pendici aspromontane: una follia, mal giustificata con l’annosa emergenza immondezza nella città di Reggio; ma se una questione è annosa perché non si sa risolvere non può diventare emergenza dalla sera al mattino.

Chissà se il professor Tonino Perna vicesindaco, economista, ambientalista, messo in pensione forzata (licenziato) dall’amministrazione Falcomatà, non abbia perso il posto per Melicuccà. Lo ipotizza lui stesso nel  libro Diario di 385 giorni a Palazzo San Giorgio (Città del Sole edizioni): «La colpa (il riferimento è ad un rimbrotto del sindaco n.d.r.) è aver chiesto una relazione indipendente sulla discarica di Melicuccà, che il Comune [Reggio] vuole fare a tutti i costi, mentre un “esercito” di associazioni, di esperti, di cittadini, comitati popolari, in accordo con le amministrazioni comunali della zona, non vuole proprio che si faccia, spiegando il rischio altissimo di inquinamento delle falde acquifere che servono il loro prezioso liquido a tre grandi paesi». Amen.

Adesso sicuramente la parola come spesso accade in Calabria passerà alla magistratura, che già della vicenda se n’è occupata. A meno che un intervento del presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto non sospenda tutto, essendoci aspetti da chiarire nelle “motivazioni d’urgenza”, come già accaduto nei giorni scorsi, per la discarica di San Sago nel comune di Tortora la cui apertura è stata sospesa. (mn)

(Mimmo Nunnari è scrittore e giornalista)

Metrocity RC firma l’ordinanza per l’apertura dell’impianto di Melicuccà

Il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, ha firmato l’ordinanza sindacale per lo stoccaggio provvisorio dei rifiuti speciali non pericolosi prodotti dagli impianti pubblici di trattamento, nel primo lotto dell’impianto situato in località La Zingara del comune di Melicuccà.

Il provvedimento, che ha una validità di 180 giorni, era stato già ampiamente annunciato nei giorni scorsi dallo stesso Sindaco f.f. Versace e dal consigliere metropolitano delegato al Ciclo integrato dei rifiuti, Salvatore Fuda, quale passo decisivo compiuto dall’Ente di Palazzo Alvaro nel quadro della più ampia strategia che l’amministrazione metropolitana sta conducendo nel medio e lungo periodo per il settore Rifiuti.

L’odierna ordinanza, infatti, è stata preceduta dalla deliberazione dell’ultimo Consiglio metropolitano che ha approvato il Piano d’Ambito definitivo per la gestione del Ciclo integrato dei rifiuti sul territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria Ato RC e lo schema di accordo per la realizzazione di impianti di compostaggio modulari.

«La Città metropolitana sta dunque andando avanti lungo il proprio percorso attraverso la definizione di tutti quegli atti che l’Ente è chiamato ad adottare – ha dichiarato Versace –. Noi, pertanto, stiamo facendo la nostra parte a dispetto di una normativa regionale che rende, ancora oggi, estremamente incerto l’intero settore rifiuti. Nonostante ciò, l’Ente metropolitano sta operando con serietà e rigore assumendosi con senso di responsabilità il peso di scelte che hanno in questo momento un’importanza strategica nell’ottica di un progressivo ritorno alla normalità del sistema di raccolta e gestione dei rifiuti».

Come più volte ribadito, prosegue Versace, «l’impianto di Melicuccà non rappresenta una minaccia o un fattore di rischio per i cittadini e per l’ambiente, poiché si tratta di una struttura moderna e perfettamente rispondente sotto il profilo tecnico a tutti gli standard previsti in materia di sicurezza».

«L’Ente in questo senso ha agito con grandissima attenzione – ha proseguito – compiendo tutti i passaggi e le verifiche necessarie del caso, compresa un’approfondita azione di monitoraggio con il conforto di Arpacal che ha fatto chiarezza in modo netto circa i profili di sicurezza che interessano tale impianto. Melicuccà, inoltre, non costituisce una soluzione definitiva alle problematiche legate al sistema di conferimento dei rifiuti e di questo siamo perfettamente consapevoli, ma tale scelta ci consente di restituire normalità e funzionalità all’intero sistema come possono facilmente riscontrare gli stessi sindaci e amministratori del territorio metropolitano».

Non meno importante, infine, il fattore economico che sta dietro tale decisione «“e che consente alla Città metropolitana e quindi a tutti i cittadini, di realizzare un risparmio di denaro pubblico pari a circa 40mila euro al giorno, ovvero la spesa che è necessario sostenere per mandare altrove i rifiuti. Adesso, dunque – ha concluso Versace – è tempo di superare le polemiche e proseguire il lavoro che ancora occorre svolgere per rendere un servizio adeguato ed efficiente ai cittadini. E in questa direzione auspico che tutto il territorio metropolitano, in ogni sua diversa espressione, contribuisca a tale lavoro in modo costruttivo e guardando unicamente al bene comune». (rrc)

La Deputazione di Storia Patria trova “casa” a Palazzo Alvaro: Stipulato accordo con Metrocity

Per cinque anni, la Deputazione di Storia Patria per la Calabria potrà usare Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio Calabria per ospitare e realizzare le sue attività.

È quanto è stato concordato dal protocollo d’intesa firmato tra la Città Metropolitana di Reggio Calabria e Deputazione di Storia Patria per la Calabria.

L’ambizioso progetto, attivato a suo tempo su impulso del sindaco Giuseppe Falcomatà, punta ad uno sviluppo progressivo degli aspetti legati alla promozione della cultura storica, individuando uno spazio che soddisfi non solo le tradizionali esigenze di una biblioteca bensì anche quelle contemporanee di una fruizione digitale ampia del prezioso patrimonio librario preservato e promosso dalla Deputazione.

A margine della firma, il presidente regionale della Deputazione prof. Giuseppe Caridi, ha voluto ricordare l’iter che ha condotto a questo significativo traguardo.

«Abbiamo proposto questa istanza – ha detto Caridi – alla Città Metropolitana di Reggio Calabria ritenendo che una prestigiosa realtà come quella della Deputazione di Storia Patria, ente nato con Decreto Regio del 1833 di Carlo Alberto ed oggi riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali, avrebbe certamente operato meglio in spazi adeguati portando lustro, d’altronde, all’intero territorio metropolitano e regionale. La nostra istanza è stata accolta e, superati gli scogli burocratici, finalmente firmiamo un protocollo che consentirà di poter produrre al meglio le attività che già contraddistinguono il nostro riconosciuto operato: ricerca e promozione dell’enorme patrimonio storico-culturale locale attraverso collaborazioni nazionali ed internazionali con cui siamo già da tempo in rete».

Il Sindaco facente funzioni Carmelo Versace ha espresso soddisfazione per questo risultato che vuole concretamente valorizzare un’eccellenza culturale regionale mettendola nelle migliori condizioni logistiche ed operative, frutto di «un lavoro che da seguito agli indirizzi programmatici della Città Metropolitana a suo tempo individuati dal sindaco Giuseppe Falcomatà».

«Con questo protocollo – ha spiegato ancora Versace – abbiamo voluto finalmente individuare una sede, con funzioni annesse di biblioteca, per la Deputazione di Storia Patria Regionale che ospiterà e conserverà i numerosi e prestigiosi volumi già custoditi da questa realtà mettendoli a disposizione della pubblica fruizione. A tal proposito è importante compiere un passo concreto verso la digitalizzazione del patrimonio librario, guardando al tempo presente come ad un tempo che richiede, sempre più, una fruizione ampia e senza impedimenti di sorta, tra cui anche quelli fisici della impossibilità, spesso, di raggiungere un luogo».

«Ecco perché – ha proseguito – la Città Metropolitana ha scelto di sostenere quella che deve divenire una realtà di rilievo per tutto il territorio nonché riferimento culturale anche a livello regionale. Vogliamo andare oltre l’obiettivo raggiunto, pensando ad una sede, dunque, che coniughi l’aspetto della migliore accessibilità a quello del prestigio culturale, secondo una visione che deve rispondere alle esigenze contemporanee nel rispetto del valore storico di questo patrimonio».

«La Città Metropolitana – ha concluso – affiancherà la Deputazione di Storia Patria nelle sue attività scegliendo assieme, di volta in volta, le migliori formule per il raggiungimento degli obiettivi di crescita culturale che ci siamo prefissati». (rrc)

Metrocity RC approva il Piano d’Ambito per la gestione dei rifiuti

Il Consiglio metropolitano di Reggio Calabria ha approvato il Piano d’Ambito definitivo per la gestione del Ciclo integrato dei rifiuti sul territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria Ato RC e lo schema di accordo per la realizzazione di impianti di compostaggio modulari.

Disco verde anche per altri provvedimenti la quali devoluzione di un mutuo per la realizzazione di una struttura sportiva nel Comune di Molochio e la salvaguardia degli equilibri di bilancio per l’esercizio finanziario 2022 (ai sensi dell’Art. 193 del Dlgs n° 267/2000).

Via libera anche ai punti integrativi dell’ordine del giorno, ovvero l’approvazione dello schema di Convenzione tra la Città Metropolitana e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria Dipartimento DICEAM, per l’estensione della gestione dei corsi d’acqua, valorizzazione delle fas e fluviali e programmi di gestione dei sedimenti riguardanti la fiumara Laverde, l’approvazione dello schema di convenzione con Arpacal per il finanziamento del monitoraggio e acquisizione dei dati finalizzata alla elaborazione della carta della vulnerabilità e, conseguentemente, alla definizione delle aree di salvaguardia definitive della sorgente Vina e infine variazione di bilancio (ex art. 175 del D.lgs. 267/2000”) e variazione al programma biennale degli acquisti di forniture e servizi 2022-2023.

«Il felice esito dei lavori di oggi in consiglio – ha commentato il sindaco metropolitano f.f. Carmelo Versace – in particolare sul provvedimento che riguarda il Piano d’ambito, rappresenta un punto d’orgoglio per questa amministrazione che suggella un percorso avviato ormai da diverso tempo e su cui stiamo lavorando con grande impegno e determinazione nel solco dell’indirizzo tracciato dal sindaco Giuseppe Falcomatà e che oggi sta proseguendo grazie all’azione incisiva del consigliere Fuda e di tutti gli uffici del Settore che ringrazio».

Restano ancora sul tema le incognite legate alla nuova normativa regionale, «tuttavia – ha puntualizzato Versace – era importante che la Città metropolitana andasse avanti rispetto al proprio ambito di competenza e agli obiettivi che l’Aula aveva fissato».

Adesso dopo il provvedimento licenziato dall’aula, è stato precisato nel corso dei lavori consiliari, seguirà l’ordinanza per l’apertura del sito di Melicuccà, esclusivamente come centro di stoccaggio, «che arriva – ha rimarcato il sindaco metropolitano facente funzioni – dopo le importanti determinazioni di Arpacal sulla sicurezza del sito che rassicura quanti hanno sollevato interrogativi negli ultimi tempi ma anche noi amministratori che abbiamo il dovere di porre sempre al centro la sicurezza dei cittadini e dell’ambiente».

«Ripetiamo sempre che Melicuccà – ha spiegato Versace – rappresenta una soluzione che va collocata nella più ampia strategia in materia di ciclo integrato dei rifiuti. Siamo perfettamente consapevoli che la discarica non sia una soluzione definitiva, perché al centro di tutto c’è lo sviluppo e l’incentivo alla raccolta differenziata nel quadro delle stringenti e ineludibili prescrizioni comunitarie. C’è la volontà e l’impegno, in questa direzione, dei Comuni del territorio metropolitano come dimostrano i rilevanti passi in avanti compiuti da tante amministrazioni in questi mesi».

Il Piano prevede l’organizzazione su tutto il territorio metropolitano, del ciclo integrato dei rifiuti con specifiche sezioni dedicate all’impiantistica e alla scelta delle modalità di raccolta, ha poi spiegato il delegato all’Ambiente Salvatore Fuda, «altra cosa importante è la diversa impostazione delle Aro, rispetto a quanto previsto dalla disciplina regionale, con l’inserimento della Grecanica. Uno strumento che nasce al culmine di una lunga e complessa fase di concertazione con i Sindaci e gli amministratori dei territori».

«Il piano prevede, inoltre – ha spiegato – tutta la programmazione della Città metropolitana in materia di PNRR che vedrà la luce nei prossimi mesi e che servirà a rafforzare il sistema di trattamento della parte differenziata dei rifiuti. Ribadiamo inoltre la richiesta alla Regione Calabria di mantenere un’autonomia o comunque una competenza diretta in materia di gestione dei rifiuti come avviene per le Città metropolitane d’Italia. Tra l’altro, il territorio metropolitano reggino è il più infrastrutturato dal punto di vista degli impianti, con l’unico termovalorizzatore della regione».

«E sul piano finanziario – ha proseguito – stiamo dando prova di buona gestione, se pensiamo che nel biennio 20-21 su circa 55 milioni di euro la Città metropolitana ne ha incassati oltre 53 al marzo del 2022, segno evidente anche della partecipazione e della nuova consapevolezza che sta animando i Comuni».

E da ultimo il tema del contenimento dei costi, «poiché il sito di Melicuccà – ha sottolineato Fuda – ci consente di risparmiare circa 40mila euro al giorno. Un dato non indifferente viste anche le esose tariffe cui siamo stati costretti negli ultimi mesi in cui abbiamo dovuto attingere a conferimenti fuori regione». (rrc)

Impianto di Melicuccà, Versace (Metrocity RC): Sarà utilizzato solo come sito di stoccaggio

Il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, ha risposto al consigliere regionale Giuseppe Mattiani, in merito all’impianto di Melicuccà, spiegando che l’impianto in località La Zingara che sarà utilizzato esclusivamente come sito di stoccaggio.

«Piuttosto che cimentarsi su argomenti che nemmeno conosce, il consigliere regionale Mattiani farebbe meglio a tacere – ha detto Versace –.  O se proprio ci tiene a dire la sua su temi che riguardano la comunità della Piana farebbe bene ad assumere una posizione netta sulla chiusura sui Punti di Primo Intervento di Palmi, Scilla e Oppido, che la sua maggioranza regionale ha deciso indebitamente di chiudere. O sulla legge regionale che di fatto ricentralizza la gestione degli impianti rifiuti, sottraendoli al territorio e rigettandoli nel calderone regionale, rilanciando sul raddoppio, anzi sulla triplicazione ad essere più precisi visto che passa da 120 a 350 t/a, dell’inceneritore di Gioia Tauro, unico in tutta la Calabria, che secondo Occhiuto dovrebbe accogliere i rifiuti dell’intera regione, mettendo a rischio la salute di migliaia di persone».

«Da quando ha messo piede in Consiglio Regionale – ha detto ancora Versace rivolgendosi a Mattiani – da parte sua non si registra alcuna attività istituzionale utile al territorio che lo ha eletto. Anche di fronte alla battaglia comune intrapresa dai sindaci di tutto il territorio dell’area Tirrenica, al di sopra di ogni appartenenza politica, il Consigliere regionale non ha ritenuto di dire nemmeno una parola su temi centrali come quello della sanità, che ha visto l’ennesima spoliazione per il suo territorio, con l’indebita chiusura dei punti di primo intervento, nè sulla triplicazione del termovalorizzatore di Gioia Tauro».

«La vuota invettiva sull’impianto di Melicuccà non ha motivo di esistere – ha proseguito Versace – e risulta evidentemente una presa di posizione strumentale e puramente elettoralistica da parte sua. Intanto perché come abbiamo affermato in più occasioni la Città Metropolitana ha sempre tenuto un atteggiamento assolutamente responsabile sul tema, mettendo sempre la salute dei cittadini al primo posto e chiedendo che venissero espletate tutte le necessarie verifiche da parte degli organismi preposti, che non hanno evidenziato alcun rischio per la popolazione. Ed inoltre perché, come probabilmente Mattiani non risulta informato, l’impianto aprirà solo ed esclusivamente per accogliere in sicurezza balle di rifiuti pressati e filmati, senza alcun rischio nè per il sito, nè tantomeno per i cittadini che risiedono e chilometri di distanza dall’impianto. Piuttosto che lanciare strali dal sapore elettoralistico, il Consigliere regionale dovrebbe rallegrarsi del fatto che la Città Metropolitana ha responsabilmente attivato tutte le procedure per la bonifica della vecchia discarica, che risultava da anni in uno stato di completo abbandono, attivando procedure di verifica sulla perimetrazione dei rischi che si attendevano da più di un decennio».

«Verrebbe da dire dunque, da che pulpito viene la predica. Se proprio vuole occuparsi di salute – ha concluso Versace – Mattiani consigli alla sua maggioranza regionale di invertire la rotta su temi importanti come i Punti di Primo Intervento e sulla triplicazione del termovalorizzatore. Altrimenti continuerà a cercare la pagliuzza negli occhi degli altri, tentando di dissimulare la trave che acceca i propri. E di questo, visti anche i risultati elettorali della scorsa tornata delle amministrative, i cittadini sembrano essersene già accorti». (rrc)

La Metrocity RC al Salone del Gusto a Torino di settembre

La Città Metropolitana di Reggio Calabria  sarà presente al salone del Gusto di Torino, in programma dal 22 al 26 settembre, con 40 imprese del settore agroalimentare.

Prosegue la programmazione attivata da Palazzo Alvaro per la partecipazione ai più importanti contesti fieristici nazionali ed internazionali con l’obiettivo di proporre nei contesti più prestigiosi le migliori produzioni del territorio, soprattutto in chiave turistica. L’anno delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario si sta rivelando particolarmente prolifico per la MetroCity con una lunga serie di partecipazioni, attivate già nei primi mesi nell’anno che proseguiranno anche durante il periodo autunnale per la programmazione della prossima stagione estiva.

Dal 22 al 26 settembre la Città Metropolitana prenderà parte al prestigioso contesto torinese di Terra Madre Salone del Gusto. Un evento di caratura mondiale dedicato al cibo buono, pulito e giusto e alle politiche alimentari. Un’edizione che dopo la pausa forzata dovuta al periodo pandemico, torna dal vivo, ma che sarà anche un evento ibrido, che saprà trarre il meglio anche dalle passate edizioni, proponendo tanti contenuti on line, ma anche eventi diffusi, attività, esperienze organizzate dalla rete in Italia e nel mondo, per tutti coloro che non potranno essere presenti in fiera.

Per l’occasione l’Ente di Palazzo Alvaro ha attivato un apposito protocollo d’intesa con la Regione Calabria per la realizzazione di uno stand espositivo congiunto, con 40 postazioni riservate ad aziende calabresi e reggine del settore agroalimentare. Ogni azienda avrà a disposizione un banco espositivo all’interno del quale proporre il meglio delle produzioni alimentari del territorio. (rrc)

PPI Area Tirrenica, Versace (Metrocity RC): Regione e Asp ascoltino allarme dei sindaci

«Alla Regione Calabria, al Presidente Occhiuto, chiediamo di rivedere al più presto la scelta della chiusura dei tre punti di primo intervento». È l’appello lanciato dal sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace.

«La Città Metropolitana – ha ribadito il sindaco f.f. – si schiera in maniera chiara e netta a difesa del diritto alla salute del nostro territorio. La chiusura dei punti di primo intervento della fascia tirrenica è un atto gravissimo che non può passare inosservato. Quelle strutture devono riaprire al più presto, la battaglia dei sindaci è una battaglia di civiltà, a difesa del sacrosanto diritto dei cittadini del nostro territorio a curarsi a casa propria, almeno per per interventi di lieve entità come quelli trattabili all’interno di un punto di prima assistenza».

«Sulla questione sanità non faremo passi indietro – ha aggiunto Versace – d’altronde lo afferma quel modello di sanità di prossimità che è diventato tanto di moda durante la crisi pandemica, per il quale ci si è resi conto che non è più possibile continuare a concentrare le prestazioni sanitarie e congestionare le strutture principali. La Sanità deve tornare sul territorio e non è possibile barattare la salute dei cittadini in nome di un fantomatico risparmio finanziario che, il più delle volte, si tramuta in tagli orizzontali ed indiscriminati».

«Il parziale passo indietro già annunciato per ciò che riguarda Scilla non può bastare – ha proseguitoVersace – è necessario ripristinare al più presto il diritto alla salute su questo territorio. Un diritto che non può essere in alcun modo compresso, e che va semmai allargato, attraverso la creazione di una rete capillare di strutture sanitarie di prossimità in grado di soddisfare la domanda di salute di tutti i cittadini, oltre che di migliaia di turisti che nei mesi estivi, e non solo, affollano questi centri del litorale tirrenico».

«Dopo anni di commissariamento per la Calabria – ha concluso – è giunto il momento di pretendere una sanità buona, una sanità giusta, equa e trasparente, che risponda realmente alle logiche del diritto alla salute per i cittadini e non a quelle della politica o dei tagli indiscriminati per coprire le malefatte del passato. E’ giunta l’ora per il nostro territorio di alzare la voce e far sentire l’urlo di protesta di chi non intende fare un passo indietro su temi importanti come la salute dei nostri figli». (rrc)

La Metrocity RC è pronta ad aprire l’impianto rifiuti di Melicuccà

La Città Metropolitana di Reggio Calabria è pronta ad aprire, al momento, solo come sito di stoccaggio, l’impianto di destinazione finale per lo smaltimento degli scarti di lavorazione dei rifiuti in località “La Zingara” nel territorio di Melicuccà.

L’ordinanza del Sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, arriverà nei prossimi giorni e segnerà definitivamente l’apertura di un impianto che, una volta entrato completamente in esercizio, sarà in grado di determinare una sostanziale autosufficienza del territorio metropolitano nella gestione del circuito dei rifiuti, garantendo continuità ed efficienza di servizio agli impianti di trattamento e, questione non secondaria, una cospicua riduzione dei costi a carico dei comuni e, quindi, dei cittadini.

Nel frattempo prosegue l’iter di verifica in attesa dell’effettiva entrata in funzione dell’impianto. Dopo le sollecitazioni formulate dalla Città Metropolitana, la Regione Calabria ha infatti delimitato le aree di salvaguardia della sorgente Vina, approvando lo studio proposto da ArpaCal per il monitoraggio e l’acquisizione dei dati necessari alla elaborazione della Carta della Vulnerabilità, finanziati dalla stessa Città Metropolitana.

Da Palazzo Alvaro è giunta la richiesta ad Arpacal per l’attivazione della convenzione per l’esecuzione del monitoraggio, il cui schema sarà portato all’approvazione nel prossimo consiglio metropolitano, e che avrà inizio, come concordato con ARPACal, già dal prossimo mese di agosto. Allo stesso tempo, la Città Metropolitana ha riattivato la Conferenza dei servizi per l’approvazione del piano di caratterizzazione, atto propedeutico all’intervento di bonifica del sito della vecchia discarica di Melicuccà, attività fondamentale per la salvaguardia di tutte le matrici ambientali.

Intanto già nei prossimi giorni la Metrocity procederà all’individuazione dell’area come sito di stoccaggio, di fatto già determinando l’apertura in sicurezza dell’impianto.

«Si tratta di un obiettivo davvero qualificante – ha affermato Versace nel corso della conferenza – che segue gli indirizzi politici di inizio mandato, fissati dal sindaco Giuseppe Falcomatà, e che a valle di un lungo e meticoloso lavoro tecnico e di verifiche di natura ambientale, ci offrirà una risposta praticamente immediata ai problemi di capienza degli impianti per gli scarti prodotti sul nostro territorio».

«Grazie allo sforzo prodotto dagli uffici di Palazzo Alvaro – ha aggiunto – e al lavoro brillantemente coordinato dal Consigliere delegato all’Ambiente Salvatore Fuda, e dai Dirigenti Pietro Foti prima e Vincenzo De Matteis dopo, finalmente possiamo aprire l’impianto, risolvendo tanti problemi cui in questi anni siamo andati incontro proprio a causa delle difficoltà al reperimento degli spazi di conferimento degli scarti»

«Al momento – ha specificato Versace – l’apertura avverrà come sito di stoccaggio provvisorio, solo con scarti di lavorazione pressati e filmati in sicurezza e nel rispetto delle condizioni previste dai piani di monitoraggio e controllo e di gestione operativa. Ciò consentirà di beneficiare da subito di tutti i vantaggi di un sito di pertinenza metropolitana garantendo immediata efficienza ed efficacia nonché una rilevante riduzione dei costi».

Secondo lo studio prodotto dall’Ups rifiuti di Palazzo Alvaro la Città Metropolitana produce, infatti, circa 180 tonnellate al giorno di scarti di lavorazione e la disponibilità nell’unica discarica pubblica calabrese oggi attiva, quella di Lamezia Terme, si sta via via riducendo, passando dalle 150 tonnellate al giorno di febbraio alle attuali 50 tonnellate al giorno, a causa dell’esaurimento dei volumi autorizzati. Allo stesso modo anche i volumi individuati fuori regione sono limitati a circa 60 tonnellate al giorno ed hanno peraltro costi nettamente superiori, praticamente triplicati rispetto al conferimento ordinario. L’apertura dell’impianto di Melicuccà produrrà quindi aumento degli spazi disponibili, oltre che il risparmio non indifferente di circa 40 mila euro al giorno per il territorio e per i Comuni della Città Metropolitana.

«Sul tema degli impianti la Città Metropolitana ha sempre tenuto un atteggiamento pienamente coerente – ha proseguito Versace – affermando con chiarezza che avremmo atteso la verifica scrupolosa di eventuali possibili rischi per le popolazioni che risiedono anche a grande distanza dall’impianto. Una volta ultimati gli approfondimenti richiesti sia al Cnr che ad Arpacal, possiamo affermare che non esistono rischi per la nostra comunità, e che anzi l’entrata in esercizio dell’impianto ci consentirà di agire in maniera più efficace su tutta la filiera dei rifiuti, riuscendo finalmente a limitare, speriamo presto ad eliminare, la terribile piaga delle microdiscariche sui territori dei nostri Comuni». (rrc)