L’assessore Calabrese: Linee guida per certificazione competenze uno strumento fondamentale

L’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, ha evidenziato come «la certificazione delle competenze è uno dei punti chiave per una crescita e valutazione del bagaglio di competenze professionali ed è un’efficace prospettiva di politica attiva».

«La Regione Calabria, così per come stabilito dall’art 23 della legge regionale n. 25 del 2023 – ha spiegato – gestisce il sistema regionale integrato di certificazione delle competenze volto al riconoscimento, a livello nazionale, delle qualificazioni regionali e all’attuazione delle politiche regionali per l’apprendimento. Le qualificazioni sono rilasciate dalla Regione, attraverso Arpal Calabria, nel rispetto dei livelli essenziali di prestazione stabili dalla normativa statale vigente».

«Il Dipartimento lavoro e welfare – ha prosrguito – Calabrese -, guidato dal dirigente, Roberto Cosentino, ha elaborato e definito le linee guida nell’ambito delle quali si ritiene, inoltre, importante ed innovativo, adottare in via sperimentale per gli anni 2023-2026 un sistema di individuazione, validazione e certificazione delle competenze trasversali e non cognitive come definite dalla raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea dedicata alle competenze chiave per l’apprendimento permanente».

«Uno strumento fondamentale, dunque – ha proseguito – che mira alla valorizzazione del capitale umano, ponendo al centro le competenze trasversali di natura personale da mettere in relazione alle competenze non cognitive (Ncs) predittive del successo scolastico e professionale e finalizzate all’innalzamento dei livelli di qualificazione e occupabilità delle persone, all’incremento della competitività e produttività delle imprese, delle professioni e all’ammodernamento e al successo dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro».

«L’adozione di queste linee guida è un passo decisivo verso un pieno riconoscimento a livello europeo – ha concluso – del sistema stesso ed è un ulteriore passo avanti nel percorso innovativo che stiamo perseguendo per il Piano del lavoro regionale su cui stiamo, quotidianamente, operando per rendere efficace il processo sul rafforzamento delle politiche attive del lavoro». (rcz)

La vicepresidente Princi: Scuole promotrici di confronti interculturali

La vicepresidente della Regione, Giusi Princi, ha incontrato Padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa e direttore di tutte le scuole ivi ricadenti, e don Giuseppe Straface, vicario della diocesi di Rossano. Un incontro, incentrato fortemente sui temi dell’inclusione, sugli scambi e sui gemellaggi linguistici culturali, ha gettato le basi per l’avvio di un progetto pilota, finanziato dalla Regione Calabria, che vedrà coinvolte, attraverso l’Ufficio scolastico regionale, le scuole interessate di Rossano, Cariati e le scuole della Custodia di Terra Santa, con lezioni a distanza, con cadenza settimanale, su temi individuati dai rispettivi Consigli di classe.

Prima di tutto, però, come base per l’integrazione, è previsto un percorso intensivo di apprendimento linguistico con l’insegnamento dell’arabo, per gli studenti calabresi, e dell’italiano, per gli studenti della Terra Santa. A suggellare tale importante iniziativa sarà la visita ufficiale delle massime istituzioni calabresi a Betlemme, Nazareth e Gerusalemme, in occasione della simbolica cerimonia di accensione delle luci dell’albero di Natale, molto attesa e sentita in Terra Santa.

«La Regione Calabria – ha dichiarato Princi – incentiva questi percorsi formativi che fungono da stimolo per l’apertura ai Paesi del Mediterraneo e alle conseguenti prospettive di crescita culturale, sociale ed economica della Regione. È con grande partecipazione ed emozione, che diamo avvio a questo progetto pilota in Terrasanta: siamo convinti, infatti, che educare le giovani generazioni al dialogo interreligioso e al confronto sia la base della cittadinanza attiva in un contesto sempre più globale ed interculturale, nel quale occorre far scoprire a la diversità come valore». (rcz)

Regione, pubblicato avviso a sostegno delle politiche giovanili

È stato pubblicato l’avviso a sostegno delle politiche giovanili. Lo ha reso noto la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, sottolineando come «la Regione Calabria sostiene lo sviluppo di una armonica personalità giovanile ricorrendo al mondo associativo».

«Sono oltre 200 le associazioni sportive, culturali no-profit  – ha spiegato – che potranno essere, infatti, beneficiarie del contributo regionale per contrastare e prevenire il disagio tra i giovani. La dotazione finanziaria complessiva è di un milione di euro e trae origine dall’intesa che la Calabria ha stipulato con la Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha permesso, alla Regione, il recupero del fondo nazionale per le politiche giovanili, risalente addirittura al 2019».

«Si tratta – ha spiegato – di una misura importantissima, afferma nella nota la vice presidente, che abbiamo voluto con il presidente Roberto Occhiuto, perché riteniamo che in un tempo ‘inquinato’ dall’individualismo e dall’inasprimento della violenza che vede protagonisti, soprattutto i giovani, sia fortemente necessario lavorare sulla prevenzione del disagio attraverso interventi formativi, aggregativi che promuovano personalità giovanili forti e resilienti rispetto alle vulnerabilità della vita».

Le linee di azione riportate nell’avviso sono tre: la prima è dedicata ai giovani tra 15 e 34 anni ed è focalizzata su alcune tematiche di maggiore attualità ed allarme sociale come il disagio giovanile, bullismo, rischi legati all’uso di alcool e stupefacenti, atti di vandalismo, ma anche la violenza di genere, stalking e maltrattamenti in famiglia, uso sicuro di internet e delle nuove metodologie/rischi e pericoli della rete.

La seconda linea, sempre con il medesimo target anagrafico di riferimento, è volta a promuovere la collaborazione tra i giovani, l’integrazione e la creatività individuale attraverso attività sportive, teatrali ecc.

La terza linea, rivolta ai beneficiari tra i 16 e 34 anni, punta a sviluppare azioni di solidarietà in ottica di volontariato e assistenza socio-sanitaria, anche attraverso attività che consentano alle giovani generazioni di reagire ai disagi psicologici provocati dal Covid.

Possono presentare domanda le associazioni senza scopo di lucro nel cui statuto siano previste attività coerenti con quelle previste dallo stesso avviso.

La vice presidente Princi ringrazia la dirigente generale del dipartimento Istruzione e Cultura, Maria Francesca Gatto, la dirigente di settore Ersilia Amatruda, e informa le associazioni che la funzionaria del dipartimento, Caterina Torchio, è disponibile a fornire tutte le informazioni di supporto e di accompagnamento alla presentazione delle domane ai seguenti recapiti: caterina.torchio@regione.calabria.it – 0961/853929. (rcz)

L’assessore Pietropaolo al Mediteranée du Futur di Marsiglia

Per la prima volta, per volontà del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, la Calabria ha partecipato alla sesta edizione di Mediterranée du Futur, svoltosi a Marsiglia il 21 e il 22 settembre.

Due giorni di dialogo e confronto per affrontare le più importanti sfide che riguardano le Regioni che si affacciano sul Mediterraneo.

L’assessore regionale Filippo Pietropaolo è intervenuto in diversi panel e tavoli istituzionali in rappresentanza del presidente Occhiuto.

«Sono molto soddisfatto – ha dichiarato l’assessore Pietropaolo – dei proficui incontri di questi giorni, che ci consentiranno finalmente di intessere importanti rapporti con le Regioni che si affacciano sul Mediterraneo, europee ed extra-europee, su temi comuni quali la gestione dell’acqua, le energie rinnovabili, l’erosione costiera, la desertificazione, il fenomeno migratorio».

«L’idea, sposata dalla Regione Calabria – ha spiegato – è quella di realizzare, con tutti i partner coinvolti, una macroregione che ci consenta di avere maggiore forza decisionale. Ho espresso l’auspicio che durante questo semestre a presidenza spagnola si possa arrivare ad una soluzione definitiva».

«Nell’occasione – ha continuato Pietropaolo – ho annunciato che il prossimo 19 ottobre ci sarà un incontro a Roma con il ministro Tajani, il governatore Occhiuto nella sua veste di presidente della Commissione Intermediterranea della Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime, e le regioni che hanno partecipato al tavolo di lavoro di questi giorni, come Catalogna, Andalusia e Marsiglia. La Calabria, diversamente dal passato, punta molto sulla possibilità di rafforzare i rapporti con le altre realtà europee, partecipando al confronto sui temi più importanti e portando il proprio contributo ai processi decisionali».

«Ad esempio, di recente è stato approvato un regolamento europeo, che prevede l’applicazione alle grandi navi del meccanismo della compensazione delle emissioni, che rischia di penalizzare fortemente il porto di Gioia Tauro – ha concluso –. Per questo ho espresso la forte contrarietà della nostra regione, e mi sono confrontato anche con il presidente della  Commissione dello sviluppo regionale Younous Omarjee, che era stato anche in Calabria, chiedendo un suo supporto». (rrm)

Spi Cgil Calabria: Conferenza permanente sulle problematiche degli anziani sia luogo di confronto

Spi Cgil Calabria ha chiesto che la Conferenza Permanente sulle Problematiche degli anziani e dei pensionati assuma, concretamente, «il ruolo assegnatole dalla legge istitutiva e diventi realmente il luogo di confronto  tra Regione e Organizzazioni Sindacali sulle prospettive future dei piani sociali di zona, sul piano triennale  nazionale e regionale sulla non autosufficienza e sull’integrazione sociosanitaria».

«In Calabria non sono stati costituiti i tavoli con le parti sociali – viene ricordato – per discutere delle problematiche degli anziani, come previsto dall’art.11 della LR n. 12/18, e anche in tema sanitario il commissario ad acta alla sanità ha approvato la riorganizzazione della rete sanitaria territoriale e ospedaliera senza coinvolgere i sindacati. Per non parlare poi dei ritardi in tema di integrazione sociosanitaria, divenuta ormai un miraggio lontano mentre, al contrario, la sua realizzazione potrebbe favorire una presa in carico integrata dei bisogni di cura sia sanitari che assistenziali».

«Il nostro Paese torna in dietro – ha denunciato il sindacato – e rischia di lasciare indietro i più fragili, anziani, donne e giovani che rimangono esclusi dalla possibilità di miglioramento di una vita degna di un paese civile e che non hanno adeguati servizi a supporto ed a garanzia dei diritti sanciti dalla Costituzione. Chi ne fa le spese maggiormente è il Mezzogiorno che, storicamente privo di un welfare strutturato, si impoverisce socialmente con l’emigrazione dilagante dei giovani e la mancata possibilità di rilancio verso il futuro».

«La Calabria oltre alla mancanza di servizi essenziali e allo spopolamento delle aree interne – continua la nota – ha un tessuto sociale caratterizzato da una crescita  continua di popolazione anziana e, di conseguenza, di una maggiore domanda di interventi sociosanitari e assistenziali, ma ad oggi il governo ha tagliato i fondi del Pnrr anche per la medicina territoriale e per il sociale. Non sappiamo in che modo tutto ciò inciderà nella nostra regione, con quali criteri si sceglierà quale Casa della Salute o ospedale di comunità non saranno messi a regime, pur sapendo che anche quelli programmati e allocati  su edifici esistenti da ristrutturare non hanno finanziamenti per il personale e corrono il rischio di diventare cattedrali nel deserto o facile preda dell’imprenditoria privata. Invariate anche le risorse della legge 33/2023 in materia di politiche in favore delle persone anziane».

«I pensionati, i soggetti fragili e più poveri, i disoccupati e i giovani meritano delle risposte e per questo è arrivato il momento di mobilitarsi per il nostro Paese, per il Sud e per la Calabria che merita – conclude la nota –, non solo risposte ,ma  prospettive per un futuro migliore.  Con questa consapevolezza saremo in piazza a Roma il sette ottobre per la manifestazione nazionale “La via maestra” a difesa  dei lavoratori e pensionati calabresi». (rcz)

Istituito il tavolo regionale per i servizi e le politiche per il lavoro

È stato istituito il Tavolo regionale per i servizi e le politiche per il lavoro, con la funzione permanente di osservazione e sintesi delle dinamiche del mercato del lavoro regionale.

Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore regionale Giovanni Calabrese, sottolineando come il Tavolo « rappresenta un ulteriore importante tassello in un settore strategico per il settore. Il futuro occupazionale dei calabresi è una delle più importanti scommesse ed è un obiettivo prioritario del governo regionale guidato dal Presidente Occhiuto».

Una proposta, elaborata grazie al Dipartimento welfare e lavoro, guidato dal dirigente Roberto Cosentino, messa in atto alla luce della nuova Legge n. 25/2023, “Norme per il mercato del lavoro, le politiche attive e l’apprendimento permanente”. La legge prevede un riordino della disciplina inerente al mercato del lavoro, promuovendo, altresì, un rafforzamento della strategia regionale di sviluppo delle politiche attive e del sistema dei servizi per il lavoro.

Il Tavolo è composto, oltre che dagli assessori regionali competenti per materia, dai seguenti soggetti: i responsabili regionali dell’Inps, dell’Inail, di Anpal servizi Spa, della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, dell’Ufficio scolastico regionale, dell’Ordine dei consulenti del lavoro, dalla consigliera regionale di parità, nonché da ulteriori esperti di comprovata qualificazione e competenza.

«Il Tavolo regionale – ha spiegato Calabrese – si configura come una sorta di laboratorio permanente che attraverso il confronto tra politica e tutti i partner istituzionali dovrà elaborare proposte valide che saranno un ulteriore valido contributo per il Piano straordinario e strategico per il lavoro che stiamo costruendo nell’interesse dei calabresi. Una azione determinata ad invertire la rotta rispetto a politiche che fino ad oggi non hanno inciso in alcun modo per ridurre la disoccupazione in Calabria ed il triste fenomeno dell’emigrazione che avviene per necessità e non per volontà».

Il tavolo di lavoro intende, dunque, assicurare il confronto con le parti sociali, verifica e valutazione delle linee programmatiche dei servizi e delle politiche del lavoro, svolgere un importante ruolo di raccordo, promuovendo il dialogo e la concertazione tra i vari attori coinvolti nelle politiche del lavoro e favorendo la collaborazione tra il settore pubblico e privato, identificare esigenze, opportunità e sfide nel settore dell’occupazione e formula proposte per affrontarle.

Sarà presieduto dall’assessore regionale con delega in materia di lavoro o da un suo delegato e si avvale, per le funzioni di segreteria ed assistenza tecnica, del personale dell’apposito settore istituito nell’ambito del dipartimento competente. (rcz)

L’assessore Varì presenta l’avviso “Safe” per le Pmi

L’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, ha illustrato “Safe”, l’avviso pubblico che «costituisce un aiuto concreto alle imprese calabresi, che vengono indennizzate integralmente del maggior costo sostenuto per i consumi energetici nel 2022/2023 rispetto al 2021/2022».

«Il Governo regionale – ha aggiunto – ponendosi in linea di continuità con le altre misure già adottate a favore delle imprese per contrastare il caro energia, ha inteso cogliere l’opportunità concessa dalla Unione Europea con il regolamento 435/23, approvato pochi mesi fa e, in brevissimo tempo, ha adottato e reso operativa la misura che ha una dotazione finanziaria di 60 milioni di euro».

«Ora sta alle imprese e ai loro consulenti – ha detto ancora – sfruttare questa occasione caricando le istanze a partire da oggi e fino al 21 settembre da inviare il 22 settembre dalle ore 10 alle ore 16».

All’incontro con la stampa sono intervenuti anche il presidente di Fincalabra, Alessandro Zanfino, e il dirigente generale del dipartimento sviluppo economico della Regione Calabria, Paolo Praticò.

«L’agevolazione – ha specificato Varì –è calcolata sulla base dell’incremento dei costi energetici. Prevede un contributo in conto capitale fino al limite massimo di 2 milioni di euro delle spese ammissibili».

L’assessore Varì ha concluso rilevando che “minori saranno i costi energetici e maggiore sarà la competitività delle nostre imprese, le quali potranno, pertanto, utilizzare le risorse ottenute per gli investimenti, che peraltro saranno, a strettissimo giro, oggetto di incentivazione da parte della Regione Calabria».

Il presidente di Fincalabra, Alessandro Zanfino, ha messo in evidenza «la capacità della macchina regionale di attivare, in tempi brevi, gli aiuti alle Pmi che potranno essere erogati velocemente da Fincalabra in qualità di soggetto gestore. La procedura di partecipazione è a sportello e le domande – ha spiegato – dovranno essere predisposte utilizzando tassativamente la piattaforma informatica».

Il dg Praticò ha sottolineato la tempestività dell’adozione della misura a seguito dell’apposita rimodulazione del POR 2014-2020, «frutto – ha detto – di una forte sinergia con il Dipartimento Programmazione. L’intervento, che ha tenuto conto dei risultati della manifestazione di interesse espletata a giugno, rappresenta un contributo concreto alla liquidità delle imprese anche per sostenerne la ripartenza». (rcz)

L’APPELLO / Lucia Anita Nucera: Su dimensionamento scolastico il presidente Occhiuto tenga conto delle minoranze linguistiche

di LUCIA ANITA NUCERA – In una lettera indirizzata al Presidente Occhiuto avevo chiesto un’ integrazione ai criteri previsti dalle Linee guida per  il dimensionamento scolastico,  per le aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche.

Inoltre, avevo anche suggerito di  prevedere che  le istituzioni scolastiche sovradimensionate, dovrebbero limitare il numero delle iscrizioni in entrata tenendo conto della capienza massima dei locali e degli spazi disponibili in base alle vigenti norme in materia di sicurezza, così da evitare rotazioni o doppi turni o dilatazioni artificiali del tempo scuola a discapito della qualità dell’offerta formativa.

Il territorio della Regione Calabria è caratterizzato da ben tre minoranze linguistiche riconosciute dalla legge attuativa dell’art. 6 della Costituzione 482/99, e di seguito riporto la normativa a supporto della salvaguardia delle aree geografiche in cui sono presenti specificità linguistiche rispetto al dimensionamento scolastico.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha previsto, tra gli obiettivi, la riorganizzazione del sistema scolastico mediante la riforma della disciplina del dimensionamento, intervenuta con la Legge 29 dicembre 2022, n. 197 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025.

La legge, riformando l’art. 19 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, inserendo i commi 5-quater, 5-quinquies e 5-sexies, adegua l’organizzazione del sistema di istruzione agli sviluppi demografici, che prevedono che il numero degli iscritti alle scuole diminuirà nei prossimi anni a causa della denatalità, comportando una riduzione della necessità di personale scolastico. La norma tiene conto, a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, del parametro della popolazione scolastica regionale indicato per la riforma 1.3 prevista dalla missione 4, componente 1, del citato Piano nazionale di ripresa e resilienza, nonché della necessità di salvaguardare le specificità delle istituzioni scolastiche situate nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche, anche prevedendo forme di compensazione interregionale.

Bisogna precisare che contro tale riforma, in data 28 febbraio 2023  è stato presentato ricorso per illegittimità costituzionale (Reg. Ric. n. 7 del 2023, Parte 1, pubbl. su G.U. del 22/03/2023 n. 12) contro il Presidente Del Consiglio Dei Ministri, mostrando come le disposizioni legislative statali debbano ritenersi costituzionalmente illegittime per violazione di importanti norme costituzionali sostantive, in via diretta ai sensi dell’art. 127 della Costituzione, conformando in modo profondo e pervasivo le competenze regionali in materia di istruzione, sia di tipo legislativo che amministrativo.  L’udienza pubblica per il ricorso è stata fissata per il 21/11/2023.

Come previsto al suddetto comma 5-quater, a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, i criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei DSGA sono definiti su base triennale, con eventuali aggiornamenti annuali, con decreto del Ministro dell’istruzione, di concerto con il Ministro dell’economia, previo accordo in sede di Conferenza unificata. Sullo schema di decreto non è stato raggiunto l’accordo in sede di Conferenza Unificata e, ai sensi di quanto previsto al comma 5-quinquies, il contingente organico e la sua distribuzione tra le regioni sono stati definiti con decreto del Ministro dell’istruzione, di concerto con il Ministro dell’economia.. Pertanto, con decreto interministeriale n. 127 del 30/06/2023 sono stati definiti i criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei DSGA aa.ss. 2024/2025, 2025/2026, 2026/2027. In particolare, i criteri comportano che il contingente non possa essere superiore a quello determinato mediante l’applicazione dei precedenti parametri indicati dall’articolo 19, commi 5 e 5-bis del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, secondo i quali è assegnato un DS con incarico a tempo indeterminato e un DSGA in via esclusiva solo alle istituzioni scolastiche con almeno 600 alunni (400 nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche).

Secondo la nuova disciplina, il contingente organico dei DS e dei DSGA è stato determinato sulla base di un coefficiente, non inferiore a 900 e non superiore a 1000, stabilito annualmente in maniera tale da rendere minima la differenza a livello nazionale tra il numero di sedi attivabili con la nuova disciplina e quello prevedibile applicando il parametro dimensionale 600 (400). I criteri tengono conto del numero degli alunni iscritti nelle istituzioni scolastiche statali e dell’organico di diritto dell’anno scolastico di riferimento, integrato dal parametro della densità degli abitanti per chilometro quadrato, ferma restando la necessità di salvaguardare le specificità delle istituzioni scolastiche situate nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche, nonché da parametri perequativi.

Confido nella sensibilità e nell’esperienza politica del Presidente Occhiuto affinché venga tenuto conto delle minoranze linguistiche intervenendo, ove fosse necessario, per ottenere da parte dei ministeri competenti delle deroghe sul numero massimo delle autonomie previste  per la Regione Calabria. (lan)

[Lucia Anita Nucera è assessore comunale di RC all’Istruzione]

L’assessore Calabrese su chiusura Galleria della Limina: Si stanno valutando soluzioni per ridurre disagio

«Regione ed Anas, con un’interlocuzione che non ha avuto pausa neanche nel mese di agosto, stanno valutando diverse soluzioni al fine di ridurre al minimo situazioni di disagio». È quanto ha reso noto l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, intervenendo in merito all’ipotesi di chiusura della Galleria della Limina.

«Ad oggi, dopo un mese di verifiche, sopralluoghi e confronti, possiamo tranquillamente dire che la chiusura eventuale della galleria della SGC Ionio Tirreno non ha ancora una data e tempi certi», ha detto Calabrese, ricordando come «la prima chiusura della SGC Ionio-Tirreno per i lavori nella galleria ‘Torbido’ era stata programmata in una prima fase per il periodo da fine maggio e fino (forse!) al 31 luglio. Intervento poi posticipato grazie ad al confronto con Anas che ha ripianificato in modo diverso l’intervento programmato».

«Abbiamo la certezza – ha aggiunto – che, oltre a completare l’intervento nella galleria del Torbido, serve un importante intervento nella galleria della Limina che oggi non presenta criticità ma potrebbe averne quasi in futuro per come emerso dallo studio tecnico effettuato da Anas e da successiva progettazione».

«Con il presidente Roberto Occhiuto – ha proseguito –, sensibile e attento alla problematica, abbiamo già incontrato Anas per i necessari approfondimenti e per evidenziare le gravi conseguenze derivanti dell’ipotesi di una chiusura di lungo periodo dell’unica arteria che mette in collegamento due importanti e popolosi territori della Calabria. Anche il Governo nazionale con il Ministro Matteo Salvini ed il viceministro Galeazzo Bignami hanno dato massima disponibilità a individuare con Regione ed Anas la migliore soluzione tesa a non penalizzare territori che già hanno altri atavici problemi. Al termine delle verifiche sarà il governatore Occhiuto a convocare l’opportuno e necessario tavolo di confronto con i rappresentanti degli Enti locali, categorie produttive e sindacati».

«Certamente il presidente Occhiuto e il governo regionale non lasceranno sole la Locride e la Piana di Gioia Tauro – ha assicurato –; solo dopo aver concertato il tipo di intervento e la durata dello stesso verranno avviate tutte le necessarie “misure di salvaguardia” per i territori interessati. Fino a quel momento tutte le ulteriori iniziative rischiano di essere sterile e semplice demagogia finalizzata a creare solo inutile confusione inopportuna in questo momento». (rcz)

L’OPINIONE / Giusy Iemma: Università e Regione assicurino più borse di studio per fermare carenza di medici

di GIUSY IEMMA – Il ricorso agli specializzandi, per far fronte alla carenza di personale medico nelle corsie calabresi, rappresenta un’opportunità che deve essere colta e sostenuta con maggiore responsabilità nella nostra regione. Pensando alla situazione di Catanzaro e dell’Azienda ospedaliera-universitaria Dulbecco, non si può non evidenziare la necessità di aumentare il numero delle borse di studio in ogni specialità, facendo attenzione anche ai relativi fabbisogni.

È una questione di cui ho discusso pubblicamente nel corso dei tavoli di lavoro alla Festa dell’Unità del Pd, rimarcando l’esigenza che Regione e Università mettano in campo uno sforzo suppletivo in termini di risorse e di programmazione per aumentare il numero delle borse di studio rispetto alle poche unità dello scorso anno. In una regione, come la Calabria, dove il calo del personale medico negli ospedali è in caduta libera e dove è particolarmente alta l’età media dei dottori in servizio, diventa indispensabile investire sui giovani specializzandi per difendere la sanità pubblica.

Si stima attualmente che in Italia sono solo 2500 gli specializzandi assunti davanti ad una platea potenziale di 25.000. Misure adottate a livello nazionale consentono agli stessi di entrare nel sistema sanitario, in anticipo rispetto all’acquisizione del titolo di specializzazione, e costruire così le basi per la loro futura assunzione.
Una soluzione che deve essere, quindi, valorizzata e adoperata con maggiore coraggio, specialmente con riferimento all’imminente nascita del secondo Pronto Soccorso al Policlinico di Germaneto, che potrebbe dare nuova linfa anche per i giovani professionisti della sanità chiamati a prestare servizio e formarsi nei nostri ospedali. Su questo punto, ci si aspetta dal Rettore dell’Umg una presa di posizione decisa per il bene dell’Università e dell’Ospedale, facendo valere nei confronti del commissario alla sanità Roberto Occhiuto le legittime aspettative di una comunità intera che non vuole perdere il diritto alla salute. (gi)
[Giusy Iemma è vicesindaco di Catanzaro]