Senese (Fenealuil): Non è stato fatto nessun censimento di ponti e viadotti

La segretaria generale di Feneauil Calabria, Maria Elena Senese, ha chiesto del censimento dei ponti e dei viadotti, annunciato nel 2021 dall’assessore regionale Catalfamo, ma di cui non si è più saputo nulla.

«Il progetto, pensato dopo il catastrofico crollo del ponte Morandi a Genova – ha spiegato Senese – che coinvolge l’intera rete viaria secondaria delle infrastrutture calabresi, è stato avviato dalla Giunta regionale con la delibera 207 del 23 luglio 2020, con uno stanziamento di 5 milioni di euro a valere sui fondi Pac 2014-2020».

«Successivamente, come si evince da note stampa ufficiali della Regione Calabria – ha continuato – è stato firmato un decreto del ministro delle Infrastrutture che prevede l’assegnazione di fondi pari a 1 miliardo e 150 milioni di euro alle Province e alle Città metropolitane per la messa in sicurezza dei ponti e viadotti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti, in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza. Tale provvedimento ha assegnato complessivamente alle province calabresi l’importo di 65.337.754,45 euro, così suddivisi: Catanzaro: 13.609.888,57; Città metropolitana di Reggio Calabria: 14.297.774,57; Cosenza: 17.544.681,72; Crotone: 8.827.883,89; Vibo Valentia: 11.057.525,70».

«Era stato anche fissato il cronoprogramma del progetto che, in fase previsionale – ha aggiunto – prevedeva entro dicembre 2021: attività di censimento, raccolta della documentazione esistente, la programmazione delle ispezioni visive, affidamento dei servizi (allestimenti di cantieri, fornitura dispositivi per ispezioni visive, supporto tecnico).  Entro giugno 2022 ancora: esecuzione delle ispezioni visive, redazione delle schede di difettosità, individuazione dei ponti da sottoporre ad ispezioni speciali e/o valutazioni accurate e di dettaglio. Entro il mese di dicembre 2022: determinazione della Classe di attenzione dei ponti gestiti dalle Province».

«A giugno 2023, poi – ha ricordato –. Programmazione di verifiche accurate su un campione di ponti in Classe di attenzione “Alta”, affidamento dei servizi per l’esecuzione di campagne di indagini conoscitive e, infine, a dicembre 2023: esecuzione di verifiche accurate su un campione di ponti in Classe di attenzione “Alta”. Ad oggi, però, di tutto questo non sono rimaste che le parole sprecate in conferenza stampa e le promesse fatte ai calabresi. Poco o nulla».

«Ai vertici della Cittadella regionale, a più riprese – ha concluso – abbiamo chiesto che fine abbia fatto il censimento di queste opere infrastrutturali che, dopo un primo clamore mediatico, pare essere sparito nei cassetti di una burocrazia distratta e insipiente. In Calabria è tempo di fare e non di annunciare. La nostra regione non può attendere, non può finire ingabbiata in una campagna elettorale senza fine, i calabresi pretendono che i loro problemi, dalla manutenzione delle infrastrutture viarie all’erogazione di qualsiasi tipo di servizio, vengano affrontati e risolti». (rcz)

L’Unical e lo studio del crollo dei Ponti come quello di Longobucco

di FRANCO BARTUCCI – Proseguono le polemiche sul ponte di Longobucco, crollato in seguito alla piena del fiume Trionto, con il disinteresse totale da parte dei parlamentari della Camera che respingono una mozione presentata dall’on. Vittoria Baldino del Movimento Cinque Stelle che chiedeva l’immediata messa in sicurezza della struttura; mentre è stata approvata una mozione  del deputato Domenico Frugiuele della Lega che ha chiesto ed ottenuto il monitoraggio del viadotto da parte dell’Anas. 

Sui ponti come sui temi della difesa del suolo e dell’inquinamento in Calabria – e non solo – esiste da oltre quarant’anni una scuola che ne traccia gli aspetti scientifici e le ricadute tecniche dando utili indicazioni che potrebbero interessare tecnici, studiosi e politici. È il caso del Convegno annuale sulle Tecniche per la difesa del suolo e dall’inquinamento, che attualmente reca il titolo inglese “Italian Conference on Integrated River Basin Management (ICIRBM)”. Il Convegno fu concepito all’inizio come un Corso di Aggiornamento.

Istituito nel 1980 dal professore Giuseppe Frega, all’epoca ordinario di Acquedotti e Fognature e poi direttore del Dipartimento di Difesa del Suolo e successivamente Rettore dell’Università della Calabria, che fu affiancato nell’organizzazione e nella direzione  dal prof. Francesco Macchione, attualmente Ordinario di Costruzioni Idrauliche, nonché responsabile scientifico del Laboratorio LaMPIT (Laboratorio di Modellistica numerica per la Protezione Idraulica del Territorio) dell’Università della Calabria.

Al Convegno partecipano gli studiosi che in Italia fanno ricerca nel vasto ambito della difesa del suolo.

Lo stesso prof. Francesco Macchione ci fa notare che nell’ultima edizione del Corso, che si è svolta nel 2022, è stata dedicata grande attenzione all’argomento sulle intersezioni tra i ponti e i corsi d’acqua.

All’interno del Gruppo Italiano di Idraulica, un folto numero di ricercatori sta collaborando per poter redigere delle linee guida che possano mettere i tecnici nelle condizioni migliori per l’approfondimento degli aspetti idraulici che necessariamente devono essere tenuti in conto nella progettazione di queste strutture. Infatti è da tener presente che la gran parte dei crolli dei ponti è dovuta a fenomeni idraulici. In Italia in 12 anni 72 ponti sono crollati per cause legate all’acqua.

Occorre che la normativa italiana sulla progettazione dei ponti, molto attenta e articolata per ciò che riguarda gli aspetti strutturali, lo sia anche per gli aspetti idrologici ed idraulici. 

«Nel Convegno quarantasette co-autori provenienti da 22 Università italiane e straniere – ci tiene a sottolineare il prof. Francesco Macchione – hanno presentato i risultati in progress in relazioni specifiche che hanno riguardato la valutazione delle portate di progetto, la modellazione idraulica per l’analisi della vulnerabilità dei ponti, la formazione di ostruzioni ai ponti da parte di materiale legnoso, i casi dei ponti che attraversano corsi d’acqua minori con elevato trasporto di sedimenti, le opere di protezione dei ponti dai fenomeni erosivi, il confronto tra i protocolli per la valutazione della  vulnerabilità idraulica in uso in Italia, Regno Unito e Francia. Non è mancata infine la presentazione di alcuni casi di studio».

Una annotazione utile per chi è interessato, sia tecnici che politici, ad approfondire e conoscere bene questi aspetti ed argomenti legati alla difesa del territorio, è la possibilità che sarà data a breve di consultare sul sito web del Convegno ICIRBM gli Atti, che sono stati pubblicati a partire dal 1980, per un totale di 43  Volumi,  nella Collana “Technologies for Integrated River Basin Management – Tecniche per la Difesa del Suolo e dall’Inquinamento”, sotto la direzione dei professori Giuseppe Frega e Francesco Macchione, EdiBios (Cosenza). (fb)

Infrastrutture, intesa tra Regione, Anas e Consiglio Superiore Lavori Pubblici per monitorare ponti

Monitorare i ponti in Calabria. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa che darà firmato nei prossimi giorni tra la Regione Calabria, Anas e il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

Lo ha reso noto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, spiegando come «all’indomani del crollo del viadotto ‘Ortiano 2’, nella strada Sila-Mare, il Dipartimento Infrastrutture della Regione, su mio esplicito input, ha avviato un approfondimento per analizzare quanto accaduto e per valutare gli eventuali accorgimenti da mettere in campo».

«I ponti che negli anni sono stati realizzati dai diversi enti pubblici, ed oggi sono gestiti da Comuni, Province ed Anas – ha evidenziato – vanno controllati e monitorati con grande attenzione, e da governatore della Calabria ritengo che la Regione – pur non avendo avuto spesso parte attiva nella costruzione di queste opere e non avendone la gestione – debba supportare con ogni mezzo gli enti per ridurre il rischio delle infrastrutture calabresi. La Procura di Castrovillari, che sta svolgendo le indagini sul crollo della scorsa settimana, ci dirà se sono stati commessi errori o se non è stata rispettata la legge».

«Noi intanto – ha proseguito – vogliamo lavorare per aiutare a prevenire e per agevolare gli interventi laddove fosse necessario».

Da qui l’intesa, per «avviare – ha spiegato Occhiuto – in tempi rapidi questa grande opera di anticipazione del monitoraggio sui ponti della Calabria, a partire da quelli che, in occasione di eventi metereologici estremi, potrebbero avere maggiori criticità, in quanto situati negli alvei dei fiumi e dei torrenti maggiormente rilevanti».

«Nessun allarmismo – ha concluso –, ma è giusto fare un’attenta analisi di queste infrastrutture presenti nel nostro territorio». (rcz)

Dalla Regione 70 milioni di euro per messa in sicurezza dei ponti

Sono 70 milioni di euro la somma che la Regione Calabria ha stanziato per il progetto di monitoraggio di ponti e viadotti dell’intera rete viaria secondaria. Lo ha reso noto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo.

«Si è avuta ieri notizia che, dopo un passaggio in Conferenza Stato Regioni, che avverrà nei prossimi giorni – informa una nota dell’assessorato Infrastrutture – verrà firmato un decreto del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile che prevede l’assegnazione di fondi per 1.150.000.000 euro alle Province e Città metropolitane per la messa in sicurezza dei ponti e viadotti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti, in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza».

«Il provvedimento – è scritto ancora – assegna complessivamente alle province calabresi l’importo di 65.337.754,45 euro, così suddivisi: Catanzaro: 13.609.888,57; Città metropolitana di Reggio Calabria: 14.297.774,57; Cosenza: 17.544.681,72; Crotone: 8.827.883,89; Vibo Valentia: 11.057.525,70».

«Il progetto – si specifica – è stato operativamente avviato nello scorso mese di settembre 2020 attraverso una collaborazione tecnica con il ministero delle Infrastrutture e con il Consiglio superiore dei lavori pubblici, che hanno pienamente condiviso la metodologia proposta dalla Regione Calabria».

«Al dipartimento regionale Infrastrutture e Lavori pubblici – spiega l’assessorato –, con la collaborazione delle Province e della Città metropolitana di Reggio Calabria, è ormai in fase avanzata di attuazione, il censimento, tramite un apposito sistema informatico, degli oltre 2mila ponti appartenenti alla rete viaria provinciale. Nei prossimi mesi sarà completato il censimento e la valutazione della classe di rischio di ciascun ponte, in aderenza alle recenti linee guida approvate dal Consiglio superiore dei lavori pubblici nell’aprile 2020».

L’assessore Catalfamo sottolinea che «la Calabria è la prima Regione italiana che applicherà, su tutta la rete secondaria, questa recentissima metodologia tecnica, sviluppata dopo il drammatico crollo del ponte Morandi di Genova. Le applicazioni finora realizzate infatti si riferiscono a singoli ponti studiati per progetti di ristrutturazione o per particolari progetti di ricerca scientifica, ma è la prima volta che si avvia una applicazione estesa e generalizzata come sta facendo la Regione Calabria».

«Con l’arrivo delle importanti risorse ministeriali per la messa in sicurezza dei ponti – prosegue l’assessore –, l’attività di censimento finanziata dalla Regione potrà trovare immediata e concreta attuazione finalizzando l’impiego delle risorse sui viadotti che presentano maggiori deficit strutturali e dunque maggior livello di rischio per la sicurezza».Catalfamo conclude evidenziando che «si tratta di un ulteriore passo dell’iter che dal 2020 la Regione Calabria ha avviato per la messa in sicurezza della rete stradale secondaria che risente da troppo tempo della carenza di interventi di manutenzione straordinaria.

Al fine di coordinare l’attività regionale con quelle delle Province e della Città metropolitana, è stato convocato un incontro operativo presso la Cittadella regionale “Jole Santelli” per il prossimo 18 marzo, alle ore 11.30». (rcz)

DIPIGIGNANO (CS) – La città festeggia il gemellaggio con Ponti

Da oggi, fino a domenica 8 settembre, la città di Dipignano festeggia i 54esimo anniversario del gemellaggio con Ponti con una tre giorni dedicata alla cultura, musica, incontri ed eventi.

L’evento, che celebra il rapporti tra i due Comuni, rievoca la leggenda di un gruppo di calderai dipignanesi che, alla fine del 1500, nel portare in giro per l’Italia l’arte della lavorazione del rame, giunsero a Ponti, dove il generoso marchese Cristoforo del Carretto gli offrii ospitalità in cambio della sistemazione di un vecchio paiolo.

Così, dal 1965, i due borghi, rispettivamente in provincia di Cosenza e di Alessandria, ricordano in forma solenne e ufficiale l’originario e reciproco gesto di generosità e cortesia tra i loro abitanti.

Si parte questa sera, alle 19.00, a Piazza dei Martiri, con il concerto del tenore Federico Veltri, a cui seguirà l’accoglienza dei rappresentati di Ponti.

Alle 21.00, lo spettacolo Libera-Mente in un buffo teatro del Centro Studi Danza “Rosalba Viterritti”, con la voce narrante di Maria Chiara Nardi e, a chiudere la serata, il concerto dei Sugar For Your Lips.

Domani, alle 17.00, la dimostrazione di arti marziali di Titans ArenaSport Accademy Antognetti, a cui seguirà la caccia al tesoro per le vie del centro a cura dell’Associazione Animando.

Alle 20.30, il concerto del gruppo Sam Band, e alle 22.00 quello di Zabatta Staila feat Solfamì.

Domenica, ultimo giorno di festa, prima dello scodellamento del grande paiolo e della distribuzione della simbolica polenta dalle 19.00 in poi, ci sarà la rievocazione storica caratterizzata dalla sfilata in costume (con la novità assoluta della presenza di una delegazione della comunità di Alessandria del Carretto, per il legame diretto col casato di Ponti).

Seguirà, infine, un momento istituzionale e l’incontro dibattito dei sindaci del comprensorio Serre, Savuto, Presila col procuratore Nicola Gratteri e il senatore Nicola Morra. (rcs)