Il Maestro orafo Spadafora: Russel Crowe ha ragione, il mondo dovrebbe vedere la Calabria

Il Maestro orafo Peppe Spadafora, che ha realizzato il Premio del Magna Graecia Film Festival che è stato consegnato all’attore Russel Crowe, ha evidenziato come «il mondo dovrebbe vedere la Calabria, terra di bellezza straordinaria, storia antica, accoglienza, calore, arte e cultura».

«L’Oscar Crowe ha apprezzato anche il sentimento di amicizia di noi calabresi – ha aggiunto – che ci viene proprio dalle radici greche, dal senso della vita che il passato ci ha trasmesso».

Il premio che Spadafora ha consegnato all’attore hollywoodiano rappresenta una colonna dorica, simbolo della Magna Grecia, «che – sottolinea l’orafo del marchio internazionale G.B. Spadafora – ha influenzato nel profondo il nostro modo di pensare, vivere e perfino trasformare la materia attraverso lo spirito artistico».

Con il fratello Giancarlo, Peppe Spadafora prosegue sulla strada tracciata dal padre Giovambattista, l’orafo delle madonne e delle star del cinema internazionale, per cui creò numerosi capolavori di gioielleria coniugando cultura e natura della Calabria. Oggi a San Giovanni in Fiore sarà consegnato il Premio Jole Santelli, opera di Giancarlo Spadafora che «racconta – spiega lo stesso orafo – la purezza e trasparenza della Calabria che immaginava la compianta presidente della Regione, la quale seppe trasferire nelle istituzioni questa sua visione, questo suo orizzonte sempre attuale».   (rcz)

Il sottosegretario Sgarbi: Candidiamo la Magna Graecia a patrimonio dell’Unesco

L’obiettivo è uno solo: valorizzare i territori della Magna Graecia. Quindi, perché non candidarli a patrimonio dell’Unesco? È la proposta lanciata dal sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, a seguito della visita (fatta a sorpresa) al Museo e Parco Archeologico di Sibari.

«Il museo a Sibari – ha detto il Sottosegretario – segna la possibilità di determinare i confini di un vasto territorio che parte dal mondo antico e arriva a quello romano e, quindi, l’idea del sindaco di Cassano secondo cui questa può essere un’area vasta dentro al toponimo di Magna Grecia, consente di mettervi dentro una parte dei musei che Filippo Demma dirige ed una quantità di testimonianze antiche che sono non connesse l’una con l’altra, può essere un’iniziativa importante. È stato utile venire qui, perché questa suggestione può generare da parte del ministero della Cultura una proposta all’Unesco per questo obiettivo».

Sgarbi, infatti, si trovava a Reggio Calabria per il convegno dei 50 anni dei Bronzi di Riace, in rappresentanza del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano e del presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni e ha fatto questa visita a sorpresa al Museo, ammirando i reperti da Sibari esposti nella mostra “L’età degli eroi”, il sottosegretario ha ricordato di essersi prodigato in prima persona per Sibari nel lontano 2001, quando era stato già Sottosegretario ai Beni culturali.

Ad accompagnarlo al nostro museo proprio il direttore Filippo Demma, e, tra gli altri, alcuni sindaci della Sibaritide, amministratori, il personale del Parco e del Museo.

Il Sottosegretario ha apprezzato il processo di rinnovamento in atto e le idee scelte per il nuovo allestimento “in progress” che ha potuto vedere personalmente. Dopo la visita in tutte le sale, soffermandosi proprio in quella di Francavilla, ha ribadito ai presenti come si debba fare rete per mettere insieme in un grande e unico polo culturale tutta la Magna Grecia al fine di valorizzare questi territori. Un progetto che abbia al centro l’antica Sybaris, la polis per eccellenza. Magari lavorando ad una nuova candidatura, proprio dell’intera Magna Grecia, a sito patrimonio dell’Unesco.

Sgarbi, poi, ha parlato dei Bronzi di Riace che, dal punto di vista turistico, «fanno molto perché innalzano sul piano dell’immagine un territorio che ha avuto minor fortuna e minore assistenza del territorio napoletano o laziale. La Calabria ha un riscatto nei bronzi e questo porta beneficio anche a Sibari, perché chi viene in Calabria può godere di un percorso museale che tocca i siti archeologici come la Locride e Sibari». (rcs)

 

 

 

Bronzi 50, al via le Letture nei luoghi della Magna Graecia promossi dalla Regione

Prende il via domani Letture nei luoghi della Magna Graecia, la rassegna teatrale che, partendo da Reggio Calabria a Locri e passando per Casignana, racconterà un territorio unico al mondo, metafora dell’incontro tra culture e da sempre  crocevia del Mediterraneo. 

La kermesse, che è parte integrante del programma finanziato dalla Regione Calabria per il 50esimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, vedrà salire sul palco grandi nomi del  teatro italiano e una serie di interventi artistici e spettacolari all’interno dei principali spazi  d’arte della Magna Grecia.

A salire sul palco in questa riscoperta della ricchezza e della storia della Magna Grecia,  saranno Antonio Catania, Anna Bonaiuto, Pasquale Anselmo, Annamaria De Luca,  Max Mazzotta, Giuliana De Sio, Debora Caprioglio e Francesco Montanari che – tra  

Platone e Socrate, Ulisse, Aristofane e molti altri – faranno incontrare sul palco mitologia,  storia e teatro intorno a quella culla di cultura che è stata la Magna Grecia, connubio di  miti e stili che ha dato vita a leggende e narrazioni, oggi terra da scoprire e vivere 12 mesi  l’anno. 

«Rendiamo esecutivo – ha dichiarato il vicepresidente della Giunta regionale con delega al  ramo, Giusi Princi – un primo progetto del più ampio piano che abbiamo predisposto per  celebrare il ritrovamento dei bronzi, che ci vedra’ impegnati sino al prossimo agosto 2023  in una serie di attività di carattere nazionale ed interazionale, tutte finalizzate a raccontare  questa Calabria che si rilancia partendo dal suo patrimonio storico».  

Con la direzione artistica di Lindo Nudo e curate da Vincenza Costantino, le Letture della Magna Grecia avranno luogo dal 24 al 27 settembre 2022 (sempre alle 19.00 a  ingresso gratuito) in spazi storici e suggestivi della Calabria: dal Museo Archeologico  Nazionale di Reggio Calabria – che il 24 settembre sarà il palco della BrisElena di Anna  Bonaiuto e della Mitica Calabria di Antonio Catania – al Museo Archeologico di Locri, che il 25 settembre prenderà vita grazie ai brani tratti da Timeo e ilSimposio di  Platone portati in scena da Pasquale Anselmo e il libero adattamento in chiave di monologo  della Lunga notte di Medea di Annamaria De Luca. E ancora: il 26 settembre, alla Villa Romana di Casignana, Max Mazzotta interpreta I Cavalieri di Aristofane mentre  Giuliana De Sio leggerà le avventure di Ulisse attraverso i Mostri Polifemo e Maga Circe.

Il  27 settembre, a Piazza Castello Aragonese (Reggio Calabria) Debora Caprioglio si  troverà a tu per tu con i Bronzi di Riace, nell’anno del cinquantenario del loro ritrovamento,  grazie a un espediente teatrale in Io Sono Mito, mentre Francesco Montanari interpreta Il  Processo, tratto da l’Apologia di Socrate e Critone di Platone. 

Oltre alle letture serali, il 26 e 27 settembre avranno luogo anche Masterclass e  Workshop presso lo Spazio Teatro di Reggio Calabria. Il 26 settembre, alle ore 18, va  in scena lo spettacolo teatrale La Ragazza con l’Arco – Atalanta, con Adriana Eloise Cuzzocrea e Gaetano Tramontana a cura della Compagnia Teatrale Spazio Teatro (età  consigliata da 8 anni in poi). Il 27 settembre – dalle ore 14.30 alle ore 17 – si terrà una  Masterclass teatrale a cura dell’attore e regista Lorenzo Pratico. Infine, il 27 settembre – dalle ore 17.30 alle ore 19.30 – spazio al Workshop Scritture del Tragico, a cura  dell’attore, regista e drammaturgo Gaetano Tramontana(rrc)