Bevacqua (PD): Affrontare immediatamente la vertenza degli agricoltori calabresi

Il consigliere regionale e capogruppo del Pd, Mimmo Bevacqua, ha chiesto all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, di affrontare immediatamente la vertenza degli agricoltori calabresi, mettendo in campo «una programmazione rinnovata dopo un confronto con i lavoratori e i loro rappresentanti».

È necessario, anche, fare «luce anche sulle denunce che sono state veicolate dalla stampa in ordine alla lentezza degli uffici preposti al rilascio di autorizzazioni e rimborsi e a presunti episodi di corruzione per accelerare le pratiche».

«Il malessere che stiamo registrando – scrive Bevacqua in una nota – è profondo ed è figlio di una cattiva gestione complessiva, nazionale e locale, che non ha tenuto nella giusta considerazione le necessità degli agricoltori, messi a dura prova dalla pandemia, dalla guerra e una crisi economica che ha visto lievitare i costi per la gestione delle imprese, con aumenti inconcepibili per carburanti e materie prime».

«Per non parlare, poi – ha aggiunto – della crisi che hanno dovuto gli agricoltori a causa delle continue incursioni dei cinghiali e i danni con cui sono stati costretti a confrontarsi i produttori vitivinicoli per l’effetto dei cambiamenti climatici. Inevitabile che, prima o poi, questa situazione scoppiasse in tutta la sua gravità, specialmente in una fase in cui ci si aspettava, invece, un’iniezione di risorse dai fondi europei e dal Pnrr. La mancanza di programmazione di provvedimenti in grado di valorizzare le nostre eccellenze e introdurre le indispensabili innovazioni tecnologiche nel comparto hanno fatto il resto».

È necessario, anche, fare «luce anche sulle denunce che sono state veicolate dalla stampa in ordine alla lentezza degli uffici preposti al rilascio di autorizzazioni e rimborsi e a presunti episodi di corruzione per accelerare le pratiche».

«Come gruppo del Pd – ha concluso – siamo pronti a fornire il nostro contributo fattivo per dare ossigeno a un settore nevralgico per l’economia calabrese». (rcz)

 

Focus sulla Bovalino-Bagnara nell’incontro tra Muraca (PD) e i sindaci dell’area della Locride

Sono state messe in evidenza  le criticità presenti sulla rete viaria del comprensorio tra Bovalino e Bagnara che, soltanto negli ultimi sei mesi, ha registrato ben otto vittime tra i residenti, nel corso dell’incontro tra i sindaci di Africo, Careri, Platì e San Luca e il consigliere regionale del Pd Giovanni Muraca.

Muraca ha ascoltato con attenzione i sindaci e raccolto criticità e proposte, ribadendo come sia prioritario il diritto alla mobilità dei cittadini della Locride, così come la messa in sicurezza della rete viaria dell’area sud, con particolare attenzione alla viabilità delle aree interne.

Nel corso dell’incontro è stata poi posta l’attenzione sulla necessità di realizzare il tratto della Nuova Strada Stata 106 tra Palizzi e Locri, unitamente alla messa in sicurezza della trasversale già esistente Bovalino-Bagnara (SP2) e Bovalino-Platì (SP2 dir) su cui sono improcrastinabili interventi che possano ripristinare la viabilità nel tratto tra Platì Centro ed i piani di Zervò, cuore dell’Aspromonte. 

I sindaci e il consigliere Muraca hanno ribadito come  la realizzazione del nuovo tracciato della Grande Strada di Comunicazione Bovalino-Bagnara sia diventata ormai indispensabile e vada inquadrata quale opera strategica per lo sviluppo del territorio.

«In tale contesto – ha concluso Muraca – è utile e di necessaria importanza, dare la dovuta rappresentanza alla quinta area omogenea aspromontana, così come previsto dallo Statuto della Città Metropolitana di Reggio Calabria». 

Lo stesso consigliere Muraca ha garantito che si farà promotore di tale istanza verso il Sindaco Metropolitano Giuseppe Falcomatà(rrc)

 

Riordino funzioni della Regione, il PD Calabria presenta proposta di legge

Il gruppo Pd in Consiglio regionale ha presentato una proposta di legge sul “Riordino delle funzioni amministrative della Regione Calabria” che sarà depositata domani negli uffici di palazzo Campanella.

La proposta di legge rappresenta la prima iniziativa legislativa per riportare al centro dell’attenzione degli organi regionali l’esigenza di valorizzare, anche in Calabria il ruolo degli enti locali, in particolar modo dei Comuni, che sono stati oltremodo penalizzati negli ultimi anni.

Il quadro normativo sul riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni e le difficoltà finanziarie degli enti locali determinano persistenti elementi di incertezza che investono l’intero sistema istituzionale calabrese e che, se non affrontati con nuovi strumenti legislativi, rischiano di creare un vero ‘corto-circuito’ nel rapporto tra Regione ed enti locali.

È necessario, pertanto, rafforzare la coesione sociale, promuovendo, anche in attuazione del principio di sussidiarietà, di cui all’art. 118 della Costituzione, la partecipazione dei cittadini nel perseguimento degli obiettivi e nei processi di attuazione delineati dal presente progetto normativo. Gli oggetti specifici di questa proposta di legge riguardano in particolare: la definizione del nuovo ruolo istituzionale della Regione e degli enti locali in alcuni settori e il rafforzamento degli strumenti di cooperazione e di concertazione; nonché il nuovo riparto delle funzioni amministrative in alcuni settori, prevedendo anche la partecipazione delle comunità locali alla programmazione delle funzioni esercitate dalla Regioni, nonché la facoltà per i Comuni, singoli o in forma associata, di presentare richiesta di attribuzione di funzioni alla Regione che dovrà valutare la richiesta, secondo i principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione.

La proposta di legge rimane aperta al contributo dei soggetti interessati e procederemo a sottoporla anche a Upi e Anci. (rrc)

Migrazione sanitaria, Pd Calabria: Serve battaglia nazionale per bloccare autonomia

Il Partito Democratico Calabria ha denunciato come «i dati forniti dall’ultimo report della Fondazione Gimbe in ordine alla migrazione sanitaria per l’anno 2021 destano profondo allarme anche in vista della discussione in Senato sull’autonomia differenziata elaborata dal ministro Roberto Calderoli e dalla Lega».

«Secondo l’analisi di Gimbe – prosegue la nota dei consiglieri dem – la mobilità sanitaria interregionale in Italia nel 2021 ha raggiunto un valore di 4,25 miliardi, cifra nettamente superiore a quella del 2020 ( 3,33 miliardi), con saldi assai variabili tra le Regioni del Nord e quelle del Sud. Il saldo è la differenza tra mobilità attiva, ovvero l’attrazione di pazienti provenienti da altre Regioni, e quella passiva, cioè la “migrazione” dei pazienti dalla Regione di residenza. Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, Regioni capofila dell’autonomia differenziata, raccolgono il 93,3% del saldo attivo, mentre il 76,9% del saldo passivo si concentra in Calabria, Campania, Sicilia, Lazio, Puglia e Abruzzo».

«Una situazione drammatica che certifica la sperequazione esistente tra il Nord e il Sud del Paese – hanno detto i consiglieri del Pd – e che l’autonomia differenziata finirà con l’aumentare ancora, né alcuna garanzia è stata fornita dal governo nazionale in ordine ai Lep. Altro elemento che contribuisce ad aumentare la preoccupazione e il rischio per cittadini meridionali di vedere calpestato il proprio diritto alla salute. Sono poi le parole di Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, a confermare quanto stiamo dicendo da mesi senza che il governo regionale presti alcuna attenzione alle problematiche da noi sollevate, né alla tutela degli interessi della Comunità che è chiamato a rappresentare. ‘In tal senso – afferma Cartabellotta commentando il report sulla migrazione sanitaria  – risulta ai limiti del grottesco la posizione dei Presidenti delle Regioni meridionali governate dal Centro-Destra, favorevoli all’autonomia differenziata. Una posizione autolesionistica che dimostra come gli accordi di coalizione partitica prevalgano sugli interessi della popolazione’».

«Non si può dunque perdere ulteriore tempo – conclude la nota stampa del gruppo del Pd – e serve avviare una battaglia nazionale per bloccare il progetto di secessione dei ricchi avviato dalla Lega. In tal senso supporteremo con iniziative pubbliche l’azione di contrasto che oggi sarà avviata dai senatori dem e dal segretario regionale Nicola Irto». (rcz)

Il Pd Calabria presenta mozione per rifinanziare fondo per contrastare disturbi dell’alimentazione

Il gruppo Pd in Consiglio regionale ha depositato una mozione per impegnare la giunta regionale ad esprimersi formalmente nei confronti del governo nazionale e fare in modo che venga rifinanziato il Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione che è stato azzerato con l’ultima finanziaria.

Nel testo della mozione si ricorda che lo scorso 15 marzo 2023 si è svolta la Giornata nazionale dei disturbi del comportamento alimentare, ovvero la Giornata del fiocchetto lilla, per focalizzare l’attenzione sulle disfunzioni dell’alimentazione oggi associate, anche, alla recente pandemia. Un’attività di sensibilizzazione fondamentale, considerato che secondo i dati dalla survey nazionale del Ministero della Salute 2019-2023, che incrocia fonti diverse, Schede di Dimissione Ospedaliera (Sdo), accessi ai centri specializzati e alla specialistica ambulatoriale, al pronto soccorso e le esenzioni, sono oltre 3 milioni le persone in Italia in cura per anoressia, bulimia e binge eating.

«Si tratta di un’epidemia nascosta – si legge nella mozione – che si fronteggia con una rete di cura del Servizio sanitario nazionale che, invece, retrocede, a fronte del galoppante aumento dei casi».

Non solo, ma con l’ultima legge di bilancio, approvata dal governo nazionale nel dicembre 2023, è stata azzerata la disponibilità finanziaria del Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, mettendo in discussione l’intera struttura di assistenza e prevenzione costituitasi grazie alle risorse messe a disposizione del Fondo stesso.

Da qui la richiesta del Pd che, tramite la mozione appena depositata, impegna la giunta regionale «ad esprimersi formalmente nei confronti del Governo affinché si provveda nel più breve tempo possibile al rifinanziamento del Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione e all’emanazione dei decreti attuativi necessari per l’inserimento dei disturbi alimentari nel Livelli Essenziali di Assistenza (Lea)». (rrc)

 

Bevacqua (PD): Si ripristini posti letto a Reparto di Medicina dell’Ospedale di S. Giovanni in Fiore

Il consigliere regionale del Pd, Mimmo Bevacqua, ha chiesto che siano ripristinati, al più presto, i 20 posti letto al reparto di Medicina dell’Ospedale di San Giovanni in Fiore, «adesso che l’organico lo consente».

«Non si capisce perché – ha proseguito Bevacqua, sposando appieno l’appello del capogruppo dem nel civico consesso di San Giovanni in Fiore, Domenico Lacava – debba proseguire una situazione di disagio presso il nosocomio florense che aveva visto ridotti a dieci i posti letto disponibili nel reparto di Medicina, proprio a causa dell’assenza di personale specializzato. Adesso che le falle dell’organico sono state risolte il numero dei posti letto è rimasto immutato con i conseguenti rischi per la salute dei cittadini del popoloso comprensorio».

«I vertici dell’Asp, di concerto con l’Ufficio del Commissario, verifichino al più presto la situazione in atto e attivino immediatamente le procedure per ripristinare i posti letto all’ospedale di San Giovanni in Fiore. Con i Lea ai minimi storici e con le tante criticità da affrontare – ha concluso  Bevacqua – non serve caricare la gestione anche di problemi facilmente risolvibili con un minimo di ragionevolezza gestionale». (rcs)

 

Il Pd Calabria: Tutte le forze politiche unite contro l’autonomia differenziata

«Senza più ipocrisie uniamo tutte le forze politiche della Calabria per fermare la scellerata riforma di Calderoli e della Lega che metterebbe in discussione diritti fondamentali dei cittadini, finendo con lo spaccare in due il Paese». È quanto ha ribadito il gruppo Pd in Consiglio regionale, invitando il centrodestra a partecipare a un incontro pubblico contro l’autonomia in programma nei prossimi giorni.

Una iniziativa aperta non solo ai partiti, ma anche «alle Associazioni, ai rappresentanti del clero – si legge nella nota – e tutti coloro i quali non vogliono che la Calabria veda cancellata ogni speranza di futuro. Un bambino di Benevento deve avere gli stessi servizi e le stesse possibilità che ha un bambino di Sondrio. I Lep vanno finanziati e vanno finanziati tutti, non solo – come vorrebbe il ministro Calderoli – quelli oggetto delle possibili intese».

«Le parole usate dal presidente della giunta che dovrebbe però chiarire come mai Forza Italia – hanno detto i dem – continua a garantire i voti all’autonomia differenziata che ormai è arrivata alla fase dell’esame finale. Se davvero all’interno dei partiti del centrodestra calabrese è maturata una nuova consapevolezza, è il momento di smetterla con ipocrisie e sloga vuoti e di cominciare ad assumere iniziative concrete per fermare la deriva secessionista attuata dalla Lega di Salvini». (rcz)

Bevacqua (PD): Occhiuto intervenga dopo il nuovo crollo della frana di Cozzo Pantasima

Il consigliere regionale del Pd, Mimmo Bevacqua, ha rivolto un appello al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, affinché «il governo regionale adotti le necessarie misure per prevenire ulteriori fenomeni franosi con i conseguenti gravi rischi per la popolazione».

«Non può cadere nel vuoto l’ennesimo appello di don Franco Romano, amministratore della Parrocchia di San Bartolomeo, in località traforo a Rossano centro, dopo il nuovo crollo avvenuto vicino alla Chiesa che, soltanto per fortunate coincidenze, non ha provocato una tragedia», ha detto Bevacqua, sottolineando come «la causa del problema continua a rimanere la stessa da anni: la grande frana di Cozzo Pantasima che minaccia l’intero quartiere traforo, dove abitano più di 200 famiglie e per la maggior parte anziani».

«La situazione è insostenibile – dice ancora Bevacqua – e servono interventi immediati per mettere in sicurezza la zona».  (rrc)

Bevacqua (PD): Salvini e Occhiuto indichino le opere avviate, realizzate e in programma

Il consigliere regionale del Pd, Mimmo Bevacqua, ha evidenziato come «il  gioco delle tre carte che stanno mettendo in atto il ministro Matteo Salvini e il governo di centrodestra sulle risorse destinate alla costruzione del Ponte sulle Stretto e alle altre infrastrutture di Calabria e Sicilia ha superato il limite della decenza».

«E dispiace davvero che questo giochino, che erode risorse e speranze di futuro ai calabresi, trovi sponda da parte del governatore Roberto Occhiuto», ha detto Bevacqua dopo le ultime dichiarazioni del governatore in relazione alle presunte “compensazioni” che la nostra Regione riceverebbe in cambio del sì al Ponte e alla compartecipazione alla sua costruzione, rinunciando a parte delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione.

«È chiaro che rinunciando agli stanziamenti del Fondo di Sviluppo e Coesione la Calabria rinuncia al finanziamento di altre opere per realizzare il Ponte sullo Stretto e subisce, ancora una volta, la volontà del governo nazionale e del ministro Salvini che procede senza ascoltare nessun rappresentante dei territori, sulla stessa costruzione dell’infrastruttura, e poi impone il cofinanziamento a Sicilia e Calabria. Come se ciò non bastasse – ha proseguito il capogruppo dem – a Roma il governatore si è reso coprotagonista di una conferenza stampa, insieme al ministro Salvini, annunciando risorse per Rfi e la rete ferroviaria della Calabria, senza specificare da dove sarebbero arrivate queste risorse e senza rispondere ad alcuna domanda sul tema. Tanto che la deputazione calabrese ha già annunciato il deposito di interrogazioni parlamentari sul punto».

«Non solo – ha detto ancora Bevacqua – adesso Occhiuto prosegue nel suo show, continuando a fare riferimento a somme e stanziamenti per i trasporti calabresi che già da tempo dovrebbero solo essere stati investiti e nulla hanno a che fare con il Ponte. Il presidente ha fatto riferimento a somme che Anas metterebbe a disposizione, ma che risultano già erogate per effetto di una delibera Cipe del 2017, frutto dell’accordo tra Mit e Anas per due miliardi complessivi. Di questa cifra, circa 864 milioni avrebbero dovuto riguardare il tratto autostradale tra Cosenza Sud e Altilia Grimaldi, nonché il nuovo svincolo di Cosenza Nord. Invece di riannunciare finanziamenti, il presidente dovrebbe chiarire che fine abbiano fatto queste somme e perché le opere previste non siano state realizzate».

«Stesse considerazioni valgono per gli 800 milioni annunciati per la SS 106 tra Crotone e Sibari  – ha ricordato – che sono spariti dai radar, senza che nessuna opera sia stata neanche avviata e che forse fanno parte dei tre miliardi annunciati per la statale jonica nel suo complesso. Nessuna chiarezza, infine, c’è sulla realizzazione dell’alta velocità. Le considerazioni fatte dal presidente in ordine alla galleria di Santo Marco confermano che, a prescindere dalle discussioni sui tracciati, l’idea del governo è quella di bloccare l’alta velocità a Tarsia».

«I calabresi sono stufi di essere presi in giro – ha concluso Bevacqua – serve chiarezza su stanziamenti, tempi e opere. Non basta annunciare risorse, sempre le stesse, in più anni e poi non offrire un adeguato cronoprogramma, né illustrare le opere effettivamente realizzate. Agli annunci di finanziamenti di cui Salvini e Occhiuto sono ormai recordman assoluti devono seguire i resoconti sulle opere avviate o realizzate. E da questo punto di vista, di certo, siamo allo zero assoluto. Aspettiamo, dunque, l’arrivo in Calabria dei vertici di Anas e Rfi che abbiamo già chiesto in Consiglio regionale per vederci chiaro». (rcz)

Il Pd: Occhiuto sta svendendo la Calabria per la propria carriera politica

Il Partito Democratico calabrese contesta la scelta del presidente della Regione Calabria di assecondare la richiesta della Lega di finanziare il Ponte sullo Stretto con 300 milioni del Fondo per lo sviluppo e la coesione, denunciando come «Roberto Occhiuto sta svendendo la Calabria per la propria carriera politica. È un comportamento gravissimo e imperdonabile».

«Queste risorse – hanno precisato i dem della Calabria – dovrebbero, invece, servire a rimuovere gli squilibri economici e sociali del nostro territorio rispetto al resto dell’Italia. Occhiuto si rende, dunque, complice del delirio politico del ministro Matteo Salvini, a differenza del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha finora mostrato di avere la schiena dritta, difendendo i siciliani. Così come, anche sull’autonomia differenziata, Occhiuto abbaia, ma non morde mai, a riprova del suo opportunismo politico, privo di limiti».

«In sostanza – hanno concluso i dem calabresi – il presidente della Regione Calabria avalla, per restare a Palazzo, il perverso disegno del Governo a trazione leghista, e quindi anti meridionalista, che con l’autonomia differenziata vuole sganciare il Sud dal resto dell’Italia e con il progetto di un ponte irrealizzabile intende togliere opportunità di crescita sociale ed economica ai calabresi e i siciliani». (rcz)