REGGIO – La conferenza “L’esplorazione dello spazio 60 anni dopo Gagarin”

Domani sera, a Reggio, alle 21, al terrazzo del Museo Archeologico Nazionale, la conferenza L’esplorazione dello spazio 60 anni dopo Gagarin con il prof. Giuseppe Cutispoto, dell’Osservatorio Astronomico di Catania.

L’evento, organizzato in sinergia con il Planetarium Pythagoras, rientra nell’ambito delle Notti d’Estate al MArRC, organizzate dal Museo diretto da Carmelo Malacrino.

«Dopo la celebre missione del cosmonauta sovietico, passato alla storia per essere stato il primo uomo a compiere un’orbita completa attorno alla terra – ha commentato la responsabile scientifica del Planetario, Angela Misiano – sono stati fatti passi da gigante per la conquista dello spazio».

«E, se allora questa sfida rappresentava una dimostrazione della forza politica, economica e scientifica delle due massime potenze mondiali, USA e URSS, come racconterà il professor Cutispoto, oggi – ha aggiunto Misiano – si guarda ad altri orizzonti, più ambiziosi orizzonti. Si parla, infatti, di ritorno sulla Luna, con il progetto Artemis, promosso da Nasa e dall’Esa, e di uno studio più approfondito di Marte grazie al piccolo elicottero Ingenuity arrivato sul pianeta rosso nel febbraio di quest’anno».

Come di consueto si potrà accedere alla terrazza panoramica con l’acquisto del biglietto del Museo al costo di 3 euro a partire dalle ore 20.00.  (rrc)

REGGIO – Notti d’Estate, la conferenza dell’astronomo Fabrizio Mazzuconi

Stasera (24 luglio), a Reggio, alle 21, nella terrazza del Museo Archeologico Nazionale, è in programma la conferenza Dante e la misura del tempo, con l’astronomo Fabrizio MazzuconiAngela Misiano, responsabile scientifico del Planetario reggino.

L’evento, organizzato in collaborazione con il Planetarium Pythagoras, rientra nell’ambito de Le Notti d’Estate, una serie di incontri organizzati dal MArRC, guidato da Carmelo Malacrino.

«Ogni serata sulla terrazza del Museo si sta trasformando in una festa della cultura, affacciata sul paesaggio mitico di Scilla e Cariddi – ha commentato Malacrino –. Arte, musica, scienza e letteratura vengono declinate ogni volta in eventi sempre diversi, ricchi di mille suggestioni. In questo senso ci è sembrato importante includere nella programmazione anche tutti gli eventi dedicati a Dante che non abbiamo potuto ospitare in primavera, a causa dell’emergenza Coronavirus. Un omaggio al Sommo Poeta, di cui quest’anno ricorre un grande anniversario».

«Finalmente il Museo – ha aggiunto –, dopo mesi di chiusura, in queste settimane continua a registrare grande interesse da parte del pubblico e degli appassionati di arte e archeologia. Pur mantenendo alta l’attenzione verso i rigidi protocolli di sicurezza, siamo fiduciosi di poter tornare presto alla normalità. Reggio e la Calabria hanno sete di socializzazione, confronto e cultura. E noi – conclude il direttore – per le celebrazioni del prossimo anno siamo già pronti a promuovere i Bronzi di Riace come simboli del Mediterraneo». 

«Sarà certamente un’opportunità per quanti vorranno ascoltarlo e apprendere lo studio della fisica e della matematica ai tempi di Dante – ha commentato la prof.ssa Angela Misiano. La conferenza sulla terrazza del MArRC sarà un’anticipazione della Settimana dell’Astronomia, che si svolgerà a partire da lunedì 26 luglio nel borgo di Riace, dove furono anche ritrovate le statue orgoglio di tutta la Calabria. Siamo lieti di poter ancora una volta contribuire come Planetario a eventi di prestigio, grazie alla collaborazione con il Museo e il suo direttore Malacrino». 

Per tutta l’estate, ogni giovedì e sabato il Museo sarà aperto fino alle 23.00 (ultimo ingresso 22.30) e a partire dalle 20.00 il costo del biglietto sarà di soli 3 euro. Sarà possibile visitare i quattro livelli della collezione permanente, nonché la mostra Salvati dall’Oblio. Tesori d’archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. A partire dalle 20.30 si potrà accedere anche in terrazza. (rrc)

REGGIO – Notti d’Estate, il concerto dell’Ensemble di Sassofoni del Conservatorio Cilea

Questa sera, a Reggio, alle 21, al Terrazzo del MArRC, il concerto dell’Ensemble di Sassofoni del Conservatorio di Musica “Francesco Cilea”.

L’evento rientra nell’ambito de Le notti d’Estate, organizzate dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio, guidato da Carmelo Malacrino.

Dopo i saluti di Malacrino e di Maria Grande, direttrice del Conservatorio, ci sarà il concerto dell’Ensemble, diretto dal Maestro Sandro Tani(rrc)

REGGIO – Notti d’Estate, la conferenza “Ponti e specchi nella Divina Commedia”

Domani sera, a Reggio, alle 21, nella Terrazza del Museo Archeologico Nazionale di Reggio, la conferenza Ponti e Specchi nella Divina Commedia, a cura di Paola Radici Colace, professore ordinario all’Università di Messina e presidente onorario del Cis della Calabria.

L’evento, organizzato in collaborazione con il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, rientra nell’ambito della rassegna Notti d’Estate, organizzate dal MArRC, diretto da Carmelo Malacrino.

«La conferenza – ha spiegato la relatrice – metterà a fuoco il significato della presenza, nella Divina Commedia, di due Realien che appartengono alla cultura materiale: i ponti e gli specchi. Occorrenti i primi prevalentemente nell’Inferno, i secondi nel Paradiso. Essi permettono di leggere il poema da punti di vista particolari, mentre il ricordo di letture bibliche si incrocia con esperienze personali del Poeta. Dante – continua Colace – avrebbe trovato ispirazione per i ponti che uniscono le Malebolge nel Ponte di Veja; racconta il percorso che i pellegrini facevano su Ponte Sant’Angelo (Inferno, XVIII, 29); nel Purgatorio (III, 128) ricorda l’estremità del ponte sul fiume Cadore (“in co del ponte presso a Benevento”) e nel Paradiso (XVI, 146) “’l ponte”, cioè il Ponte Vecchio in Firenze. Ponti sono anche quelli (detti ‛ ponticelli’ o ‛scogli’) che, in Malebolge, “cavalcano le bolge ad arco, in modo da lasciar libera sotto di sé la circolazione nel fondo della bolgia”, crollati il giorno della morte del Cristo, destrutturando così architettonicamente l’Inferno».

«Ancora più intensa – ha aggiunto – la presenza degli specchi nel Paradiso, la cui metafora è usata per indicare sia il fenomeno della riflessione, otticamente inteso, che le infinite creature di luce che popolano il Paradiso: i Troni, i Cherubini, le miriadi di Angeli, lo splendore del sole, quell’immensità di riflessi che proviene da tutte le parti. Non si tratta soltanto di una visione mistica del Poeta; dietro le varie descrizioni ci sono senz’altro gli studi universitari di ottica, ai quali Dante era iscritto».

«Abbiamo immaginato di celebrare anche noi il grande Poeta fiorentino – ha commentato Malacrino – Quest’anno ricorrono i 700 anni dalla sua morte e ci uniamo alle celebrazioni che si stanno svolgendo in tutta Italia. La ripartenza ci riempie di entusiasmo, con le aperture dopo il tramonto che continuano a riscuotere grande successo in termini di pubblico e gradimento. C’è un grande desiderio di ricostituire la comunità culturale, di fare rete e socializzare. Complice lo spazio all’aperto che permettere di godere delle Notti d’Estate con qualche serenità e in sicurezza».

«Preserveremo l’accesso alla terrazza ai possessori di Green Pass, che dovrà essere esibito su richiesta del personale, nel rispetto della privacy di ciascuno – ha aggiunto Malacrino. Ogni giovedì e sabato, per tutta l’estate, il Museo, oltre agli eventi in terrazza, offrirà ai visitatori l’insieme dei quattro livelli espositivi, con i magnifici Bronzi di Riace e altri celebri tesori dell’archeologia calabrese. Nel suggestivo spazio di Piazza Orsi continua l’allestimento della mostra Salvati dall’oblio. Tesori d’archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, che sta riscuotendo grande interesse tra i visitatori».

«Il pubblico – ha concluso il direttore – sta sempre più riscoprendo il valore “pubblico” dell’arte e di questo dobbiamo ringraziare gli uomini dell’Arma che hanno sottratto al mercato clandestino piccoli e grandi capolavori dell’antichità». (rrc)

REGGIO – Notti d’Estate, la conferenza “L’astronomia sulle orme di Dante Alighieri”

Questa sera, a Reggio, alle 21, nella Terrazza del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, è in programma la conferenza L’astronomia sulle orme di Dante Alighieri.

«Si tratta del secondo appuntamento della programmazione estiva – ha commentato il direttore del Museo, Carmelo Malacrino –. Un evento “stellare”, che conferma le solide sinergie da tempo messe in campo con gli enti del territorio. Dopo lo straordinario concerto dello scorso sabato, con cui gli allievi del Conservatorio “Francesco Cilea” hanno ridato vita alla terrazza del Museo, si tornerà a parlare della volta celeste, seguendo un percorso iniziato già negli anni passati e che vede MArRC e Planetario Pythagoras insieme per la promozione della cultura in città».

Le piacevoli “Notti d’Estate” del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria – ha proseguito Malacrino – saranno la miglior risposta ai difficili mesi della pandemia. Nell’ultimo anno i rischi del contagio ci hanno costretto a rinunciare a momenti di condivisione culturale, socializzazione e confronto. Ora ripartiamo con entusiasmo per offrire ai visitatori un percorso integrato di arte, archeologia e saperi». 

L’attenzione per la sicurezza, comunque, resta alta. I protocolli di sicurezza impongono ai visitatori il distanziamento e la mascherina negli spazi chiusi, nonché il possesso del Green Pass per la partecipazione agli eventi serali all’aperto sulla terrazza.

«È un vero piacere poter ritornare a parlare di astronomia sulla terrazza del Museo – ha dichiarato Angela Misiano –. Le serate di osservazione del cielo degli anni scorsi hanno testimoniato l’amore dei reggini e degli ospiti del MArRC per la conoscenza scientifica. Siamo lieti, in questa occasione, di portare la nostra ricerca su Dante Alighieri al Museo archeologico. Nell’antichità c’era grande attenzione per il sapere matematico e l’astronomia. Da sempre l’uomo ha alzato gli occhi alle stelle per indagare le origini dell’universo».

«Siamo certi – ha concluso Misiano – che la storia di questa disciplina nella prospettiva medievale e dantesca stupirà e interesserà coloro che vorranno raggiungerci in uno degli spazi più suggestivi della nostra città». 

Per tutta l’estate ogni giovedì e sabato il Museo sarà aperto fino alle 20.00 (ultimo ingresso 22.30) e il costo del biglietto sarà di soli 3 euro. Sarà possibile visitare i quattro livelli della collezione permanente del Museo, nonché la mostra “Salvati dall’Oblio. Tesori d’archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”, frutto delle operazioni del Nucleo T.P.C. di Cosenza che, negli ultimi anni, ha restituito alla collettività straordinari reperti, sottraendoli al mercato clandestino o alle collezioni private illecite. Tra le vetrine sarà possibile ammirare vasi dipinti, oggetti in bronzo e statuette ceramiche databili dall’età arcaica a quella romana, insieme a falsi contraffatti che testimoniano quanto interesse, purtroppo, ancora ci sia nella compravendita illegale delle testimonianze del nostro passato. (rrc)

REGGIO – Accordo di collaborazione tra il Soroptimist RC e il MArRC

È stato sottoscritto, tra il Soroptimist Club Reggio Calabria e il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, un accordo di collaborazione per realizzare eventi – in partenariato – riguardanti tematiche socio-divulgative afferenti l’ambito in cui opera il Club di Reggio Calabria che, a sua volta, si impegna alla realizzazione di una programmazione condivisa per iniziative formative, di promozione, valorizzazione e divulgazione  del patrimonio archeologico museale del territorio.

Il direttore Carmelo Malacrino ha rivolto un saluto a tutte le Socie Soroptimiste partecipanti, porgendo un sentito ringraziamento alla presidente del Club per l’entusiasmo con cui ha proposto l’iniziativa ed ha auspicato una concreta e condivisa collaborazione, che già ha avuto inizio con il webinar, in cui sarà descritta la collezione dei Pinakes.

Anche la presidente ha ringraziato il direttore per la squisita ospitalità,  disponibilità  ed apertura verso l’Associazione che assicurerà un contributo fattivo ed efficace. Ha ricordato, inoltre, il grande impegno dell’arch. Malacrino per il Museo che, sotto la sua direzione dal 2006, è stato rivitalizzato ed ha attratto un numero di visitatori mai raggiunto prima, grazie anche all’organizzazione di numerose mostre di grande successo con eminenti studiosi.

I Pinakes sono stati  efficacemente  illustrati da una grande esperta, l’archeologa Roberta Schenal, che è coautrice del Corpus dei Pinakes locresi.

L’intervento, dal titolo Donne della Magna Grecia tra quotidianità, rito e mito, ha  preso avvio da un inquadramento generale su queste tavolette in terracotta figurate a basso rilievo, rinvenute in migliaia di frammenti nel santuario di Persefone fiorito a Locri nell’area collinare della Mannella e celebrato sin dall’antichità come il più illustre santuario della Magna Grecia. In particolar modo, si è illustrata la modalità della loro realizzazione, sottolineando come la produzione seriale con la tecnica delle matrici partisse da prototipi ideati con estro artistico che ci permette di considerare i Pinakes non semplici prodotti artigianali ma vere e proprie espressioni artistiche. 

In seguito, si sono illustrate le tematiche delle scene su di essi raffigurate, connesse alla loro natura di doni votivi: il mito di Kore-Persefone e i rituali del culto tributato alla dea nel santuario locrese della Mannella, soprattutto dalle fanciulle in procinto di sposarsi, con il duplice intento di garantirsi la protezione divina in questo fondamentale momento di transizione e di assicurarsi un’unione feconda. Si è sottolineata la straordinaria ricchezza di particolari iconografici grazie ai quali si può ricostruire un elaborato percorso di iniziazione che ritualizzava il passaggio dall’infanzia all’età adulta sancito dal matrimonio. Si è cercato di far comprendere come le nozze fossero percepite in modo ‘traumatico’ in quanto sottraevano ai giochi spensierati dell’infanzia e imponevano l’assunzione di precise responsabilità; vi era inoltre il timore della maternità, visti i rischi che all’epoca si correvano.

La relatrice ha voluto, in conclusione, ammantare di umanità i reperti che si ammirano nelle teche del Museo nella loro algida bellezza, suggerendo di immaginarli nelle mani delle devote che, con trepidazione, si affidavano a Persefone per affrontare, timorose, la vita da sposa quale la società imponeva loro.

La relazione  ha consentito alle tantissime socie dei Club di tutta Italia e anche agli appassionati di scoprire e conoscere questo tesoro custodito nel Museo Archeologico di Reggio Calabria, offrendo una testimonianza anche sul ruolo e sulla condizione della donna nella civiltà magnogreca.

Durante e dopo il webinar sono pervenuti molti messaggi di compiacimento e di ringraziamento al Museo e al Club  per questa interessante iniziativa. (rrc)

REGGIO – Il MArRC sarà aperto anche il 2 giugno

«Invito tutti i calabresi, e i turisti che iniziano a giungere nell’area dello Stretto a visitare il Museo, soprattutto in una giornata festiva così carica di significati per l’Italia» ha dichiarato Carmelo Malacrino, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, che sarà aperto anche domani, 2 giugno, dalle 9 alle 20.

«Sarà – ha spiegato – un’opportunità straordinaria per “riabbracciarvi” dopo i lunghi mesi di chiusura e contenimento imposti dalla pandemia, e offrirvi le meravigliose testimonianze archeologiche della Calabria antica».

Tra le tante novità di questi giorni, già da martedì 1° giugno la magnifica Testa del Filosofo tornerà ad essere esposta nella Sala dei Bronzi di Riace e di Porticello. L’opera è stata oggetto di un delicato intervento di restauro, nell’ambito dell’iniziativa Art Bonus voluta dal ministro Dario Franceschini per incentivare il mecenatismo privato a favore del patrimonio culturale. Si conclude così il progetto che, come si ricorderà, nel 2019 ha ottenuto il terzo podio al concorso nazionale “Progetto Art Bonus dell’anno 2019”, promosso dalla società Ales Spa e dalla Fondazione Promo Pa, finalizzato a premiare le migliori idee, scelte da pubblico, per valorizzare e conservare il patrimonio culturale italiano con il sostegno dei privati.

«Un reperto incantevole, capolavoro della bronzistica di età classica, tornerà a essere ammirato dai visitatori – ha commentato Malacrino –. Nonostante l’emergenza sanitaria da Covid-19, non ci siamo fermati e, nel cantiere allestito in Piazza Orsi, la Testa del Filosofo è stata al centro dell’attenzione di un’èquipe multidisciplinare di ricerca e d’intervento. Il restauro, affidato alla professionalità di Giuseppe Mantella e del suo staff, si è svolto sotto la supervisione dei funzionari restauratori e archeologi del MArRC, che ringrazio per il continuo impegno».

«Sono certo – ha concluso il direttore – che la Testa del Filosofo assumerà ora una rinnovata forza attrattiva per il grande pubblico, al pari dei Bronzi di Riace e di altri prestigiosi capolavori che costituiscono il cuore della collezione permanente del Museo».

Particolarmente soddisfatti dei tanti risultati del progetto i restauratori e gli archeologi dello staff del Museo.

«La Testa del Filosofo – ha dichiarato Barbara Fazzari, funzionario restauratore – torna a essere esposta dopo un minuzioso restauro, che ha evidenziato come la collaborazione multidisciplinare di varie professionalità possa condurre a risultati tecnici e approfondimenti scientifici di notevole interesse. Attraverso queste iniziative operate nei “cantieri aperti” al pubblico si creano le opportunità per mostrare anche il dietro le quinte del funzionamento del Museo, in particolare le attività di catalogazione, studio e conservazione delle collezioni».

Il Museo da qualche giorno ha ripreso il normale orario di apertura, dal martedì alla domenica, dalle 9.00 alle 20.00 (ultimo ingresso 19.30), senza prenotazione. È tornata attiva, inoltre, la promozione del #mercoledìalMArRC, con la riduzione infrasettimanale del biglietto di ingresso. (rrc)

REGGIO – La conferenza “Il Cielo nella Bibbia”

Questo pomeriggio, a Reggio, alle 17.00, a Piazza Paolo Orsi del Museo Archeologico Nazionale di Reggio, la conferenza Il Cielo nella Bibbia.

L’evento, organizzato in collaborazione con il Planetarium Pythagoras di Reggio Calabria, fa parte degli appuntamenti organizzati dal MArRC in occasione delle festività natalizie.

Dopo i saluti di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC, interviene Angela Misiano, responsabile scientifico del Planetario.

Nella mattinata, invece, i visitatori saranno accompagnati dallo staff per la didattica museale nel percorso espositivo I grandi santuari della Calabria greca. (rrc)

REGGIO – L’incontro “La nascita del mondo nel pensiero greco”

Questo pomeriggio, alle 17.30, a Reggio, al Museo Archeologico Nazionale, l’incontro La nascita del mondo nel pensiero greco e la narrazione di Platone: il mito del demiurgo.

L’evento è stato organizzato dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale, il Centro Internazionali di Studi sul Mito di Ancona e l’Accademia Siciliana dei mitici di Palermo.

Dopo i saluti di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC, e di Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria, relaziona, con video proiezione, Paola Radici Colace, prof. Ordinario di Filologia Classica nel Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina, direttore scientifico del Cis e responsabile della Sezione teatro. (rrc)