Mare pulito, Occhiuto: Fare in modo che la cultura della depurazione in Calabria si affermi sempre di più

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha firmato l’ordinanza con cui si dispone che i gestori degli stabilimenti balneari facciano dei controlli sull’efficienza dei loro impianti di depurazione e inviino gli esiti di questi controlli all’Arpacal.

«L’ordinanza di oggi, che probabilmente è impopolare – ha spiegato il governatore – è anche necessaria per fare in modo che la cultura della depurazione che non c’è mai stata in Calabria si affermi sempre più, perché il mare è una risorsa di sviluppo economico per la nostra Regione».

«Altro punto dell’ordinanza riguarda gli autospurgo, i quali prima di effettuare ogni intervento dovranno inviare una Pec al Comune e all’Arpacal, segnalando i loro movimenti. Ciò è molto importante – ha sottolineato il governatore – perché altrimenti tutto quello che stiamo facendo sui depuratori e sugli impianti di sollevamento, rendendoli finalmente efficienti, rischia di produrre risultati inferiori rispetto a quanto ci attendiamo».

«Stiamo lavorando alla depurazione da novembre – ha ricordato occhiuto Abbiamo smaltito un migliaio di tonnellate di fanghi che ora non finiscono più a mare. Tutto ciò non bastava, e quindi siamo intervenuti sugli impianti di sollevamento, grazie al contributo di molti sindaci che si sono messi a lavorare sulla depurazione. È un tema che risolveremo entro due o tre anni, perché la Calabria ha molte abitazioni e molte attività economiche che non sono collettate, ma stiamo avendo già dei buoni risultati».

Tuttavia, per Occhiuto tutto ciò «non basta. Bisogna aumentare i controlli sui lidi, sulle strutture ricettive, sui Comuni, affinché esercitino anche loro attività di monitoraggio in quelle zone non a norma».

«Ciò è molto importante – ha sottolineato Occhiuto – perché altrimenti tutto quello che stiamo facendo sui depuratori e sugli impianti di sollevamento, rendendoli finalmente efficienti, rischia di produrre risultati inferiori rispetto a quanto ci attendiamo. Sono molto soddisfatto del lavoro che è stato svolto finora, e mi pare che in molte realtà della Regione dove c’è stato storicamente un problema legato all’inquinamento, il mare oggi sia invece cristallino. Ma, ripeto, non basta. È un problema che ha bisogno di interventi strutturali».

«La mia ambizione è, inoltre – ha concluso – quella di passare al soggetto unico per la gestione degli impianti di depurazione e di fare interventi sul sistema di collettamento, anche perché la Calabria è una delle Regioni che ha più procedure di infrazione su questo aspetto». (rcz)

Mare pulito, prosegue la campagna di monitoraggio della Regione

Per la terza domenica consecutiva, prosegue la campagna di controlli a tappeto della Regione Calabria per verificare lo stato delle coste della maladepurazione.

Avviare su input del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, questa domenica la campagna si è incentrata sulla costa Tirrenica, che è già stata protagonista di un sopralluogo a sorpresa dello stesso Governatore.

«Vorrei usare queste visite a sorpresa – ha detto il presidente Occhiuto in un video pubblicato su Instagram – per spiegare ai calabresi quello che abbiamo fatto e stiamo facendo».

L’obiettivo della campagna di monitoraggio della Regione è quello di verificare lo stato di salute del mare calabrese, l’andamento degli interventi sugli impianti di depurazione predisposti dalla Regione e affidati ai Comuni costieri e anche l’individuazione di condotte illecite e scarichi abusivi, che la Regione subito segnala alle autorità competenti, compresa quella giudiziaria. Tante le tappe, dunque, fatte in questa domenica: si èpartiti da Nocera Terinese, per poi passare a Falerna. Da Falerna, i droni si sono spostati a Gizzeria per poi virare a Maida Marina e salire a Torrevecchia, per poi scendere a Pizzo.

Proprio su Pizzo, Occhiuto ha detto di aver «trovato nel depuratore circa 700 tonnellate di fanghi che adesso sono state smaltite, mentre prima finivano direttamene in mare. Con il contributo del Comune abbiamo sostituito le pompe di sollevamento e ora la depurazione in questo tratto di costa finalmente funziona». (rcz)

Mare Pulito, visita a sorpresa di Occhiuto su coste e depuratori del Tirreno

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha effettuato una serie di sopralluoghi a sorpresa – nei depuratori e nelle coste – finalizzati a un’attività di monitoraggio lungo il litorale tirrenico calabrese, anche a seguito delle due ultime ordinanze emanate sul trattamento delle acque reflue.

Sono state 10 le visite effettuate nei principali siti dove sono presenti gli impianti di depurazione: Pizzo, Amantea, Falconara, San Lucido, Paola, Acquappesa, Guardia Piemontese, Fuscaldo, Cetraro, San Nicola Arcella-Tortora.

«Vorrei usare queste visite a sorpresa – ha detto il presidente Occhiuto in un video pubblicato su Instagram – per spiegare ai calabresi quello che abbiamo fatto e stiamo facendo. Abbiamo visto il depuratore di Pizzo finalmente in funzione e verificato il duro lavoro avviato dalla Regione sulla depurazione. Mi auguro che i calabresi possano vedere il 40-50% dei risultati di questo lavoro già nelle prossime settimane. Il nostro obiettivo è risolvere al 100% le criticità legate al mare nei prossimi tre anni».

«A Pizzo – ha proseguito il presidente Occhiuto – abbiamo trovato nel depuratore circa 700 tonnellate di fanghi che adesso sono state smaltite, mentre prima finivano direttamene in mare. Con il contributo del Comune abbiamo sostituito le pompe di sollevamento e ora la depurazione in questo tratto di costa finalmente funziona. In un’altra situazione, si è evidenziato che il torrente Malpertuso raccoglieva reflui inquinanti che l’impianto di Falconara, che è molto datato, non riusciva a gestire. Qui sono stati bravi i sindaci di Falconara e San Lucido, perché hanno consentito che le acque del Malpertuso siano condotte al depuratore di San Lucido, capace di gestire una quantità maggiore di reflui. Da settembre metteremo mano a impianti vecchi come quello di Falconara, ma voglio sottolineare l’importanza della sinergia istituzionale tra sindaci».

«Questo piano di azione che abbiamo applicato in un progetto pilota da Nicotera a Tortora lo estenderemo da qui a breve a tutti i 780 chilometri della costa calabrese. Vogliamo dimostrare che la Calabria si può governare anche laddove non è mai stata governata, come nella depurazione».

Queste, nello specifico, le attività di monitoraggio condotte oggi dal presidente Occhiuto nel tratto di mare del tirreno cosentino. Il primo sopralluogo è stato effettuato all’impianto di depurazione di Pizzo, dove a seguito dell’ordinanza numero 9 è stata finanziata l’operazione di estrazione dei fanghi. Si è constatato che i fanghi stamattina sono stati completamente rimossi.

Inoltre, con l’ordinanza numero 10 e con specifico decreto, sempre al depuratore di Pizzo sono stati finanziati interventi di sistemazione dei quadri elettrici e la sostituzione delle pompe di sollevamento. Oggi l’impianto di Pizzo e l’impianto di sollevamento sono completamente funzionanti. Successivamente è stato effettuato un sopralluogo al Comune di Amantea, dove sono state fatte delle verifiche anche attraverso il volo dei droni. È stato constatato che le condizioni del mare erano ottimali. La terza tappa è stata nel Comune di Falconara Albanese. In questo sito sono avvenuti alcuni interventi importanti tra cui la realizzazione, in corso d’opera, di una condotta flessibile che porta i liquami dall’impianto di depurazione di Falconara all’impianto di depurazione di San lucido. I sopralluoghi sono proseguiti a San Lucido, dove sono state fatte delle verifiche sui torrenti limitrofi, e nel Comune di Paola, dove l’impianto, è stato evidenziato, era perfettamente funzionante.

Si è proseguito al confine tra Acquappesa e Guardia Piemontese, in cui sotto osservazione sono finiti alcuni potenziali scarichi abusivi con conseguente segnalazione all’amministrazione comunale. Altra ispezione poi nei Comuni di Fuscaldo e di Cetraro e presso l’impianto di depurazione di Belvedere.

Qui si è constatato che l’impianto sostanzialmente non è per nulla performante in quanto ad oggi riesce a sopperire al carico urbano solo per il 25% della sua capienza, ma sono stati programmati interventi di sistemazione attraverso il finanziamento di 270mila euro. L’attività di monitoraggio è proseguita, infine, da Cetraro verso Nord, puntando a fare delle verifiche a San Nicola Arcella e a Tortora. (rcs)

LA LUNGA STRADA PER UN MARE PULITO
IN CALABRIA, LA SINERGIA È LA CHIAVE

Il mare non è solo una questione della Calabria, ma anche – e soprattutto – dei calabresi. Il problema dell’inquinamento e della maladepurazione, infatti, è un problema atavico a cui si è iniziato a lavorare seriamente solo di recente, con l’elezione di Roberto Occhiuto a presidente della Regione.

Non che prima non fosse stato fatto nulla ma, con dati e fatti alla mano, il presidente Occhiuto è riuscito a creare quelle sinergie – forse prima irrealizzabili – tra Enti, Associazioni e autorità che potrebbero dare davvero la svolta di cui il nostro mare ha decisamente bisogno.

Come già ribadito dal direttore dell’ArpacalDomenico Pappaterra, c’è stata «una nuova consapevolezza nell’affrontare le criticità causate da decenni di incuria e abusi di ogni genere; penso alle iniziative dell’Associazione Mare Pulito Bruno Giordano nel vibonese, al recente incontro dell’associazione Mare Pulito (con la quale Arpacal ha sottoscritto un protocollo di collaborazione) con il presidente della Regione Calabria e le altre istituzioni, all’uscita del rapporto Mare Monstrum di Legambiente, alle proposte di Alleanza Ecologica per l’Italia e alle diverse iniziative di controllo ambientale delle associazioni ambientaliste dell’alto tirreno cosentino e del medio tirreno lametino».

«Questo fermento denota un cambio di passo che va nella giusta direzione, ovvero – ha detto Pappaterra – quella di unire tutte le forze in una sfida quasi impossibile ma che si potrà vincere se tutti quanti remeremo dalla stessa parte».

Ne è l’esempio del Protocollo d’intesa per la Salvaguardia e la Tutela del Mare, sottoscritto nel 2021 tra l’Associazione Mare Pulito e i Comuni dell’Alto Tirreno Cosentino, che sono continuamente vittime di casi di maladepurazione.

Una situazione, che è stata continuamente denunciata da Italia Nostra Alto Tirreno Cosentino, e che, in risposta alle dichiarazioni rilasciate da Occhiuto, secondo cui «per 20 anni non si è parlato di depurazione; quindi ora stiamo cercando di rimediare a 20 anni di inerzia. Non sarà facile avere un mare cristallino già questa estate. Confidiamo di risolvere il problema della depurazione in due anni, ma se quest’anno lo risolvessimo al 40% non sarebbe male», ha chiesto di «vedere prima i fatti», oltre che «più serietà e responsabilità da parte di tutti».

Detto fatto. Il Governatore ha avviato una serie di iniziative per il Mare Pulito, come l’ordinanza del 16 giugno per interventi urgenti sui depuratori di 13 Comuni della fascia Tirrenica e sugli scarichi abusivi, la collaborazione con il direttore della Stazione Zoologica “Anthon Dorn”, Silvio Greco e, per ultimo, un’azione di monitoraggio sperimentale del mare, che si svolge utilizzando elicotteri e droni. Importante, poi l’attivazione di un tavolo regionale con Procure, Prefetture, Capitanerie di Porto, Guardia di Finanza e Carabinieri per le attività di verifiche degli scarichi abusivi e delle anomalie presenti.

Tutte azioni che sicuramente non risolveranno il problema immediatamente ma che porteranno, nel tempo, ai risultati tanto sperati. Tuttavia, anche se Arpacal ha rilevato che quasi il 90% della nostra costa con acque in qualità eccellente, solo il 2,3% è da considerare in qualità scarsa, il problema del mare sporco, purtroppo, sarà un tema continuo nell’estate dei calabresi.

Proprio nella giornata di domenica, a Marina di San Lorenzo, in provincia di Reggio, è arrivata la denuncia da residenti e turisti per il mare inquinato.

«Prendere un’infezione dovuta al mare inquinato nel 2022 è davvero inaccettabile. Come possiamo definire questo un paese civile quando mancano anche le cose più basilari? Tutto questo, poi, è aggravato dal fatto che il cittadino non ha un punto di riferimento nelle istituzioni con cui interfacciarsi, a cui chiedere risposte. La rassegnazione regna sovrana», hanno denunciato i bagnanti, che hanno chiesto a Occhiuto di «”toccare con mano” la gravità della situazione nella costa jonica reggina. Servono soluzioni concrete, basta a quelle tampone che non fanno altro che peggiorare la situazione. Questa terra ha bisogno di riscatto, mentre cittadini e turisti meritano di vivere in serenità i pochi giorni di ferie di cui possono godere». (rrm)

 

Mare Pulito: Dalla Provincia di Cosenza aggiornamento su protocollo d’intesa

L’Associazione Mare Pulito ha reso noto il report della Provincia di Cosenza sulle attività realizzate in attuazione di quanto previsto dal Protocollo d’Intesa per la Salvaguardia e la Tutela del Mare, sottoscritto il 3.12.2021.

«Come comunicato dalla Provincia – ha spiegato mare Pulito – il Portale Web, la cui realizzazione era prevista entro giugno 2022, è in fase di completamento. La Provincia prevede che una versione “beta” del Portale sarà online, presumibilmente, entro una settimana. Il portale dovrebbe contenere tutte le notizie relative agli impianti di depurazione, alle analisi delle acque e degli scarichi, agli stati di avanzamento dei progetti e agli scarichi abusivi individuati».

«La Provincia, come previsto nell’articolo 4 del Protocollo, ha chiesto (e ulteriormente sollecitato a maggio 2022) ai comuni del Tirreno cosentino l’invio dell’Allegato 1 – continua Mare Pulito – relativo alle informazioni in merito allo stato di avanzamento di eventuali progetti relativi alla realizzazione dei nuovi impianti di depurazione di acque reflue o di progetti di potenziamento degli impianti di depurazione comunali esistenti. Ad oggi, hanno provveduto all’invio dell’allegato 1 solo i comuni di: Belvedere Marittimo, Fiumefreddo Bruzio, San Lucido, Paola, Tortora, Diamante, Santa Maria del Cedro». 

«È stata, invece – prosegue Mare Pulito – rispettata la previsione contenuta nell’articolo 10 del Protocollo: la Provincia, infatti, ha inviato alla Regione Calabria la richiesta, sottoscritta da tutti i comuni del Tirreno cosentino, di emanazione “di una nuova Legge Regionale in materia di Tutela dei corpi idrici”».

«È stata poi richiesta dalla Provincia, come previsto nel Protocollo – riporta Mare Pulito – la disponibilità di uomini e mezzi della Polizia Provinciale, da affiancare al personale dei singoli comuni, per l’attività di individuazione e contrasto di ogni potenziale fonte inquinante, tra le quali gli scarichi abusivi. I primi controlli sono stati effettuati il 5.7.2022 nei Comuni di Tortora e Scalea e non hanno evidenziato alcuna irregolarità». 

«L’Associazione Mare Pulito comunica, invece, che – rispettando quanto previsto nel “Protocollo d’intesa per la salvaguardia e la tutela del mare” – sono state regolarmente portate a termine sei lezioni di sensibilizzazione ambientale (5 era il numero minimo di lezioni necessarie in un anno) presso vari istituti scolastici, campi estivi e una casa circondariale, dando appuntamento per i prossimi incontri coi ragazzi all’apertura del nuovo anno scolastico». (rcs)

Mare Pulito incontra Occhiuto: Illustrate le attività messe in campo dalla Regione

È stato un incontro proficuo, quello avvenuto tra il presidente e il vice presidente dell’Associazione Mare PulitoAlessandro RuvioGiuseppe Dattilo, e il presidente della Regione, Roberto Occhiuto.

All’incontro, a cui erano presenti anche Salvatore Siviglia, dirigente del Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente e i responsabili degli uffici tecnici regionali, con cui l’Associazione ha potuto verificare quali azioni concrete la Regione ha messo in campo per la risoluzione delle note problematiche relative all’inquinamento del mar Tirreno.

Ai due esponenti di Mare Pulito, infatti, dopo un lungo incontro con il Presidente della Regione, è stata mostrata la documentazione delle attività realizzate fino a questo momento e sono stati illustrati i progetti in corso.

«L’appuntamento con il Governatore ha permesso, anzitutto – viene spiegato in una nota – di illustrare tutti i progetti realizzati dall’Associazione, ma si è concretizzato anche in uno scambio di pareri volto all’instaurazione di una sinergia tra la Regione e l’Associazione per discutere delle sorti del mare calabrese».

«L’Associazione, dopo aver verificato personalmente il lavoro che sta svolgendo la Regione Calabria e gli interventi di risoluzione che si stanno realizzando – spiega la nota – non può che esprimere soddisfazione. Non c’è dubbio che la problematica, purtroppo, sia grave e richiederà tempo e pazienza, tuttavia, finalmente, sembrerebbe che si stia andando nella direzione giusta».

Mare Pulito, poi, ha ricapitolato le attività realizzate e programmate dalla Regione:  il Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente ha costituito un gruppo di lavori con funzionari regionali, dipendenti Arpacal, dipendenti delle province e dipendenti dell’ufficio del commissario per monitorare lo stato di efficienza degli impianti di sollevamento e degli impianti di depurazione.

Inoltre, il Dipartimento sta predisponendo un sistema informatico territoriale per la gestione di tutte le informazioni legate alla tutela del territorio e del mare. Oltre a ciò, è stato preposto un gruppo di funzionari che si interfacciano giornalmente con cinque comuni affidati al loro controllo (1 funzionario ogni 5 comuni); sono stati individuati molti degli scarichi potenzialmente abusivi e segnalati ai singoli comuni, nonché alla Procura competente.

Come già annunciato nelle scorse settimane sono state mappate tutte le criticità sui corsi d’acqua e programmati gli interventi da realizzare; Calabria Verde ha già realizzato degli interventi di pulizia dei corsi d’acqua (Malpertuso di Falconara, Aron di Cetraro, il Savuto ecc.). Ancora, sono state risolte le criticità relative agli impianti di sollevamento e ai quadri elettrici. Viepiù, già negli scorsi mesi sono stati smaltiti i fanghi degli impianti di depurazione di tutti i comuni.

Entro il 15 luglio i comuni dovranno realizzare lavori di manutenzione e di ripristino della corretta funzionalità degli impianti, per i quali è stato già stanziato un finanziamento da parte della Regione. In totale, è stata programmata una spesa di complessivi 7 milioni di euro, di cui 3 già spesi e 4 già impegnati e liquidati durante lo stato di avanzamento dei lavori.

È stato confermato che dal 15 di luglio sarà in funzione, per 4 comuni dell’alto Tirreno (Tortora, Praia a Mare, San Nicola Arcella e Scalea), il battello ecologico “puliscimare”, per la pulizia delle acque superficiali.

Inoltre, il Presidente della Giunta Regionale ha predisposto specifiche ordinanze (la n. 9 e la n. 10), finalizzate alla rimozione dei fanghi e alla sistemazione degli impianti di sollevamento.

È stato, poi, instaurato un tavolo regionale con Procure, Prefetture, Capitanerie di Porto, Guardia di Finanza e Carabinieri per le attività di verifiche degli scarichi abusivi e delle anomalie presenti.

A conclusione dell’incontro, il Presidente della Regione ha comunicato che domani, presso la Cittadella regionale, si terrà una nuova riunione – alla quale parteciperanno anche delegati di Mare Pulito – con tutti i sindaci per una rendicontazione dello stato dei procedimenti avviati.

In ultimo, il Prefetto di Cosenza ha finalmente emanato l’ordinanza che impone il divieto di circolazione notturna dei veicoli adibiti allo spurgo dei pozzi neri e/o condotti fognari. (rcz)

 

Mare Pulito, i Prefetti firmano ordinanza per bloccare circolazione notturna degli autospurgo

I Prefetti di Catanzaro e Vibo Valentia – Maria Teresa Cucinotta e Roberta Lulli, hanno firmato delle ordinanze che vietano agli autospurgo di circolare di notte, dalle 22 alle 6, nei territori delle proprie Province. Lo ha reso noto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, spiegando che nei giorni scorsi ha incontrato i Prefetti per parlare di mare pulito e depurazione.

«Ho illustrato, insieme ai miei collaboratori – ha spiegato il Governatore – il lavoro fatto in questi mesi dalla Regione e dalla Stazione Zoologica ’Anton Dohrn’ sul tratto di mare pilota che abbiamo scelto per monitorare con maggior attenzione la situazione – la costa tirrenica tra Tortora e Nicotera – e ho chiesto il supporto di tutte le istituzioni per una battaglia di civiltà che riguarda il nostro territorio, il nostro ambiente, il nostro futuro».

Tornando alle ordinanze dei Prefetti, questeavranno effetto dall’1 luglio e fino al 15 settembre. «Gli illeciti e gli scarichi abusivi avvengono soprattutto nelle ore notturne – ha evidenziato Occhiuto – con questa stretta chi vuole violare la legge e delinquere avrà un ostacolo in più da aggirare. Pugno duro, prevenzione e repressione, queste le regole d’ingaggio che ci siamo dati. Ringrazio, anche a nome dei cittadini calabresi, i prefetti che hanno agito con tempestività e con grande senso pratico».

«Ringrazio – ha concluso – la Capitaneria di porto, che in queste settimane sta facendo uno straordinario lavoro di controllo sui depuratori. E poi ringrazio le Procure, i Carabinieri, la Guardia di Finanza. Tutti stanno agendo con determinazione per il bene comune, tutti stanno operando al meglio per la Calabria e contro chi se ne frega delle leggi, del nostro ambiente e del nostro mare. Sono davvero soddisfatto per l’attenzione e per la partecipazione concreta da parte di tutte le istituzioni. Ce la faremo». (rcz)

Mare Pulito, la Regione fa il punto delle attività degli ultimi

In Cittadella regionale, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto ha illustrato, in conferenza stampa, le attività svolte e i provvedimenti adottati dalla Regione in ambito di depurazione e mare pulito.

Occhiuto ha ringraziato le associazioni, tra le quali la presente Mare Pulito, per l’attività svolta chiedendo di consolidare ancora di più la collaborazione. Sempre più necessario, infatti, un collegamento tra cittadini ed istituzioni per vigilare sul territorio e soprattutto per sensibilizzare sulla tutela ambientale. La pulizia del nostro mare parte, innanzitutto, dai buoni comportamenti di ciascuno di noi e dal rispetto dell’ambiente. Da parte sua, l’Associazione Mare Pulito ha ribadito la piena disponibilità e a breve avrà un incontro direttamente con il Presidente Occhiuto per discutere nuovi progetti.

Nel corso dell’incontro sono state rilevate le criticità di ogni singolo Comune in ordine agli impianti di depurazione e alle stazioni di sollevamento. A tal riguardo, con i direttori dei Dipartimenti della Regione è stata realizzata la Geolocalizzazione, tramite apposita mappatura, di tutti gli impianti, le stazioni, i pozzi neri e gli scarichi che sarà disponibile su un portale telematico accessibile, tramite Google Earth, per i Comuni e per la Regione, poiché alcuni scarichi non erano mai stati neppure censiti.

Sono stati stanziati circa 2,9 milioni di euro da distribuire, in base alle specifiche necessità, tra i singoli Comuni per l’acquisto di materiali al fine di effettuare lavori di efficientamento delle pompe di sollevamento. 

Sempre nella giornata di lunedì, è stata firmata la Convenzione con i Comuni con riguardo al predetto stanziamento che verrà trasferito immediatamente dopo la firma, a seguito della quale i Comuni avranno 10 giorni di tempo per realizzare i lavori indicati dalla Regione. 

Verranno, quindi, inviate ai singoli Comuni le lettere all’interno delle quali si troveranno le specifiche dei lavori da realizzare; le medesime comunicazioni saranno inviate, contestualmente, alla Procura, alla Capitaneria di Porto e ai Carabinieri, affinché vigilino sull’effettivo adempimento. Tutti gli stanziamenti ammonteranno a cifre inferiori a 140mila euro (eccetto che per il Comune di Falconara Albanese, a causa di specifiche criticità), cosicché l’acquisto dei materiali potrà essere effettuato immediatamente e celermente attraverso il Mepa.

Il Presidente Roberto Occhiuto, insieme al Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente, ha dato come termine ultimo per la realizzazione di tutte le attività il 15 luglio.

Al fine di assicurare la realizzazione delle predette attività, sono stati costituiti gruppi per il controllo del territorio con la collaborazione di Carabinieri, Capitaneria di Porto e Procura, oltre che di Calabria Verde, così da monitorare e prevenire la presenza di scarichi abusivi e di verificare la regolarità dello smaltimento dei rifiuti relativi sia ai singoli pozzi neri, sia alle attività commerciali.

Il Presidente Occhiuto, vista la gravità del problema, ha posto come obiettivo da raggiungere quest’anno una risoluzione del 40/50% delle problematiche, in modo tale da avviare un iter che nell’arco di 2/3 anni possa portare ad una completa risoluzione delle criticità.

Ancora, accogliendo la richiesta dei Sindaci dei Comuni dell’alto Tirreno cosentino, sono stati stanziati fondi per l’acquisto di battelli ecologici che inizieranno immediatamente la loro attività e provvederanno alla pulizia del mare, con attività di antinquinamento e disinquinamento in mare, pulendo gli specchi acquei dai rifiuti solidi galleggianti, in particolare plastica, dai rifiuti semisommersi ed oleosi.

Come già noto, con l’Ordinanza n. 10/2022, inoltre, è stato individuato il Gestore Unico degli impianti di depurazione, ossia il Corap, con il quale potranno interfacciarsi i singoli Comuni in modo da rendere la gestione degli impianti più efficiente e non dettata da logiche economiche e di mercato. In particolare, i dipendenti del Corap, insieme ai dipendenti del Dipartimento Bilancio della Regione, avranno il compito di recarsi personalmente presso i singoli impianti di depurazione per verificare che si realizzino concretamente i lavori di efficientamento e potenziamento indicati dalla Regione. Inoltre, per ogni depuratore sono state predisposte dalla Regione delle schede di rilievo da compilare, all’interno delle quali dovranno essere indicate tutte le problematiche per ogni singolo depuratore.

A breve i vari Prefetti adotteranno delle ordinanze, che si aggiungono a quella già adottata dalla Regione, per disporre il divieto di circolazione notturna agli autospurgo. Tutta questa attività segue all’attività già realizzata negli scorsi mesi.

In particolare, insieme a Calabria Verde, è stato realizzato un Piano straordinario di pulizia dei corsi d’acqua, dei pozzi e dei fiumi, i cui residui e reflui finivano interamente in mare. Tale pulizia è stata effettuata in concomitanza con uno stanziamento economico di risorse per realizzare lavori che consentono, ora, di convogliare le acque all’interno dei depuratori e non direttamente in mare.

Nei mesi precedenti, inoltre, sono stati stanziati altri fondi, circa altri 2 milioni di euro, attraverso i quali sono stati smaltiti i fanghi e puliti scarichi e stazioni di sollevamento che risultavano completamente occlusi.

Tra i progetti futuri da attuare nei prossimi mesi: Monitoraggio ed efficientamento degli impianti di depurazione dei Comuni montani, poiché il loro cattivo funzionamento si riversa direttamente sui Comuni marini sottostanti e, dunque, in mare;  Installazione nei fiumi, com’è già avvenuto nel fiume Mesima, di barriere realizzate con enzimi attraverso le quali vengono filtrate le acque che poi si sversano in mare venendo bloccata e depurata la parte solida; Alla luce delle problematiche del Fiume Noce che coinvolgono anche la Regione Calabria, nei prossimi mesi c’è in programma di realizzare progetti in collaborazione con la Regione Basilicata così da poter risolvere congiuntamente la situazione.

Il Presidente ha ringraziato nuovamente l’Associazione Mare Pulito, che ha dato la propria disponibilità allo svolgimento di una continua attività di monitoraggio e segnalazione delle problematiche e delle criticità, oltre che di sensibilizzazione dei cittadini. (rcs)

 

Occhiuto e Greco presentano le politiche e le azioni per la tutela del mare

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e il direttore della Stazione Zoologica Anton Dohrn, Silvio Greco, hanno presentato la campagna per il mare pulito. E lo hanno fatto al porto di Vibo Valentia, a bordo dell’imbarcazione dell’organismo che opera in tutta la Calabria.

«La novità è che per la prima volta abbiamo coinvolto l’istituto più importante che studia il mare – ha dichiarato il presidente Occhiuto – e abbiamo iniziato a occuparci di questo tema già da novembre, non a luglio quando è troppo tardi, come è stato fatto finora. Già da tempo le forze dell’ordine insieme alle Procure e ai carabinieri sono tutte impegnate su questo ambito».

Il Governatore ha assicurato che «stiamo cercando di fare quelle riforme che in Calabria non sono state fatte per 20 anni. Non ci aspettiamo di avere risultati apprezzabili già in questa stagione, ma contiamo di risolvere le problematiche più gravi nel tratto tirrenico che va da Tortora a Nicotera», spiegando, a livello di depurazione, la Calabria depura solo 50 tonnellate di fanghi, quando ne dovrebbe depurare 150mila tonnellate.

«Stiamo svolgendo un lavoro, lungo la costa che va da Tortora a Nicotera – ha proseguito il Governatore – che è a buon punto, scoprendo che nelle vasche di depurazione c’erano fanghi sedimentati di anni, nell’ordine delle centinaia di tonnellate. Questa attività ci serve per costruire un modello da esportare in altre zone della Calabria».

Occhiuto ha, inoltre, evidenziato l’azione della Regione ad assistere i Comuni per realizzare o riattivare le pompe di sollevamento, investendo ingenti risorse.

«Ci siamo inoltre dotati su alcuni fiumi – ha aggiunto – di barriere per limitare agenti inquinanti e ieri ho avuto una riunione per avviare dei gruppi di lavoro finalizzati al monitoraggio sui depuratori per consentire che questi funzionino nei mesi clou dell’estate; allo stesso tempo stiamo ragionando anche sui sistemi di controllo da remoto dei medesimi impianti».

«Mi auguro – ha concluso – che tutto questo produca effetti positivi; miracoli non se ne possono fare, ma un sensibile miglioramento rispetto all’anno scorso lo confidiamo».

«Siamo partiti dal mare per capire i motivi per i quali esso sia sporco – ha spiegato Greco –. Stiamo svolgendo centinaia di analisi che ci stanno fornendo una fotografia sconcertante dove la prova provata dell’inquinamento delle acque non è solo dovuta ad una carenza del sistema depurativo ma anche alla produzione agricola, zootecnica, delle lavanderie industriali. Si tratta di situazioni già note ma la situazione si è incancrenita; ad esempio, la questione dei fanghi non è mai stata affrontata col risultato che molte tonnellate sono state scaricate a mare».

Il direttore della Stazione Zoologica, poi, ha spiegato che è iniziata la campagna oceanografica, dove saranno seguite le condotte sottomarine in cui defluisce il liquame trattato dal depuratore. Per fare ciò, viene utilizzato un robot filoguidato che consente di seguire la condotta e individuare eventuali problemi e un sonar per mappare il fondale marino.

Grazie a questi strumenti, quindi, è possibile capire «qual è il collegamento tra il sistema depurativo a terra e il sistema di smaltimento. Ci aspettiamo di trovare situazioni particolari, condotte vetuste e con delle rotture o mal posizionate, perché se non è stato effettuato uno studio delle correnti prima di posare la condotta c’è il rischio che il liquame torni indietro».

Greco ha evidenziato che «è la prima volta che si svolge in lavoro così complesso» e che in questa analisi si parte dal mare «perché chi ne risente di più è l’ecosistema marino». (rvv)