Al Villaggio Mancuso di Taverna la prima edizione di Expo Fata

Si intitola Expo Fata – Fare Agricoltura, Turismo e Ambiente, la manifestazione in programma il 27 e 28 maggio al Villaggio Mancuso di Taverna.

Una manifestazione che sarà presentata lunedì 15 maggio alla Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia e il cui fine è quello di  promuovere le risorse turistiche ed agricolo-ambientali della Calabria centrale. L’iniziativa è realizzata con la compartecipazione della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, con il patrocinio del Consiglio regionale della Calabria e in collaborazione con Coldiretti, Confagricoltura e Cia. Durante l’incontro con la stampa verranno illustrati i particolari organizzativi dell’Expo che punta ad aggregare il sistema turistico, imprenditoriale e agricolo calabrese aprendo, al contempo, canali di dialogo fra le aziende, i clienti ed i nuovi mercati.

La Sila catanzarese farà, quindi, da sfondo ad un evento che punta a divenire un appuntamento periodico, competitivo e di carattere regionale con la finalità di promuovere l’esposizione e la dimostrazione di mezzi, attrezzature, prodotti e servizi agricoli. La due giorni di Expo verrà accompagnata da conferenze, convegni, meeting ed altri eventi collaterali di sicuro interesse sociale ed economico.

Alla conferenza stampa saranno presenti il presidente della Fondazione “Eugenio Mancuso”, Francesco Granato, organizzatore dell’evento; il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Pietro Falbo, e il segretario generale Bruno Calvetta; il sindaco del Comune di Taverna, Sebastiano Tarantino; il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso e l’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo,

Expo Fata sarà la vetrina per tutti gli operatori dei settori interessati. L’attenzione sarà puntata su macchine ed attrezzature agricole, zootecnia, coltivazione di piante, innovazioni nell’agroindustria, efficienza energetica ed irrigazione. La manifestazione fieristica sarà anche un momento di informazione e di approfondimento di tematiche attuali, quali il rispetto per l’ambiente, la promozione dell’agricoltura biologica e i vantaggi delle energie rinnovabili, il bio-turismo ed il turismo rurale. Mentendo come filo conduttore la tutela dell’ambiente, la valorizzazione del territorio, della qualità della vita e dei prodotti agroalimentari ed enogastronomici. (rcz)

Il presidente Mancuso a Taverna per celebrare la coppia di Ermellini mascotte delle Olimpiadi

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha partecipato a Taverna alla festa organizzata per celebrare la coppia di ermellini che ha vinto il contest nazionale ed ispirerà la mascotte dei Giochi Olimpici e Paralimpici Milano – Cortina 2026. Presenti gli alunni e i docenti di tutte le scuole del territorio in una piazza gremita.

«Il merito per questo clamoroso successo – ha detto il Presidente del Consiglio regionale – che ha visto l’idea degli ‘ermellini’ primeggiare su 1600 progetti presentati delle scuole primarie e secondarie italiane, va ai ragazzi che, grazie all’estro e alla creatività, hanno espresso graficamente i valori della partecipazione leale che puntano sulla condivisione sia delle vittorie che delle sconfitte».

«La conoscenza e la cultura – ha evidenziato – sono indispensabili per vincere le sfide della transizione digitale ed ecologica e aprire per la Calabria realistiche prospettive di sviluppo. Il ruolo della scuola è centrale nella crescita dei nostri ragazzi. E proprio in giornate come questa, è importante lanciare un messaggio contro la dispersione scolastica e la povertà educativa. Piaghe che bisogna eliminare, perché non c’è possibilità di sviluppo in un Paese che ha percentuali di dispersione scolastica allarmanti rispetto agli altri Paesi europei».  

«Il risultato ottenuto dagli alunni dell’Istituto Comprensivo di Taverna – ha evidenziato – non riguarda solo con le capacità artistiche, ma soprattutto la possibilità di ‘inventare’ soluzioni ai problemi della vita. È in sostanza la capacità di gettare il pensiero oltre l’ostacolo».

Mancuso ha rivolto «il plauso del Consiglio regionale anche ai docenti che hanno reso possibile un risultato che rappresenta egregiamente la Calabria e il suo grande patrimonio di civiltà».  

«Proprio lo sport – ha concluso – è un altro elemento vitale nella formazione dei ragazzi. Può aiutare a superare le differenze e incoraggia il dialogo, e in tal modo aiuta ad abbattere pregiudizi, stereotipi, differenze culturali, l’ignoranza, l’intolleranza e la discriminazione. La giornata di festa sul progetto dei ‘Due Ermellini’ esalta uguaglianza e sportività: punti di riferimento ideali che invitano al rispetto della persona nella sua integrità e al dovere della solidarietà». (rcz)

È disegnata dai ragazzi di Taverna (CZ) la mascotte delle Olimpiadi

Grande orgoglio calabrese per la mascotte delle prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 disegnata dai ragazzi dell’Istituto comprensivo di Taverna (CZ), il luogo di nascita di Mattia Preti. I due ermellini sono stati scelti a seguito di un sondaggio finale che vedeva contrapposto il disegno dei ragazzi dell’Istituto comprensivo Sabin di Segrate (MI), che avevano proposto una coppia di fiori (un bucaneve e una stella alpina) stilizzati col viso di un ragazzo e una ragazza.

Il concorso La scuola per le mascotte di Milano Cortina 2026 ha coinvolto gli studenti delle prime classi di tutt’Italia ed è stato lanciato nel 2021 dalla Fondazione Milano-Cortina con il Ministero dell’Istruzione per coinvolgere a pieno i giovani nei valori dei giochi olimpici e paralimpici. La partecipazione è stata massiccia: 400 le domande di adesione, 0ltre 1600 idee progettuali, 681 le classi che hanno partecipato e 82 gli istituti scolastici coinvolti.

I ragazzi dell’Istituto di Taverna, guidato dalla dirigente Maria Rosaria Sganga, giunti in finale, hanno raccolto il 53% dei consensi. Il disegno porta la firma di un gruppo di quattordicenni Aurora Munizza, Sara Godino, Tommaso Pascuzzi, Francesco Angotti e Federico Barra che frequentavano la terza B nell’anno scolastico 2021-2022 e che adesso frequentano le scuole superiori a Catanzaro. Il gruppo ha avuto il supporto della docente Gabrielle Rotondaro. Gli ermellini di Taverna diventeranno popolari e porteranno un tocco originale di Calabria alle prossime olimpiadi invernali. (rrm)

A Taverna grande successo per gli eventi di Armonie d’Arte Festival

Grande successo, a Taverna, per gli eventi organizzati per Armonie d’Arte Festival, diretto da Chiara Giordano e giunto alla 22esima edizione.

Il Festival ha avuto una straordinaria connotazione itinerante e, oltre al suo palcoscenico principale al Parco archeologico di Scolacium a Borgia, ha spaziato tra Catanzaro, Serra San Bruno, Montauro, Tropea e anche Taverna, patria di Mattia Preti, luogo di particolare valore storico e paesaggistico.

Nel chiostro del Complesso monumentale del Palazzo San Domenico di Taverna si sono susseguiti appuntamenti di grande pregio, tra musica e teatro, con il meglio dello scenario nazionale ed internazionale ed un occhio di sostegno per gli artisti calabresi.

Un’esecuzione da incisione quella della Cappella Neapolitana–  costituito da strumentisti e cantanti specializzati nel repertorio musicale napoletano antico e tra i massimi esecutori al mondo – che ha riportato indietro le lancette del tempo di 4 secoli con un rigore filologico e nel contempo una sapienza contemporanea senza uguali e che testimonia il profilo internazionale più blasonato dell’ensemble diretto e fondato da Toni Florio, che con questo lavoro ha portato per la prima volta in scena il più antico intermezzo comico della storia della musica.

E, poi, l’Inferno dantesco di Chiara Guidi con Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia. La Guidi, una delle figure più interessanti del teatro italiano, ha letteralmente incantato i presenti con un’interpretazione dei versi che diventavano via via magma non solo di senso ma anche di suono vocale che si aggiungeva a quelli prodotti con un contrappunto serrato sorprendente da Francesco Guerri.

A seguire, nella stessa serata, un concerto della Mediterranea Sinfonietta, compagine di musicisti calabresi di bel talento e che stanno scommettendo sulla permanenza nella propria terra, diretti da Marco Codamo che ha proposto un programma brillante e coraggioso di tutto Mozart con solista Marika Franchino.

Particolare, poi, l’ultimo spettacolo Na vota c’era, in collaborazione con Primavera dei Teatri: dittico calabrese ovvero riscrittura originale da Letterio di Francia, di e con Dario De Luca. Uno spettacolo coinvolgente, lieve e profondo insieme, da godere con sorriso e ricordare con riflessione, con una trascrizione magistrale tra sound classico, popolare, ed elettronico.

«Un primo esperimentom quello tavernese di Armonie d’Arte – ha evidenziato Giordano – che ha confermato tutto il valore e le potenzialità del luogo e, nel contempo, ha evidenziato tutto il lavoro da fare per abituare il pubblico a pensare a Taverna come luogo non solo di Mattia Preti ma anche di performance contemporanee».

«Siamo molto soddisfatti di questa sinergia creatasi con il Festival – ha sottolineato il sindaco di Taverna, Sebastiano Tarantino – Si è trattata di una collaborazione e coproduzione con il progetto “Cultura e Natura non solo una rima / Micro Festival prima edizione” del Comune che ho l’onore di guidare. Vogliamo portare avanti la promozione delle bellezze artistiche di questo borgo ma anche quelle naturalistiche e ambientali. Un’importante vetrina per Taverna ed è sicuramente l’inizio di un proficuo percorso con Armonie d’Arte». (rcz)

Armonie d’Arte si sposta a Taverna: Tantissimi gli eventi fino a domenica

Armonie d’Arte Festival, diretto da Chiara Giordano, da venerdì 9 settembre si sposta a Taverna, patria di Mattia Preti, con una serie di eventi.

Infatti, il 9,10,11, settembre, una programmazione raffinata anche per la sezione dedicata al Comune presilano. Il Chiostro del Complesso Monumentale del Palazzo San Domenico di Taverna accoglierà musica e teatro con il consueto altissimo profilo artistico e un occhio ad artisti calabresi già dello scenario nazionale ed internazionale.

Venerdi 9 alle ore 21.00, una produzione eccezionale: la Cappella Neapolitana, ensemble fondato nel 1987 da Antonio Florio inizialmente col nome di Cappella della Pietà de’ Turchini, costituito da strumentisti e cantanti specializzati nel repertorio musicale napoletano antico e tra i massimi esecutori al mondo, mette in scena la prima esecuzione moderna del più antico intermezzo comico ( 1673 – Bello Tiempo Passato ).

La Cappella neapolitana utilizza strumenti barocchi (il cembalo, la tiorba, il chitarrone, la chitarra spagnola il calascione, oltre a violini e violoncello). E così, con rigore e consapevolezza filologica, al pubblico sono offerti i suoni, le voci, i colori, i lazzi, insomma l’atmosfera di smodata allegria che si doveva vivere nei teatri del Seicento a Napoli. (Lorenzo Fiorito)

Sabato 10 vede, invece, 2 spettacoli: alle ore 19.00. Chiara Guidi, una delle figure più interessanti del teatro italiano, con Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia, un lavoro intenso e particolarissimo sull’ Inferno dantesco, dove Chiara Guidi – cofondatrice della Socìetas Raffaello Sanzio, compagnia teatrale che si è distinta sul piano mondiale per la creazione di un linguaggio innovativo – si muove nel solco della sua personale ricerca sulla voce come chiave drammaturgica nel dischiudere suono e senso di un testo, ricerca che le è valsa diversi riconoscimenti e pubblicazioni; al violoncello Francesco Guerri traccia un percorso che cancella i confini tra musica classica contemporanea e libera improvvisazione, producendo invenzioni caratterizzate dalla fisicità del gioco virtuosistico e dal profondo legame emotivo che mantiene con lo strumento.

Sempre sabato 10, ma alle ore 21.30, la Mediterranea Sinfonietta diretta da Marco Codamo, una compagine orchestrale calabrese che merita attenzione per la passione e dedizione in un apprezzabile percorso di crescita, già molto interessante, e un programma di valore ma anche di bell’ascolto per tutti come le arie d’opera mozartiane che ben si armonizzano con il Chiostro e con solista Marika Franchino.

Domenica 11 alle 19.00, Na vota c’era, dittico calabrese ovvero riscrittura originale da Letterio di Francia, di e con Dario De Luca, lavoro per voce recitante e orchestra : uno dei migliori attori calabresi di teatro, un’orchestra brillante e inconsueta; una coproduzione con Primavera dei Teatri, un “transito “culturale pieno di spunti tra passato e contemporaneità, territorialità e scenario globale.

«Questi eventi – ha evidenziato il sindaco di Taverna, Sebastiano Tarantino – nasce da una proficua sinergia fra il comune di Taverna e Armonie d’Arte. Si tratta di una collaborazione e coproduzione con il progetto “Cultura e Natura non solo una rima / Micro Festival prima edizione” del Comune che ho l’onore di guidare. L’obiettivo è quello di promuovere le bellezze artistiche di questo borgo ma anche quelle naturalistiche e ambientali».

«Si terranno, infatti – ha concluso – al mattino escursioni e laboratori e al pomeriggio talk con esperti autorevoli calabresi. Si tratta di un’importante vetrina per Taverna che sfrutta il forte rilievo e considerazione che ha sul territorio una manifestazione storicizzata e di valore come Armonie d’Arte Festival che, da quest’anno, grazie alla sua programmazione itinerante ha creato una affascinante rete tra i Comuni calabresi». (rcz)

TAVERNA (CZ) – Torna l’Hyle Book Festival

Da martedì 16 al 18 agosto, a Villaggio Mancuso, Taverna, è in programma la terza edizione dell’Hyle Book Festival, curato da Elena Dardano e che per questa edizione propone il tema Per altri sentieri, verso tratto dall’omonima poesia di Franco Costabile.

La terza edizione del festival letterario conferma il patrocinio del Parco Nazionale della Sila, del Comune di Taverna e del Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro.

«Per altri sentieri è cambiamento, punti di vista, aprirsi al nuovo – ha detto la direttrice artistica – Ma per altri sentieri, dice Costabile, si può anche tornare.Dove stiamo andando quindi, quali i sentieri da imboccare per un cambio di rotta e quali quelli su cui ritornare all’insegna della legalità, ecologia, pace e empatia? Questo il tema su cui il festival vuole interrogarsi con l’ausilio della letteratura, declinata in sentieri già consolidati – gli incontri, i laboratori letto-creativi per bambini, il focus sulla cinematografia, la presenza dei cantastorie – e in sentieri essi stessi nuovi alla rassegna, come le escursioni a suon di passi e di libri e il cinema sotto le stelle ispirato alla letteratura».

Le mattine delle tre giornate del festival si animeranno con la sezione Hyle Garden dedicata ai bambini e quest’anno in collaborazione con Comitato Siletta, Martina Sport e Associazione Le Scimmiette.

Il 16, 17 e 18 agosto alle ore 11:00 nello spazio antistante Martina Sport tre laboratori letto-creativi di attività, giochi, letture e divertimenti per stimolare la fantasia e l’allegria.

Del tutto nuova è la sezione Di passo in passo, in collaborazione con gli Esperiandanti. Passeggiate ed escursioni per addentrarsi nella natura così come nelle pagine più belle della letteratura. Il 16 agosto passeggiata letteraria tra vecchi mulini, fiumi e natura a ritmo di versi da poeti calabresi; il 17 agosto escursione letteraria alle cascate del Litrello con le pagine più belle della letteratura sulla montagna; il 18 agosto esperienza di urban trekking letterario alla scoperta di Taverna. Nelle tre escursioni sono previsti degustazione o pranzo a sacco. Per informazioni e prenotazioni delle esperienze: 3923823656

Il pomeriggio del 16 agosto si apre alle 16:00 con il libro Vittorio De Seta. Lettere dal Sud (Cineteca della Calabria) di Eugenio Attanasio, si prosegue alle 17:30 con la tavola rotonda Per altri sentieri letterari. Voci calabresi a confronto, con Marisa Fasenella (Madri, Castelvecchi); Felice Foresta (La lanterna e le ortiche, Pellegrini); Elena Giorgiana Mirabelli (Maizo, Zona42); Daniela Rabia (La stanza del buio, Pellegrini). Alle 18:30 a chiudere questa prima sessione di incontri Gioacchino Criaco con il suo nuovo e attesissimo libro Il custode delle parole (Feltrinelli).

Il pomeriggio della seconda giornata si apre alle 16:00 con il libro Fadia (Castelvecchi) di Santo Gioffrè, si prosegue alle 17:30 con la presentazione del libro Il gioco del mandorlo (Augh! Edizioni) di Elvira Fratto, e si chiude alle 18:30 con Luigi Tassoni, scrittore, critico e semiologo, con il suo libro Diario di lettura e letteratura (Rubbettino Editore).

Il pomeriggio dell’ultima giornata del festival si apre con il libro Delfina (Effegi Editore) di Olga Fotino. Gli incontri si chiudono con il panel delle 17:15 Per altri sentieri di legalità. Testimonianze tra passato e presente, per un dialogo tra Paride Leporace (Giacomo Mancini, Pellegrini) e Gianni Speranza (Una storia fuori dal comune, Rubbettino).

Hyle Book Festival si svolgerà anche in tre serate all’insegna della musica, della convivialità e dell’intrattenimento.

Il 16 agosto alle ore 21:15 presso il Teatro Verde del Centro Visita A. Garcea di Monaco si inaugura il festival con lo spettacolo Zèphyr di e con il cantastorie Biagio Accardi ai tamburi, mandola e voce e il bardo Andrea Seki all’arpa celtica.

Il 17 agosto alle ore 21:15 sempre presso il Teatro Verde del Centro Visita A. Garcea di Monaco, la sezione cinema sotto le stelle della Sila, con la proiezione del film La casa dei libri (2017) diretto da Isabel Coixet e premio Goya per Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Sceneggiatura.

Il festival si concluderà il 18 agosto con Hyle Party, la festa del festival al lago sul tramonto. Dalle 19:00, presso l’Agriturismo il Lago del Passante, apericena, cocktail a tema, musica, libri in menù e mercatino del vinile. (rcz)

TAVERNA (CZ) – La mostra d’arte collettiva “Un segno di Pace”

Il 3 luglio, a Taverna, nella Sala espositiva del Centro Natura del Parco “A. Garcea”, al via Un segno di Pace, la mostra d’arte collettiva ideata e curata da Rosa Spina e  promossa dall’Associazione Jone di Catanzaro in collaborazione con il Comune di Taverna e il Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro.

Obiettivo della collettiva, essere cassa di risonanza nel sensibilizzare una riflessione comune sull’urgenza di porre fine ai conflitti per una ritrovata e rinnovata Umanità.

Gli artisti aderenti: Augusto Ambrosone, Enzo Angiuoni, Giancarlo Caneva, Carmen Delle Donne, Giovanni Duro, Arlhia Elmi, Claudio Mario Feruglio, Cianne Fragione, Francesco Gabriele, Alan Lacke, Dorotea Li Causi, Cettina Mazzei, Maria Francesca Pelle, Rita Ricchi, Eleonora Sala, Salvatore Scarpino, Rosa Spina, Francesco Stirparo, Giovanna Vecchio, Generoso Vella, ispirandosi ai valori della Pace nel Mondo, nel contesto attuale sempre più problematico e instabile, ritengono che l’Arte, accogliendo una pluralità di linguaggi nel rispetto della creatività e della libera espressione,  possa essere cerniera tra i popoli e contribuire a stimolare il dialogo, rafforzare i rapporti umani, far prevalere il buon senso. 

L’inaugurazione ufficiale, è prevista ad agosto alla presenza del Sindaco di Taverna, Sebastiano Tarantino, del Presidente Associazione Jone, Mario Iannelli, del giornalista Generoso Vella, con le osservazioni critiche di Antonio Falbo, esperto d’arte e gallerista, dell’avv. Stefania Figliuzzi, della Dr.ssa Tea Mancuso, di altri relatori.(Giovanna Vecchio)

 

TAVERNA (CZ) – Al Sila Science Park la manifestazione “La Natura dello Spazio”

Si intitola La Natura dello Spazio la manifestazione, in programma a maggio e ad agosto, al Sila Science Park e Fata Museum di Taverna, e che sarà presentato al Musmi di Catanzaro il 30 aprile, alla presenza di Marcello Spagnulo, presidente Marscenter e consigliere scientifico di Limes, Renato Cantore, giornalista e scrittore. Modera il giornalista e direttore di Catanzaro tv, Nico De Luca.

Il Festival dal nome tanto evocativo, La Natura dello Spazio, ha un programma ricchissimo di eventi e con una formula diffusa, richiamerà anche alcuni luoghi della città di Catanzaro e centinaia di turisti.

Il museo e parco esperienziale, incentrato sul tema dei 4 elementi naturali, Fuoco, Acqua, Terra, Aria, da cui il nome FATA, si estende nel territorio del Comune di Taverna, all’interno di un’area naturale di oltre 80 ettari, per altro, tra le meno inquinate dal fattore luminoso.

Lo scenario quindi è ideale per l’osservazione astronomica.

Il Sila Science Park & FATA Museum è infatti uno spazio della cultura scientifica e ambientale che, prevalentemente indirizzato al turismo scolastico e alle famiglie, si compone di una struttura coperta realizzata su progettazione del CNR, su una superficie di oltre 2000 mq.

Con, da una parte, il museo FATA che si sviluppa su due piani, e dove al suo interno trova spazio la sala cinema in 3D con lo schermo curvo in fibra d’argento più grande d’Italia, e dall’altra, il Parco esperienziale esterno, dove sono adibiti altri percorsi interattivi e varie attrazioni.

Insieme completano un’offerta culturale e didattica tra le più articolate per l’intera regione, e non solo.

Primissimo segnale della qualità del progetto è la composizione del comitato scientifico con Elena ConsoleGiovanni Carlo Federico Villa, Angela Mungo, Stefano Zuffi, Florindo Rubbettino, Maurizio Vanni, Carmine Lupia, Anna de Fazio Siciliano, Domenico CerminaraStefano Alcaro, presieduto da Domenico Piraina (direttore di Palazzo Reale di Milano) e anzitutto, l’alto profilo del progetto scientifico, con cui si punta a uno sviluppo del territorio sia all’interno che fuori dai confini regionali.

Promuovere il Sila Science Park significa, infatti, presentare una proposta culturale seria e originale per l’intera Calabria.

La regione così, anche grazie a questo importante progetto scientifico, e in stretto dialogo con altre proposte del territorio, può finalmente tornare a rappresentare una meta imprescindibile per un soggiorno turistico, per una vacanza culturale o un viaggio d’istruzione, e in ogni stagione dell’anno (e del cielo). Anche sotto le stelle. (rcz)

TAVERNA (CZ) – La mostra virtuale dedicata a Gregorio Preti

In occasione dei 350 anni dalla morte di Gregorio Preti, il Museo Civico di Taverna ha dedicato all’artista la prima mostra virtuale del 2022.

Con la formula 10X si rendono fruibili altrettante immagini fotografiche della pala d’altare raffigurante la Madonna con il bambino Gesù adorata dai santi Maria Maddalena e Francesco d’Assisi, detta “Madonna della Provvidenza”. Il dipinto fu commissionato nei primi anni trenta del Seicento per l’originaria “cappella della Maddalena”, esistente nella navata a sinistra della chiesa monumentale di San Domenico.

In quest’opera che attesta il primo importante riconoscimento della valenza di Gregorio De Presbiteris da parte della sua città natale, sono particolarmente evidenti i rimandi stilistici alle cifre creative e al classicismo di Domenico Zampieri, detto il Domenichino (Bologna 1581 – Napoli 1641). (rcz)

Nasce il board scientifico del Sila Science Park & FATA Museum di Taverna

Prima riunione ufficiale del board scientifico del Sila Science Park & FATA Museum a Taverna (CZ). SI tratta di una realtà straordinaria, nata nel settembre del 2019, grazie ad una sinergia tra comune di Taverna e Provincia di Catanzaro, finanziata dalla Regione Calabria, e realizzata su progetto scientifico del CNR, il parco e il museo ricadono in una vasta zona di 80 ettari della Sila catanzarese che include anche altre strutture adibite per l’accoglienza e l’intrattenimento del pubblico.
Un progetto davvero all’avanguardia di parco esperienziale basato sul “Wellness”, il Parco dopo la battuta d’arresto dovuta alla pandemia, può finalmente augurarsi di dare concretezza al suo potenziale, e a quanto ideato finora ma non solo, afferma il Sindaco Sebastiano Tarantino.
Grazie alla costituzione di un ampio comitato scientifico di altissimo profilo nazionale presieduto dal Direttore di Palazzo Reale di Milano, Domenico Piraina, intende rilanciare il territorio mediante uno strategico piano di sviluppo turistico e culturale, e promuovere l’intera regione a partire dalla Sila piccola anche attraverso una serie di attività interdisciplinari tra cultura, sport, educazione, turismo e ambiente, a carattere dunque, non soltanto scientifico.
FATA, infatti, è l’acronimo di FUOCO, ACQUA, TERRA, ARIA, ed è finora l’unico museo italiano incentrato sui 4 elementi naturali.
Ma il suo è un progetto a più ampio respiro rispetto ad un comune museo, che si pone tra gli obiettivi principali quello di creare un modello avanzato di realtà museale, fruizione innovativa, valorizzazione e gestione di un bene naturalistico, paesaggistico e scientifico -culturale dell’area interna calabrese e del territorio circostante, in grado di rinvigorire fattori di competitività dell’intera area montuosa e promuoverne la crescita in termini di nuovi pubblici e flussi turistici. Sempre partendo dall’unicità del Territorio.
Ed è esattamente alle domande anche inespresse del territorio che rispondono i molti progetti e gli eventi già in essere o in programma, dal Festival sull’Astronomia all’adesione alla Ciclovia dei Parchi, dalla realizzazione di sistemi di accoglienza innovativi, ai tavoli didattici multimediali, dalle mostre di arte antica e contemporanea all’estensione dell’area espositiva, dalla Forest therapy al bosco esperienziale, senza dimenticare il maneggio e la fattoria didattica.
Tutti elementi questi, che puntano ad un aggiornata metodologia di fruizione museale tali da intersecare concetti come “Esperienza” e “Edutainment” ma che, è nella Mission del museo, non dimentichino, in chi vive il territorio di rinnovare il senso d’“Identità”, e in chi lo visita offrire la possibilità di conoscerne e apprezzarne gli aspetti d’“Unicità”.
Entusiastici sono stati i feedback di tutti i membri del comitato riunito in video conferenza e che è stato moderato da Luca Mazzetti, Project manager del Parco,«Abbiamo un sogno ambizioso, il FATA deve diventare promotore e centro propulsore per tutta la nostra Regione».
Stefano Alcaro, docente di chimica all’UMG. «Sarò felice di condividere gli esiti di una delle nostre ultime ricerche sull’innovazione museale. E in qualità di Direttore dei corsi di Alta Formazione, attiveremo dei corsi specifici con il FATA di Master di Formazione e Perfezionamento».
Elena Console, imprenditrice, «Il metodo che abbiamo approntato con la società sull’accessibilità e inclusione si lega al museo FATA e può offrire uno scenario nuovo sul tema. Anche la tecnologia è uno strumento indispensabile».
Stefano Zuffi, storico dell’arte, «Gli scenari che prospetta il museo FATA sono estremamente interessanti. Il concetto di Benessere, un tema caro e una prospettiva da guardare con attenzione. I 4 Elementi sono una Via Maestra per un approccio interdisciplinare».
Maurizio Vanni, docente all’Università di Pisa, «Il FATA un progetto avveniristico. Una nuova analisi proveniente dal Canada definisce la Calabria la regione a più margine di crescita culturale in Italia».
Florindo Rubbettino, editore, «La Calabria è fuori dalle maggiori rotte turistiche, ma questo non è un aggravante è un vantaggio. Il FATA è un progetto eccezionale e ha tutti gli assets giusti per la creazione di una rete di saperi condivisi con ricadute fondamentali su tutto il territorio».
Carmine Lupia, etno-botanico, «Il legame arte, architettura e natura è imprescindibile. Dove si trova il FATA persiste il pino laricio, che sappiamo essere stato il legno utilizzato per la costruzione della Chiesa di San Paolo flm e persino della Basilica di San Pietro. Le competenze incrociate del cts possono fornire degli strumenti preziosi per la crescita del nostro territorio ancora da far conoscere e valorizzare».
Angela Mungo, responsabile Coldiretti, «La Coldiretti non lavora esclusivamente per le aziende agricole. Ambiente e territorio sono i nostri riferimenti base. Uno dei nostri progetti sull’agricoltura sociale può essere un ottimo contributo per il museo FATA».
Anna de Fazio Siciliano, critica d’arte, addetta alla comunicazione del museo, «Un progetto lungimirante e del tutto all’avanguardia, soprattutto a queste altezze geografiche. La Calabria lo merita».
Domenico Cerminara, funzionario Ente Parco della Sila, incalza su quanto sia importante restare vicini agli abitanti. “Dobbiamo accogliere le loro domande culturali e di miglioramento della quotidianità. La Ciclovia e la montagna sono delle risorse da sfruttare per uno sviluppo reale del territorio».
Domenico Piraina, Presidente del cts del museo FATA e Direttore Polo Mostre Milano, «Punto di riferimento del museo, ormai designato come “Bene essenziale”, devono essere le persone, un museo è davvero tale, quando sa aprirsi alla società e con essa dialogare nella costruzione comune di un progetto di vita culturale».
Giovanni Carlo Federico Villa, storico dell’arte e docente Università di Bergamo, «Il progetto FATA incarna valori altissimi di tutela, promozione e valorizzazione del Patrimonio naturalistico e paesaggistico della Calabria una regione dalla bellezza struggente».
Preziose anche le parole finali di Giovanni Pugliese, amministratore delegato della società Natura Pura che ha in gestione il Parco, «Oggi è un giorno nuovo. Questo comitato scientifico è il fiore all’occhiello di tutto il lavoro svolto finora, un grande risultato che dà valore del nostro progetto».