di DANIELA DE BLASIO – Il rapporto dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha rivelato dati allarmanti sulla povertà in Italia, evidenziando una situazione preoccupante che vede un numero sempre maggiore di famiglie e minori vivere in condizioni di disagio economico, infatti nel 2023 ben 5,7 milioni di persone, di cui 1,3 milioni minori, si trovavano in condizioni di povertà, assumendo proporzioni allarmanti.
In questo contesto, Save the Children, da sempre impegnata nella tutela dei diritti dei bambini in tutto il mondo, ha lanciato un appello alle Istituzioni italiane affinché si adoperino per garantire una maggiore protezione e sostegno ai minori in condizioni di povertà e a garantire ai bambini e ai ragazzi italiani un futuro dignitoso e pieno di opportunità, perché i minori risultano essere i più colpiti da questa situazione, con un aumento delle privazioni materiali e un accesso limitato ai servizi essenziali come la salute e l’istruzione.
La creazione di una strategia nazionale che preveda interventi mirati e concreti in favore dei bambini e delle famiglie più vulnerabili è essenziale per contrastare il fenomeno della povertà minorile e garantire a tutti i ragazzi la possibilità di crescere in un ambiente sano e stimolante.
L’appello di Save the Children è un richiamo urgente alla responsabilità di tutti noi di proteggere e tutelare i diritti dei minori ed affrontare con determinazione questa emergenza sociale.
Questi dati ci pongono di fronte a una realtà dolorosa e urgente che richiede interventi immediati da parte delle istituzioni e della società nel suo complesso.
Uno dei principali fattori che ha contribuito a questo aumento della povertà è l’inflazione, che ha determinato un aumento significativo dei costi di vita per le famiglie italiane. Questa situazione rappresenta una sfida critica per il tessuto sociale e economico del nostro Paese.
È particolarmente preoccupante il fatto che la povertà sia diffusa soprattutto al Sud del Paese, dove le condizioni economiche sono spesso più precarie e la disoccupazione più elevata. Questo significa che molte famiglie meridionali, e soprattutto bambini, si trovano a vivere in condizioni di estrema difficoltà, con gravi conseguenze sulla loro salute e sul loro futuro.
La povertà non è solo una questione economica, ma riguarda anche l’accesso ai servizi essenziali, come la sanità e l’istruzione, e la possibilità di vivere in condizioni dignitose.
È quindi fondamentale che vengano adottate politiche e misure concrete per contrastare la povertà e garantire a tutte le persone il diritto a una vita dignitosa, concentrandosi urgentemente su soluzioni per contrastare questa crescente marginalizzazione, affrontando con determinazione l’emergenza sociale, adottando misure efficaci e durature per sostenere le famiglie in difficoltà e garantire ai minori l’accesso ai servizi essenziali per il loro benessere.
La protezione dei più vulnerabili e il sostegno alle famiglie in difficoltà devono essere al centro delle politiche sociali e economiche per garantire un futuro migliore per tutti i cittadini italiani.
In questo senso, è importante che sia assicurato un reddito minimo garantito a tutte le famiglie in condizioni di povertà, che vengano potenziati i servizi sociali e che venga favorita l’inclusione sociale e lavorativa delle persone svantaggiate.
È necessario, inoltre, promuovere politiche per la creazione di nuovi posti di lavoro e per la riduzione delle disuguaglianze economiche, la disparità sociale e promuovere l’inclusione di tutti i cittadini, in particolare dei più giovani.
In Calabria, la situazione appare particolarmente preoccupante, con un tasso di povertà che supera la media nazionale. Oltre un quarto della popolazione calabrese vive in condizioni di disagio economico, con difficoltà nell’accesso a beni di prima necessità e nel soddisfare i bisogni di base. Le cause di questa diffusa povertà possono essere molteplici e complesse.
La Calabria è una regione caratterizzata da elevate disuguaglianze sociali ed economiche, con un tasso di disoccupazione tra i più alti d’Italia e una presenza significativa di famiglie in condizioni di estrema vulnerabilità. La situazione è ulteriormente aggravata dalla presenza diffusa di criminalità organizzata e dalla mancanza di opportunità di lavoro stabile e ben retribuito.
In questo contesto, molte famiglie si trovano ad affrontare gravi difficoltà economiche che rendono difficile garantire un tenore di vita dignitoso per sé e per i propri figli. È fondamentale che le istituzioni locali e nazionali si impegnino concretamente per affrontare il problema della povertà in Calabria, adottando misure efficaci per contrastare le disuguaglianze sociali ed economiche e garantire a tutti i cittadini l’accesso a servizi essenziali come istruzione, sanità e lavoro dignitoso.
La lotta alla povertà non può essere rimandata, è una sfida che riguarda tutti noi e che richiede un impegno concreto da parte di tutti. Solo così potremo assicurare a tutte le persone il diritto a una vita dignitosa e un futuro migliore per le generazioni a venire. (ddb)
[Daniela De Blasio è presidente della Lega dei Diritti Umani di Reggio Calabria]