TAVERNA (CZ) – Torna l’Hyle Book Festival

Da martedì 16 al 18 agosto, a Villaggio Mancuso, Taverna, è in programma la terza edizione dell’Hyle Book Festival, curato da Elena Dardano e che per questa edizione propone il tema Per altri sentieri, verso tratto dall’omonima poesia di Franco Costabile.

La terza edizione del festival letterario conferma il patrocinio del Parco Nazionale della Sila, del Comune di Taverna e del Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro.

«Per altri sentieri è cambiamento, punti di vista, aprirsi al nuovo – ha detto la direttrice artistica – Ma per altri sentieri, dice Costabile, si può anche tornare.Dove stiamo andando quindi, quali i sentieri da imboccare per un cambio di rotta e quali quelli su cui ritornare all’insegna della legalità, ecologia, pace e empatia? Questo il tema su cui il festival vuole interrogarsi con l’ausilio della letteratura, declinata in sentieri già consolidati – gli incontri, i laboratori letto-creativi per bambini, il focus sulla cinematografia, la presenza dei cantastorie – e in sentieri essi stessi nuovi alla rassegna, come le escursioni a suon di passi e di libri e il cinema sotto le stelle ispirato alla letteratura».

Le mattine delle tre giornate del festival si animeranno con la sezione Hyle Garden dedicata ai bambini e quest’anno in collaborazione con Comitato Siletta, Martina Sport e Associazione Le Scimmiette.

Il 16, 17 e 18 agosto alle ore 11:00 nello spazio antistante Martina Sport tre laboratori letto-creativi di attività, giochi, letture e divertimenti per stimolare la fantasia e l’allegria.

Del tutto nuova è la sezione Di passo in passo, in collaborazione con gli Esperiandanti. Passeggiate ed escursioni per addentrarsi nella natura così come nelle pagine più belle della letteratura. Il 16 agosto passeggiata letteraria tra vecchi mulini, fiumi e natura a ritmo di versi da poeti calabresi; il 17 agosto escursione letteraria alle cascate del Litrello con le pagine più belle della letteratura sulla montagna; il 18 agosto esperienza di urban trekking letterario alla scoperta di Taverna. Nelle tre escursioni sono previsti degustazione o pranzo a sacco. Per informazioni e prenotazioni delle esperienze: 3923823656

Il pomeriggio del 16 agosto si apre alle 16:00 con il libro Vittorio De Seta. Lettere dal Sud (Cineteca della Calabria) di Eugenio Attanasio, si prosegue alle 17:30 con la tavola rotonda Per altri sentieri letterari. Voci calabresi a confronto, con Marisa Fasenella (Madri, Castelvecchi); Felice Foresta (La lanterna e le ortiche, Pellegrini); Elena Giorgiana Mirabelli (Maizo, Zona42); Daniela Rabia (La stanza del buio, Pellegrini). Alle 18:30 a chiudere questa prima sessione di incontri Gioacchino Criaco con il suo nuovo e attesissimo libro Il custode delle parole (Feltrinelli).

Il pomeriggio della seconda giornata si apre alle 16:00 con il libro Fadia (Castelvecchi) di Santo Gioffrè, si prosegue alle 17:30 con la presentazione del libro Il gioco del mandorlo (Augh! Edizioni) di Elvira Fratto, e si chiude alle 18:30 con Luigi Tassoni, scrittore, critico e semiologo, con il suo libro Diario di lettura e letteratura (Rubbettino Editore).

Il pomeriggio dell’ultima giornata del festival si apre con il libro Delfina (Effegi Editore) di Olga Fotino. Gli incontri si chiudono con il panel delle 17:15 Per altri sentieri di legalità. Testimonianze tra passato e presente, per un dialogo tra Paride Leporace (Giacomo Mancini, Pellegrini) e Gianni Speranza (Una storia fuori dal comune, Rubbettino).

Hyle Book Festival si svolgerà anche in tre serate all’insegna della musica, della convivialità e dell’intrattenimento.

Il 16 agosto alle ore 21:15 presso il Teatro Verde del Centro Visita A. Garcea di Monaco si inaugura il festival con lo spettacolo Zèphyr di e con il cantastorie Biagio Accardi ai tamburi, mandola e voce e il bardo Andrea Seki all’arpa celtica.

Il 17 agosto alle ore 21:15 sempre presso il Teatro Verde del Centro Visita A. Garcea di Monaco, la sezione cinema sotto le stelle della Sila, con la proiezione del film La casa dei libri (2017) diretto da Isabel Coixet e premio Goya per Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Sceneggiatura.

Il festival si concluderà il 18 agosto con Hyle Party, la festa del festival al lago sul tramonto. Dalle 19:00, presso l’Agriturismo il Lago del Passante, apericena, cocktail a tema, musica, libri in menù e mercatino del vinile. (rcz)

TAVERNA (CZ) – La mostra d’arte collettiva “Un segno di Pace”

Il 3 luglio, a Taverna, nella Sala espositiva del Centro Natura del Parco “A. Garcea”, al via Un segno di Pace, la mostra d’arte collettiva ideata e curata da Rosa Spina e  promossa dall’Associazione Jone di Catanzaro in collaborazione con il Comune di Taverna e il Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro.

Obiettivo della collettiva, essere cassa di risonanza nel sensibilizzare una riflessione comune sull’urgenza di porre fine ai conflitti per una ritrovata e rinnovata Umanità.

Gli artisti aderenti: Augusto Ambrosone, Enzo Angiuoni, Giancarlo Caneva, Carmen Delle Donne, Giovanni Duro, Arlhia Elmi, Claudio Mario Feruglio, Cianne Fragione, Francesco Gabriele, Alan Lacke, Dorotea Li Causi, Cettina Mazzei, Maria Francesca Pelle, Rita Ricchi, Eleonora Sala, Salvatore Scarpino, Rosa Spina, Francesco Stirparo, Giovanna Vecchio, Generoso Vella, ispirandosi ai valori della Pace nel Mondo, nel contesto attuale sempre più problematico e instabile, ritengono che l’Arte, accogliendo una pluralità di linguaggi nel rispetto della creatività e della libera espressione,  possa essere cerniera tra i popoli e contribuire a stimolare il dialogo, rafforzare i rapporti umani, far prevalere il buon senso. 

L’inaugurazione ufficiale, è prevista ad agosto alla presenza del Sindaco di Taverna, Sebastiano Tarantino, del Presidente Associazione Jone, Mario Iannelli, del giornalista Generoso Vella, con le osservazioni critiche di Antonio Falbo, esperto d’arte e gallerista, dell’avv. Stefania Figliuzzi, della Dr.ssa Tea Mancuso, di altri relatori.(Giovanna Vecchio)

 

TAVERNA (CZ) – Al Sila Science Park la manifestazione “La Natura dello Spazio”

Si intitola La Natura dello Spazio la manifestazione, in programma a maggio e ad agosto, al Sila Science Park e Fata Museum di Taverna, e che sarà presentato al Musmi di Catanzaro il 30 aprile, alla presenza di Marcello Spagnulo, presidente Marscenter e consigliere scientifico di Limes, Renato Cantore, giornalista e scrittore. Modera il giornalista e direttore di Catanzaro tv, Nico De Luca.

Il Festival dal nome tanto evocativo, La Natura dello Spazio, ha un programma ricchissimo di eventi e con una formula diffusa, richiamerà anche alcuni luoghi della città di Catanzaro e centinaia di turisti.

Il museo e parco esperienziale, incentrato sul tema dei 4 elementi naturali, Fuoco, Acqua, Terra, Aria, da cui il nome FATA, si estende nel territorio del Comune di Taverna, all’interno di un’area naturale di oltre 80 ettari, per altro, tra le meno inquinate dal fattore luminoso.

Lo scenario quindi è ideale per l’osservazione astronomica.

Il Sila Science Park & FATA Museum è infatti uno spazio della cultura scientifica e ambientale che, prevalentemente indirizzato al turismo scolastico e alle famiglie, si compone di una struttura coperta realizzata su progettazione del CNR, su una superficie di oltre 2000 mq.

Con, da una parte, il museo FATA che si sviluppa su due piani, e dove al suo interno trova spazio la sala cinema in 3D con lo schermo curvo in fibra d’argento più grande d’Italia, e dall’altra, il Parco esperienziale esterno, dove sono adibiti altri percorsi interattivi e varie attrazioni.

Insieme completano un’offerta culturale e didattica tra le più articolate per l’intera regione, e non solo.

Primissimo segnale della qualità del progetto è la composizione del comitato scientifico con Elena ConsoleGiovanni Carlo Federico Villa, Angela Mungo, Stefano Zuffi, Florindo Rubbettino, Maurizio Vanni, Carmine Lupia, Anna de Fazio Siciliano, Domenico CerminaraStefano Alcaro, presieduto da Domenico Piraina (direttore di Palazzo Reale di Milano) e anzitutto, l’alto profilo del progetto scientifico, con cui si punta a uno sviluppo del territorio sia all’interno che fuori dai confini regionali.

Promuovere il Sila Science Park significa, infatti, presentare una proposta culturale seria e originale per l’intera Calabria.

La regione così, anche grazie a questo importante progetto scientifico, e in stretto dialogo con altre proposte del territorio, può finalmente tornare a rappresentare una meta imprescindibile per un soggiorno turistico, per una vacanza culturale o un viaggio d’istruzione, e in ogni stagione dell’anno (e del cielo). Anche sotto le stelle. (rcz)

TAVERNA (CZ) – La mostra virtuale dedicata a Gregorio Preti

In occasione dei 350 anni dalla morte di Gregorio Preti, il Museo Civico di Taverna ha dedicato all’artista la prima mostra virtuale del 2022.

Con la formula 10X si rendono fruibili altrettante immagini fotografiche della pala d’altare raffigurante la Madonna con il bambino Gesù adorata dai santi Maria Maddalena e Francesco d’Assisi, detta “Madonna della Provvidenza”. Il dipinto fu commissionato nei primi anni trenta del Seicento per l’originaria “cappella della Maddalena”, esistente nella navata a sinistra della chiesa monumentale di San Domenico.

In quest’opera che attesta il primo importante riconoscimento della valenza di Gregorio De Presbiteris da parte della sua città natale, sono particolarmente evidenti i rimandi stilistici alle cifre creative e al classicismo di Domenico Zampieri, detto il Domenichino (Bologna 1581 – Napoli 1641). (rcz)

Nasce il board scientifico del Sila Science Park & FATA Museum di Taverna

Prima riunione ufficiale del board scientifico del Sila Science Park & FATA Museum a Taverna (CZ). SI tratta di una realtà straordinaria, nata nel settembre del 2019, grazie ad una sinergia tra comune di Taverna e Provincia di Catanzaro, finanziata dalla Regione Calabria, e realizzata su progetto scientifico del CNR, il parco e il museo ricadono in una vasta zona di 80 ettari della Sila catanzarese che include anche altre strutture adibite per l’accoglienza e l’intrattenimento del pubblico.
Un progetto davvero all’avanguardia di parco esperienziale basato sul “Wellness”, il Parco dopo la battuta d’arresto dovuta alla pandemia, può finalmente augurarsi di dare concretezza al suo potenziale, e a quanto ideato finora ma non solo, afferma il Sindaco Sebastiano Tarantino.
Grazie alla costituzione di un ampio comitato scientifico di altissimo profilo nazionale presieduto dal Direttore di Palazzo Reale di Milano, Domenico Piraina, intende rilanciare il territorio mediante uno strategico piano di sviluppo turistico e culturale, e promuovere l’intera regione a partire dalla Sila piccola anche attraverso una serie di attività interdisciplinari tra cultura, sport, educazione, turismo e ambiente, a carattere dunque, non soltanto scientifico.
FATA, infatti, è l’acronimo di FUOCO, ACQUA, TERRA, ARIA, ed è finora l’unico museo italiano incentrato sui 4 elementi naturali.
Ma il suo è un progetto a più ampio respiro rispetto ad un comune museo, che si pone tra gli obiettivi principali quello di creare un modello avanzato di realtà museale, fruizione innovativa, valorizzazione e gestione di un bene naturalistico, paesaggistico e scientifico -culturale dell’area interna calabrese e del territorio circostante, in grado di rinvigorire fattori di competitività dell’intera area montuosa e promuoverne la crescita in termini di nuovi pubblici e flussi turistici. Sempre partendo dall’unicità del Territorio.
Ed è esattamente alle domande anche inespresse del territorio che rispondono i molti progetti e gli eventi già in essere o in programma, dal Festival sull’Astronomia all’adesione alla Ciclovia dei Parchi, dalla realizzazione di sistemi di accoglienza innovativi, ai tavoli didattici multimediali, dalle mostre di arte antica e contemporanea all’estensione dell’area espositiva, dalla Forest therapy al bosco esperienziale, senza dimenticare il maneggio e la fattoria didattica.
Tutti elementi questi, che puntano ad un aggiornata metodologia di fruizione museale tali da intersecare concetti come “Esperienza” e “Edutainment” ma che, è nella Mission del museo, non dimentichino, in chi vive il territorio di rinnovare il senso d’“Identità”, e in chi lo visita offrire la possibilità di conoscerne e apprezzarne gli aspetti d’“Unicità”.
Entusiastici sono stati i feedback di tutti i membri del comitato riunito in video conferenza e che è stato moderato da Luca Mazzetti, Project manager del Parco,«Abbiamo un sogno ambizioso, il FATA deve diventare promotore e centro propulsore per tutta la nostra Regione».
Stefano Alcaro, docente di chimica all’UMG. «Sarò felice di condividere gli esiti di una delle nostre ultime ricerche sull’innovazione museale. E in qualità di Direttore dei corsi di Alta Formazione, attiveremo dei corsi specifici con il FATA di Master di Formazione e Perfezionamento».
Elena Console, imprenditrice, «Il metodo che abbiamo approntato con la società sull’accessibilità e inclusione si lega al museo FATA e può offrire uno scenario nuovo sul tema. Anche la tecnologia è uno strumento indispensabile».
Stefano Zuffi, storico dell’arte, «Gli scenari che prospetta il museo FATA sono estremamente interessanti. Il concetto di Benessere, un tema caro e una prospettiva da guardare con attenzione. I 4 Elementi sono una Via Maestra per un approccio interdisciplinare».
Maurizio Vanni, docente all’Università di Pisa, «Il FATA un progetto avveniristico. Una nuova analisi proveniente dal Canada definisce la Calabria la regione a più margine di crescita culturale in Italia».
Florindo Rubbettino, editore, «La Calabria è fuori dalle maggiori rotte turistiche, ma questo non è un aggravante è un vantaggio. Il FATA è un progetto eccezionale e ha tutti gli assets giusti per la creazione di una rete di saperi condivisi con ricadute fondamentali su tutto il territorio».
Carmine Lupia, etno-botanico, «Il legame arte, architettura e natura è imprescindibile. Dove si trova il FATA persiste il pino laricio, che sappiamo essere stato il legno utilizzato per la costruzione della Chiesa di San Paolo flm e persino della Basilica di San Pietro. Le competenze incrociate del cts possono fornire degli strumenti preziosi per la crescita del nostro territorio ancora da far conoscere e valorizzare».
Angela Mungo, responsabile Coldiretti, «La Coldiretti non lavora esclusivamente per le aziende agricole. Ambiente e territorio sono i nostri riferimenti base. Uno dei nostri progetti sull’agricoltura sociale può essere un ottimo contributo per il museo FATA».
Anna de Fazio Siciliano, critica d’arte, addetta alla comunicazione del museo, «Un progetto lungimirante e del tutto all’avanguardia, soprattutto a queste altezze geografiche. La Calabria lo merita».
Domenico Cerminara, funzionario Ente Parco della Sila, incalza su quanto sia importante restare vicini agli abitanti. “Dobbiamo accogliere le loro domande culturali e di miglioramento della quotidianità. La Ciclovia e la montagna sono delle risorse da sfruttare per uno sviluppo reale del territorio».
Domenico Piraina, Presidente del cts del museo FATA e Direttore Polo Mostre Milano, «Punto di riferimento del museo, ormai designato come “Bene essenziale”, devono essere le persone, un museo è davvero tale, quando sa aprirsi alla società e con essa dialogare nella costruzione comune di un progetto di vita culturale».
Giovanni Carlo Federico Villa, storico dell’arte e docente Università di Bergamo, «Il progetto FATA incarna valori altissimi di tutela, promozione e valorizzazione del Patrimonio naturalistico e paesaggistico della Calabria una regione dalla bellezza struggente».
Preziose anche le parole finali di Giovanni Pugliese, amministratore delegato della società Natura Pura che ha in gestione il Parco, «Oggi è un giorno nuovo. Questo comitato scientifico è il fiore all’occhiello di tutto il lavoro svolto finora, un grande risultato che dà valore del nostro progetto».

TAVERNA (CZ) – Il Museo Civico: I resti della Chiesa di San Marco Evangelista a rischio crollo

I resti dell’antica chiesa di San Marco Evangelista sono a rischio crollo. È l’allarme lanciato dal Museo Civico di Taverna, che sollecita interventi immediati per salvaguardare la Chiesa fondata nel 1102 dal veneziano Marco Vainero e testimonianza dei rapporti culturali esistenti all’epoca tra la Presila Catanzarese e la città di Venezia.

«Le ultime piogge – ha dichiarato il direttore del museo tavernese, Giuseppe Valentino all’Ansa – hanno causato il disfacimento di fondamentali parti murarie della costruzione e delle rocce di basamento, a picco sul fiume. In mancanza di interventi di ‘somma urgenza’, attuabili nel sito di notevole interesse culturale e naturalistico, risulta ormai imminente il rischio di un crollo definitivo di quest’ultima testimonianza storica dell’antica via della seta tra la Calabria e la Repubblica di Venezia; citata da Padre Fiore nel secolo XVII come edificio sacro che accolse per primo la miracolosa icona della ‘Madonna delle Grazie’, oggi conservata nella chiesa di San Martino in Taverna». (rcz)

TAVERNA (CZ) – Al Fata Museum la mostra “La Quinta Essenza – L’Intangibile”

Domani mattina, a Taverna, alle 11, al Fata Museum, s’inaugura la mostra personale La Quinta Essenza – L’Intangibile di Rosa Spina.

L’evento, patrocinato dal Comune di Taverna, si realizza in collaborazione con la Minotauro Fine Gallery di Palazzolo sull’Oglio, Brescia, e il F.A.T.A. Museum Sila Science Park, e prevede gli interventi di Sebastiano Tarantino, sindaco di Taverna, Luca Mazzetti project manager Sila Science Park, Giovanna Vecchio, artista e critico d’Arte, Mario Iannelli, presidente Associazione Jone, Antonio Falbo, critico e storico dell’Arte, alla cui curatela è affidata la mostra.

Un titolo impegnativo, su cui ci sarà sicuramente da riflettere per le implicazioni che assume, coniato e non a caso, considerati i tempi, da Antonio Falbo, critico e storico dell’Arte, direttore della Minotauro Fine Art Gallery di Palazzolo sull’Oglio, Brescia, il quale, citando Leonardo da Vinci, così si è espresso: «La pittura è poesia che si vede in luogo d’esser sentita e la poesia è pittura che si sente in luogo d’esser veduta».

Concetto, questo, che fornisce l’incipit per definire in modo compiuto la personalità dell’artista, Rosa Spina, e l’unicità del suo stile nel comunicare con l’Arte la sua immensa poetica. Le sue straordinarie installazioni e le sue opere testimoniano di una genialità della quale, però, si può avere “compiuta intelligenza” solo attraverso l’osservazione diretta e la conoscenza della sua storia personale e di contesto. 

Un’eccellenza artistica, nel panorama internazionale delle Arti visive, che si esplica in tutta la sua pienezza e si svela in creazioni originali, alcune di diverse datazioni, altre più recenti, appositamente realizzate per questo evento che, afferma Falbo, rappresenta l’occasione per puntare i riflettori sull’antica, millenaria, questione  dell’interdipendenza tra i quattro elementi (Fuoco Aria Terra Acqua) e la Quinta Essenza “che coesistono in noi e muovono le dinamiche di creazione-preservazione-distruzione della vita”.

E Rosa Spina, continua Falbo, «veicola le virtù della saggezza realizzando, con i suoi fili intrecciati, percorsi intangibili, senza forme permanenti” e lasciando le sue reti  fluttuare nell’aria in piena libertà». 

Artista autentica, nonostante la notevole maturità, seguita a sperimentare, ricercare, e sorprendere con le sue novità, pur mantenendo intatto il suo linguaggio espressivo. (rcz)

TAVERNA (CZ) – Successo per la Notte della Biodiversità

Nei giorni scorsi, il Centro Visita di località Monaco di Villaggio Mancuso (Taverna), nella Riserva Naturale statale “Poverella – Villaggio Mancuso”, si è svolta la Notte della Biodiversità, organizzata dal Comando del Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro con l’obiettivo di favorire l’osservazione e lo studio della fauna notturna sia di favorire la conoscenza e divulgazione delle Riserve naturali statali e delle attività che in esse si svolgono.

L’evento rientra nella “Mission” dei Due progetti Finanziati, nonché sulla costante e crescente attività “Istituzionale” del Raggruppamento, incentrata su tematiche fondamentali come: Mettere al centro le competenze sui temi ambientali; Recuperare il rapporto con l’ambiente inteso come valore di spazio di vita e con le risorse e le diversità, naturali e socio-culturali; Comprendere la complessità e interdipendenze delle sfide globali e promuovere una società più sostenibile; Stimolare scelte consapevoli: alimentazione, turismo, uso dell’energia e acqua, che tengano conto delle ripercussioni; Riscoprire il senso del limite e affrontare i limiti e i vincoli come “risorse” creative e innovative; Imparare a valutare criticamente le informazioni e i comportamenti e dunque apprezzare le esperienze virtuose; Aumentare la capacità di lettura del paesaggio, maggiore consapevolezza di ciò che si vede; Riconoscere il paesaggio e l’unicità di ognuno di esso come insieme di elementi in relazione tra di loro; Migliorare l’offerta formativa della scuola inserendo i temi dell’educazione ambientale e della sostenibilità.

Su tutti questi temi, si è concentrata la Due giorni della “Notte Bianca della Biodiversità”, grande è stato l’apprezzamento dei visitatori ai quali sono state offerte diverse occasioni sia di svago ed intrattenimento che di arricchimento culturale e sociale.

Lo staff di educatori ambientali del Centro Visita dei Carabinieri, grazie anche al contributo dell’Ente Parco Nazionale della Sila, ha offerto ai numerosi visitatori, in un clima di interesse e partecipazione oltre le aspettative, una serie di eventi per far conoscere come nelle aree protette sia possibile abbinare momenti di svago con approfondimenti culturali sul tema del rispetto dell’ambiente.

L’iniziativa, e il suo evidente successo, sono il risultato dello spirito con il quale si è voluto rendere il patrimonio culturale godibile ai numerosi visitatori, partecipando al clima di festa collettiva che nella Notte Bianca potrà trovare da ora in avanti un punto di riferimento positivo.

Naturalmente, l’Attività che mette in campo il Raggruppamento composto da Provincia CZ, Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro e Wwf, nell’ambito dei Progetti Finanziati dalla Regione Calabria denominati: La Presila Scrigno della Biodiversità e Tra Terra e Mare Biodiversità e Paesaggio non si ferma qui, per cui diamo appuntamento ai prossimi eventi. (rcz)

 

Taverna (CZ) – La seconda edizione dell’Hyle Book Festival

Prende il via domani, a Taverna, al Teatro Verde del Centro Visite “A. Garcea” in Località Monaco di Villaggio Mancuso, la seconda edizione dell’Hyle Book Festival, il  festival letterario promosso dall’Amministrazione Comunale di Taverna con il sostegno economico e il patrocinio dell’Ente Parco Nazionale della Sila.

La rassegna, curata da Elena Dardano, nasce con il fine di valorizzare attraverso la letteratura e la multidisciplinarietà, il  territorio del Parco Nazionale della Sila e il patrimonio socio-antropologico della Calabria, promuovendo al contempo il rispetto della natura  e dell’ambiente, sensibilizzazione necessaria in un momento in cui le contraddizioni dell’odierno modello di sviluppo appaiono in tutta la loro forza. 

La parola Hyle, dal greco hyle/ ὕλη, è il nome etimologico del toponimo Sila con il significato di «foresta», «selva», «bosco», ma  anche «materia», «essenza», «sostanza», e il sostantivo ricorre in filosofia da Plotino ad Aristotele. Hyle allude dunque alla doppia accezione  del festival: una rassegna immersa nella natura che, attraverso incontri letterari, reading e performance vuole essere momento di discussione,  riflessione e dibattito.

Tema della seconda edizione sarà palingenesi, dal greco palin/πάλιν «di nuovo» e genesis/γένεσις «generazione», per un’edizione  – come afferma la curatrice – «che vuole riflettere sul momento storico in atto come momento di ripartenza, dove la scienza viene in aiuto per  far fronte all’emergenza sanitaria che da più di un anno attanaglia il mondo intero. Una rinascita, quindi, che si auspica sia sociale, scientifica  e umana e una rigenerazione vista anche nella sua seconda accezione di ristorazione del corpo e dell’animo. Palingenesi, dunque. Il festival  riparte dalla cultura, dall’arte e dal senso di comunità dei piccoli borghi e della Sila calabrese».

IL PROGRAMMA 

Venerdì 6 agosto 

Gli eventi della rassegna si aprono venerdì 6 agosto alle ore 17.30 con lo spettacolo poetico di Franco Arminio, autore e poeta tra  i più amati in Italia, definitosi «paesologo» e la cui attività si spende da anni a favore delle aree interne italiane e contro lo spopolamento. «I  paesi per prima cosa bisogna guardarli, andare a trovarli con un moto di passione. Attraversarli e guardarli».

«I paesi si salvano con gli occhi»,  afferma Arminio in una delle sue poesie più toccanti. A partire dal suo ultimo libro, Lettera a chi non c’era (Bompiani), lo spettacolo unirà  poesie edite e inedite, riflessioni e approfondimenti dello stesso poeta. Una performance letteraria tra rovine, canti e palingenesi, per riflettere  sul valore della rinascita dopo il crollo, della parola dopo il vuoto, della poesia dopo il silenzio. 

Sabato 7 agosto 

Il pomeriggio di sabato 7 agosto si aprirà alle ore 17 con la presentazione del libro Il tempo dell’attesa (Albatros) libro d’esordio  di Giuseppe Meta, in dialogo con Clemente Angotti (Ansa). Quando l’amore è più forte delle avversità, partire non fa paura, e sognare è una  cosa semplice. Il racconto di un’attesa, di una speranza, di una gioia, tra le bellezze della terra calabra di fine ottocento e le avventure di un  viaggio oltreoceano. 

Conclude il pomeriggio del sabato la presentazione alle ore 18 del libro Turbare una stella (Rubbettino) di Francesco  Bevilacqua, in dialogo con lo scrittore Massimiliano Capalbo. Tra spirito e materia, un racconto-viaggio per svelare i legami nascosti e  indissolubili tra il mondo e l’uomo, all’insegna della natura, del cammino, della palingenesi. 

Domenica 8 agosto 

Il pomeriggio di domenica 8 agosto si aprirà alle ore 16 con la presentazione del documentario Le montagne della Sila, a cura  di Ross Earney, Angelo Pascuzzi e Simone Puleo, con Eugenio Attanasio (Cineteca della Calabria) e Carmelo Sanzi (Cultore della Sila).  L’evento si svolgerà presso la Sala Convegni del Centro Natura.

Un Londinese viaggia nel Sud Italia in Sila e resta affascinato dagli ampi  spazi naturali. Attraverso il racconto delle sue esperienze e le sue riflessioni, attraverso le testimonianze raccolte dagli abitanti del posto, il  documentario è il racconto del rapporto tra l’uomo e la natura e della Calabria, vista con occhi nuovi. 

Il pomeriggio continuerà alle ore 17 con la presentazione del libro La vertigine dell’ombra (Ensemble) di Teresa Murgida, in  dialogo con la scrittrice e giornalista Eliana Iorfida. Luce e ombra, palingenesi di realtà e sospensione del sogno, paesi abbandonati e  quotidianità ritrovata: i nuovi versi della poetessa calabrese. 

Conclude la rassegna la presentazione del libro Il popolo di mezzo (Piemme) di Mimmo Gangemi, in conversazione con la sociologa  e giornalista Carmen Pupo, alle ore 18. La storia di un’emigrazione intensa: dal passato, una storia epica per rivivere il racconto di una  palingenesi: quella in un nuovo mondo, dove il senso di estraneità cedeva il passo a una nuova appartenenza. 

Hyle Garden: spazio ai più piccoli

Spazio anche ai più piccoli con i laboratori della sezione Hyle Garden sabato 7 e domenica 8 alle ore 11. I laboratori, curati dal  festival in collaborazione con le case editrici Coccole Books e Le Pecore Nere, hanno il fine di promuovere la lettura, la creatività e  l’importanza della natura tra i più piccoli.  (rcz)

TAVERNA (CZ) – La prima edizione del Premio Internazionale “Riflessi e Trasparenze”

Da sabato 7 agosto, al Parco Nazionale della Sila, al Centro Visita “A. Garcea” in località Monaco Taverna, al via la prima edizione del Premio Internazionale per le Arti Visive di Mail Art “Riflessi e Trasparenze”, a cura dello Studio Fiber Art Rosa Spina di Catanzaro.

Tale evento, a completamento della rassegna Maestri Contemporanei avviata il 06 luglio e conclusasi il 30 dello stesso mese, è promosso dalla Fiber Artist Rosa Spina, art director dell’Associazione Jone di Catanzaro, esponente della Factory Minotauro Fine Art Gallery di Palazzolo sull’Oglio, Brescia, con la collaborazione dell’Associazione L’Arca di Montepaone, Progetto Caraffa, Casa Comune della Cultura Europea di Udine, Ristorante La Cabana di Caminia e la compartecipazione del Comune di Taverna, e si inserisce nel più corposo progetto Vie d’Acqua – Waterways – Una Proposta per un Museo dell’Acqua, ideato da Lamberto Correggiari, e avviato dall’Associazione ArtEuropa di Avellino con il progetto espositivo “Percorsi d’Acqua”, una mostra itinerante in diverse località italiane, accompagnata da un corposo catalogo, per la cui copertina è stata selezionata proprio un’opera della stessa Spina che, nell’intervista rilasciata, così si è espressa:

«Il progetto – si legge in una nota – per la tutela del bene Acqua, può diventare palestra di dialogo internazionale e opportunità di denuncia da trasmettere nel periodo difficile che il mondo intero sta vivendo; è un invito a riflettere “insieme” sulle responsabilità dell’uomo nei confronti della natura. Il progetto rientra in un discorso ambientalista che non è secondario all’Arte, tutt’altro!»

«Nell’arte – continua la nota – l’acqua è da sempre protagonista, con le sue trasparenze e l’inafferrabile mutevolezza in virtù della forza dell’aria che l’accarezza o la scuote agitandola, i paesaggi con le coste frastagliate e rocciose che bagna e trasforma, con gli infiniti colori e i riflessi con cui accoglie l’immagine dove si specchia il cielo e tutta la natura. E’ grazie a queste immagini nell’acqua, sempre più distorte ed evanescenti per il progressivo peggioramento delle sue capacità visive, che Monet conia il nome predittivo dell’Impressionismo, dipingendo a Giverny, lungo il corso del fiume che lui stesso ha deviato perché vi fiorissero, le sue ninfee». 

All’evento di Mail Art, per le tre sezioni previste, hanno aderito artisti italiani e stranieri di consolidata esperienza.

Sezione Pittura

Augusto Ambrosone, Avellino; Valentina Angeli, Terni; Enzo Angiuoni, Avellino; Svetlana Boyarkina, Russia; Alan Lacke Cairo, L’Avana, Cuba; Giancarlo Caneva, Cividale del Friuli; Marisa Cortese, Verbania; Giovanni Duro, Taverna CZ; Arliah Elmi Amda, Elsinki, Finlandia; Massimo Fabian, Padova; Claudio Feruglio, Udine; Cianne Frangione, Washington; Roberto Gianinetti, Vercelli; Nicola Guarino, Avellino; Edoardo Iaccheo, Avellino; Maria Elisa Leboroni, Perugia; Dorotea Li Causi, Catanzaro; Giancarlo Mariniello, Avellino; Cettina Mazzei, Caraffa CZ; Achille Quadrini, Frosinone; Eleonora Sala, Catanzaro; Franco Secone, Città Sant’Angelo, Pescara;  Rosa Spina, Catanzaro; Leo Strozzieri, Perugia; Enzo Trepiccioni, Alicante, Spagna; Giovanna Vecchio, Montepaone CZ; Generoso Vella, Avellino.

 

Sezione Fotografia Digitale

Francesco Mercadante,  Reggio Emilia; Anna Lacroce, Catanzaro; Sara Lizzio, Catanzaro; Giuseppe Spina, Rende CS; Giovanna Vecchio, Montepaone, CZ.

Poetica dell’acqua

Claudio Feruglio, Udine; Cecilia Piscionieri, Roma; Rosa Spina, Catanzaro; Francesco Stirparo, Caraffa CZ; Giovanna Vecchio, Montepaone CZ. (rcz)