All’Unical si celebrano i 100 anni del Cnr

Domani, all’Università della Calabria, alle 9, nell’Aula Magna del Centro Congressi “Beniamino Andreatta”, si terrà l’evento Scienza e Tecnologia per un futuro sostenibile e resiliente, organizzato dall’Area della Ricerca del Cnr di Cosenza, dagli 8 istituti  che la compongono, nonché da altri istituti CNR della  provincia di Catanzaro e Reggio Calabria.

L’iniziativa rientra nell’ambito delle celebrazioni per il Centenario della fondazione del Cnr – Consiglio Nazionale delle Ricerche, avvenuta il 18 novembre 1923.

La presidente del Cnr, Maria Chiara Cazzorra, alla cerimonia inaugurale ha evidenziato come «celebrare il centenario del Cnr significa festeggiare cento anni di storia italiana, di tutti coloro che hanno contribuito allo sviluppo nazionale, all’eccellenza scientifica, alla leadership  industriale e all’innovazione sociale del nostro Paese».

Sara presente il Direttore Generale dell’Ente, dott. Giuseppe Colpani, mentre il fitto programma  di interventi annovera tra i relatori affermati ricercatori, direttori di istituti CNR, accademici,  esperti del mondo industriale e associazioni di categoria, con particolare attenzione rivolta al  ruolo delle donne e dei giovani nella ricerca scientifica. 

Il dibattito sarà moderato dalla dott.ssa Livia Blasi, Vice Caporedattore del TGR Calabria. 

Nella sessione pomeridiana, il programma prevede visite virtuali nei laboratori di ricerca di  avanguardia nel campo dell’inquinamento atmosferico, dello studio degli eventi meteoclimatici  e della medicina virtuale, seguito da quattro tavole rotonde, con tematiche focalizzate su agrifood, idrogeno, intelligenza artificiale e trasferimento tecnologico, arricchite dalla presenza  di numerosi relatori provenienti da tutta Italia, rappresentanti di start-up calabresi,  associazioni e imprese. (rcs)

Loizzo (Lega): Progetto di Università e Cnr escluso dal bando Ue per Transizione Digitale

La consigliera regionale della LegaSimona Loizzo, ha appreso da Innovation Post che il progetto LAiCy InnCal,  promosso da Unical, Università Magna Graecia di Catanzaro, Università Mediterranea di Reggio Calabria e CNR, sia stato escluso dal bando europeo per individuare la rete degli European Digital Innovation Hub.

Il progetto calabrese riguardava la «costituzione di un Polo d’Innovazione Digitale operante in Calabria – ha spiegato – e focalizzato su Intelligenza Artificiale e Cybersecurity. Pare che progetto non avesse requisiti di qualità eccellente. In pratica tutte le nostre Università sarebbero state escluse», ha denunciato Loizzo.

«Speriamo non sia vero – si è augurata la capogruppo in Consiglio regionale della Lega –. Qualcuno raccontava che è l’ultima occasione per agganciare la nostra Regione e i nostri giovani al treno dell’innovazione. Se così fosse e se risultasse al vero la cocente bocciatura, forse la Regione Calabria dovrà farsi carico per intero del costo complessivo del progetto e puntare sulle nostre sole risorse.  Scommettere cioè che il progetto, ancorché bocciato dall’Europa, abbia invece una sua valenza intrinseca».

Loizzo, poi, ha ricordato come «nell’agosto del 2020, il Mise selezionava 41 progetti nazionali. Bisognava individuare la rete degli European Digital Innovation Hub. I 41 hanno avuto accesso alla call  ristretta promossa direttamente dalla Commissione Europea. I vincitori verranno finanziati al 50% dall’Europa, tramite le risorse del Digital Europe Programme, e al 50% dall’Italia. Altri progetti riceveranno comunque il “seal of excellence” e saranno finanziati al 50% dall’Italia e il resto dovranno procurarselo dai privati».

«Agli stessi vincitori – ha proseuito – il compito di “assicurare la transizione digitale dell’industria, con particolare riferimento alle PMI, e della pubblica amministrazione attraverso l’adozione delle tecnologie digitali avanzate, Intelligenza Artificiale, Calcolo ad Alte Prestazioni e Sicurezza Informatica».
«Secondo quanto si apprende (la fonte principale è Innovation Post) – ha spiegato – sperando che si tratti di notizie che verranno smentite,  sembrerebbero 13 i progetti che hanno passato il vaglio della selezione europea. Avranno un contratto di sovvenzione per i primi 36 mesi (parrebbero circa duecento milioni) con la possibilità di estensione a 48 mesi. Ben Sette anni. Sette anni per guidare la transizione dell’intera nazione».
«Altri 17 progetti – ha proseguito – sono stati ritenuti di buona qualità. Hanno ricevuto il “Seal of Excellence”. Non saranno finanziati dalla UE ma riceveranno un contributo del 50 per cento dal Governo nazionale. Undici invece gli esclusi. Tra cui alcuni eccellenti». (rrc)

REGGIO – Convenzione tra il Comune e il Cnr per valorizzare il patrimonio culturale

Importante convenzione è stata firmata tra il Comune di Reggio e il Cnr per la valorizzazione del patrimonio culturale. Lo ha reso noto l’assessore comunale alla Cultura, Irene Calabrò.

«Sotto il profilo tecnico e scientifico – ha detto la delegata comunale – la nostra città segna un passo in avanti notevole in termini di valorizzazione del proprio patrimonio culturale potendo accrescere tecniche innovative ed una nuova lettura e fruizione del proprio patrimonio culturale, anche alla luce della linea di indirizzo dei vari avvisi del Pnrr finalizzati alla valorizzazione». 

«ll Cnr-Icf, infatti – ha proseguito Calabrò – è centro primario della formazione e della ricerca scientifica ed ha il compito di perseguire attività di trasferimento produttivo delle conoscenze anche promuovendo forme di collaborazione con istituzioni, enti e soggetti pubblici o privati. È inserito all’interno del Dipartimento di Chimica e Tecnologia dei materiali ed opera, da anni, nel campo della diagnostica dei beni culturali e nell’ambito dello sviluppo e della sintesi di nuovi materiali e metodologie di questo settore».

«Questo vuol dire che, dal punto di vista archeologico, antropologico, demo-etnoantropologico, etnografico e dell’innovazione tecnologia – ha proseguito – il nostro Comune può davvero sviluppare politiche di crescita non solo per quanto riguarda un interesse generale da parte della comunità scientifica, ma soprattutto per il rilancio del tessuto economico, sociale e produttivo che ruota attorno alle bellezze storiche, artistiche e culturali del nostro territorio».

«Lavorare in sinergia col Cnr – ha proseguito l’assessora Calabrò – ci permetterà di applicare metodi di divulgazione e promozione estremamente innovativi come, per esempio, la tecnologia 3D applicata ai nostri tesori archeologici. Insomma, un connubio che unisce tradizione, civiltà e progresso in un contesto decisivo per la crescita delle nostre comunità». 

«Sono particolarmente orgogliosa e contenta – ha concluso – per essere riusciti a raggiungere un accordo validante per noi e per le future classi dirigenti che potranno continuare a muoversi lungo il binario che abbiamo tracciato. Un grande  ringraziamento non può che andare a dirigenti e funzionari del settore che hanno svolto un ruolo chiave nel raggiungimento di un obiettivo fortemente qualificante per l’attività complessiva dell’Ente». (rrc)