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Fai Cisl Calabria

Fai Cisl Calabria: Perplessi su trasformazione di Calabria Verde in Ente Pubblico Economico

Il segretario generale di Fai Cisl Calabria, Michele Sapia e la segretaria di Fp Cisl Calabria, Luciana Giordano, in una missiva inviata al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo e al Dirigente del Dipartimento Forestazione, Domenico Pallaria, hanno ribadito «le nostre forti perplessità rispetto all’idea di trasformare l’Azienda regionale Calabria Verde in Ente pubblico economico».

«Vista l’importanza che tale Azienda riveste in una regione come la Calabria a vocazione ambientale – hanno detto – per  le funzioni istituzionali ad essa demandate e al fine di garantire la salvaguardia occupazionale, riteniamo  sia fondamentale individuare il corretto inquadramento giuridico dell’Ente strumentale, teso ad  assicurare servizi di pubblico interesse. Anche alla luce delle esperienze fallimentari già sperimentate in  altri Enti strumentali della Regione Calabria, come nel caso del Corap, che proprio a causa della natura  giuridica privatistica è stato posto in liquidazione coatta amministrativa non potendo ricorrere al  soccorso finanziario pubblico».

«Infine, considerato che l’Ente sub regionale Calabria Verde – hanno spiegato – ad oggi, risulta l’azienda più importante del  territorio calabrese per forza lavoro, con dipendenti ai quali si applicano differenti tipologie contrattuali  (privatistica e pubblica), è indispensabile evitare disfunzioni e instabilità organizzative aziendali e  scorretta applicazione contrattuale. Riteniamo, invece, necessari ulteriori investimenti per garantire la massima efficienza e operatività  amministrativa e organizzativa dell’Ente, tramite un immediato ricambio generazionale negli uffici e nei  cantieri forestali e una piena valorizzazione professionale di tutto il personale». 

I sindacalisti chiudono la lettera dicendosi «disponibili al confronto per ulteriori approfondimenti in merito, ritenendo che la partecipazione, il  confronto preventivo e la capacità di fare rete siano elementi strategici per una vera stagione di  cambiamento a tutela del territorio e delle comunità». (rcz)