Aldo Ferrara: Ponte sullo Stretto attrattore di altre infrastrutture

Il Ponte sullo Stretto «sarebbe un eccezionale attrattore di investimenti per la realizzazione di altre infrastrutture» ha dichiarato il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara all’Adnkronos, sulla possibilità che si arrivi al via libera per la costruzione del Ponte sullo Stretto dopo il parere della Commissione Trasporti della Camera sul Pnrr, in cui compare il riferimento al Ponte.

«Insieme ai nostri ‘cugini’ siciliani – ha detto il presidente Ferrara all’Adnkronos – lo abbiamo sempre sostenuto: il ponte è la via maestra per un attraversamento stabile dello Stretto, rispetto alle altre ipotesi che si sono fatte. E lo dimostrano i tanti studi. E non è vero che vanno fatte prima le altre infrastrutture. Realizzando il ponte verrebbero conseguenza».

Anche perché, ha sottolineato Ferrara, il «Ponte insiste sul corridoio 5, Helsinki-La Valletta che prevede appunto il Ponte, il porto di Gioia Tauro con tutto il retro porto e l’alta velocità», «e proprio la costruzione del Ponte sarebbe un eccezionale acceleratore per la costruzione dell’alta velocità, quella vera, perché si parlerebbe di servire un bacino di 7 milioni di persone».

Realizzare il ponte, insomma, per Ferrara, «sarebbe un’occasione di sviluppo unica per Calabria e Sicilia. Poi, certo, noi, dal punto di vista delle infrastrutture, chiediamo anche l’elettrificazione della linea ferroviaria ionica, il completamento della statale 106 e l’attraversamento ionico-tirrenico. Ma per avere un velo volano di sviluppo per i nostri territori servono anche le infrastrutture digitali».

«Il ponte sullo Stretto di Messina – ha concluso – sarebbe un forte volano di sviluppo, avrebbe ricadute economiche enormi. Insieme ai nostri ‘cugini’ siciliani abbiamo calcolato 100mila posti di lavoro all’anno per il periodo di costruzione e 6 miliardi di euro di opere collegate. Il ponte sullo Stretto di Messina è un’opera simbolo, di progresso e di crescita. E sarebbe anche un grande attrattore turistico». (rrm)

Unindustria Calabria: Disponibili a offrire propri spazi per vaccinare i dipendenti delle imprese

Il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, ha incontrato il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, per rappresentare la concreta disponibilità di Unindustria Calabria a collaborare nella fase di somministrazione dei vaccini offrendo i propri siti produttivi idonei, nel quadro della campagna nazionale promossa da Confindustria.

Nel corso dell’incontro, al quale ha partecipato anche il Commissario alla Sanità, dott. Guido Longo, il presidente Ferrara ha sottolineato come le imprese, mettendo a disposizione i medici competenti ed i propri locali aziendali, potranno effettuare in assoluta sicurezza,  le vaccinazioni a tutti i dipendenti che manifesteranno la volontà di aderire.

Proprio l’attuazione operativa di questa disponibilità e le correlate declinazioni organizzative sono alla base della bozza di protocollo discussa nel corso dell’incontro, nella quale, ovviamente, saranno individuati altresì i criteri e i requisiti necessari per l’estensione della campagna vaccinale anti-covid 2019 alle aziende produttive calabresi. È di tutta evidenza come il protocollo costituirà un ulteriore canale di somministrazione dei vaccini nel quadro, comunque, delle priorità individuate dal piano di vaccinazione nazionale.

«Un segnale concreto – ha dichiarato Ferrara – che testimonia lo spirito di servizio e la volontà delle aziende calabresi di essere protagoniste in questa triste esperienza della pandemia, con la volontà immediata di ripartire con più forza e determinazione verso un percorso che prefiguri la creazione delle condizioni di sostegno, in termini di misure economiche, ai fini della crescita e dello sviluppo».

In un clima cordiale e di grande collaborazione, è stata concordata la messa in campo di ogni misura necessaria per la buona riuscita della campagna vaccinale, sottolineando che ogni iniziativa si attuerà, comunque, nel rispetto delle condizioni di sicurezza sanitaria dettate dal quadro normativo nazionale. (rcz)

Unindustria Calabria ha presentato il nuovo “Piano Transizione 4.0”

Unindustria Calabria, in collaborazione con Confindustria, Sistemi Formativi Confindustria e 4.Manager, in un webinar ha presentato il Nuovo Piano Transizione 4.0, per incentivare la ripresa dell’economia.

Il webinar si è inserito nella nuova edizione del Monitor Legislativo, voluto dal sistema Confindustria, il progetto dedicato all’aggiornamento di imprese e manager teso ad approfondire gli aspetti di natura tecnica ed i progetti di innovazione 4.0.

La Legge di Bilancio, per il 2021, ha confermato e rafforzato l’impianto del piano di politica industriale dedicato alla transizione digitale ed all’innovazione del sistema produttivo. Il nuovo Piano costituisce, inoltre, un pilastro del Pnrr (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza), contribuendo in modo incisivo alla modernizzazione del sistema produttivo e del Paese in coerenza con gli obiettivi del programma europeo Next Generation Eu.

I lavori hanno fatto registrare il saluto del presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara, gli interventi degli specialisti di Confindustria, Giulia Abruzzese (Area Politiche Fiscali), Nicoletta Amodio (Area Scienze della Vita e Ricerca) e Valentina Carlini (Area Politiche Industriali e per la Sostenibilità) che hanno illustrato le misure del Piano Transizione 4.0.

Il panel di confronto sulla trasformazione digitale e sui progetti di innovazione 4.0 è stato animato da Fortunato Amarelli, presidente del Digital Innovation Hub Calabria e da Alfredo Fortunato, Presidente Sezione Terziario Innovativo e Ict di Unindustria Calabria. I lavori sono stati moderati dal direttore di Confindustria Cosenza, Rosario Branda. 

Sono state esaminate le novità legislative recentemente introdotte sui principali incentivi a disposizione delle imprese che innovano: il credito d’imposta sugli investimenti che ha sostituito l’iper e il super ammortamento, il credito d’imposta su Ricerca e Sviluppo e il credito d’imposta sulla formazione 4.0.

«Occorre anticipare il cambiamento senza subirlo, la voglia di fare impresa ci spinge in questa direzione. Grazie agli incentivi previsti per l’innovazione – ha dichiarato il presidente degli industriali calabresi Aldo Ferrara – anche i territori più marginali possono diventare protagonisti dello sviluppo. Dobbiamo sforzarci di favorire un salto culturale e di guardare avanti».

Per il presidente Amarelli, «l’innovazione rappresenta una grande opportunità per le imprese, una necessità per migliorarne la produttività ed è una missione per il nostro Paese. Attraverso gli strumenti fiscali presentati, lo Stato sostiene gli imprenditori nel fare il loro lavoro. La novità di industria 4.0 non sta solo nell’acquistare impianti, ma nel favorire l’integrazione tra i processi, in modo da rendere l’impresa più produttiva».

Della necessità di favorire il cambiamento ha parlato Alfredo Fortunato, presidente Sezione Terziario Innovativo e Ict di Unindustria Calabria: «dobbiamo essere consapevoli che i processi di crescita sono lenti ed in salita, ma quando si imbocca la strada dello sviluppo si aprono nuove opportunità. I cambiamenti costano, non sono a somma zero, poi nel lungo periodo consentono di avere risultati migliori. Occorre spingere sul rafforzamento degli strumenti di accompagnamento e trasferimento tecnologici». (rrm)

Aldo Ferrara: Tante aziende in Calabria disponibili a offrire spazi per vaccini

Il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, ha dichiarato, con soddisfazione, che «anche in Calabria, un consistente numero di aziende hanno dato la loro disponibilità, offrendo gli spazi aziendali con l’obiettivo di arricchire la rete dei luoghi in cui è possibile svolgere le pratiche vaccinali».

« Ero molto fiducioso in tal senso – ha spiegato – ma la risposta fornita ha confermato le aspettative facendo registrare una significativa adesione all’iniziativa ed alla sollecitazione del Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi».

Infatti, si conclude oggi la mappatura delle cosiddette “fabbriche di comunità”, ossia la mappatura avviata da Confindustria di tutte le imprese operanti sul territorio nazionale che vorranno mettere a disposizione i propri spazi nell’ambito del piano nazionale delle vaccinazioni anti Covid.

«Confindustria – ha aggiunto Ferrara – ha sempre cercato, fin dallo scorso anno, tra le tante difficoltà derivanti dalla pandemia, di stare accanto alle imprese ed agli imprenditori, ma anche alle comunità territoriali di riferimento».

Per far ripartire il nostro Paese – ha proseguito – dobbiamo far ripartire le imprese. Questo potrà avvenire, infatti, solo quando saremo in grado di governare l’emergenza sanitaria e, finora, l’unico strumento che si ha a disposizione sono i vaccini, ed è proprio per questo che un sistema importante come Confindustria non poteva tirarsi indietro, ma era necessario contribuire con iniziative concrete a superare questa tragica fase temporale».

«Tutto ciò sarà, ovviamente – ha concluso – possibile ed Unindustria Calabria ne è pienamente consapevole, soltanto allorquando, saranno formalizzati tanto  il protocollo sanitario nazionale quanto quelli regionali, in un quadro di rigorosa condivisione e rispetto di quanto stabilito dalle autorità competenti». (rcz)

Giuseppe Febert nel consiglio generale di Federmeccanica

Prestigioso incarico per Giuseppe Febert, presidente della sezione “Metalmeccanica e installazione impianti” di Unindustria Calabria, che è entrato a far parte del consiglio generale di Federmeccanica.

A nominarlo è stato il presidente di Unindustria
Calabria, Aldo Ferrara.

Febert, 58 anni, dal 1981 lavora nell’azienda di famiglia, la Febert Srl, dal 1962 realtà imprenditoriale leader nel mercato degli impianti elevatori, di cui Febert è anche l’amministratore delegato.

Tra i numerosi incarichi ricoperti dall’industriale reggino, vi sono quelli di vicepresidente della Confindustria territoriale e di vicepresidente nazionale di Anacam.

«Sono orgoglioso di poter portare nel ‘parlamentino’ di Federmeccanica, le istanze del nostro territorio e del suo tessuto imprenditoriale, che va avanti nonostante le grandi difficoltà aggravate dalla crisi del Covid», ha commentato Febert che ha aggiunto: «Abbiamo sfide importanti
davanti a noi, a cominciare dal Recovery Plan che dovrà accelerare i processi di sviluppo e rigenerazione industriale del Paese, verso un sistema imprenditoriale innovativo, internazionalizzato e sostenibile».

Da parte sua, il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, si è congratulato con Febert dicendosi certo che «saprà fornire il contributo positivo della nostra associazione, nel prestigioso consesso al quale è stato designato, grazie alla sua esperta e lungimirante visione di imprenditore del settore».

E gli auguri di buon lavoro al neo componente del consiglio generale di Federmeccanica sono arrivati anche dal presidente di Confindustria Reggio Calabria, Domenico Vecchio, che ha sottolineato «la capacità dei nostri imprenditori di affermarsi ai massimi livelli delle relazioni istituzionali, promuovendo quei processi virtuosi di crescita economica che devono vedere protagonista il Mezzogiorno a livello nazionale». (rrm)

Crescenzo Pellegrino (Unindustria Calabria): Urgente vaccinare dipendenti del settore di igiene ambientale

Crescenzo Pellegrino, presidente della Sezione Energia e Ambiente di Unindustria Calabria, ha chiesto di inserire nel piano vaccinale, quali categorie prioritarie da tutelare, anche il personale impiegato nel circuito di gestione dei rifiuti.

L’appello è rivolto al presidente della Regione Calabria Nino Spirlì, l’assessore all’Ambiente Sergio De Caprio, il Commissario alla Sanità Guido Longo, il delegato attuatore per l’emergenza Covid, Fortunato Varone, i ministri della Transizione Ecologica Roberto Cingolani e della Salute Roberto Speranza ed il Commissario Straordinario per l’Emergenza Francesco Paolo Figliuolo.

«Il personale dei servizi – ha detto Pellegrino – relativi all’igiene ambientale, dedicato alla raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti è stato tra i primi ed i pochi a scendere in campo ad inizio della pandemia e del lockdown nazionale, insieme agli operatori sanitari ed alle forze dell’ordine. Questi stessi operatori, svolgono un servizio pubblico essenziale e sono stati esposti fin da subito al rischio di contagio, anche quando tutti ci trovavamo nella totale incertezza di quali fossero le modalità di trasmissione del virus, piuttosto che di gestione dei rifiuti prodotti nelle abitazioni, sia delle famiglie sottoposte a quarantena obbligatoria che volontaria. Della loro utilità, quindi, e dei rischi che quotidianamente questi operatori corrono, non possiamo dimenticarcene adesso, per cui chiediamo che tale categoria venga considerata degna di urgente tutela e che a questi operatori venga somministrato con urgenza il vaccino anticovid».

«Con l’introduzione delle linee guida dettate dall’Istituto Superiore di Sanità – ha aggiunto il presidente Pellegrino – tutte le imprese di raccolta e trasporto di rifiuti urbani hanno dovuto istituire un ulteriore giro di raccolta e trattamento, dedicato in via esclusiva ai ‘rifiuti covid’, ovvero a quelli prodotti dalle famiglie con casi accertati e, nonostante svolgano le loro mansioni con diligenza e nel rispetto delle norme sulla sicurezza, sono ancora più esposti al rischio di contagio, al pari di tutte le altre categorie già considerate a maggior rischio».

La Sezione Energia e Ambiente di Unindustria Calabria rimane, quindi, in attesa di conoscere le determinazioni del caso, quindi, a tutela del personale impiegato nel circuito di gestione dei rifiuti, che è quotidianamente impegnato a vigilare sulla salute, salubrità ed integrità del territorio. (rcz)

Unindustria Turismo e Confesercenti Calabria mettono a disposizione le proprie strutture per la vaccinazione

Il presidente Unindustria Turismo Calabria, Demetrio Metallo ed il presidente Confesercenti Calabria, Vincenzo Farina, mettono a disposizione le proprie strutture ricettive, a titolo gratuito come luoghi per la somministrazione del vaccino.

I due presidenti, inoltre, hanno inviato una nota congiunta al commissario ad acta Guido Longo, al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì ed al ministro alla Salute, Roberto Speranza denunciando il fatto che la Calabria occupi l’ultimo posto tra le regioni italiane nella campagna vaccinale in corso e mettono a disposizione gratuitamente le strutture ricettive degli imprenditori associati affinché si proceda celermente.

I rappresentanti delle due Associazioni evidenziano una condizione difficile da giustificare in una regione in forte crisi economica e con tali e gravi tensioni sul versante occupazionale al punto da rischiare di minare la stessa tenuta sociale.

«Non è pensabile che si possa arrivare al mese di aprile – hanno dichiarato Metallo e Farina – con un basso numero di persone ad aver ricevuto le dosi necessarie ad abbassare i rischi di contagio. Se dovesse continuare l’attuale ritmo di somministrazioni giornaliere, temiamo che questa ipotesi possa drammaticamente diventare certezza. Occorre mettere in atto un’organizzazione capillare ed efficiente, come sta avvenendo in altre regioni italiane, con l’impegno di tutto il comparto della sanità, delle organizzazioni di volontariato e, se del caso, l’aiuto dei medici militari già operativi nella regione».

Unindustria Calabria sezione Turismo e Confesercenti Calabria fanno appello al senso di responsabilità delle istituzioni interessate, in uno con l’impegno del Governo, perché sia assegnata assoluta priorità alla somministrazione dei vaccini come unica metodologia efficace per contenere e sconfiggere il coronavirus causa di questa non più sostenibile pandemia.

«È il primo passo per tentare di rilanciare l’economia – hanno concluso Metallo e Farina. La Calabria non può restare ulteriormente indietro». (rcz)

Zes, Unindustria Calabria: Gioia Tauro infrastruttura strategica per il Paese

Unindustria Calabria, per quanto riguarda le Zone Economiche Speciali, ha ribadito che «Gioia Tauro è una infrastruttura strategica per il Paese».

Gli industriali, infatti, si sono incontrati con la commissaria di Governo per la Zes calabrese, Rosanna Nisticò e il commissario straordinario dell’Autorità Portuale, Andrea Agostinelli, dove si è discusso delle criticità e opportunità della zes.

L’assemblea, proficua e dall’impostazione pragmatica, ha consentito di analizzare lo stato dell’arte dell’attuazione del regime speciale e di individuare una “road map” che valorizzi il porto di Gioia Tauro. Durante i lavori è emersa, tra l’altro, la necessità di valorizzare adeguatamente l’hub tirrenico all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza, in linea con quanto affermato questa mattina in Senato dal presidente del Consiglio Draghi sul rilancio del Mezzogiorno per il rilancio del sistema Paese.

L’incontro è stato introdotto dal presidente della sezione Trasporti e logistica di Unindustria Calabria, Gualtiero Tarantino, che ha sollecitato «la nomina degli organi ordinari di governance ponendo fine alla stagione dei commissariamenti, oltre a uno sforzo corale per porre la competenza al centro delle politiche di sviluppo di questa importante realtà produttiva del Mezzogiorno».

Il presidente degli industriali calabresi Aldo Ferrara, nel ringraziare Nisticò e Agostinelli per la costante interlocuzione, ha posto l’accento sul «grande problema del Corap che unisce al default finanziario la complessità amministrativa e l’assoluta carenza di servizi. Occorre avviare un tavolo con la Regione, per dare la possibilità agli investitori di sapere quali aree sono disponibili per la vendita e la locazione, a prezzi di mercato appetibili, e quali progetti riguardino l’infrastrutturazione e e il cablaggio».

«Registriamo attenzione da parte della Regione Calabria – ha aggiunto il presidente di Unindustria – in termini di finanziamento delle imprese e credito d’imposta, ma abbiamo chiesto che vengano potenziati. Occorre fare squadra con l’autorità portuale e il commissario zes affrontando i nodi con pazienza, determinazione e competenza». 

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Confindustria territoriale Domenico Vecchio, il quale ha espresso critiche «al disinteresse della politica nazionale verso Gioia Tauro. E il disastro del Corap aggrava la situazione dell’ipertrofia burocratica esistente. La Zes è uno strumento potenzialmente importantissimo ma è indispensabile non solo portarlo a regime bensì anche informare imprenditori e investitori delle effettive opportunità che essa comporta». 

Il commissario Agostinelli ha sottolineato «la straordinaria performance di Gioia Tauro che, cinque anni fa, era sprofondato in una crisi gravissima, scivolando fino a 1,8 milioni di teus movimentati, tornando su livelli di elevata competitività fino ai 3,1 milioni di teus dello scorso anno, raggiunti nonostante la pandemia che ha colpito drammaticamente lo shipping. L’autorità portuale ha realizzato, collaudato e messo in esercizio tutti gli interventi previsti dal Pon Reti e infrastrutture 2014-2020, compreso il gateway ferroviario».

La commissaria Nisticò, dopo aver delineato la mission del suo ufficio, ha spiegato che «la Zes calabrese non è assolutamente in ritardo sul piano amministrativo, nonostante una fase di vuoto istituzionale, rispetto alle omologhe aree italiane. Ma paga il ritardo di sviluppo economico e infrastrutturale del territorio».

«Occorre lavorare – ha sottolineato – per l’attrazione degli investimenti, ma ciò richiede una solida programmazione e un’ottica di sviluppo complessivo. È auspicabile che, in tempi brevi, venga costituita una struttura che si occupi esclusivamente di intercettare capitali e investitori su un territorio che presenta indiscutibili punti di forza: la presenza di un grande porto, la funzionalità del gateway ferroviario e le potenzialità del ‘green field’ retroportuale».

Diversi gli interventi che si sono susseguiti da parte degli imprenditori che hanno partecipato all’incontro, tra cui quello del presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria Antonino Tramontana, che ha rimarcato la marginalità di Gioia Tauro nelle politiche nazionali, lo sforzo istituzionale che la stessa Camera di Commercio sta portando avanti nell’ambito dei procedimenti di rafforzamento della zes, e l’eccessiva frammentazione del territorio interessato al regime economico speciale. (rrc)

Unindustria Calabria incontra il commissario Zes e le aziende di Lamezia Terme

Proseguono gli incontri promossi da Unindustria Calabria, guidata da Aldo Ferrara, per condividere, insieme agli imprenditori, ogni azione ed iniziativa utile e funzionale alla concreta attuazione della Zes Calabria che rappresenta un importante volano di sviluppo dell’intero territorio.

L’incontro, avvenuto all’azienda Ecosistem di Lamezia Terme, ha visto la partecipazione di Lameziaeuropa Spa, della prof.ssa Rosanna Nisticò, commissario straordinario del Governo che presiede il Comitato di Indirizzo della Zona Economica Speciale Zes Calabria, il direttore di Unindustria Calabria, Dario Lamanna ed il dirigente della Lameziaeuropa spa Tullio Rispoli, i rappresentanti di alcune imprese insediate Premasud, Gatim, Silagum, Eolosolare, Stella del Sud e Rocco Aversa, del Gruppo Ecosistem.

Tale strumento – per il Presidente Ferrara – rappresenta un tassello fondamentale per l’applicazione concreta del Piano Regionale di Ripresa approvato di recente dalla Giunta Regionale su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico Fausto Orsomarso ed ispirato all’Accordo sottoscritto nei mesi scorsi da Unindustria e Regione Calabria insieme alla compianta Presidente On. Santelli che oltre a mitigare le ripercussioni negative a livello economico e produttivo dell’emergenza covid, contiene interventi di sistema mediante specifici progetti integrati settoriali e territoriali per innovazione tecnologica e digitalizzazione delle imprese; politiche per l’attrazione degli investimenti e a favore del reshoring e sostegno all’internazionalizzazione delle filiere strategiche; investimenti per economia circolare (rifiuti, fonti rinnovabili); incentivi per pacchetto localizzativo per attrazione investimenti per Gioia Tauro e le altre aree della Zes Calabria.

Nel corso dei lavori, i rappresentanti di alcune imprese hanno richiesto al Commissario Zes l’avvio concreto di questo strumento, ed hanno illustrato le principali criticità che caratterizzano la localizzazione e la quotidiana vita d’impresa nell’area industriale di Lamezia Terme con particolare riferimento alla carenza di servizi, alle infrastrutture viarie e manutenzione del verde, sistema di raccolta dei rifiuti allo stato inesistente, al vincolo paesaggistico presente ancora sulle aree a destinazione Pmi che sta producendo il blocco di nuovi investimenti da parte della Sovrintendenza.

Il Commissario Straordinario del Governo, Rosanna Nisticò, ha illustrato il suo ruolo di coordinamento e di impulso sul territorio e di collegamento tra la Zes Calabria, la prima istituita in Italia nel maggio 2018 insieme alla Campania, ed il Governo Centrale. Ha, inoltre, espresso apprezzamento per il documento di lavoro contenente anche proposte concrete di intervento e le scelte strategiche per il futuro sviluppo dell’area industriale di Lamezia legate al progetto waterfront e porto turistico ed allo sviluppo della logistica, agroalimentare ed economia circolare, elaborato primo in Calabria nel maggio 2018 dal Tavolo Istituzionale Permanente del Lametino Zes Calabria promosso dalle Forze Sociali.

Ha evidenziato gli obiettivi della Zes finalizzati a creare sviluppo attraverso la crescita della base produttiva ed investimenti interni ed esterni alla Regione, e la semplificazione amministrativa per agevolare lo sviluppo delle imprese anche attraverso procedure informatizzate per abbattere i tempi burocratici.

In tale ottica bisogna puntare sui punti di forza del territorio e delle specifiche aree industriali che costituiscono la Zes Calabria, sui nuovi investimenti previsti dal Recovery Plan in cui allo stato le Zes risultano poco valorizzate, e su quelli legati al nuovo ciclo di programmazione 2021 – 2027 della Regione Calabria attraverso cui avere agevolazioni aggiuntive rispetto ad altri territori regionali. Nella legge di Bilancio 2021 è stato già inserito per i nuovi investimenti nelle aree ZES un abbattimento del 50% dell’Ires per 6 anni. 

Per quanto riguarda l’area industriale di Lamezia Terme, strategica insieme a Gioia Tauro per lo sviluppo dell’intera Calabria, sulla base della richiesta emersa dalle imprese nel corso dell’incontro, il Commissario Nisticò opererà da subito insieme ad Unindustria Calabria e con il supporto di Lameziaeuropa, per istituire un Tavolo Tecnico presso la Regione Calabria al fine di superare, anche insieme al Corap, le problematiche poste dalla Sovrintendenza Regionale in merito al vincolo paesaggistico e per definire scelte strategiche e concrete  per superare le attuali criticità e costruire nuove opportunità di sviluppo per il futuro. (rcz)

Ferrara (Unindustria Calabria): Serve fronte comune per Recovery Fund e Programmazione comunitaria

In una nota pubblicata sull’inserto Sud de Il Sole 24 ore, il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, ha provato a indicare la strada della ripresa e punta sul completamento delle infrastrutture materiali ed immateriali per aprire una nuova stagione di sviluppo.

«Abbiamo due grandi temi su quali confrontarci per immaginare un percorso di crescita condiviso: il Recovery Fund e la Programmazione Comunitaria 2021-2027» si legge nella nota del presidente Ferrara, che ha invitato a «fare fronte comune».

«La Calabria – si legge ancora – dovrà capitalizzare le risorse che arriveranno dal Recovery Fund per colmare il gap infrastrutturale che penalizza e marginalizza, da troppi anni, la nostra regione. Intanto, è opportuno sottolineare che, dallo scorso mese di dicembre, con l’arrivo al Porto di Gioia Tauro del primo treno carico di container proveniente dall’interporto di Nola, è entrato in servizio il gateway ferroviario affidato in concessione a Medcenter Container Terminal».

«A questo punto – continua la nota – diventa fondamentale che il collegamento dell’Alta Velocità arrivi fino a Reggio Calabria, tappa strategica lungo il corridoio V. Così come va potenziato l’intero asse tirrenico con il completamento della linea ferroviaria, della Statale Jonica 106 e della strada statale 682 Jonio-Tirreno che collega la costa tirrenico con quella ionica». Insieme a queste, il presidente Ferrara indica, tra le priorità, anche l’ampliamento l’Aeroporto di Lamezia Terme e sottolinea quanto, oggi, «siamo importanti i collegamenti virtuali e una connessione veloce in tutta la nostra Regione».

«Come Unindustria – ha proseguito – siamo convinti che l’infrastrutturazione della Calabria sia un prerequisito fondamentale per capitalizzare le risorse previste dalla nuova programmazione comunitaria che dovranno sostenere lo sviluppo e la crescita, anche internazionale, delle nostre Pmi».

Ferrara, poi, per superare l’attuale situazione di sofferenza legata all’emergenza covid e gettare le basi per la ripresa, punta sul protocollo d’intesa firmato con la Regione Calabria, i cui «punti di forza nella liquidità da immettere nel tessuto produttivo, nella capacità di attrazione degli investimenti, nell’innovazione e nell’internazionalizzazione, oltre ad una serie di altre misure che nel tempo hanno già prodotto importanti risultati, come il prestito d’onore e gli altri strumenti a sostegno dell’imprenditoria femminile e di quella giovanile».

La prima misura messa in campo è lo sportello Fondo Calabria Competitiva, a valere sull’Azione 3.2.1. Por Calabria Fesr-Fse 2014/2020. Questa misura, con una dotazione iniziale di 40 milioni di euro, prevede la concessione di finanziamenti rimborsabili a tasso agevolato attraverso la piattaforma informatica resa disponibile da Fincalabra e rappresenta un provvedimento indispensabile per contrastare efficacemente, con una immediata immissione di liquidità nel sistema industriale, gli effetti negativi derivanti dall’emergenza epidemiologica e garantire, salvaguardando i livelli occupazionali, la continuità dell’attività economica delle imprese.

«Si tratta di una misura fondamentale per arginare gli effetti della crisi, ma ora – ha precisato Ferrara – bisogna anche iniziare a guardare in prospettiva, favorendo nuovi investimenti. Perché, se è vero che è ripresa l’emigrazione dei giovani, è altrettanto vero che la maggior parte delle nostre migliori intelligenze, costrette a lasciare la Calabria per lavorare, resterebbero nella loro terra se ci fossero prospettive interessanti, se fosse davvero possibile avviare un’attività autonoma. La nuova programmazione comunitaria offre, in questo senso, diverse opportunità da cogliere al volo. Le infrastrutture digitali richiedono anche nuove competenze, profili professionali di qualità: il capitale umano è fondamentale per rendere finalmente competitiva la nostra Regione. Ma il processo di digitalizzazione è una sfida che deve interessare anche la pubblica amministrazione: il mondo imprenditoriale ha bisogno di istituzioni veloci e snelle».

«La burocrazia – ha aggiunto – non può più rappresentare un ostacolo allo sviluppo, serve un cambio di marcia».

«Occorre aprirsi al digitale, ai nuovi metodi di produzione contemplati da Industria 4.0» ha precisato Ferrara, che guarda con attenzione anche all’edilizia: «Il rilancio delle costruzioni passa dalla nuova misura del Superbonus 110% per la cui concreta operatività chiederemo alla Regione l’attivazione di un fondo rotativo di liquidità che possa finanziare gli stati di avanzamento e, quindi, sostenere nuovi interventi di messa in sicurezza e rigenerazione urbana».

Fondamentale anche la partita che riguarda le Zes, le zone economiche sociali. «Si tratta di aree industriali di competenza del Corap, un ente pubblico economico attualmente in liquidazione. Le Zes possano rappresentare una grande occasione per modernizzare le nostre aree industriali e favorire nuovi insediamenti, ma occorre rendere appetibile questa misura. Come Unindustria – continua la nota – auspichiamo il rafforzamento degli strumenti di incentivazione per chi investe, sia attraverso mutui a tasso agevolato che misure ad hoc per la formazione e il reclutamento di nuovi lavoratori. Una volta pronto il quadro di strumenti e incentivi a disposizione, dovremo essere bravi a promuovere le nostre aree su mercati nazionali e internazionali in modo da attrarre nuovi investitori anche oltre i confini nazionali».

«Abbiamo davanti – ha concluso il presidente di Unindustria Calabria – un lavoro importante, da organizzare e portare a termine nei prossimi dieci anni. Il nostro auspicio – conclude – è che ci sia piena condivisione e massima collaborazione tra tutti i soggetti in campo, lungo un percorso di crescita proiettato nel medio-lungo termine che può davvero aprire una nuova stagione per la nostra Calabria». (rrm)