Ada Calabria ospita 12 autorità di Audit di tutta Italia

La Calabria è la prima regione in Italia a sperimentare la metodologia di lavoro volua dalla Commissione Europea in materia dei sistemi di controllo nazionali di II livello.

È avvenuto in Cittadella regionale, alla presenza di 12 Regioni per un totale di 31 responsabili delle Autorità di Audit. Il direttore generale di Ada Calabria, Fortunato Varone, ed i funzionari dell’autorità hanno incontrato gli omologhi d delle province autonome di Bolzano e Trento, e delle regioni Sardegna, Liguria, Piemonte, Veneto, Umbria, Emilia Romagna, Marche, Lombardia, Abbruzzo e Puglia, con i quali durante i due giorni di intensa attività, in gruppi, hanno esaminato un campione di progetti conducendo il controllo come in una vera e propria missione di Audit.

«Soddisfatti per essere stati i primi a credere nella scommessa della condivisione – ha detto Fortunato Varone – il percorso dei controlli di secondo livello in Calabria è tracciato nel solco della funzionalità e dell’utilità tanto per i beneficiari quanto per l’amministrazione e per la stessa Commissione Europea».

«La Calabria ha attivato un sistema di monitoraggio dei finanziamenti – ha spiegato – che permette di intercettare eventuali irregolarità non solo a scopo sanzionatorio, laddove ce ne sia bisogno, ma correttivo in un’ottica prospettica. Oggi è stato trattato solo un aspetto dei controlli, quello dei conflitti di interesse, ma l’esperienza che in questi giorni la Calabria ha condiviso con il resto d’Italia non solo è mutuabile ma è soprattutto un’apripista a quella collaborazione indispensabile tra realtà diverse che devono mettere a fattor comune il corretto utilizzo delle risorse destinate ai territori».

Giuliana Cristoforetti, dirigente Ada Provincia di Trento ha affermato che «ciò che ci ha maggiormente colpito è la sistematizzazione del lavoro. Creiamo che la Calabria abbia il miglior sistema informativo per ciò che riguarda i controlli di II livello, poiché il processo, dall’inizio, e quindi a partire dal primo livello è costantemente alimentato e monitorato. Diamo atto al direttore Varone di aver fortemente voluto questo incontro operativo che va ben oltre i confronti che si possono avere durante le plenarie perché consente di mettere a sistema esperienze pratiche».

«Apprezziamo – ha concluso – che una PA abbia anche accettato di essere trasparente al massimo condividendo, con altre PA non solo la metodologia ma anche contenuti».

Barbara Mascioletti, dirigente Audit della regione Abbruzzo ha colto nell’iniziativa «un’opportunità di crescita collettiva, condivisa e condivisibile. Un bagaglio di esperienza pratica ma anche immateriale replicabile come buona prassi a livello nazionale ed utile soprattutto a correggere il tiro su eventuali altre criticità che le Regioni dovessero incontrare».

Maurizio Florian, dirigente regione Veneto è rimasto positivamente colpito dalla possibilità di superare una barriera che sembrava invalicabile quello dello storico riserbo che le amministrazioni hanno rispetto a quelle che sono le pratiche messe in atto nello svolgimento pratico delle attività.

«Tre giornate di collaborazione, condivisione di competenze e impegno. Un obiettivo ambizioso quello di migliorare la qualità dei risultati, di fondere le idee e trasformarle in soluzioni innovative – hanno dichiarato Sonia Cardona e Teresa Campana dell’Ada Puglia – ma che ha consentito di creare un senso di coesione su un tema molto dibattuto quale quello del conflitto di interesse. L’iniziativa è stata lodevole tanto nell’organizzazione dei lavori quanto nella calorosa accoglienza. Ringraziamo tutti i colleghi presenti ed in particolare gli organizzatori per la piacevole esperienza». (rcz)

Regione approva il Piano per il diritto allo studio

La Giunta regionale ha approvato il Piano per il diritto allo studio, «che contribuirà  a garantire i servizi essenziali e ad assicurare il diritto allo studio a tutti gli studenti calabresi, soprattutto a quelli più svantaggiati e che vivono in condizioni di particolare fragilità». È quanto ha reso noto la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, spiegando come «la Regione, al fine di rispondere tempestivamente alle esigenze dei Comuni di programmare ed organizzare i servizi per l’accesso e la frequenza all’istruzione, nel rispetto dei tempi previsti per l’avvio dell’anno scolastico, ha provveduto a velocizzare i tempi di approvazione del Piano, affinché, entro il prossimo mese di settembre, possano essere assegnate le risorse a ciascuna amministrazione comunale».

«Il Piano per il diritto allo studio – ha spiegato – ha un valore complessivo di euro 4.500.000,00 che presto – assicura Princi – sarà rimpinguato con altre risorse. In un contesto territoriale caratterizzato da un diffuso disagio economico e da povertà educativa, il Piano contribuirà a migliorare la qualità e l’efficacia del sistema dell’istruzione regionale. Insieme al presidente Occhiuto intendiamo, inoltre, sostenere le spese a carico dei Comuni e delle scuole per garantire i servizi collettivi per l’accesso all’istruzione e alle strutture scolastiche, per favorire la qualità della didattica in favore degli alunni con disabilità, per garantire l’assolvimento dell’obbligo scolastico e ogni forma di facilitazione per il completamento degli studi, per sostenere gli alunni appartenenti a famiglie in condizioni disagiate».

Nello specifico, tra le voci di spesa riferite ai servizi essenziali a supporto del diritto allo studio, di competenza dei Comuni, rientrano i contributi per l’assistenza specialistica, gli ausili didattici e le attrezzature per l’inserimento degli alunni disabili, i contributi sui buoni pasto relativi al servizio mensa, quelli per i servizi residenziali (convitti e semiconvitti), e i contributi per sostenere le spese di trasporto, per la scuola in ospedale e per l’istruzione a domicilio.

La ripartizione del fondo è calcolata per il 60% sulla base del numero degli studenti residenti e per il 40% sul numero degli studenti con disabilità ripartiti su base provinciale.

Di dette risorse: 3.080.514,74 di euro sono assegnate direttamente ai Comuni delle province di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo, mentre 1.419.485,26 di euro sono attribuite alla Città metropolitana di Reggio Calabria alla quale è demandata la ripartizione ai Comuni di propria competenza.

«Dirigenti e funzionari del Dipartimento Istruzione – ha evidenziato infine la vice presidente Princi – stanno già predisponendo i decreti affinché, entro la prima decade di settembre, vengano trasferite tutte le risorse ai Comuni. Nell’ultima seduta di Consiglio, avevo assicurato al consigliere regionale Alecci, che avremmo, intanto, erogato ai Comuni almeno il 30 per cento delle risorse ma riusciremo, invece, ad erogarle tutte perché, attraverso il prezioso strumento dell’Osservatorio regionale attivato dal Dipartimento, siamo riusciti a ricavare velocemente il dato di come gli studenti disabili siano distribuiti nelle realtà scolastiche comunali. Questo ci ha, quindi, permesso di potere quantificare le risorse e velocizzare l’iter». (rcz)

Fondi Ue, Regione al fianco dei comuni per uso delle risorse

La Regione Calabria è al fianco dei Comuni per l’utilizzo dei fondi Ue. Questa mattina, infatti, alle 10.30, è in programma un incontro tra Salvatore Siviglia, dirigente generale del Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente, con i sindaci e i responsabili degli uffici tecnici dei Comuni beneficiari per una prima verifica dello stato delle procedure al fine di pervenire celermente alla cantierizzazione delle opere finanziate.
Nei giorni scorsi, infatti, a seguito della ricognizione dei progetti immediatamente cantierabili, e che dunque potranno concludersi entro il 31 dicembre 2023, la Giunta aveva deliberato lo stanziamento di 43 milioni di euro di fondi Por Fesr Fse 2014-2020 per 94 Comuni.

La gran parte delle risorse – poco più di 33,5 milioni di euro – andranno a 71 comuni per preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse. Poco meno di 9,5 milioni di euro saranno destinati, invece, a 23 Comuni per sostenere la transizione energetica verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori.

Prosegue, dunque, «l’impegno della Giunta regionale, guidata dal presidente Roberto Occhiuto – si legge in una nota del Dipartimento Territorio e tutela dell’ambiente della Regione Calabria. per preservare e tutelare l’ambiente e sostenere la transizione energetica ed ecologica nei Comuni della Calabria».

«In particolare – viene spiegato – sull’Asse 6 del Por Calabria 2014-2020, sono stati finanziati 17 progetti per complessivi 8,8 milioni relativi al ciclo dei rifiuti (raccolta differenziata, isole ecologiche, compostaggio di prossimità), e altri 44 progetti per 24,7 milioni relativi al ciclo idrico integrato (reti idriche, reti fognarie, impianti di depurazione e stazioni di sollevamento)».

«Un’azione organica quella intrapresa dalla Giunta regionale in materia ambientale – si legge ancora – in cui si coniugano attività emergenziali estive (monitoraggio degli impianti di depurazione e relativo finanziamento di interventi urgenti per complessivi 9 milioni) e programmazioni di interventi ordinari a carattere strutturale».

«In questa programmazione – viene spiegato – è stato disposto anche il finanziamento del progetto “Smart Water Innovation” per ulteriori 9,4 milioni in favore di Sorical, che prevede la realizzazione di un sistema tecnologicamente avanzato di gestione della risorsa idrica per l’ottimizzazione della distribuzione di acqua potabile, nonché il complessivo controllo digitale delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato (sorgenti e pozzi, rete di adduzione, reti idriche di distribuzione, reti fognarie, impianti di depurazione e di sollevamento)».

«Tale sistema, oltre a rispondere alle esigenze politiche e alle strategie europee esplicate nelle direttive “Drinking water directive” (1998/83/EC) e “Water framework directive” (2000/60/CE), per la messa in atto di misure urgenti finalizzate ad accrescere la resilienza delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato, consentirà di monitorare la corretta distribuzione dell’acqua nelle infrastrutture idriche a servizio dei comuni stessi».

«Gli interventi, d’intesa con gli enti attuatori – conclude la nota – saranno realizzati entro fine anno, anche per la forte volontà del presidente Occhiuto di non perdere nemmeno un euro delle risorse messe a disposizione dalla Comunità Europea». (rcz)

Il consigliere Lo Schiavo: Regione delocalizzi i depositi costieri, incompatibili col turismo a Vibo

Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha chiesto alla Regione di affiancare e supportare la Città di Vibo Valentia in un grande Piano di delocalizzazione dei depositi costieri.

«La vicenda dell’ordinanza con la quale il Comune di Vibo Valentia ha vietato, per diverse ore al giorno – ha spiegato Lo Schiavo – il transito dei veicoli pesanti in via Vespucci e in viale delle Industrie, in prossimità dei depositi di carburante, a Vibo Marina, per tutelare la sicurezza e l’incolumità dei bagnanti e dei clienti dei lidi limitrofi, testimonia in maniera inconfutabile un dato: quello dell’inconciliabilità delle attività ricettive con quelle industriali».

«Non intendo entrare nel merito della decisione del sindaco né delle polemiche – ha detto – che in queste ore, stanno evidenziando le conseguenze di tale scelta nella distribuzione dei carburanti. Ciò che mi preme però sottolineare ha a che fare con il contesto in cui matura la vicenda e, quindi, con l’annoso nodo della vocazione di Vibo Marina, in particolare di quell’area retrostante il porto che rappresenta di fatto una delle principali località turistiche del territorio comunale. L’unica zona rispetto alla quale è possibile immaginare uno sviluppo legato proprio all’economia turistico-alberghiera e dei servizi ricettivi che da sempre rappresentano un miraggio mai pienamente realizzato per la principale frazione vibonese».

«I tempi sono però maturi, a mio avviso – ha sottolineato – per superare una volta per tutte l’impasse che tiene in ostaggio tutto il quadrante a sud dello scalo portuale, che si presenta fortemente vincolato, sul piano urbanistico, ambientale, paesaggistico e logistico, dall’ingombrante presenza dei depositi costieri. È dunque opportuno, adesso più che mai, ragionare concretamente sulla loro delocalizzazione, tutelando i legittimi interessi di natura economico-commerciale dei gestori, salvaguardando i posti di lavoro, ma evitando al tempo stesso di mortificare quelle che sono le aspettative di sviluppo turistico dell’area e i potenziali investimenti in tale settore. È chiaro che il Comune, da solo, non ha la forza per sostenere una simile impresa».

Da qui la richiesta alla Regione di aiutare il Comune a delocalizzare i depositi.

«Sarebbe questo un modo – ha concluso – per risarcire un territorio dal quale provengono importanti gettiti, in termini di accise sui carburanti che vengono qui smistati, e che finora non si sono mai tradotti in concreti investimenti in loco. Da questo fondamentale intervento dipende molto del futuro di Vibo Marina che, insieme al suo porto, potrebbe ritrovare lo slancio necessario per interpretare finalmente quella sua vocazione turistica finora limitata e compressa da una convivenza a dir poco impossibile». (rvv)

Uila Calabria: Intollerabile il ritardo nel pagamento degli operai idraulico-forestali

La segreteria regionale di Uila Calabria ha definito «vergognoso» il ritardo, da parte della Regione, del pagamento degli operai idraulico-forestali.

«La Regione Calabria, da un lato, ha impegnato una potenziale spesa di oltre 100.00 euro, secondo il cd. schema “on going”, per commissionare uno studio di fattibilità sulla pericolosa ipotesi, per il futuro della forestazione, di trasformazione di Calabria verde in Ente Pubblico Economico e, dall’altro, i suoi enti attuatori della Forestazione, Calabria Verde-Consorzi di Bonifica, – si legge nella nota – non sono ancora nelle condizioni di retribuire la 14ma e la mensilità di Giugno ai lavoratori forestali, impegnati, tra l’altro, nelle vitali attività Aib ( Antincendio Boschivo)».

«Un ritardo non tollerabile sé, come parrebbe – ha evidenziato il sindacato – affonda le radici in approssimazioni tecnico-amministrative, non più accettabili di fronte ai mutati scenari finanziari che riguardano la finanziabilità della lotta al dissesto idrogeologico in Calabria e, di conseguenza, i progetti riconducibili alla forestazione e agli addetti idraulico-forestali».

«La Segreteria Regionale Uila, ha, inoltre – viene riferito – affrontato la drammatica situazione in cui versano i lavoratori forestali di alcuni consorzi di bonifica alle prese con pignoramenti che bloccano, a tempo indeterminato, il pagamento delle loro spettanze. Per la Uila regionale, la forestazione calabrese sta attraversando una fase di estrema tensione con conseguenze pesanti sul fronte dei diritti dei lavoratori, che potrebbero minare la campagna Aib in un momento così drammatico per l’intera Calabria».

«Per questo la Uila Calabria – conclude la nota – nel ritenere non più rinviabili le soluzioni a tale gravissimo problema, chiedono l’immediato saldo delle spettanze riservandosi, altresì, ogni altra iniziativa a tutela degli interessi dei lavoratori forestali». (rcz)

La consigliera Straface: Regione a supporto della Marineria di Schiavonea

La consigliera regionale Pasqualina Straface ha evidenziato come «la Regione, con i provvedimenti adottati dall’Assessore Gallo, ha messo in campo quante più risorse possibili per sostenere i pescatori in questo momento storico complesso», in particolare la Marineria di Schiavonea.

«Questo stanziamento di 4 milioni di euro – ha spiegato – si è reso necessario alla luce della difficile congiuntura economica che ha colpito il settore, già uscito indebolito dal periodo del Covid e oggi alle prese con il lievitare dei costi causato dalla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina».

«Per sostenere i pescatori calabresi è stato, dunque – ha concluso – predisposto questo bando che garantirà alla sola marineria di Corigliano-Rossano un finanziamento di circa 150mila euro per sopperire agli aumenti dei costi delle materie energetiche. Un aiuto importante, cui seguiranno altri interventi, per cercare di dare sollievo al settore e a garantire il mantenimento dei livelli occupazionali con tutte le ricadute positive sull’economia e sulla qualità della vita dei pescatori e delle loro famiglie». (rcs)

Succurro (Anci): Regione o Sorical prenda in mano il timone della depurazione

«Chiediamo che Sorical, oppure la Regione in qualche forma, prenda in mano il timone della depurazione». È la proposta lanciata dalla presidente di Anci Calabria, Rosaria Succurro, a margine dell’incontro con il presidente della Regione, Roberto Occhiuto.

Un incontro «con cui – ha precisato – c’è stata un’interlocuzione puntuale e positiva». «Il presidente – continua la rappresentante dell’Anci calabrese – ha dato piena disponibilità a interloquire e interagire con i Comuni al fine di migliorare lo stato della depurazione. Lo ringrazio molto per la grande apertura che ha mostrato su un problema ambientale così delicato, confermando di voler avere con i sindaci, dunque con l’Anci, un rapporto ancora più forte e sinergico».

«Continueremo a discutere e a lavorare con spirito costruttivo per dare risposte ai cittadini. Infatti, nel prossimo settembre – ha annunciato la presidente dell’Anci Calabria, Rosaria Succurro – avremo un importante incontro fra Anci, Regione e commissario all’Ambiente. Vi terrò sempre aggiornati». (rcz)

Fai Cisl Calabria: Perplessi su trasformazione di Calabria Verde in Ente Pubblico Economico

Il segretario generale di Fai Cisl Calabria, Michele Sapia e la segretaria di Fp Cisl Calabria, Luciana Giordano, in una missiva inviata al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo e al Dirigente del Dipartimento Forestazione, Domenico Pallaria, hanno ribadito «le nostre forti perplessità rispetto all’idea di trasformare l’Azienda regionale Calabria Verde in Ente pubblico economico».

«Vista l’importanza che tale Azienda riveste in una regione come la Calabria a vocazione ambientale – hanno detto – per  le funzioni istituzionali ad essa demandate e al fine di garantire la salvaguardia occupazionale, riteniamo  sia fondamentale individuare il corretto inquadramento giuridico dell’Ente strumentale, teso ad  assicurare servizi di pubblico interesse. Anche alla luce delle esperienze fallimentari già sperimentate in  altri Enti strumentali della Regione Calabria, come nel caso del Corap, che proprio a causa della natura  giuridica privatistica è stato posto in liquidazione coatta amministrativa non potendo ricorrere al  soccorso finanziario pubblico».

«Infine, considerato che l’Ente sub regionale Calabria Verde – hanno spiegato – ad oggi, risulta l’azienda più importante del  territorio calabrese per forza lavoro, con dipendenti ai quali si applicano differenti tipologie contrattuali  (privatistica e pubblica), è indispensabile evitare disfunzioni e instabilità organizzative aziendali e  scorretta applicazione contrattuale. Riteniamo, invece, necessari ulteriori investimenti per garantire la massima efficienza e operatività  amministrativa e organizzativa dell’Ente, tramite un immediato ricambio generazionale negli uffici e nei  cantieri forestali e una piena valorizzazione professionale di tutto il personale». 

I sindacalisti chiudono la lettera dicendosi «disponibili al confronto per ulteriori approfondimenti in merito, ritenendo che la partecipazione, il  confronto preventivo e la capacità di fare rete siano elementi strategici per una vera stagione di  cambiamento a tutela del territorio e delle comunità». (rcz) 

Da Regione via libera a ddl su riordino dei Consorzi di Bonifica

La Giunta regionale, guidata dal presidente Roberto Occhiuto ha approvato il disegno di legge sul riordino dei Consorzi di bonifica e sulla tutela e bonifica del territorio rurale.

Su indicazione del presidente Occhiuto è stata anche stabilita la riprogrammazione di 1,2 milioni da destinare al progetto “Eyes on the park”, per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza nel Parco della Biodiversità di Catanzaro. La finalità del progetto è di garantire migliori condizioni di sicurezza a cittadini e operatori, contribuendo anche a prevenire fenomeni criminali.

Su proposta della vicepresidente con delega all’Istruzione, Giusi Princi, la Giunta ha, poi, approvato le linee guida sul Piano di dimensionamento della rete scolastica e sulla programmazione dell’offerta formativa per il prossimo triennio. I criteri contenuti nella proposta regionale di riorganizzazione della rete scolastica a cui si dovranno attenere gli Enti sono i seguenti: nelle aree ad alta densità, in particolare nei comuni capoluogo e nei comuni superiori a 15mila abitanti, si può tendere a costituire/mantenere istituti scolastici con un numero di almeno 1000 alunni; nelle aree scarsamente popolate, nelle aree interne e nelle aree periferiche, che si caratterizzano per condizioni di particolare isolamento, si può tendere a costituire/mantenere istituti scolastici con un numero di almeno 600 studenti. Il documento approvato in Giunta, diventerà definitivo dopo il parere della commissione cultura del Consiglio regionale.

Con un altro atto deliberativo della vicepresidente Princi, è stata decisa, per l’annualità 2023-2025, l’iscrizione in bilancio della somma di 3.257.927,81 euro, assegnata dallo Stato nell’ambito del Pnrr, per la digitalizzazione del patrimonio culturale pubblico.

Approvata, inoltre, sempre su indicazione della vicepresidente, la proroga della concessione, in comodato d’uso gratuito, al Ministero della Giustizia dell’aula bunker, situata nell’area ex Sir di Lamezia Terme, per le esigenze degli uffici giudiziari del distretto di Catanzaro. (rcz)

Venerdì in Regione il webinar informativo sul bando Imprese-Borghi-Pnrr

Venerdì 21 luglio, alle 12.30, è in programma il webinar informativo organizzato dalla Regione sull’Avviso Pubblico  Bando imprese borghi-Pnrr a cui parteciperanno l’Unità di missione del ministero della Cultura e Invitalia.

Durante l’iniziativa saranno approfonditi i contenuti del bando destinato al sostegno di micro, piccole e medie imprese, associazioni, organizzazioni non profit ed enti del terzo settore iscritti al Runts interessati a sviluppare attività imprenditoriali nei 16 Comuni calabresi aggiudicatari delle risorse Pnrr inerenti la linea B del bando borghi, nel quadro dei progetti locali di rigenerazione culturale e sociale presentati.

Il bando, con una dotazione finanziaria per la Calabria pari a circa 9 milioni di euro mira a sostenere iniziative imprenditoriali che promuovano in modo innovativo e sostenibile dal punto di vista ambientale la rigenerazione dei piccoli borghi attraverso servizi per la popolazione locale e per i visitatori.

L’apertura istituzionale del webinar è affidata all’assessore allo aviluppo economico e attrattori culturali, Rosario Varì. Intervrranno il dirigente generale dell’Unità di missione-Mic per l’attuazione del Pnrr, Angelantonio Orlando, e il dirigente generale del dipartimento sviluppo economico e attrattori culturali, Paolo Praticò. L’intervento tecnico è a cura di Vittorio Fresa di Invitalia. (rcz)