Mare pulito, successo il monitoraggio col sistema Pelikan

A Gizzeria Lido si è svolto il Demo Day Task Force Calabria, una giornata tipo della strategia messa in campo dalla Regione Calabria al fine di tutelare le aree marine, con la presentazione dei risultati di progetto dell’estate 2023.

L’attività si inserisce a pieno titolo all’interno del macro progetto “Mare Pulito”.

La giornata dimostrativa ha voluto rendere tangibile e visibile l’azione messa in campo quest’estate dal 26 luglio al 4 settembre di ben 6 imbarcazioni “Sistema Pelikan” di Garbage Group che sono state impiegate nei porti di Tropea, Vibo Valentia, Amantea, San Lucido, Belvedere e San Nicola Arcella, per affrontare le sfide ambientali e per proteggere la vita marina e le risorse naturali della Calabria. Durante questo periodo 6 battelli antinquinamento hanno operato 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Le unità navali Sistema Pelikan sono dei veri e propri laboratori galleggianti a tutela dell’ecosistema. Dotati di droni aerei per la sorveglianza e la rilevazione di rifiuti galleggianti in mare, Rov sottomarini per scannerizzare i fondali e geo referenziare i rifiuti e kit antinquinamento per schiume, idrocarburi, sostanze grasse e oleose in superficie e semi sommerse fanno del natante uno strumento unico che permette di raccogliere ogni genere di rifiuti in mare, in particolare la plastica.

Oltre a svolgere un ruolo fondamentale di pulizia, monitoraggio e risposta alle emergenze, il Pelikan System ha anche svolto un ruolo di deterrenza, educativo e di sensibilizzazione, collaborando con le comunità locali, organizzando eventi di formazione sulla prevenzione dell’inquinamento marino. Un po’ di dati sul lavoro fatto quest’estate.

Le imbarcazioni hanno navigato per oltre 4.000 miglia, per avere un’idea, la distanza che separa Vibo Valentia da New York, e 1.700 sono le ore di navigazione che hanno permesso al “Sistema Pelikan” di raccogliere 2 tonnellate di rifiuti presenti nell’area di operazione con 60 missioni di ricognizione aerea e altrettante immersioni dei ROV sottomarini.

Numeri importanti ottenuti in appena 39 giorni di lavoro che, aggiunti a tutta una seconda serie di rilevazione dello stato delle acque, delle coste e foci dei fiumi, permetteranno di stendere un piano strategico di interventi per il futuro, a tutto vantaggio della salubrità delle acque calabresi.

«Ringrazio le donne e gli uomini che hanno lavorato quest’estate per dimostrare l’impegno della Regione e di tutte le strutture regionali sulla depurazione e sul mare più pulito – ha dichiarato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto – e voglio ringraziare i sorveglianti idraulici, i tecnici della Regione, dell’Arpacal, di Calabria Verde, che hanno lavorato, insieme alla Capitaneria di Porto, e ai dronisti, che hanno monitorato il mare dall’alto».

«Credo non ci sia mai stato, in questa Regione – ha aggiunto – un dispiegamento di forze così intenso e importante a tutela del mare. Resta ancora molto da fare perché il 40% delle case e delle attività industriali in Calabria non è collettato, quindi bisogna fare gli interventi strutturali per collegare quanti oggi non smaltiscono attraverso il sistema di depurazione. Ringrazio anche Garbage Group, la società che ci ha messo a disposizione i battelli pulisci-mare: hanno fatto anche loro lavoro straordinario».

«Sono stati raccolti circa 2 tonnellate di rifiuti in mare – ha concluso – hanno lavorato in connessione con i droni e, soprattutto, hanno consentito, attraverso il lavoro di tutti i soggetti coinvolti, di realizzare la mappa di tutte le criticità esistenti. Oggi c’è una consapevolezza maggiore sull’importanza della tutela ambientale e, soprattutto, c’è la voglia di continuare questo percorso. Già dal mese di ottobre cominceremo a lavorare su un mare migliore per l’anno 2024».

«Oggi presentiamo i risultati ottenuti dal servizio “Battelli pulisci mare” – ha rimarcato Salvatore Siviglia, direttore generale del Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente della Regione – che hanno riguardato l’intera fascia costiera dal Fiume Mesima al Fiume Noce. In questo tratto di mare abbiamo posizionato 6 battelli che hanno fatto da spola in aree potenzialmente interessate dalla presenza di rifiuti».

«Questo progetto – ha spiegato – ha consentito di completare le azioni messe in campo per la tutela del mare, infatti, oltre alle attività di monitoraggio e il finanziamento di messa in sicurezza e funzionalità degli impianti di depurazione, ci siamo mossi su due direttrici: da mare attraverso la raccolta di reflui urbani presenti sulla costa, di schiuma e di materiale inquinante; da terra attraverso attività di monitoraggio e, a seguito dell’ordinanza n. 1 del presidente Occhiuto, abbiamo anche monitorato in questi mesi tutti gli impianti di depurazione che avevano delle criticità e che potevano creare condizioni di inquinamento marino. Complessivamente abbiamo fatto oltre 4.500 controlli con i sorveglianti idraulici, 3.000 prelievi da parte dei laboratori mobili di Arpacal e di Anton Dohrn».

«Al momento – ha dichiarato Paolo Baldoni, Ceo di Garbage Group – la nostra azienda possiede la flotta anti inquinamento più grande d’Europa, di questa il gruppo navale più numeroso è stato impiegato proprio in Calabria. Con 6 imbarcazioni pienamente operative la Calabria è, nei fatti, la Regione più attenta alle politiche di difesa del mare, coste e acque d’Europa. Oggi, con questa giornata dimostrativa e, dati alla mano, abbiamo dato tutti insieme un valore di concretezza al termine sostenibilità e blue economy. Un plauso, infine, ai 12 marittimi, tutti calabresi, che hanno dimostrato grandi capacità tecniche e nautiche ed hanno lavorato con noi in questo periodo con professionalità e competenza». (rcz)

L’OPINIONE / Filippo Mancuso: Tutti impegnati a garantire il mare pulito

di FILIPPO MANCUSOLa garanzia del mare pulito coinvolge tutti, ognuno per la propria responsabilità, dalle Istituzioni alle associazioni e ai singoli cittadini. Ma è decisivo archiviare dissapori e polemiche strumentali e concentrarci, come sta facendo la Regione, su azioni congiunte di impegno quotidiano e contrasto all’inquinamento marino.

La ‘tolleranza zero’ ad ogni fenomeno di inquinamento deve essere la parola d’ordine non di uno solo, ma di tutti. Il presidente Occhiuto ha voluto spronare ogni soggetto, pubblico e privato, per la salvaguardia del mare. Le polemiche, specie se pretestuose, non favoriscono le nostre comunità.

L’ordinanza emessa dalla Regione chiede ai Comuni di verificare, in tutti gli insediamenti, le installazioni o gli edifici, civili e produttivi, il funzionamento e l’idoneità delle fosse settiche o biologiche e di altri sistemi appropriati dotati di scarico, anche al riguardo della verifica dell’autorizzazione allo scarico e alla corretta gestione dei fanghi prodotti, verificare l’eventuale presenza di scarichi abusivi in suolo, sottosuolo. Nessuno, dunque, si senta escluso dalla sfida che dobbiamo vincere insieme, perché il mare è ossigeno, risorsa alimentare e sostentamento di intere economie, ma anche cultura e storia, ossia pezzi fondamentali per qualificare ogni progettualità turistica.

La Regione fin dall’inizio della legislatura, ha messo in atto un controllo capillare sugli autospurghi e sui pozzi neri. Un’attività di sorveglianza svolta con la collaborazione dei carabinieri, mentre per 46 Comuni è stato formalizzato il finanziamento per l’ammodernamento degli impianti di depurazione, con un investimento complessivo di 16 milioni e al contempo è sempre attivo il sito ‘Difendi l’ambiente’ per segnalare eventuali anomalie. 

A questo punto, le basi per lavorare in sinergia e bene ci sono tutte e ogni sforzo va indirizzato a preservare la purezza delle acque e migliorare e potenziare l’offerta turistica. La Calabria che guarda con fiducia al futuro non può che affrancarsi, individuandoli e sanzionandoli, da comportamenti e metodi che antepongono interessi particolari e illeciti al bene comune.

Vista l’importanza della posta gioco, e dopo decenni di distrazioni e sciatteria, il messaggio, non può che essere inequivocabilmente rigoroso. In tal senso, è apprezzabile sia la complessa strategia contro l’inquinamento ambientale messa in atto dai Carabinieri della Calabria, che l’azione, forte e determinata, sulle problematiche annose della depurazione, innescata dalla Regione e dagli altri livelli istituzionali: Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, Procure della Repubblica e Prefetti.

Si parte dall’amara constatazione che i rischi per il nostro mare derivano dai depuratori inefficienti, dai molti scarichi abusivi, dai torrenti fuori controllo e da altre cause, perlopiù note ma irrisolte. Tutti guardiamo con attenzione all’impegno dei Comuni e anche su questo fronte la Regione è al loro fianco, per rendere sempre più attrattiva la nostra terra. Consapevoli che il rispetto dell’ambiente in generale e del mare in particolare, costituisce la condizione indispensabile per valorizzare l’imponente patrimonio naturalistico di cui disponiamo e promuovere sviluppo sostenibile. (fm)

[Filippo Mancuso è presidente del Consiglio regionale della Calabria]

Mare Pulito incontra Occhiuto e Succurro per fare il punto sulle attività

L’Associazione Mare Pulito, rappresentata dal tesoriere Erica Pranno, ha incontrato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto e la presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, per fare il punto delle attività svolte nel 2022 per la tutela e la salvaguardia del mare.

Attività che hanno permesso di raggiungere importanti obiettivi, pertanto è forte l’intenzione di proseguire sulla strada già intrapresa per poter ottenere ulteriori miglioramenti. È stata, dunque, riconfermata la collaborazione tra la Regione Calabria e l’Associazione Mare Pulito, che continuerà a monitorare con costanza le condizioni delle coste calabresi e a segnalate la presenza di ogni disfunzione, anomalia o problematica per la tutela del mare.

Per quanto riguarda, invece, le attività programmate per il 2023, il Presidente della Regione ha informato l’Associazione Mare Pulito che per il 2023 sono stati stanziati ulteriori fondi (10 milioni di euro) per poter effettuare lavori strutturali sui sistemi di depurazioni delle coste; sono stati anche programmati nuovi controlli sugli impianti al fine di verificare i lavori effettuati e quelli da realizzare.

Continua costantemente il controllo delle coste attraverso l’utilizzo di droni forniti dalla Regione ad Arpacal e dotati di termoscanner che consentono di individuare gli scarichi abusivi e la presenza di liquidi inquinanti nei torrenti o nel mare; il monitoraggio proseguirà anche durante la stagione estiva. 

Importante la collaborazione con l’Associazione Mare Pulito, grazie alla quale lo scorso anno è stato predisposto il portale “Difendi Ambiente” sul quale ogni cittadino può inviare le proprie segnalazioni (anche in anonimo) mediante foto e video. Il portale è oggi regolarmente attivo e funzionante e le segnalazioni vengono acquisite e lavorate direttamente dal Dipartimento Ambiente della Regione Calabria.

Dall’incontro è emerso come l’obiettivo principale sia di incrementare i risultati già raggiungi, anche attraverso una dura lotta agli scarichi abusivi.

Nel pomeriggio, poi, l’Associazione Mare Pulito, rappresentata dal Segretario, Alessandra Nucaro, e dal Tesoriere, Erica Pranno, ha partecipato ad un incontro organizzato, presso la Sala degli Specchi della Provincia di Cosenza, dalla Presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, avente ad oggetto l’attuazione del Protocollo d’intesa per la salvaguardia e la tutela del mare sottoscritto dalla Provincia, dai 21 Comuni costieri del Tirreno Cosentino, dall’Arpacal e da Mare Pulito.

Il Commissario Straordinario di Arpacal, Prof. Gen. (ris) Emilio Errigo, il quale ha ribadito la ferma intenzione di Arpacal di lavorare e cooperare per la tutela del mare calabrese. Scarsa, invece, la partecipazione dei Comuni costieri: presenti solamente Amantea, San Nicola Arcella, Belvedere e Scalea.

L’incontro era stato organizzato per verificare l’attuazione del Protocollo d’Intesa in base al quale è previsto che i comuni inviino la documentazione relativa alle cartografie delle reti fognarie e delle stazioni di sollevamento, oltre ai reports sullo smaltimento dei rifiuti degli impianti di depurazione. L’assenza della gran parte dei Comuni del Tirreno cosentino ha lasciato alquanto amareggiata l’Associazione Mare Pulito che, da parte sua, tuttavia continuerà a sollecitare l’attività dei Comuni. 

La Presidente della Provincia, alla luce dell’esito dell’incontro, invierà a tutti i comuni assenti una nota di resoconto dell’incontro, con l’invito ad adempiere a quanto previsto nel Protocollo sottoscritto; inoltre, ha annunciato di proporre un incontro collettivo, con l’Associazione Mare Pulito, i Comuni e l’Arpacal anche alla presenza del Presidente della Regione, Roberto Occhiuto. (rcs)

 

Mare Pulito, l’Associazione chiede aggiornamenti su attuazione del Protocollo d’intesa alla Provincia di CS

L’Associazione Mare Pulito, tramite Pec, ha chiesto alla Provincia di Cosenza aggiornamenti in merito allo stato di attuazione del “Protocollo di intesa per la salvaguardia e la tutela del mare” redatto dallo stesso Caruso, firmato il 3 dicembre 2021 e sottoscritto dalla Provincia di Cosenza, da Arpacal, da venti Comuni costieri del Tirreno cosentino e dall’Associazione Mare Pulito. 

In veste di coordinatore, è stato richiesto alla Provincia di Cosenza aggiornamenti relativi, in particolare, all’Allegato 1 dello stesso Protocollo con cui i Comuni si impegnano ad informare circa lo stato di avanzamento dei progetti sugli impianti di depurazione e sul sistema fognario. L’Associazione ha chiesto, inoltre, all’ente provinciale di sollecitare i comuni inadempienti ad inviare il suddetto allegato entro la fine dell’anno corrente. 

Altro punto fondamentale del Protocollo, su cui l’Associazione Mare Pulito richiede aggiornamenti, riguarda la trasmissione della cartografia della rete fognaria e delle stazioni di sollevamento per ogni singolo comune. Termine ultimo per la trasmissione della documentazione necessaria era stato  individuato nella data del 3 dicembre 2022. 

Totalmente mancanti, sottolinea ancora l’Associazione nella PEC inviata alla Provincia di Cosenza, anche i reports sullo smaltimento dei rifiuti degli impianti di depurazione che i comuni, come previsto dal Protocollo d’intesa, dovrebbero trasmettere entro la fine dell’anno.

L’Associazione precisa, inoltre, che tutti gli aggiornamenti richiesti, unitamente alla relativa documentazione, dovrebbero comunque essere contenuti sul portale web predisposto dalla Provincia di Cosenza ma, sullo stesso, risultano assenti tutte le informazioni richieste a mezzo pec.

Ultimo ma non meno importante, si sollecita l’organizzazione di un incontro informativo pubblico, entro la fine dell’anno, per discutere e presentare i risultati raggiunti, al quale dovrebbero partecipare tutti i soggetti coinvolti come concordemente sottoscritto attraverso il Protocollo d’intesa. 

In vista della conclusione imminente dell’anno, l’Associazione Mare Pulito ha, dunque, richiesto tali aggiornamenti in modo tale da chiudere il 2022 con le informazioni necessarie a comprendere lo stato di attuazione del Protocollo di intesa per la salvaguardia e la tutela del mare. (rcs)

 

Mare pulito, domani a Vibo si presenta il report campionamento ecostistema marino costiero

Domani mattina, alle 11, al Porto di Vibo Valentia, a bordo della nave da ricerca “Vettoria” della Stazione Zoologica Anton Dhorn, sarà presentato il primo report sulle attività di campionamento e i relativi dati del Progetto di ricerca finalizzato al miglioramento e mantenimento dell‘ecosistema marino costiero della Regione Calabria.

Saranno presenti: il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, il procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Camillo Falvo, il procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, e il vicepresidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn, Silvio Greco(rvv)

SOVERATO – Il convegno “Mare è salute” dell’Associazione “Mare Pulito Bruno Giordano

Domani mattina, a Soverato, alle 10, al Teatro Comunale, è in programma il convegno Mare è salute organizzato dall’Associazione Mare Pulito “Bruno Giordano”.

«Sarà con noi il dottor Francesco Amato, direttore del Dipartimento Oncoematologico A.O di Cosenza oltre all’autorevole presenza dell’architetto Ilario Treccosti, commissario straordinario dei parchi marini regionali che spiegherà l’importanza delle riserve per la tutela dell’eco sistema Marino», ha annunciato Francesca Mirabelli, presidente dell’associazione.

Non solo: al convegno parteciperanno anche Fabrizio Fabroni, biologo marino, Maria Assunta Menniti biologa e presidente dell’Associazione Cesram e Antonella Sette ingegnere ambientale dell’associazione Mare pulito. I saluti istituzionali sono appannaggio del sindaco Daniele Vacca. Mentre modererà il dibattito il giornalista Pietro Melia.

«Il mare vuol dire salute. La nostra associazione non smetterà mai di insistere su questi fronti: ci occupiamo di ambiente e di tutela con responsabilità e proposte», ha spiegato il presidente Mirabelli.

«Portando nelle città calabresi i nodi principali ed i problemi su cui concentrare sforzi ed intenti, siamo certi che qualcosa di buono possa verificarsi», l’intento della “Bruno Giordano”. A Soverato dunque nuovo appuntamento e nuovi ragionamenti comuni sul mare pulito. (rcz)

Mare pulito, domani in Cittadella la conferenza stampa di Pinetamare per fare il punto della situazione

Domani mattina, in Cittadella regionale, alle 11, è in programma la conferenza stampa dell’Associazione Pinetamare Insieme, presieduta da Anna Rosa, per fare il punto sullo stato del mare e sulle attività messe in campo in questi ultimi mesi dalla Regione Calabria e dalle altre istituzioni.

. All’incontro con la stampa parteciperanno, oltre alla presidente Anna Rosa, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, il vicepresidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn, Silvio Greco, il direttore Marittimo della Calabria, Giuseppe Sciarrone, il comandante regionale della Guardia di Finanza, Guido Geremia, e il comandante regionale dei Carabinieri, Francesco Salsano(rcz)

MIGLIORA QUALITÀ DEL MARE IN CALABRIA
MA È NECESSARIO FARE PIÙ INFORMAZIONE

di MARIO PILEGGII riflettori accesi sullo stato di salute dei mari ed i vari interventi attivati dalla Regione prima e dopo l’apertura dell’attuale stagione balneare hanno contribuito a ridurre sensibilmente gli scarichi inquinanti nel mare con rilevante miglioramento della qualità delle acque adibite alla balneazione.

Riflettori da non spegnere ora che entriamo nel pieno della stagione balneare e sulle spiagge si trovano milioni di persone che devono essere informate e informarsi sulla qualità delle acque di balneazione e sui tanti tratti di mare con divieto di balneazione temporaneo e permanente per inquinamento. 

Informazioni che da parte degli Enti preposti, in particolare Comuni e Ministero della Salute, continuano ad essere carenti, contraddittorie e non rispettano la normativa vigente per tutelare la salute di bagnanti e migliorare la qualità delle acque inquinate. 

Non si vedono sulle spiagge del Tirreno e dello Jonio tutti i cartelli che dovrebbero essere esposti e bene in evidenza per informare i bagnanti su dove iniziano e terminano i divieti di balneazione per inquinamento e la loro causa e durata. E neanche si vedono gli oltre 1300 Cartelli, in corrispondenza di inizio e fine di ognuna delle circa 630 aree adibite alla balneazione, con esposti i dati sulla qualità delle acque e i profili delle stesse aree monitorate con analisi mensili dall’Arpacal

All’assenza della cartellonistica sulle spiagge, in corrispondenza dell’inizio e termine di ogni area di balneazione, di competenza dei comuni si aggiunge l’assenza di un sito regionale informativo, georeferenziato ed aggiornato in tempo reale sulla qualità delle acque di balneazione come avviene in tante altre regioni del BelPaese.

Esiste soltanto il Portale web dell’Agenza Regionale per la Protezione dell’Ambiente nel quale, in merito alle informazioni sulle acque di balneazione, si trova scritto: “Clicca qui per accedere all’area dedicata alle news sulla balneazione in Calabria” che rinvia ad un ulteriore Link dove si legge:In questa  sezione saranno pubblicate tutte le news relative al monitoraggio delle acque di balneazione  e che mostra un elenco dove la notizia più recente è quella del 18 Agosto del 2021 su “ritornano conformi i punti di Scalea” In pratica per informazioni su dove si trovano i divieti di balneazione e sulla qualità delle acque di balneazione della Calabria l’unico strumento attualmente disponibile è il Portale del Ministero della Salute dove continuano a comparire dati contraddittori e carenze informative come quelle da noi più volte denunciate ma solo parte corrette in pochi comuni.

In proposito, sono da evidenziare due esempi di aree di balneazione del Tirreno vibonese ricadenti nel Golfo di Sant’Eufemia. 

Il primo esempio è quello dell’area denominata “La Rocchetta” della lunghezza di 1.730 metri nel comune di Briatico della Provincia di Vibo Valentia. Questa area identificata col codice IT018102003002 è l’unica nella Mappa del Ministero della Salute riportata in rosso e, quindi, di qualità Scarsa e vietata per inquinamento. La stessa è l’unica area in rosso in tutto il Golfo di Sant’Eufemia.

Se poi si aprono i documenti con le analisi mensili delle acque del 2021 e 2022 disponibili sul Portale del Ministero della Salute si legge invece che le acque della stessa località “La Rocchetta” sono indicate balneabili e classificate di qualità Eccellente.

Ma c’è di più: la qualità dell’acqua della medesima area La Rocchetta con codice identificativo IT018102003002  risulta invece  classificata di qualità Buona nell’Allegato B del Decreto di Classificazione Acque Balneazione della Regione Calabria 2022.  Nello stesso Decreto regionale l’unica area classificata di qualità scarsa nella Provincia di Vibo Valentia è quella denominata “200 MT A DX F. Mesima” all’esterno del Golfo di Sant’Eufemia.

Inoltre, e al contrario di quanto indicato  dal Ministero della Salute, la Mappa del Portale sulla qualità delle acque dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) indica  l’area “La Rocchetta” IT018102003002  come balneabile e di qualità Eccellente.  

L’altro esempio di dati e indicazioni contrastanti tra Decreto regionale sulla classificazione delle acque di balneazione, Ministero della salute e Agenzia Europea dell’Ambiente è quello dell’area denominata “1.400 MT. Sud Torre Marina” nel comune di Ricadi.  Questa area della lunghezza di 1.330 metri, con codice identificativo  IT018102030005 è riportata tra le aree di balneazione classificate di qualità Eccellente nell’Allegato B del Decreto di Classificazione Acque Balneazione della Regione Calabria 2022. E sulla Mappa del Ministero della Salute è ricoperta dal retino verde come area balneabile. Al contrario di quanto indica la Mappa del Portale Agenzia europea dell’ambiente (AEA) dove invece l’area con codice   IT018102030005 è indicata di qualità scarsa e vietata alla balneazione

Sul sito del Ministero della Salute anche per quest’altra area si rileva il contrasto tra quanto evidenziato nella Mappa e quanto riportato nei documenti con le analisi. Infatti: nella Mappa appare colorata in verde e, quindi, indicata balneabile mentre nei documenti relativi alle analisi mensili del 2021 e 2022 viene indicata di qualità Scarsa, e quindi, da vietare alla balneazione.

I dati e gli esempi sopra accennati evidenziano la necessità di far rispettare l’obbligo esistente in ogni Paese dell’Unione europea di fornire per ognuna delle 630 aree di balneazione della Calabria le informazioni necessarie per permettere alle persone di prendere decisioni informate su dove fare il bagno senza rischi per la salute; e per consentire la partecipazione al processo decisionale di miglioramento della qualità delle acque e dell’ambiente lungo i 716 Km di costa della Regione caratterizzate da specificità geologiche e biodiversità uniche nel Mediterraneo. (mp)

[Mario Pileggi è geologo del Consiglio nazionale Amici della Terra]

Occhiuto: Realizzati 137 report per “Mare Pulito”

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha reso noto che in merito all’operazione Mare Pulito, sono stati realizzati 137 report – tra depuratori, coste e fiumi) grazie al coinvolgimento di oltre 30 tecnici della Regione.

Nello specifico, tra le attività fatte sono state svolte verifica del funzionamento dei depuratori, analisi delle acque marine, verifica e ispezione degli scarichi illegali.

«In due Comuni sono state rilevate ancora anomalie. (Continuate a segnalarci questi casi indicando con precisione la zona) – ha detto Occhiuto –. Il maltempo previsto in questa settimana non agevolerà le operazioni in corso, ma proseguiamo senza tentennamenti».

Proprio nei giorni scorsi, il Governatore riferiva di «ricevere ogni giorno tantissimi messaggi da parte di cittadini calabresi che amano il mare, e come me non si arrendono» e che «le stiamo provando tutte» e che «stanno arrivando importanti risultati, ma non ci accontentiamo».

Occhiuto, infatti, scriveva che «alcuni amministratori voltano le spalle ai problemi. Io no. Io non mollo. Oggi qualcuno segnala delle anomalie in alcuni tratti delle nostre coste e fa bene a farlo perché non possiamo più accettare di vedere il mare sporco o inquinato».

«Da quest’anno – ha proseguito – migliaia di tonnellate di fanghi e reflui non finiscono più nel nostro mare grazie agli interventi che abbiamo realizzato per rimettere in funzione depuratori e pompe di sollevamento. Non era mai accaduto prima (purtroppo). Va però ribadita un’amara verità: ci sono ancora troppe irregolarità e illegalità, e non possiamo far finta di nulla».
«Certo, abbiamo migliorato almeno del 40% le condizioni delle acque marine – rispetto al trend degli scorsi anni -, ma non ci accontentiamo – ha rimarcato –. Vogliamo fare ancora di più. Vogliamo istituire un catasto degli scarichi e predisporre interventi strutturali da eseguire sul collettamento di ogni immobile presente sul territorio calabrese. Una sfida gigantesca, che comporterà un piano di azioni di 36 mesi, ma che dobbiamo vincere ad ogni costo». (rcz)

Presentato il portale della Provincia di Cosenza “Tuffiamoci”

Si chiama Tuffiamoci il portale istituzionale della Provincia di Cosenza, guidato da Rosaria Succurro, che è stato presentato a Paola nei giorni scorsi.

Il portale, «che invita alla sfida e mette allegria, ma adesso è anche la principale parola di buon auspicio per il mare di Calabria», è stato presentato in attuazione di un protocollo d’intesa sottoscritto da 21 comuni, associazioni ambientaliste ed Arpacal.

A fare gli onori di casa il sindaco Giovanni Politano che, in sintonia con il progetto messo in campo, si è dimostrato sensibile alla tematica e fiducioso per le sinergie che vanno aggregandosi a difesa della risorsa mare, sottolineando come «da soli non si va da nessuna parte».

Dello stesso avviso anche gli altri amministratori della costa tirrenica cosentina, che hanno presenziato compatti all’incontro di presentazione, moderato dal giornalista Valerio Caparelli, e che ha visto alternarsi i contributi del prof. Michelangelo Iannone, direttore scientifico dell’Arpacal, e del coordinatore del progetto, Giorgio Durante, che ha illustrato gli obiettivi dell’iniziativa.

«Il portale telematico – ha spiegato Durante – ha la duplice funzione di servire gli enti locali in relazione a una specifica documentazione inerente la depurazione delle acque, inclusa la pubblicazione di analisi di autocontrollo e di verifiche scientifiche prodotte dall’Arpacal. Uno strumento a servizio del cittadino, importante per la collettività, che ha come finalità la funzione di rendere trasparenti e intellegibili gli atti della Pubblica Amministrazione in un ambito che mostra tante criticità».

«Avere informazioni e notizie sullo stato delle acque di balneazione è interesse di tutti – ha sottolineato il dirigente provinciale del settore ambiente, Giovanni Amelio – e gli uffici della provincia sono a disposizione delle municipalità per meglio governare il sistema».

Alessandro Ruvio, presidente dell’associazione Mare Pulito, ha sottolineato quanto sia importante la collaborazione tra le associazioni e le istituzioni: Ruvio ha dichiarato anche che «la soluzione delle problematiche del Mar Tirreno del cosentino non sono certamente risolvibili a breve termine, ma ogni intervento volto a migliorare le sue condizioni è benvenuto, perché qualche giorno in più di mare pulito è una conquista importante ed è un segnale che si è sulla strada giusta».

Ha concluso la conferenza stampa di presentazione la presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, la quale ha sottolineato l’importanza di questo ambizioso progetto ma anche come si stia creando una coscienza comune dei diversi soggetti istituzionali sull’ambiente, in generale, e sulla battaglia per rendere il mare pulito, in particolare.

La presidente Succurro ha anche spiegato come la Provincia di Cosenza sia scesa in campo per quelle che sono le sue competenze anche nell’ambito del monitoraggio degli scarichi, utilizzando personale della Polizia Provinciale, già all’opera.

Tutto ciò in piena sinergia con la Regione Calabria e con il Presidente Roberto Occhiuto, «con il quale stiamo lavorando intensamente per raggiungere importanti obiettivi».

La presentazione del portale tuffiamoci.info è in realtà un work in progress, che vuole mettere in rete tutti i soggetti interessati alla tutela dell’ambiente marino e soprattutto i comuni costieri. (rcs)