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Il sottosegretario Sgarbi: Candidiamo la Magna Graecia a patrimonio dell'Unesco

Il sottosegretario Sgarbi: Candidiamo la Magna Graecia a patrimonio dell’Unesco

L’obiettivo è uno solo: valorizzare i territori della Magna Graecia. Quindi, perché non candidarli a patrimonio dell’Unesco? È la proposta lanciata dal sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, a seguito della visita (fatta a sorpresa) al Museo e Parco Archeologico di Sibari.

«Il museo a Sibari – ha detto il Sottosegretario – segna la possibilità di determinare i confini di un vasto territorio che parte dal mondo antico e arriva a quello romano e, quindi, l’idea del sindaco di Cassano secondo cui questa può essere un’area vasta dentro al toponimo di Magna Grecia, consente di mettervi dentro una parte dei musei che Filippo Demma dirige ed una quantità di testimonianze antiche che sono non connesse l’una con l’altra, può essere un’iniziativa importante. È stato utile venire qui, perché questa suggestione può generare da parte del ministero della Cultura una proposta all’Unesco per questo obiettivo».

Sgarbi, infatti, si trovava a Reggio Calabria per il convegno dei 50 anni dei Bronzi di Riace, in rappresentanza del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano e del presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni e ha fatto questa visita a sorpresa al Museo, ammirando i reperti da Sibari esposti nella mostra “L’età degli eroi”, il sottosegretario ha ricordato di essersi prodigato in prima persona per Sibari nel lontano 2001, quando era stato già Sottosegretario ai Beni culturali.

Ad accompagnarlo al nostro museo proprio il direttore Filippo Demma, e, tra gli altri, alcuni sindaci della Sibaritide, amministratori, il personale del Parco e del Museo.

Il Sottosegretario ha apprezzato il processo di rinnovamento in atto e le idee scelte per il nuovo allestimento “in progress” che ha potuto vedere personalmente. Dopo la visita in tutte le sale, soffermandosi proprio in quella di Francavilla, ha ribadito ai presenti come si debba fare rete per mettere insieme in un grande e unico polo culturale tutta la Magna Grecia al fine di valorizzare questi territori. Un progetto che abbia al centro l’antica Sybaris, la polis per eccellenza. Magari lavorando ad una nuova candidatura, proprio dell’intera Magna Grecia, a sito patrimonio dell’Unesco.

Sgarbi, poi, ha parlato dei Bronzi di Riace che, dal punto di vista turistico, «fanno molto perché innalzano sul piano dell’immagine un territorio che ha avuto minor fortuna e minore assistenza del territorio napoletano o laziale. La Calabria ha un riscatto nei bronzi e questo porta beneficio anche a Sibari, perché chi viene in Calabria può godere di un percorso museale che tocca i siti archeologici come la Locride e Sibari». (rcs)