DIAMANTE (CS) – Le donne del cedro discutono oggi di autonomia differenziata

Recentemente è stata costituita in Diamante, amenissima cittadina sul Terreno cosentino, l’associazione “Le Donne del Cedro” per iniziativa della signora Maria Rosaria De Rito e di alcune sue amiche con lo scopo di animare la vita sociale e, in particolare, culturale di tutta l’interzona e possibilmente della intera Calabria, ma anche della vicina costa lucana di Maratea e dintorni.

La prima manifestazione pubblica del sodalizio avverrà giovedì 11 aprile 2024 alle ore 18.00 nella Sala del Museo Dac di Diamante per discutere di “Autonomia differenziata: colpi e contraccolpi per la Calabria”. Un tema di grande attualità su cui discuteranno i docenti dell’Unical Walter Nocito e Greta Massa Gallerano. Seguirà un dibattito. Il dottore Edoardo Viola, presidente dell’associazione “Sud e Civiltà” ed ex magistrato, farà da moderatore. (rcs)

DIAMANTE (CS) – Nasce “Diavolicchio Diamante, il dolce piccante”, il panettone di Casa Mastroianni con Accademia del peperoncino.

Si chiama “Diavolicchio Diamante, il dolce piccante” ed è un panettone creato da Casa Mastroianni col patrocinio dell’Accademia Italiana del Peperoncino. La presentazione ufficiale avrà luogo a Diamante (Cs) sabato 2 dicembre, alle ore 18:30, nella sede dell’accademia.

Il nome del panettone è un omaggio al “Diavolicchio Diamante”, una varietà di peperoncino coltivata sulla costa tirrenica cosentina da Tortora ad Amantea. Il panettone è un prodotto artigianale con il 10% di burro in meno sostituito con olio Evo aromatizzato col “Diavolicchio Diamante”, presente anche nell’impasto come candito e con scaglie di cioccolato piccante.

Per la commercializzazione su scala nazionale è stata realizzata una scatola elegante ed originale, opera dello studio Candido con i disegni e le vignette piccanti di Passepartout.

Alla presentazione di Diamante saranno presenti il presidente dell’Accademia Italiana del Peperoncino Enzo Monaco, l’imprenditore Francesco Mastroianni e il giornalista Luigi Salsini. A conclusione una degustazione del panettone con brindisi augurale.

DIAMANTE (CS) – Lunedì 30 ottobre si terrà la “Giornata dello sport”

La passione per lo sport e il suo impatto positivo sulla comunità si manifestano nella “Giornata dello Sport”, un entusiasmante evento promosso dall’Associazione Gregorio Caloprese “I Borghi delle Torri”. I protagonisti della giornata saranno i giovani e le scuole di ogni ordine e grado, che arricchiranno la manifestazione con tornei, stand espositivi delle società, associazioni, scuole, federazioni sportive del territorio e ospiti illustri, proponendo promozioni e idee.

L’evento si terrà lunedì 30 ottobre presso il “Parco La Valva” di Diamante (Cs), a partire dalle ore 9:00, ed è un’opportunità unica per tutti i cittadini dell’Alto Tirreno Cosentino. La manifestazione è patrocinata dal Coni, dalla Regione Calabria e dal Comune di Diamante. Ai vincitori dei tornei sarà assegnato il prestigioso “Trofeo Gregorio Caloprese”, realizzato a mano dall’artista Angelo Aligia. Inoltre, verranno premiate eccellenze che si sono distinte nel nostro territorio.

È previsto anche l’intervento del giovane campione Giovanni Tocci. Durante la giornata, diversi interventi di spessore saranno effettuati da personalità del mondo dello sport, delle istituzioni e della comunità, che condivideranno le loro prospettive sullo sport, soprattutto ora che dal 20 settembre 2023 lo sport è ufficialmente riconosciuto come un diritto costituzionale del cittadino.

Tra gli interventi previsti ci saranno quelli di Francesca Nardò, Delegata dell’Atp di Cosenza; Maria Grazia Cianciulli, Fiduciaria Coni provincia di Cosenza; Angelo Serio, Punto Luce Scalea; Antonello Grosso La Valle, presidente provinciale di Unpli; Pasquale Bergamo, medico dello sport, già medico per Fc Inter e Juventus Fc; Pasqualina Straface, presidente della Terza Commissione – Sanità, Attività Sociali, Culturali, Formative e Dipendenze Patologiche della Regione Calabria. La vicepresidente della Regione Calabria, con delega allo Sport, Giusy Princi, concluderà gli interventi con un messaggio importante sulla promozione dello sport nella regione. (rcs)

DIAMANTE (CS) – Cittadinanza onoraria al procuratore Gratteri

Nella sala consiliare “E. Caselli” del Comune di Diamante, nei giorni scorsi, il sindaco Ernesto Magorno ha conferito la cittadinanza onoraria al magistrato dott. Nicola Gratteri.

Questo prestigioso riconoscimento è stato assegnato in virtù del suo ininterrotto impegno nel contrastare la criminalità organizzata ed è un gesto di saluto poiché, dopo 30 anni sotto scorta, Gratteri lascia la Calabria, dove ha svolto tutta la sua carriera, per guidare la Procura di Napoli, l’ufficio requirente più grande d’Italia.

Il Presidente dell’Ordine dei Dottori commercialisti ed esperti contabili (Odcec) di Paola, dott. Fernando Caldiero, ha condiviso le sue riflessioni sulla significatività di questo evento. Ha affermato: «Il conferimento della cittadinanza onoraria a Nicola Gratteri è un gesto che va oltre l’aspetto simbolico. Rappresenta il riconoscimento di un impegno incessante nella lotta contro la criminalità organizzata e del suo prezioso lavoro come garante della legalità e della giustizia».

Insieme a dott. Fernando Caldiero, una delegazione di tre consiglieri – dott.ssa Ortenzia De Grazia, dott. Nazareno Di Renzo e dott. Antonio Forestieri – ha voluto rendere omaggio al magistrato Gratteri, consegnando una targa a nome dell’intero Consiglio, riconoscendo il suo straordinario lavoro nelle vesti di Procuratore della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Catanzaro.

Il presidente Caldiero ha concluso: «La cerimonia a Diamante rimarrà nella memoria come un momento di celebrazione della determinazione e dell’eroismo di coloro che si battono per un Paese più pulito e giusto. Questo gesto simbolico è un tributo meritato, e il suo esempio ispirerà le generazioni future a seguire la strada della legalità, della correttezza e della determinazione nel perseguire una società migliore per tutti». (rcs)

Caffè Mauro crea una limited edition dedicata alle località iconiche della Calabria

Dal 1949 Caffè Mauro racconta con le sue miscele la passione e la lunga tradizione fatta di esperienza, impegno e qualità del caffè. L’arte di creare blend unici, così come il quieto ritmo della tostatura lenta e l’autenticità dei sapori mediterranei, esprimono da generazioni l’identità dell’azienda, rendendo le sue miscele dal carattere avvolgente, intenso e deciso. Per promuovere le profonde radici calabresi e l’amore per il caffè, Caffè Mauro ha ideato un’edizione limitata di caffè in cialde compostabili ispirata ad alcune località simbolo della Regione: la gamma, disponibile da settembre e abbinata al concorso “Vinci la Calabria”, dedica le quattro miscele alle città di Diamante, Tropea, Riace e Scilla, testimonianza del legame tra Caffè Mauro e il territorio d’appartenenza con il quale l’azienda ha sempre sviluppato un fecondo rapporto.

I nuovi packaging, da 18 e 50 cialde, compongono una linea totalmente sostenibile, con cialde compostabili e l’involucro esterno che può essere riciclato nella carta: distribuiti nei supermercati e sull’e-commerce caffemauro.com fino a fine dicembre 2023, celebrano la bellezza della Calabria da nord a sud, rendendo omaggio a rinomate località costiere del versante ionico e tirrenico.

La miscela Forte prende il nome di Diamante, il rinomato borgo della Riviera dei Cedri noto per le sue ampie spiagge e i murales che colorano i vicoli e le piazze del centro storico.

A Tropea, meta simbolo del turismo italiano e internazionale in Calabria, è dedicata la miscela Deca, un caffè senza caffeina dal sapore avvolgente, caratterizzato da una punta di acidità in perfetta armonia con il suo retrogusto fruttato.

Riace, località marina che deve la sua fama anche al ritrovamento degli omonimi bronzi, capolavori di epoca ellenistica, darà il nome alla linea di cialde Intenso, per chi desidera un caffè cremoso dal gusto ricco e vigoroso, connotato da note di cioccolato amaro e da un retrogusto marcato e persistente.

Infine a Scilla, pittoresco borgo di pescatori che deve il suo nome all’omerica leggenda di Scilla e Cariddi, Caffè Mauro ha pensato di intitolare la miscela Cremoso, un caffè dal gusto pieno e corposo che unisce una leggera acidità a un profumo armonico, che risalta le note di tabacco.

La limited edition di Caffè Mauro sarà abbinata al concorso a premi “Vinci la Calabria”, che dal 1/09/2023 al 31/12/2023 mette in palio una macchina per caffè in cialde alla settimana e un super premio finale di 4 weekend, per 2 persone, in una delle località scelte da Caffè Mauro per questa iniziativa. La partecipazione al concorso è legata all’acquisto di una confezione di caffè in cialde e la registrazione dello scontrino di acquisto.

Maggiori informazioni sono disponibili al sito vincilacalabria.caffemauro.com. (rrc)

DIAMANTE (CS) – Il sapore del Caciocavallo Silano Dop conquista il Festival del Peperoncino

Non poteva mancare la presenza del Caciocavallo Silano Dop alla kermesse storica del Festival del Peperoncino – giunta alla sua 31esima edizione – con uno stand che dal 9 al 10 settembre ha deliziato visitatori e curiosi.

Il prodotto gastronomico calabrese d’eccellenza ha riscosso grandissimo successo non solo tra gli abituali consumatori, ma anche tra i visitatori stranieri che ne hanno potuto gustare la particolarità e la diversità rispetto agli altri formaggi del territorio nazionale.

Due giorni di sapori che hanno lasciato spazio anche al divertimento e alla creatività nell’area dello show cooking coordinata dallo chef Vincenzo Grisolia, che hanno visto il Caciocavallo Silano Dop come ingrediente principale per la realizzazione di piatti unici e deliziosi al sapore piccante.

Ancora una volta, il Caciocavallo Silano Dop si conferma prodotto di punta nel mondo della gastronomia calabrese e nazionale, riscuotendo un successo grandioso in uno degli eventi gastronomici più importanti della Calabria. (rcs)

LO SFOGO / Francesca Lagatta: Tutte le categorie in Italia sono protette, tranne i giornalisti

di FRANCESCA LAGATTA – Al Peperoncino Festival c’è stato un piccolo intoppo. Le forze dell’ordine hanno avuto il sospetto che un ragazzo stesse per aggredire Giuseppe Conte e l’hanno subito bloccato. Considerato che c’erano forse trenta, quarta uomini tra scorta, carabinieri, polizia e finanzieri, in un attimo è successo il finimondo.

Io ero a due metri Conte e per forza di cose sono rimasta coinvolta nella ressa. Niente di che, a parte lo spavento, ho solo un leggero dolorino alla spalla e probabilmente un livido in più. Sono inconvenienti del mestiere che metti in conto quando scegli di fare questo lavoro e tanto domani succederà un’altra cosa e dovrai pensare a quello, ciò che è successo oggi sarà già un ricordo lontano. Non hai nemmeno il tempo di metabolizzare.
Quello che non avevo messo in conto quel giorno che inconsciamente e stupidamente ho scelto di diventare giornalista, sono le palate di merda che devi ingoiare notte e giorno, da parte da chicchessia. Dovete credermi. Quello del giornalismo, per un fatto culturale, non è nemmeno considerato un lavoro, non qui, non nella nostra terra e noi addetti siamo sempre un peso per qualcuno, siamo sempre presi di mira di qualcuno, diamo sempre fastidio a qualcuno. Siamo sempre ripresi, rimproverati, invitati, redarguiti da qualcuno, come si fa con i bambini. Siamo il parafulmine della frustrazione e della rabbia di chiunque e non ti puoi nemmeno lamentare. Sembra che sia tutto lecito.
D’altronde te lo sei scelto tu questo lavoro, no? Sentite qualcuno mai difendere un giornalista?
Tiri fuori la telecamera? Tutt che ti guardano come un alieno, manco se avessi estratto un’arma. Ti metti a fare le riprese? Si incazza il pubblico che non vede quello che ha davanti, poi si incazza quello che dice che non devi riprendere quella scena, poi si incazza quell’altro che dice che non puoi fare l’intervista, che sei di troppo, che sei la persona sbagliata al momento sbagliato, sempre. E forse un po’ è anche vero. Tutto pretendono che diamo risalto alle cose, ma poi nessuno pensa a noi, al fatto che siamo lavoratori e, non ci crederete, anche esseri umani. Noi non facciamo le interviste, le dobbiamo elemosinare, non facciamo le riprese, andiamo in trincea a guadagnarci un minuto di immagini tra chi sbuffa da una parte e chi sbuffa dall’altra, non abbiamo un posto riservato, un angolo, una corsia, niente. Non è colpa di nessuno, eh, è proprio un fatto culturale.
Il giornalismo non è riconosciuto come lavoro, non ci puoi fare niente. Non la cambi questa mentalità. Se fai il giornalista c’è sempre qualcuno che ti fa sentire sempre un po’ un ladro, come se stessi rubando qualcosa e non guadagnandoti il pane. Eppure, ve lo assicuro, ci facciamo il mazzo da mattina a sera. Vi assicuro che senza il giornalismo non esisterebbe verità né democrazia.
Torniamo a Diamante. Ero tra la folla perché dovevo intervistare Conte, ma Conte pensava ai selfie, giustissimo, e io ovviamente ero d’intralcio. Ho chiesto a lui niente, ho chiesto ai suoi collaboratori, niente, anzi, mi hanno invitato gentilmente a togliermi dai piedi.
Quando è scattata la ressa ho fatto quello per cui sono pagata: documentare la cronaca. Ma pure in questo caso qualcuno mi ha detto senza troppo garbo di abbassare la telecamera a lasciar lavorare le forze dell’ordine. Perché loro lavoravano, io no. Io stavo giocando, non avevo niente di meglio da fare che rischiare di prendere una gomitata in testa e finire a terra schiacciata dalla folla. Anzi, grazie a chi mi ha tenuto dai fianchi facendo sì che io non cadessi a terra. Non so chi tu sia, ma grazie.
Domani del rischio che mi sono presa continuando a filmare, nonostante tutto, non mi ringrazierà nessuno, anzi, tante, tantissime persone saranno arrabbiate per quelle immagini che sarebbero dovute rimanere nel cassetto. E nessuno mi chiederà scusa, né per avermi colpito alla spalla, pur non volendo, né avermi dato l’ennesima umiliazione che non meritavo. Tanto siamo solo dei cazzo di giornalisti di merda che stiamo sempre tra i piedi. Ma chi se ne fotteva se mi facevo male io?
Ok, va tutto bene. Maltrattare i giornalisti è prassi, quasi un atto dovuto, una legge non scritta che si applica tutte le volte, tutte le sante volte che andiamo a lavorare, tutte. Tanto tutto tace, ma chi cazzo vuoi che difende un giornalista? Dove sono le leggi che ci tutelano? Se io alzo la voce con un poliziotto è oltraggio a pubblico ufficiale, se un poliziotto alza la voce con me, per esempio, è un poliziotto buono. Tutte le categorie in Italia sono protette, tranne i giornalisti. E chi lo sa perché, boh.
Comunque questa piccola contusione alla spalla la considero un’altra medaglia al petto, ma no, e lo dico con tutta la rabbia che ho stasera in corpo, non era questo quello che immaginavo quando ho scelto di diventare una giornalista. E non sapevo nemmeno di dover sopportare tanto odio e tanto veleno tutti i giorni della mia vita. Altrimenti quel giorno piuttosto mi sarei spezzata una gamba.
Sento che la mia pazienza sta per raggiungere il limite. (fl)

DIAMANTE (CS) – Il panettone di casa Mastroianni al Peperoncino festival

Casa Mastroianni, importante azienda calabrese specializzata nell’ambito della pasticceria e della gelateria, con principale sede a Lamezia Terme (Cz), sarà presente alla 31esima edizione del Peperoncino festival, in svolgimento a Diamante (Cs) fino a domenica 10 settembre.

Venerdì 8, alle ore 20:30, i pasticceri Pasquale Iannelli e Alessandro Saccomanno, insieme a Francesco Mastroianni, gelatiere e titolare dell’azienda, porteranno nell’area show cooking del festival, coordinata dallo chef Vincenzo Grisolia, un panettone al gusto di peperoncino.

Un prodotto artigianale con il 10% di burro in meno ma sostituito con dell’olio evo piccante, in tre consistenze: peperoncino “Diavolicchio Diamante” candito, chunks di cioccolato al peperoncino essiccato a granuli e olio evo ai sentori di peperoncino. Per la seconda volta Casa Mastroianni ritorna al Peperoncino festival con delle novità, sempre al sapore di Calabria. (rcs)

I castelli e le torri della Lombardi domani al Peperoncino festival di Diamante

di ANNA MARIA VENTURA – Il “Festival del Peperoncino” è un’avventura che si ripete ogni anno da Mercoledì a Domenica nel secondo week end di Settembre. Una splendida esperienza che tutti possono vivere in prima persona Basta fare un viaggio a Diamante e lasciarsi contagiare dall’entusiasmo dei suoi abitanti, gente di Calabria, erede della Magna Grecia, dove l’ospitalità era sacra e inviolabile.

Cinque giornate di festa con spettacoli, mostre, convegni medici, vignette sul ring, presentazioni di libri, film, momenti enogastronomici e la storica finale del “Campionato Italiano Mangiatori di Peperoncino”. L’evento è organizzato dall’Accademia Italiana del Peperoncino, guidata dallo storico presidente Enzo Monaco ed ha il supporto finanziario del dipartimento Turismo, marketing territoriale e mobilità per il rilancio del turismo in Calabria.

Diamante, la città dei murales, borgo marinaro, fra i più belli della riviera dei cedri, ospita tutti gli amanti del peperoncino con la bellezza incantata delle sue spiagge e delle sue scogliere, un sole splendente di luce, un cielo di un colore azzurro speciale e un mare trasparente.

Uno degli eventi significativi del festival è la presentazione, Giovedì 7 Settembre, del libro “Castelli e torri – Patrimonio della Provincia di Cosenza” ricerca curata da Wanda Lombardi e organizzata dall’Associazione Ande e Accademia Italiana del Peperoncino. Con la partecipazione di Ernesto Magorno, sindaco di Diamante, Enzo Monaco, presidente dell’Accademia Italiana del Peperoncino, Giovanna Bergantin, presidente Associazione Ande CS. E gli interventi di Ersilia Magorno, architetto e Wanda Lombardi, vicepresidente Ande Cosenza.

Il libro è un “viaggio” per borghi della provincia cosentina, dove sorgono castelli e torri, che testimoniano la storia della Calabria. L’autrice ci prende per mano e ci conduce negli antichi borghi, per farci visitare la geografia dei luoghi, respirarne la bellezza, coglierne le suggestioni, viverne la storia attraverso gli antichi manieri. Tutti descritti nel loro aspetto attuale, ma ricostruiti nella storia che li ha fatti nascere, brillare e poi decadere. La storia dei castelli e dei Principi, Baroni e Feudatari che li hanno abitati, è la storia della Calabria, delle dominazioni che l’hanno attraversata e delle tracce indelebili che queste hanno lasciato. L’autrice con grande maestria ripercorre questa storia, a partire dal Medioevo, fino ai tempi recenti. Lo stesso fa con le torri, di avvistamento o di difesa costruite nei borghi marinari dell’alto Tirreno, quando i Turchi assalivano le coste calabre, ammaliati dalla bellezza e prosperità delle città che sulle coste sorgevano. La storia della Calabria, si sa, è storia di dominazioni che si succedettero e di cruente battaglie.

Solo Cosenza, definita l’Atene della Calabria, ebbe nel corso del secolo sedicesimo il suo “Rinascimento”, con la fondazione nel 1511 dell’Accademia Cosentina e la presenza di intellettuali e filosofi di fervido pensiero, basti citare Bernardino Telesio. In molti territori, in quegli stessi anni, imperversavano le battaglie fra dominatori stranieri o Baroni locali. E il feudalesimo continuò per secoli. Il territorio Calabro è stato abitato fin dall’antichità da una serie vastissima di popoli antichi, quali Aschenazi, Ausoni, Enotri, Lucani, Bruzi, Greci e Romani; nel Medioevo da Bizantini e Normanni; poi, seguendo le sorti del Regno di Napoli, da Angioini e Aragonesi; infine ha trovato la sua collocazione odierna prima nel Regno d’Italia, poi nella Repubblica Italiana. Nel Medioevo sono sorti i più importanti castelli e torri, di cui l’autrice si è occupata, presentandoli nell’ordine alfabetico dei nomi dei borghi in cui sono collocati. Mi piace riportare alcune descrizioni di Wanda Lombardi contenute nel libro. Consentono di immergerci nelle suggestioni che evocano. (amv)

Torna il Peperoncino Festival di Diamante

Prende il via domani, a Diamante, il Peperoncino Festival, giunto alla 31esima edizione.

Il Peperoncino Festival – in programma fino al 10 settembre, è l’evento più atteso dell’estate a Diamante, un’occasione per divertirsi e scoprire i segreti di questa spezia piccante che rende unici i piatti della tradizione calabrese.

Questa manifestazione, che negli anni ha attirato oltre 250.000 visitatori secondo l’Università della Calabria, è diventata un punto di riferimento per gli appassionati di peperoncino provenienti da tutto il mondo.

Tra i 350 festival dedicati al peperoncino in tutto il mondo, quello di Diamante si distingue per la sua ricchezza di esperienze, sapori e tradizioni legate a quest’affascinante ingrediente. L’evento offre una panoramica completa sulla cultura del peperoncino, con conferenze e mercatini ricchi di prodotti locali a base di questo frutto piccante, veri e propri stand gastronomici, dove poter gustare le specialità locali preparate con questa spezia giunta dalle Americhe insieme a Cristoforo Colombo.

Nei cinque giorni del festival spettacoli, mostre, convegni medici, degustazioni, show di cucina, vignette, film e la storica finale del “Campionato Italiano Mangiatori di Peperoncino” dove i partecipanti si sfidano, seduti al tavolo, mangiando il maggior quantitativo possibile in un tempo limitato di peperoncino crudo e tagliuzzato, servito in portate di 50 grammi con la possibilità di abbinare solo pane e olio.

Presentato ufficialmente il 26 luglio 2023 a Roma, nella sala Nassiriya del Senato, il Festival annovera un ricco programma disponibile online; tra gli eventi, ricordiamo il concerto di Luisa Corna nella serata inaugurale, l’omaggio a Otello Profazio con il concerto di Peppe Voltarelli, grande cantastorie calabrese considerato il suo erede e lo Show, barzellette & canzoni con Iva Zanicchi e la sua band.

Il festival avrà anche uno spazio speciale per il calcio con una mostra dedicata a Diego Armando Maradona, presentando in anteprima 30 opere prima della mostra completa prevista a Napoli ed il concerto di Tony Esposito.

Oltre agli aspetti gastronomici e di spettacolo, il Festival sarà arricchito dalla Mostra Mercato “Mangiare Mediterraneo” sul lungomare  ed offrirà ai visitatori importanti momenti culturali: il “salotto” di Radio Azzurra e lo spazio “Argomenti pic”, che includerà presentazioni di libri e dibattiti. (rcs)