RENDE – Sabato il premio letterario “Un libro amico per l’inverno”

Sabato 27 aprile, a Rende, alle 17.30, presso la Sala Tokyo del Museo del Presente, la cerimonia conclusiva e la consegna dei premi del Premio letterario Nazionale “Un libro amico per l’inverno, giunto all’ottava edizione.

Il Premio, ormai annoverato tra i più qualificati concorsi del nostro panorama letterario, grazie all’adesione di oltre 7000 autori in sole otto edizioni, vedrà la premiazione di ben 33 autori (11 autori per la sezione “Poesia” e 22 per la sezione “Narrativa”).

Due le giurie  che hanno selezionato la rosa degli autori: Giuria Critica, il cui Presidente Premio è Anna Laura Cittadino, presidente Ass.ne GueCi- scrittrice e poetessa. Presidente di Giuria sezione Poesia edita, Nuccia Martire, poetessa.  Membri Giuria sezione poesia edita: Daniela Cecchinigiornalista e poetessa, Susanna Polimanti, poetessa e recensionista.

 Presidente di Giuria sezione narrativa edita: Marco Marra, poeta. Membri di Giuria sezione narrativa edita: Anna Canèpresidente Ass.ne Brutia Liberrativara, Mariatersa Buccieripoetessa, Antonella Cittadinopoetessa, e Natale Vulcanoscrittore e poeta.

Gli intermezzi musicali sono a cura di Simone Perri. Conduce e presenta Anna Lauta Cittadino, presidente Associazione GueCi.

Presenti Marcello Manna, sindaco di Rende, e Marta  Petrusewicz, Assessore alla Cultura.

I vincitori della narrativa edita: Sul Podio Il mistero della corazzata Russa di Luca Ribustini (Luigi Pellegrini Editore), Zeig di Martino Ciano (Giraldi Editore), e L’avvoltoio di Giuseppe Petrarca (Homo Scrivens).

 Premio Speciale Giuria Critica a Melella di Maria Rossi (Centro Iniziative Culturali); Premio Speciale Giuria Lettori a Com’è amaro il paradiso di Claudio Pepe (Leone Editore); Premio Speciale miglior opera a Tematica Sociale a Mare in tempesta di Pietro Speranza (Leone Editore); Premio Speciale miglior opera Thriller a In vetta al mondo di Roberta Melli (Leone Editore); Premio Speciale miglior Noir a Morte a Milano-Ernest di Antonio G. D’ Errico (Macchione Editore); Premio Speciale miglior opera  di “testimonianza storica” a Il chicco acre della melagrana di Letizia Leonardi-Kevork Orfalian (Edizioni Divinafollia).

Premio Speciale miglior romanzo Storico a Il segreto di Fontamara di Giulio Napoleone (Castelvecchi); Premio Speciale miglior opera Prima a La mia vita oltre il cancro di Patrizia Pipino ( Laruffa Editore); Premio Speciale miglior opera Suspense a L’ultimo dei salvati di Francesco Greco ( Città del Sole Edizioni); Premio Speciale miglior romanzo Horror a L’attesa della notte di Alessandro Izzi (Giovane Holden).

Per la poesia edita: Primo premio a La voce che resta di Emma Mazzuca (Bastogi) e, a seguire, Sotto strati di vetro di Daniele Perdisa (Leone Editore), e Quando la sera di Laura Pavia (Planet Book).


Premio Speciale Giuria Critica: In Finito Infinito di Gianni Romaniello (Il Grillo Editore); Premio Speciale Giuria Lettori: La felicità è una fontana di Stefania Ferrajolo (Aletti Editore); Premio Speciale Profumo d’Autrice: Neraneve e i sette cani di Brina Maurer (Italic). (rcs)

 

RENDE – La mostra antologica di Brunella Patitucci

Da visitare, fino al 30 aprile, presso il Museo del Presente di Rende, la mostra antropologica Frammenti – percorsi emozionali tra passato e presente di Brunella Patitucci a cura di Roberto Sottile.

Alla serata inaugurale hanno partecipato il sindaco di Rende, Marcello Manna, l’Assessore alla Cultura, Marta Petrusewicz, il critico d’arte Roberto Sottile, e l’artista Brunella Patitucci.

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La mostra presenta in una selezione già conosciuta dei lavori di Brunella Patitucci in dialogo con un nuovo percorso di ricerca informale dove la forma perde la sua struttura ma non la sua forza e la sua passione. Da una parte, opere informali che diventano “Universi Liquidi” dove l’artista annulla la forma per dare vita a “particelle” di colore e luce che dialogano e diventano infinito sullo spazio finito; dall’altra una ricerca dove l’immagina e la bellezza della natura conquista lo spazio per essere riprodotto grazie alla visione più romantica e sensibile dell’artista. Il risultato è un percorso emozionale che ci racconta il passato e il presente di una produzione artistica complessa e ricca di spunti di riflessione. (rcs)

 

RENDE – Unical, nasce il progetto Barbiana 2040

All’Università della Calabria nasce, dall’esperienza delLaboratorio di Pedagogia dell’Antimafia, diretto da Giancarlo Costabile, il progetto Barbiana 2040.

Il progetto, nato durante il Laboratorio sulla Scrittura collettiva e la didattica milaniana nell’epoca della tecnica, tenuto ad Arcavacata nei giorni scorsi da Edoardo Martinelli si focalizza nella costruzione di un’alternativa culturale e educativa alla pedagogia neoliberista.

«Obiettivo del progetto – ha dichiarato Giancarlo Costabile – è mettere radicalmente in discussione la pedagogia del profitto e la società del turbocapitalismo, che hanno ridotto la scuola a un’azienda funzionale esclusivamente alla riproduzione dei codici linguistici e comportamentali dell’ideologia neoliberista. Il mondo accademico, in larga parte, si è adeguato a questo verbo dominante, legittimando sul piano scolastico, e più in generale nelle politiche dell’istruzione pubblica, una grammatica scientifica che istituzionalizza paradigmi teorici e modelli educativi che hanno nell’idea di competizione selvaggia (tra studenti, famiglie, istituzioni) il proprio carburante ideologico. La scuola è diventata uno scandaloso “progettificio”, schiacciato sull’autoritarismo dei dirigenti scolastici, che ne ha completamente snaturato il ruolo di formazione civile delle coscienze».

«Barbiana 2040 – ha concluso Giancarlo Costabile – è un tentativo di attualizzare la didattica di don Milani, costruendo una pedagogia in situazione, slegata dall’aziendalismo e dalla spasmodica esigenza di drenare in modo lobbistico e affaristico risorse pubbliche, in grado di farsi sul piano teorico ontologia dialettica della società e sul piano educativo didattica del cambiamento sociale. L’attacco che intendiamo muovere alla cultura liberista deve portarci a costruire un’altra narrazione per una nuova società che abbia nel concetto chiave di Ultimità il proprio metro di giudizio sociale e di organizzazione delle relazioni umane. Non intendiamo, infatti, rassegnarci a vivere come servi delle oligarchie finanziare e non ambiamo a ingrossare le file delle locali borghesie mafiose, che hanno più di un frequentatore nel mondo accademico. Riprendere Lorenzo Milani e proiettarlo nel futuro dei prossimi vent’anni significa assumere come compito strategico l’affermazione di una nuova sovranità popolare: quella che si fa grammatica del We Car».

Il progetto sarà presentato l’8 maggio nel corso di un seminario dedicato al concetto di Umiltà in don Tonino Bello, Vescovo pugliese che ha dedicato la sua vita ai poveri e agli Ultimi, che vedrà la partecipazione di accademici e studiosi del sacerdote salentino. (rcs)

RENDE – La mostra “A Space for Escape”

Da visitare a Rende, presso il Museo del Presente, la mostra personale A Space For Escape dell’artista russa Olesya Lavrinenko a cura di Yulia Shchepeleva e Davide Ioele.

La mostra, che si potrà visitare fino al 10 maggio, è un progetto patrocinato dall’Assessorato alla Cultura di Rende, dall’Istituto di Arte Contemporanea di Mosca, dalla Fondazione Smirnov-Sorokin, dalle Associazioni Lombardia – Russia, Casa Russia – Arti Erzia, Calabria – Russia, Russkiy Mayak Calabria, Russia – Emilia-Romagna, dai portali d’infomazione ArtTube, Russia In Translation, Russia Priviet e sostenuto da Farmacia Rovito e Il Kebab di Zio Ammed.

Obiettivo della mostra è quello di creare, attraverso installazioni, sculture e grafiche uno spazio artistico in cui “fuggire” per ritrovarsi in un mondo che esiste solo nella nostra immaginazione ma che, nello stesso tempo, rimanda nostalgicamente alle radici delle forme preistoriche. Le opere, in dialogo con lo spettatore, lo invitano ad immergersi in uno stato primordiale dell’anima restando allo stesso tempo nella sala espositiva del museo.

Il percorso artistico che compone la mostra verrà arricchito da un video omaggio realizzato dall’artista Alexandra Mikhaylova, con la quale la Lavrinenko ha già collaborato in varie occasioni. (rcs)

 

 

RENDE – In scena “Laportaperta” con Andrea solano

Stasera, a Rende, alle 21.00, presso il Palacultura Giovanni Paolo II, lo spettacolo teatrale Lapalacultura di e con Andrea Solano.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Confluenze in collaborazione con l’Università Popolare dell’Età Libera Uniauser Rende e i Lions Club Cosenza Host, Cosenza Rovito Sila Grande e Cosenza Castello Svevo.

Laportaperta è una storia brillante che coinvolge un trittico famigliare, composto da uno zio e due nipoti adulti, alle prese con un precario equilibrio domestico già profondamente segnato dalle scorrette abitudini alimentari dell’uno, dalla taccagneria del secondo e dalla pungente invadenza dell’altra.

Soprattutto, la storia narra di una casa con la porta sempre aperta e una serie di personaggi che si avvicendano in un’esilarante girandola d’incastri e situazioni paradossali, fraintendimenti, rivelazioni, battibecchi, innamoramenti e piccoli immancabili drammi quotidiani.

Ritmo sostenuto e grande umorismo, una variegatura dinamica e spassosa per una commedia ricca di ironia e umanità, che offre interessanti spunti di riflessione e che pone l’accento sull’esigenza, oggi più che mai, della riscoperta di una questione morale alla quale la società, partendo dal rapporto di coppia, dovrebbe fare necessariamente riferimento.

Il presidente Francesca Daniele, inoltre, ha annunciato, a pochi giorni dalla presentazione, he si è quasi giunti al sold out per uno spettacolo che è sicuramente molto atteso dagli amanti del teatro amatoriale, visti i precedenti successi ottenuti dagli attori del gruppo teatrale di Confluenze.

Oltre Marco Tiesi e Carmelo Giordano, gli attori coinvolti in questa nuova esperienza teatrale di Confluenze sono: Annarita Femia, Rocco Malivindi, Eugenio Vocaturo, Elio Lappano, Marie José D’Alessandro, Sonia Fortino, Antonio Mondera, Gabriella Donnici, Patrizia Guzzo, Francesca Guzzo.

I costumi sono stati curati da Rosalba Catte, mentre l’assistenza tecnica è stata assegnata a Liborio Salerno. (rcs)

 

RENDE – “Fa la differenza”, il ciclo di incontri contro la violenza di genere

Questa mattina, a Rende, alle 9.00, presso il Cinema Garden, l’incontro Fa la differenza.

L’evento chiude il ciclo di seminari rivolto agli studenti e alle studentesse degli Istituti d’Istruzione Superiore rendesi sul tema della violenza di genere promosso dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Rende.

L’obiettivo è promuovere, tra le giovani generazioni, momenti di confronto e dibattito su «un tema cruciale e che implica la discriminazione che le donne subiscono a causa della cultura patriarcale dominante. Le relazioni tra generi vanno riconsiderate, così come il modello educativo in alcune sue parti».

«Per questo – ha spiegato l’avvocato Marina Pasqua – abbiamo scelto di parlare di violenza di genere e di farlo focalizzandoci su comunicazione, tutela e legalità: elementi cardine necessari per veicolare il discorso intorno a tale tema che oggi appare radicato nella cultura prevalente attraverso discorsi e immagini stereotipate che propongono modelli di rappresentazione delle relazioni tra uomini e donne fortemente dicotomici. La scuola, in tal senso, è il contesto privilegiato in cui intervenire per prevenire il diffondersi di una cultura sessista e per promuovere modelli alternativi a quelli esistenti tali da permettere agli studenti e alle studentesse di costruire il pensiero critico e favorire, quindi, il necessario processo di autodeterminazione».

Intervengono all’incontro la giornalista Simona De MariaAntonella Veltri, vicepresidente di Dire, rete nazionale dei Centri Antiviolenza, Ines Crispini, docente Unical, Rosa Masi, presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, e Donatella Donato, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza. Conclude Marcello Manna, sindaco di Rende. Introduce l’Assessore Marina Pasqua. (rcs)

RENDE – Il seminario su Sacco e Vanzetti

Questo pomeriggio, a Rende, alle 16.00, presso l’Aula Consolidata 2 dell’Unical, il seminario Sacco e Vanzetti. Dal pregiudizio ideologico e razziale alla morte legale.

L’evento è nato su iniziativa del prof. Mario Caterini, docente di Diritto Penale al Dipartimento di Scienze Giuridiche e Aziendali a cui ha aderito la Cattedra di Storia Contemporanea del Dipartimento Culture Educazione e Società.

Ne discutono con gli studenti il prof. Mario Caterini e il prof. Carlo Spartaco Capogreco. (rcs)

L’Unical ospiterà l’EHIC, il campus dell’innovazione dell’Area Euromediterranea

È stato firmato, a Trento, presso la sede della Fondazione Bruno Kessler, un accordo che avvia il programma EHIC – Euromediterranean Harmonic Innovation Hub.

Un progetto, quello siglato lo scorso giovedì 28 marzo, che vede protagoniste l’Università della Calabria, la Fondazione Bruno Kessler, NTT Data ItaliaOltre Open Innovation HubEntopan, che promuove la nascita di un eco-sistema integrato al servizio di una vasta area geografica caratterizzata da potenzialità emergenti, puntando sull’innovazione come generatore di competitività.

L’obiettivo finale del progetto, è la costruzione, presso l’Università della Calabria, di un campus dedicato all’innovazione, e che sarà al servizio di tutto il Sud Italia e dei Paesi transfrontalieri dell’area euro- mediterranea, valorizzando l’esteso network universitario di Unical e degli altri partner.

Dal punto di vista architettonico, il progetto, infatti, prevede l’integrazione di strutture già esistenti all’Unical con la realizzazione di nuovi spazi per una superficie di circa 10.000 mq che farà del campus un unicum nel panorama nazionale e dell’area mediterranea.

Attraverso un approccio multidisciplinare, orientato a integrare scienze dure e computazionali con scienze economiche, sociali e umanistiche, l’EHIC si propone di diventare un punto di riferimento per le attività di incubazione, accelerazione, integrazione e scale-up di processi di innovazione in favore di start-up, Pmi innovative e spin-off.

Il nuovo hub, infatti, favorirà l’incontro tra bisogni e soluzioni di innovazione, il trasferimento tecnologico, la scalabilità di asset di valore, l’animazione e il consolidamento di network e reti stabili di collaborazione, sia nella fase di ricerca e start-up che in quelle successive di sviluppo pre-competitivo e di consolidamento sul mercato.

Alla firma del protocollo e all’avvio delle attività operative, sono intervenuti Francesco Profumo e Andrea Simoni, presidente e segretario Generale di Fondazione Bruno Kessler, Gino Mirocle Crisci e Luigi Filice, Rettore e Pro Rettore delegato al Centro Residenziale dell’Università della Calabria, Walter Ruffinoni e Giorgio Scarpelli, CEO e CTO di NTT DATA Italia, Giusy Crimi, CEO di Oltre Open Innovation Hub e Francesco Cicione, CEO di Entopan.

«Negli ultimi tempi – ha dichiarato Francesco Profumo, presidente della Fondazione Bruno Kessler – in molti Paesi l’attenzione verso un’innovazione di tipo aperto è cresciuta. Ciò significa che le aziende devono, innanzitutto aver definito una loro strategia di innovazione, ma poi devono saper guardare all’esterno e individuare i canali attraverso i quali questa innovazione possa essere integrata all’interno. Anche le imprese italiane dovrebbero prendere questa direzione».

«FBK – ha proseguito il presidente Profumo – ha inaugurato un modello di open innovation sia sul territorio trentino che a livello nazionale. La Fondazione non solo mette a disposizione delle imprese in colocation spazi di co-working e laboratori nei propri edifici di Trento, ma crea un ambiente di collaborazione dove ricercatori e innovatori della Fondazione e delle aziende condividono le rispettive esperienze. FBK porta in dote i risultati delle proprie ricerche, il proprio bagaglio pluriennale di competenze in ricerca e innovazione».

«Le aziende – ha proseguito il presidente Profumo – apportano le propria conoscenza in termini di marketing strategico, project management, engineering. Il tutto al fine di sviluppare nuovi prodotti e servizi per i cittadini, le aziende e le istituzioni».

«L’obiettivo ha concluso il presidente Profumo – è quello di creare una sinergia per sviluppare nuovi processi industriali, molto competitivi dal punto di vista delle tecnologie e dei prezzi e con un time to market ridotto al minimo. Una nuova storia del Trentino, Silicon Valley italiana, che creerà posti di lavoro e opportunità di sviluppo sostenibile. Coerentemente con la visione della Fondazione, la collaborazione con Entopan ed altri partner ha esteso questo impegno gettando un ponte di conoscenza verso il Mediterraneo, facendo scouting di imprese con alto potenziale innovativo, da affiancare con mentorship di eccellenza per affrontare le sfide di mercato non in maniera episodica ma facendo sistema».

«L’Università della Calabria – ha dichiarato Gino Mirocle Crisci, Rettore dell’Università della Calabria – laurea, ogni anno, centinaia di giovani che in buona parte alimentano, in modo non organizzato seppur efficace, i mercati del Centro-Nord del Paese. L’Ateneo, insieme a un vantaggio strutturale sul fronte dei costi per la conduzione di attività di ricerca industriale e alla presenza di altri player, con sedi locali ma di livello globale, rappresenta uno dei fattori di successo di un progetto moderno e di visione qual è l’EHIC».

«Infatti – ha proseguito il Rettore Crisci – la scelta e l’opportunità di allettare grandi aziende globali nel localizzare sedi di R&D nei confini del Campus, e da qui ripartire verso nuovi mercati, è una delle traiettorie di sviluppo che la regione Calabria deve perseguire per sovvertire sostanzialmente la profezia che la vede relegata ai margini del sistema di creazione del valore a livello nazionale. Ci piace pensare all’Italia come un lungo ponte naturale proiettato verso il bacino del mediterraneo in cui la Calabria rappresenta il modulo più avanzato».

«NTT DATA – ha dichiarato Walter Ruffinoni, CEO di NTT Data Italia – da tempo guarda ai modelli di Innovazione Aperta per l’arricchimento della sua Value Proposition. La consapevolezza di dover affrontare sempre nuove sfide per coniugare la crescita economica alla sostenibilità sociale ed ambientale impone di ripensare radicalmente anche il processo di creazione di valore aziendale, in uno scenario in cui si susseguono cambiamenti legati alla crescita esponenziale delle tecnologie che rendono ancora più complessa la definizione di strategie appropriate per il futuro».

«L’innovazione – ha proseguito il CEO Ruffinoni – appare oggi un vero e proprio imperativo per restare competitivi. Per NTT DATA essa rappresenta la capacità di trasformare l’azienda in un collettore di opportunità abilitate da una rete di relazioni. La partecipazione ad EHIC rende concreta questa prospettiva per la sua strategia che punta a costruire un ecosistema aperto e collaborativo dove la sostenibilità è uno dei driver principali, che si fonda sulla digitalizzazione e adotta le tecnologie come strumento operativo».

«Questa iniziativa – ha concluso il CEO Ruffinoni – s’ inserisce in un percorso di valorizzazione dell’ecosistema territoriale del Sud Italia che negli ultimi anni ha portato NTT DATA ad investire per una crescita importante delle proprie sedi di Cosenza e di Napoli. Proprio nel Sud Italia intravediamo le maggiori potenzialità per l’attuazione di un ecosistema fertile dove la generazione di idee e la capacità di innovare si coniugano con la crescita armonica del tessuto socio-economico».

«Viviamo – ha dichiarato Francesco Cicione, CEO di Entopan – un’ epoca segnata da cambiamenti radicali e da profonde discontinuità paradigmatiche sia sul piano strategico che su quello operativo, tecnologico e normativo. Essere, oggi, provider di open innovation significa investire pazientemente competenze e risorse con l’obiettivo di accompagnare start-up, spin-off, imprese, territori e comunità verso l’acquisizione di questa nuova consapevolezza, facendo emergere ed evolvere bisogni, soluzioni e relativi incroci tra domanda e offerta di innovazione ed impegnandosi costantemente nella implementazione e nell’animazione di network di eccellenza e di reti stabili orientate alla costruzione di futuro possibile. In questa prospettiva, il progetto dell’EHIC – Euromediterranean Harmonic Innovation Hub, costituisce una novità di assoluto rilievo che, se – come ci auguriamo – riuscirà a raggiungere rapidamente tutti gli obiettivi previsti, potrà svolgere un ruolo decisivo per lo sviluppo e la crescita dell’area euromediterranea».

La seconda fase dell’accordo prenderà il via a fine anno, e vedrà coinvolti partner finanziari e fondi di investimento, che apporteranno ulteriore valore al progetto, sia nella fase di lancio che nella successiva operatività a regime.

Questo perché si punta a promuovere un modello a forte valenza di capitale privato e, quindi, con focus spinto verso il mercato, valorizzando routine di incubazione e accelerazione di nuova concezione e ad alto tasso di efficienza e rendimento, in particolare in termini di riduzione dei relativi cronoprogrammi di processo, attraverso il coinvolgimento preliminare di tutti gli attori della filiera: provider di innovazione, integratori tecnologici e di sistema, centri di ricerca e player finanziari. (rcs)

 

RENDE – Menu tricolore per lo chef Michele Rizzo

Curiosa e simpatica iniziativa gastronomica questa sera all’Agorà di Rende: lo chef Michele Rizzo realizzerà uno speciale menu tricolore in occasione della quarta Giornata Nazionale della Bandiera (che festeggia i 222 anni). L’evento si tiene alla presenza dei vertici della Sezione Territoriale di Cosenza “Cav. Uff. Mario Metallo”, presieduta dall’Uff. Angelo Cosentino, dell’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica.

L’ANCRI è da tempo impegnata a promuovere il decoro dellaBandiera Italiana con due progetti: «Viaggio tra i valori e i simboli della Repubblica» e «Decoro del Tricolore».

Il giovane chef Michele Rizzo, originario di Trebisacce, ha ideato sei piatti, composti dai colori della nostra bandiera dall’effetto cromatico spettacolare, che si ispira alla tradizione italiana, con particolare attenzione ai prodotti della gastronomia calabrese.

Il bianco del carpaccio di dentice e del baccalà, della burrata e della ricotta, insieme al riso locale e al fagiolo poverello di Mormanno, si unisce al verde dei peperoni in osmosi, delle erbette e degli asparagi, del basilico fritto e della mentuccia. A completare la composizione cromatica che si richiama alla bandiera italiana, il rosso delle falde di pomodoro confit, della tartare di tonno e dei gamberi rossi, della ‘nduja e dei peperoni in osmosi.

«Senza eccessi di patriottismo, ma con uno spirito sincero di rispetto e amore verso l’Italia e la bandiera tricolore ho pensato di proporre un menù con il tricolore nei piatti – ha dichiarato lo chef Michele Rizzo – come forma celebrativa di un evento che si lega al nostro Belpaese attraverso il meglio della tradizione gastronomica italiana, che è uno straordinario patrimonio di prodotti e sapienza culinaria invidiato da tutto il mondo”.

Nel menù creato dallo chef Rizzo c’è la qualità dei prodotti utilizzati, ma anche tanta storia della cucina italiana, fatta di recupero dei sapori e di tecniche di produzione tradizionali, partendo dal rispetto delle stagioni, con prodotti e produttori radicati nella cultura del territorio.

Importante anche la scelta dei vini di Casa Comerci abbinati ai piatti: carpaccio di dentice, falde di pomodoro confit e asparagi; tartare di tonno, spuma di ricotta ed erbette; gamberi rossi, burrata e pesto di basilico; risotto alla ‘nduja e prezzemolo fritto; baccalà, emulsione di fagiolo poverello di Mormanno e peperoni verdi e rossi in osmosi; mousse di ricotta, fragole e mentuccia. (rcs)