REGGIO: IN TERRAZZA AL MARRC CON L’ORCHESTRA DI DELIANUOVA

18 agosto – Per la Rassegna “R…Estate al MArRC”, il Museo Archeologico di Reggio propone questa sera nella sua splendida terrazza affacciata sullo Stretto un concerto dell’Orchestra giovanile di fiati “Giuseppe Scerra” di Delianuova. Fondata nel 2001, l’Orchestra è vanto di Delianuova per i suoi grandi successi in Concerti e in Concorsi sia nazionali che internazionali.


L’evento è organizzato in sinergia con il Parco Nazionale dell’Aspromonte, per il quale è attivo lo speciale parkbus, una straordinaria opportunità per scoprire il territorio unendo natura e cultura.
Come al solito, dalle 20.00 alle 23.00 il biglietto d’ingresso al Museo costa solo 3 euro. E fino a 18 anni si entra gratis. (rrc)

REGGIO: AL MUSEO ARCHEOLOGICO SERATA DI VIOLINO E CHITARRA

4 agosto – Fino all’8 settembre continua il programma “…rEstate al MArRC!”, con incontri culturali ed eventi musicali sulla terrazza del Museo con o splendido panorama dello Stretto. Appuntamento stasera, alle ore 21.00, con il Conservatorio “Francesco Cilea”, per il Concerto Duo di Fulvio Tommasini (violino) e Dario Ielo (chitarra).
I due giovani musicisti vantano una carriera concertistica prestigiosa. Tommasini, laureato al Conservatorio “Francesco Cilea” ha un curriculum importante, come primo violino o come solista in concerti anche internazionali. Ielo, diplomato, ha al suo attivo un’attività concertistica già molto apprezzata.  Eseguiranno brani di Bach, Mangoré, Satie, Aguado, Paganini.
«La partnership culturale con il Conservatorio di Reggio è un motivo di soddisfazione», afferma  il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. «È un istituto di cultura e di formazione musicale di altissima qualità, che permette al Museo Archeologico Nazionale di offrire un programma di conoscenza e di valorizzazione del patrimonio culturale calabrese completo e ad ampio spettro».
L
a direttrice del Conservatorio “Francesco Cilea”, Mariella Grande commenta: «Sono lieta che continui questa stretta collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, nell’ambito di un Protocollo d’intesa sottoscritto un anno fa». E continua. «Grazie a questa sinergia, abbiamo proposto esecuzioni musicali di altissimo livello in una delle sedi più idonee per promuovere le professionalità d’eccellenza dell’Istituto e per valorizzare la ricchezza del patrimonio culturale musicale reggino, anche presentando opere inedite di compositori calabresi».
Durante le aperture straordinarie del giovedì e del sabato, dalle 20.00  alle 23.00, si entra al Museo con soli 3 euro, per visitare le meraviglie che esso contiene e trascorrere imperdibili Notti d’Estate in terrazza. (rrc)

REGGIO: LA CAMERA DI COMMERCIO PER FARE RETE NEL TURISMO

2 agosto – La presentazione dell’agile guida realizzata a cura della Camera di Commercio di Reggio sulla Città Metropolitana è stato il pretesto per illustrare un progetto di rete che andrà a coinvolgere tutta la filiera economico-produttiva del turismo. Un tempo c’era l’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo (AAST, magnificamente guidata da Amerigo Degli Atti), poi sono seguite le cosiddette Aziende di Promozione Turistica (APT), ma le operatività sono oggi scarse (mancano persino i punti informativi): per questo il ruolo scelto dell’Ente Camerale presieduto da Ninni Tramontana nell’ambito del turismo è ammirevole e degno di ogni considerazione. Il turismo è l’elemento portante dello sviluppo della città metropolitana, con i suoi 97 comuni: occorre a volte sostituirsi alla pubblica amministrazione, disattenta e distratta in queste tematiche visto che si ferma spesso a tante parole e buoni propositi ma non realizza nulla di concreto. Così Tramontana e lo staff della Camera di Commercio, sotto la guida del Segretario Generale Natina Crea, hanno deciso che occorre passare ai fatti, con un obiettivo importante: fare rete.

Il prof. Tullio Romita, il segretario generale Natina Crea e il Presidente della Camera di Commercio di Reggio Ninni Tramontana

Si parte da una piccola brochure stampata in 50mila copie e dsponibile anche via web, ma si punta a realizzare un osservatorio permanente sul turismo in modo tale che l’industria turistica possa definirsi e diventare davvero tale.
«La guida – ha detto il Presidente Tramontana – aggiunge un ulteriore tassello all’attività di valorizzazione del patrimonio culturale e di promozione turistica del territorio che l’ente camerale sta portando avanti, in particolare, attraverso la realizzazione, prima, e la successiva e costante implementazione del “Data warehouse Sitireggini e, soprattutto, dà evidenza della visione di sistema e della strategia di condivisione e collaborazione tra tutti gli enti partner del Coordinamento Istituzionale per la promozione e lo sviluppo turistico della Città Metropolitana di Reggio Calabria». Ovvero la Sovrintendenza dei beni culturali, il Polo Museale della Calabria, il Museo Archeologico di Reggio, il Parco Nazionale d’Aspromonte, il DIpartimento dArTe dell’Università, con una lunga fila di collaborazioni importanti come Italia Nostra, il Touring Club, il Museo Diocesano di Reggio e varie associazioni legate al territorio
All’incontro con stampa e operatori turistici hanno preso parte Giuseppe Bombino, Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte; Filippo Quartuccio, Delegato Cultura della Città Metropolitana di Reggio Calabria; Giacomo Oliva, per il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria di cui dirige l’importante biblioteca; Fulvia Soffrè, Delegata Ministero Beni Culturali – Soprintendenza beni architettonici e paesaggistici delle Province di Reggio Calabria e Vibo Valentia. Soprattutto il prof. Oliva ha messo in evidenza la necessità di fare rete tra i vari partner coinvolti nel progetto turismo, un’idea totalmente condivisa dal consigliere metropolitano Quartuccio e ribadita dal presidente del Parco Bombino. Occorre far conoscere i luoghi, le tipicità del territorio, le specialità eno-gastronomiche, valorizzare le bellezze naturali, ma stimolare anche il turismo religioso e di cammino, rispondendo anche  alla domanda di strutture di ospitalità adeguate.
L’iniziativa dell’Ente Camerale è dunque un buon punto di partenza, perché comunque le criticità ci sono e non sono nemmeno di competenza della Camera di Commercio: come ha fatto notare la rappresentante di Italia Nostra Angela Martino ci sono posti bellissimi, ma non esistono i mezzi pubblici per raggiungerli. Il turismo non può basarsi esclusivamente sul trasporto privato, richiede logistica, organizzazione e coordinamento.
Il turismo è un settore che potrebbe trainare l’intera economia della Città Metropolitana ma nel medio e lungo periodo i dati delle rilevazioni Istat evidenziano una scarsa vivacità e dinamicità in termini di arrivi e presenze turistiche. Ciò viene confermato anche dalle rilevazioni congiunturali e previsionali, effettuate a cura dell’Osservatorio Turistico della Camera di commercio in collaborazione con l’Università della Calabria, riferite ai primi mesi del 2018, illustrate nel corso dell’evento da Tullio Romita, responsabile scientifico del CREST dell’Università della Calabria. Il prof. Romita ha, inoltre, presentato l’indagine conoscitiva messa a punto nell’ambito dell’Osservatorio per coinvolgere associazioni ed operatori turistici nelle attività di rilevazione delle caratteristiche e delle attese della domanda turistica presente nel territorio durante la stagione in corso.


La guida, come s’è detto, è solo un punto di partenza, ma va dato atto alla Camera di Commercio della decisa voglia di partecipare alla crescita e allo sviluppo del territorio e alle trasformazioni che dovranno avvenire. Intanto, la brochure . in italiano e in inglese – offre molti spunti al visitatore, soprattutto a chi viene in Calabria per la prima volta. È suddivisa in sei aree identitarie (Area dello Stretto, Costa Viola, Bosco degli ulivi, Aspromonte, La Costa jonica, Area grecanica) che illustrano in maniera concisa le peculiarità del territorio, per accompagnare il turista italiano e straniero lungo un viaggio di scoperta e di esperienza delle numerose e sorprendenti testimonianze storiche, delle risorse ambientali e naturalistiche, delle tradizioni, delle produzioni, dei sapori e di tutto ciò che sa emanare il “calore” ed il “colore” di questa terra bagnata dal mare e abbracciata dalla montagna.
Infine, sono state presentate dal Segretario generale della Camera di commercio Natina Crea le iniziative che l’Ente sta avviando per le imprese turistiche: oltre alla riedizione per il 2019 del bando per l’assegnazione dei marchi di qualità Ospitalità italiana e Tradizioni reggine in tavola, è di imminente pubblicazione, la manifestazione di interesse finalizzata a dare visibilità attraverso sitireggini.it ai servizi turistici che imprese ed associazioni attive sul territorio mettono a disposizione dei visitatori, fornendo anche i necessari contatti. Con un duplice obiettivo: contribuire alla creazione di sistemi di offerta turistica “in rete” e supportare il turista nella costruzione di una “vacanza esperenziale”. (rrc)

TUTTI A MONASTERACE AD AMMIRARE IL MOSAICO DEL DRAGO

1° agosto – Un’opportunità straordinaria e a non perdere: oggi e domani al Parco archeologico di Kaulonia (a Monasterace – RC -, contrada Runci ) apertura eccezionale del mosaico pavimentale della Sala dei draghi e dei delfini. Con il richiamo del mosaico sarà possibile scoprire un’area archeologica di grandissimo valore, fino ad oggi – immeritatamente – trascurata dal turismo culturale,
L’iniziativa è del Polo Museale della Calabria, guidato da Angela Acordon, e del direttore del Parco e Museo di Kaulonia Rossella Agostino, con l’obiettivo di offrire al pubblico un’ulteriore l’occasione per prendere visione di manufatti di particolare fascino e suggestione archeologica, ma anche di ricordare la valenza del patrimonio storico-archeologico del territorio calabrese e reggino in particolare. Dopo quest’esposizione eccezionale,il mosaico andrà in prestito al Museo archeologico nazionale di Reggio.
Per la realizzazione dell’iniziativa hanno collaborato a Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Reggio Calabria e della provincia di Vibo Valentia, del Comune di Monasterace, dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica e della Delegazione di Spiaggia di Monasterace, della Cooperativa Vivikaulon-Servizi aggiuntivi Museo archeologico di Kaulonía. L’apertura eccezionaledel mosaico è stata possibile anche grazie alla sponsorizzazione di Restauro opere d’arte Giuseppe Mantella e della Ditta Falcomar.


Il mosaico della cosiddetta Sala dei Draghi e dei Delfini, realizzato con tessere policrome, di particolare interesse scientifico per la sua fattura, per la ricercatezza del tema figurativo e per le dimensioni, è da considerarsi tra le testimonianze più significative riconducibili al centro magno-greco di Kaulonía, identificato dall’archeologo Paolo Orsi agli inizi del Novecento e localizzato nell’odierna cittadina di Monasterace Marina. Testimonianze oggi conservate nell’area del Parco archeologico dedicato allo stesso centro e situato in contrada Runci, lungo la Strada Statale 106, nel comune di Monasterace ai piedi della suggestiva Collina del Faro.
Dopo la scoperta, a cura della Soprintendenza Archeologica della Calabria, nel 2012, nell’ambito delle attività di ricerca condotte nel sito di Kaulonia, il mosaico ad oggi ricordato come uno dei più importanti e dei più antichi ritrovati in Magna Grecia, è stato ricoperto per una sua opportuna tutela e conservazione, dopo un intervento di restauro conservativo finalizzato alla messa in sicurezza delle parti più deteriorate.


Il mosaico, di circa 30 mq e databile tra fine IV-inizio III secolo a C., costituisce il piano pavimentale centrale di un lungo vano con piscina per il bagno caldo di un edificio termale, eretto su un edificio pubblico già esistente, munito di ambienti di rappresentanza e di servizio. Colpisce la particolare ricchezza dei motivi e dei soggetti decorativi scelti – delfini, draghi, ippocampi – e la loro composizione armoniosa con particolari tecnici quali l’uso di lamine in piombo per delineare i profili dei delfini. Lo schema compositivo del mosaico – realizzato con tessere policrome in pietra naturale, ceramica e terracotta di varie forme e dimensioni – pone al centro sei medaglioni con motivi floreali, delimitati da più listelli colorati, la cui particolare composizione dà luogo a una visione prospettica, mentre sul lato occidentale e meridionale sono disposti stretti e lunghi pannelli con figure di animali marini (draghi, delfini e ippocampo) affrontati per coppie. Un particolare decorativo è costituito inoltre, in prossimità dell’accesso alla sala, da una rosetta circolare a 12 petali.

Angela Acordon, direttore del Polo Museale della Calabria
Angela Acordon, direttore del Polo Museale della Calabria

Il prestito del mosaico al Museo di Reggio (da cui si avrà in cambio in prestito una sfinge) ha suscitato particolari timori su un eventuale mancato ritorno alla sua sede naturale. La direttrice del Polo Museale della Calabria, Angela Acordon, a questo proposito ha scritto una lettera aperta dove si legge: «Per chi non riuscisse a immaginarlo, il Museo non è solo ciò che espone, ma è anche un insieme di grane (impianti malfunzionanti da sostituire, manutenzioni del verde e dei servizi, edificio – di proprietà comunale – in certe parti quasi fatiscente e chi ne ha più ne metta). Al Polo stiamo lavorando da soli per risolvere i problemi e offrire al pubblico uno spazio decente, pulito, senza rischi…
Il Museo, dunque, non è solo il mosaico del Drago. E seppur ne è il simbolo, il Museo non è solo il Drago anche dal punto di vista dei reperti, che offrono la possibilità di una visita ugualmente elevata. Non ha perciò senso, anche se ne comprendo la logica provocatoria, dire che senza quel mosaico il Museo di Kaulonia può anche essere chiuso. Se per qualche mese il Drago si sposta entrando a far parte di una mostra che inanella una sequenza di capolavori provenienti dai più importanti Musei archeologici d’Italia, non credo che ciò venga a detrimento del Museo dal quale il Drago proviene, ma penso anzi che esso venga ancor più valorizzato e che venga aumentata la diffusione della sua conoscenza, portando  in futuro più persone a cercarlo nel Museo della cittadina di Monasterace.
Sono convinta che questa operazione non darà lustro esclusivo alla mostra organizzata dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, ma che ne deriveranno benefici notevoli anche per il Museo di Kaulonia, per una sua immagine più dinamica e vivace. Tanto più che da oltre un mese il Museo di Reggio Calabria ha accolto la proposta avanzata dal Polo Museale di avere in cambio, per lo stesso periodo, la testa in terracotta proveniente dal tempio della Passoliera e provo particolare orgoglio ad aver saputo leggere nella mente di Francesco Cuteri, che qualche giorno fa, schierandosi contro la partenza del Drago, ha affermato che, se davvero dovesse partire, avrebbe voluto in cambio proprio questo bene.
Uno scambio temporaneo di opere – comunicato alla Direzione Generale Musei, che nulla ha eccepito – che in altra circostanza non ha trovato né intoppi, né critiche. Mi riferisco alla preziosa Laminetta orfica del Museo Archeologico Nazionale di Vibo Valentia, simbolo di quest’ultimo Museo come il mosaico del Drago lo è di quello di Monasterace, partita per un’importante mostra a Paestum e sostituita dalla magnifica e problematica testa bronzea “del Sele”. Lo scambio è iniziato a maggio e durerà fino al 7 ottobre (dunque durerà per tutta l’estate).
Caro Sindaco, cari archeologi, cari cittadini di Monasterace, cari amici – protettori veri, ma per cortesia sempre, non solo in questa occasione! – del Museo di Kaulonia, non dovete temere – come avete scritto – che il Drago possa non ritornare: non lo farebbe il Direttore del Museo di Reggio, non lo farei io, ma soprattutto non ce lo permetterebbe la Direzione Generale Musei. In ogni caso vi offro la mia parola, che per chi mi conosce è più di una garanzia, che questo non accadrà».