CATANZARO – La prima riunione del Direttivo regionale Giovani Imprenditori di Unindustria Calabria

È in programma, per oggi, la prima riunione del nuovo direttivo regionale dei Giovani Imprenditori di Unindustria Calabria.

L’organismo, guidato dal neoeletto presidente Umberto Barreca, si
insedierà per iniziare a pianificare, tra l’altro, le attività che il
movimento giovanile confindustriale intende realizzare nel nuovo anno.

Quello di oggi si annuncia come un momento di alto valore operativo ma anche simbolico, che coincide con l’avvio ufficiale del lavoro del
consiglio, eletto assieme al presidente Barreca nel corso dell’assemblea
annuale che si è tenuta nei giorni scorsi.

Del direttivo fanno parte, per la territoriale di Catanzaro, Fabio
Falvo, Giuseppe Minieri e Serena Spagnolo; per Cosenza, Maurizio Caligiuri, Emilio Daniele Ciardullo e Giovanna Federica Martino; per Crotone, Doriana Consuelo Marrelli, Francesco Masci e Vincenzo Giovanni
Squillacioti; per Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, Michele Polimeni e Salvatore Presentino; per Vibo Valentia, Fabio Cotroneo, Pantaleone Lacquaniti e Francesco Penna.

Ai nuovi componenti del vertice del movimento associativo, sono stati formulati gli auguri di buon lavoro da parte del presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, e del presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Riccardo Di Stefano(rcz)

Umberto Barreca il nuovo presidente dei Giovani Imprenditori di Unindustria Calabria

Prestigioso incarico per Umberto Barreca, che è il nuovo presidente dei Giovani Imprenditori di
Unindustria Calabria.

L’elezione è avvenuta nel corso dell’assemblea del del movimento giovanile degli industriali calabresi, che si è riunita in modalità telematica.

Barreca è un imprenditore reggino di seconda generazione, che guida, assieme al fratello, la Redel srl, un’azienda che opera nel settore dell’impiantistica, con oltre 100 dipendenti e commesse in tutta Italia nel campo dell’energia elettrica, delle rinnovabili, delle reti in fibra ottica e del riciclo di materiali, con all’attivo progetti innovativi di ricerca e sviluppo orientati sulle tecnologie green e sull’economia circolare, in collaborazione con le università calabresi e con Enea.

«L’impegno del nostro movimento negli anni a venire – ha detto Barreca – nella cornice dell’azione condotta da Unindustria Calabria, sarà volto a stimolare e promuovere l’imprenditoria giovanile in questa regione, con due obiettivi di fondo: migliorare la reputazione calabrese, oggi
compromessa da troppe vicende negative, e arginare la fuga delle migliori intelligenze della nostra terra».

«Oggi – ha aggiunto – viviamo una situazione di grande difficoltà in cui alle criticità strutturali, come la disoccupazione, la crisi economica, il sottosviluppo, la desertificazione industriale, si aggiunge la pandemia. In questo quadro, le associazioni devono contribuire ad aggregare e fare massa critica per affrontare nel migliore dei modi il drammatico periodo che stiamo attraversando».

Per  il neopresidente dei Giovani imprenditori, «è necessario rimarcare la funzione etico-sociale dell’impresa, condividere e incarnare i valori dell’associazione a cominciare dal principio di legalità e stimolare l’innovazione, il ricambio generazionale e la transizione ambientale e digitale nelle aziende».

Nell’esperienza associativa, Barreca (presidente della territoriale reggina dall’aprile 2019) ha ricoperto il ruolo di vicepresidente con delega al nazionale durante il triennio 2016-2019 sotto la presidenza di Samuele Furfaro. Vanta inoltre la partecipazione al gruppo di lavoro nazionale Ambiente ed energia per il triennio 2017-2020, nonché
all’esperienza formativa di Altascuola per Giovani Imprenditori edizione 2017-2018 (Roma-Milano-Bruxelles).

I lavori dell’assemblea, moderati dal direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda, si sono aperti con i saluti istituzionali della presidente uscente Marella Burza e hanno registrato gli interventi del presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Riccardo
Di Stefano, e del presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara.

Per Burza, «chi non ha fatto l’esperienza nel movimento giovanile di Confindustria non può capire quanto ci si arricchisca sul piano personale oltre che imprenditoriale. I problemi, se condivisi, sono di più facile soluzione. Specie quando si opera, come è avvenuto nel triennio scorso, in un gruppo coeso che ha realizzato risultati importanti».

Di Stefano, da parte sua, ha dichiarato che «il 2021 sarà l’inizio di un decennio di evoluzioni. Noi Giovani Imprenditori faremo di tutto per essere i protagonisti della trasformazione della crisi nel suo contrario, il nostro migliore futuro. Il 2021 deve essere l’anno di Next Generation Eu. Questo massiccio intervento deve essere utilizzato, con rigore e spirito di unità nazionale, per dare una direzione al futuro del paese. Next generation, quindi, dovrebbe essere assegnato in base a
un ‘punteggio’: più un progetto crea e assicura futuro, più merita di essere finanziato. Il primo Kpi di ogni progetto deve essere il tasso di conversione euro/futuro. Partendo da quattro punti cardine: giovani e donne, transizione energetica ed ecologica, connessioni, inclusione territoriale».

«Dobbiamo prenderci un impegno – ha aggiunto – fare in modo che i fondi siano impiegati in progetti futuribili ma soprattutto che si attivi subito la cinghia di trasmissione dalla carta all’economia reale. Quella che in azienda chiamiamo execution».

«A Umberto Barreca – ha detto il presidente Ferrara – formulo i migliori auguri di buon lavoro e sono certo che
garantirà con l’intero gruppo la giusta dose di entusiasmo ed un contributo di assoluta competenza che ci consentirà di guardare al futuro con rinnovata fiducia. I giovani possono e debbono essere un laboratorio di eccellenza, portando nel mondo della scuola e tra le nuove generazioni il coraggio dell’innovazione e del cambiamento».

Alla discussione hanno preso parte i presidenti territoriali Antonia Abramo (Catanzaro), Glenda Giglio (Crotone), Fortunato Rizzo (Vibo Valentia) e Roberto Rugna (Cosenza). (rrm)

Con il programma “Freedom – Oltre il confine” alla scoperta della Calabria in quattro puntate

Il programma televisivo Freedom – Oltre il confine, nell’ultima puntata prima della pausa natalizia, in programma oggi, venerdì 18 dicembre su Italia 1 alle 21.15, manderà in onda il primo di quattro episodi dedicati alla Calabria.

Roberto Giacobbo, infatti, nell’arco delle quattro puntate porterà gli spettatori alla scoperta dello straordinario patrimonio storico e ambientale della nostra terra tra misteri e leggende grazie al supporto della Sezione Cinema e Spettacolo di Unindustria Calabria.

«Siamo lieti di aver potuto ospitare la troupe del giornalista e conduttore televisivo Giacobbo – ha dichiarato il presidente della sezione Cinema e Spettacolo, Giuseppe Citrigno – un format televisivo in prima serata di altissima qualità. Un programma che valorizza il patrimonio artistico e culturale nazionale e che offrirà la possibilità al pubblico di scoprire le bellezze dei nostri territori. Ben quattro le puntate che esploreranno sulla Calabria».

«Abbiamo dato – ha aggiunto – il nostro sostegno in termini di servizi e di strutture ricettive, che hanno egregiamente ospitato la troupe. La Sezione Cinema e Spettacolo di Unindustria Calabria continuerà a supportare le produzioni cinematografiche e televisive che gireranno nella nostra regione. Si tratta di importanti opportunità di promozione turistica e crescita del territorio».

Freedom, nella puntata di venerdì 18 dicembre, farà tappa in un piccolo paese in provincia di Cosenza, a Campana dove si stagliano due enormi figure in pietra che forse potrebbero riscrivere una parte importante della storia più remota dell’umanità. È possibile che uomini preistorici abbiamo scolpito un elefante oltre 10.000 anni fa? Un reperto fossile, ritrovato nel lago di Cecita, sembrerebbe rafforzare questa possibilità, confermando l’ipotesi che due grandi massi calabresi siano in realtà le più antiche statue colossali al mondo.

Uomini, pietre e anche piante: le indagini di Freedom proseguiranno alla scoperta dei segreti del mondo vegetale. Alcune ricerche oltre il confine, condotte negli Stati Uniti e in Russia a partire dagli anni ’70 del secolo scorso, sembrerebbero dimostrare che le piante siano dotate di capacità sensoriali straordinarie e, secondo alcuni studiosi, gli organismi vegetali sarebbero addirittura in grado di pensare e di comunicare tra loro.

Dopo la puntata di venerdì 18 dicembre, i nuovi episodi riprenderanno, sempre su Italia1, a partire dall’8 gennaio 2021.

“Freedom – Oltre il confine” è un programma di Roberto Giacobbo, con capo progetto Irene Bellini, scritto con Valeria Botta, Massimo Fraticelli, Danilo Grossi, Marco Zamparelli e regia di Ico Fedeli(rrc)

Focus di Unindustria Calabria su strumenti e iniziative per sostenere le Pmi in vista del ‘Recovery Plan’

Gli industriali, su Zoom, si sono riuniti per discutere sui temi di politica industriale, delle iniziative e degli strumenti per un’efficace azione di sostegno alle Pmi, anche in vista dell’attuazione del Recovery Plan.

A questo ricco e approfondito dibattito di Unindustria Calabria, hanno partecipato il presidente Aldo Ferrara, il vicepresidente nazionale, Natale Mazzuca e il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, su invito del presidente Ferrara, Gian Paolo Manzella.

Chi sono - Gian Paolo Manzella
Gian Paolo Manzella

Il presidente Ferrara, aprendo i lavori,  ha sottolineato che, «nonostante la moltiplicazione dei sussidi e dei provvedimenti, si rischia di assistere ad un quadro del nostro Paese costoso ed inefficace a causa della mancanza di una chiara e condivisa visione delle vere priorità fondamentali per la ripresa economica».

«A questo – ha aggiunto – si aggiunge una crisi di rapporto fiduciario tra cittadini e istituzioni e tra le diverse istituzioni (Regioni e Stato), incapace di garantire la più efficace e tempestiva attuazione delle decisioni assunte. È chiaro ed evidente che il Paese va modernizzato anche da un punto di vista istituzionale, attraverso una semplificazione amministrativa ed un quadro di coesione nazionale che possa determinare un processo di riforme in grado di incidere sull’efficienza del sistema fiscale, su un nuovo sistema di politiche attive del lavoro e sulla costruzione di un nuovo e celere sistema di giustizia».

Il vicepresidente nazionale Mazzuca ha, invece, evidenziato che Confindustria, con il volume Il coraggio del futuro: Italia 2030-2050, ha chiaramente indicato alcuni antidoti per attenuare e limitare i ritardi accumulati negli anni dal Paese nella realizzazione di progetti finanziati con risorse europee.

«È necessario un cambiamento profondo – ha detto – a partire dall’aumento della produttività della Pubblica Amministrazione, premiando il merito, con un significativo cambio di passo idoneo a riscoprire il valore delle istituzioni in un quadro di cooperazione finalizzato a disegnare il futuro del Paese. Una visione di lungo periodo in grado di sprigionare le energie e le competenze necessarie anche per un’efficace utilizzo delle risorse derivante dalla Next Generation Eu».

Il Sottosegretario GianPaolo Manzella, dopo aver ringraziato per l’invito, ha sottolineato come «il Paese ha bisogno di un profondo processo di trasformazione culturale, dove i valori dell’impresa e del lavoro siano il riferimento per ogni decisione di politica socio-economica e, in questa direzione, un ruolo importante lo svolge, certamente, lo Stato ma anche e, soprattutto, le Associazioni di categoria, in primis Confindustria, con ruolo di rappresentanza autorevole, credibile e di guida».

«Le politiche del Governo – ha spiegato – si sono incentrate e si svilupperanno su tre diverse azioni: la prima, l’erogazione di contributi e ristori che hanno soddisfatto le immediate emergenze derivanti dagli effetti della pandemia; la seconda, rappresentata dalle misure di investimenti quali la valorizzazione dell’industria 4.0 da portare, sempre più, verso le Pmi, la digitalizzazione delle stesse Pmi ed il rifinanziamento, infine, della Legge Sabatini. La terza, un auspicio a cui credo molto, riuscire ad avvicinare il risparmio privato verso le aziende non quotate attraverso azioni di sgravio che consentano di entrare nel capitale delle imprese, oltre ad una serie di azioni finalizzate a favorire le reti e le aggregazioni di imprese».

Manzella ha concluso ringraziando i partecipanti per la vivace e proficua partecipazione, sicuramente ricca di interessanti stimoli, e si è dichiarato felice, non appena possibile, di fare una visita in Calabria per conoscere più da vicino il sistema economico regionale.

Il presidente Ferrara, nel dichiararsi molto soddisfatto per lo svolgimento dei lavori, ha ringraziato l’on. Manzella, congratulandosi per la puntualità delle risposte, e per essere riuscito a trasmettere un messaggio di fiducia al sistema delle imprese, unitamente ad una visione di paese che vuole modernizzarsi e rispondere efficacemente alle esigenze del ceto produttivo e delle comunità tutte.  (rrm)

Unindustria Calabria incontra il Commissario Zes Calabria Nisticò: Zes strategiche per sviluppo della Regione

Il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara e il direttore, Dario Lamanna, hanno incontrato la prof.ssa Rosanna Nisticò, neo commissario che presiede il Comitato di indirizzo della Zes – Zone Economiche Speciali.

Infrastrutture, investimenti, innovazione e sistemi produttivi: sono solo alcuni degli importanti temi trattati durante il confronto.

Il presidente Ferrara, in particolare, ha sottolineato l’importanza strategica delle Zes e della loro concreta declinazione operativa, in termini di attrazione, anche in considerazione delle ingenti risorse finanziarie derivanti dalle misure previste dal Recovery Fund e dalla prossima programmazione comunitaria.

Il Commissario Rosanna Nisticò, d’altro canto, ha espresso un particolare apprezzamento per la comune visione di indirizzo su un tema così importante dove è, certamente, necessario un proficuo coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali ed, in particolare, di Unindustria Calabria. Un confronto, quindi, a 360 gradi che ha consentito ai vertici dell’Associazione Industriali Calabrese di accendere i riflettori e di programmare una serie di azioni finalizzate a stimolare, congiuntamente al commissario, un concreto avvio delle Zes portando all’attenzione del Governo misure di semplificazione e di agevolazione fiscale.

In particolare, non vi è dubbio, concludono Ferrara e Nisticò, che appare assolutamente opportuno costruire un ventaglio di strumenti idonei a rappresentare un’efficace offerta, altamente competitiva, al fine di favorire la localizzazione di iniziative imprenditoriali in grado di determinare un significativo e strutturato processo di crescita e sviluppo. (rrm)

Unindustria Calabria visita il territorio di Crotone colpito dall’alluvione

I vertici di Unindustria Calabria, il presidente Aldo Ferrara e il direttore Dario Lamanna si sono recati a Crotone per verificare  lo stato dell’arte articolando la tappa in due step.

Nella mattina, infatti, hanno incontrato il presidente di Confindustria Crotone, Mario Spanò. Presenti, anche, Alessandro Brutto, vicepresidente della territoriale di Crotone Daniela Ruperti.

Nel corso dell’incontro, con il dirigente dell’Asp, Francesco Masciari, e il sindaco Vincenzo Voce unitamente all’assessore alle Attività Produttive, si è fatta una ricognizione sul sistema imprese e sulle ricadute che sulle stesse avranno i danni causati dall’alluvione. Ciò che, in questo momento, serve al Crotonese non sono solo interventi immediati di ristoro ma anche una seria programmazione ed un concreto progetto di rilancio economico per il futuro. Nel corso della riunione sono, inoltre, stati approfonditi altre questioni: quale, ad esempio, la bonifica del territorio e le opportunità attese, nonché le ulteriori condizioni di sviluppo connesse all’ Antica Kroton.

Gli interventi sull’intera area industriale, già sollecitati negli anni, rappresentano un punto cruciale per lo sviluppo ed il rilancio della città e del suo comprensorio. La tappa crotonese dei vertici di Unindustria è proseguita nel pomeriggio nelle aziende site nell’area industriale.

«Abbiamo riscontrato, personalmente – ha detto il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara – la determinazione e la sofferenza di tanti imprenditori impegnati a far rialzare le loro Aziende. Ci sono state zone non colpite dalla bomba d’acqua e altre invece completamente travolte. Non sarà facile, ma l’Associazione degli Industriali non lascerà nessuno indietro. Staremo al fianco degli imprenditori e dei lavoratori in ogni fase del processo di riavvio. Sosterremo le richieste, arrivate in queste ore da più parti, di prevedere e concretizzare investimenti seri e concreti per ridare finalmente sviluppo al territorio. Urge un percorso di investimenti serio».

Dal canto suo, il presidente di Confindustria Crotone, Mario Spanò ha voluto ringraziare Ferrara e Lamanna per la sensibilità, l’attenzione e l’impegno preso per il territorio di Crotone.

«Si è trattato di un incontro proficuo a cui siamo certi – ha detto – seguirà una stretta e sinergica collaborazione al fine di sostenere l’attività di rilancio dell’apparato economico, duramente, messo alla prova». (rrm)

Unindustria Calabria Turismo e Assohotel Confesercenti: ripristinare strutture sanitarie oltre l’emergenza dei covid hotel

Demetrio Metallo, presidente della sezione Turismo di Unindustria Calabria e Vincenzo Farina, presidente dell’Associazione Assoturismo Confesercenti Calabria, hanno avuto modo di esprimere le loro perplessità sull’attivazione dei “covid hotel”, sapendo che ci sono ospedali chiusi che hanno un numero consistente di posti letto e strumentazioni utili a fornire adeguata assistenza.

I presidenti, infatti, hanno partecipato alla definizione dell’accordo quadro della Regione Calabria per la manifestazione di interesse per il reperimento dei cosiddetti Covid Hotel. 

«La situazione drammatica in cui versa la nostra regione – dichiarano i presidenti Demetrio Metallo e Vincenzo Farina – impone unità di intenti e sforzi coesi da parte di tutti gli attori della filiera economica ed istituzionale. Siamo consapevoli che in questo stato di cose, ognuno debba fare la propria parte, anche quando non si condividono alcuni tipi di scelte, senza per questo voler balzare a tutti i costi agli onori della cronaca».

«In tale direzione – hanno aggiunto – si muove l’impegno delle nostre Associazioni che, insieme ad altre, hanno inteso confrontarsi con l’assessore alla Attività Produttive della Regione Calabria, Fausto Orsomarso ed il presidente f.f. Nino Spirlì, evidenziando la necessità di procedere anche in Calabria, per come fatto in altri territori italiani, al reperimento di hotel disponibili ad ospitare persone positive che hanno la necessità di trascorrere il periodo di quarantena lontano dai propri affetti».

«Nella consapevolezza – hanno proseguito – del momento drammatico in cui la Calabria è stata costretta ad attivare ospedali da campo, le nostre due Associazioni hanno dato, come sempre, il proprio contributo per collaborare alla stesura del bando emanato dalla Regione Calabria con specifica ordinanza».

« La nostra speranza – hanno detto ancora – rimane quella che i mille posti letti da reperire con questo bando, non debbano servire mai, e, soprattutto, che vengano attivati tutti i canali necessari per far riaprire i nosocomi chiusi, in modo da alleggerire la pressione sugli ospedali e sui pronto soccorso del territorio, che sono letteralmente presi d’assalto in queste settimane».

A nome di tutte le imprese del settore, i presidenti Metallo e Farina esprimono un sentito ringraziamento a tutti i medici e paramedici calabresi che «mettendo anche a repentaglio la propria incolumità, stanno lavorando senza sosta e con spirito di abnegazione, per salvaguardare tutti noi».

«Adesso – hanno concluso – è il momento della collaborazione e del senso di responsabilità, ma auspichiamo che nelle prossime ore venga riorganizzata la rete della sanità in questa terra. Il Governo faccia presto, perché non possiamo più attendere». (rrm)

Unindustria Calabria scrive a Mattarella: la nostra regione diventi questione nazionale

«La Calabria assurga a questione nazionale, di cui l’Italia intera deve farsi carico nel rispetto dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale sanciti dalla Costituzione» è questo l’appello che il vicepresidente nazionale di Confindustria, Natale Mazzuca, il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara e il presidente di Ance Calabria, Giovambattista Perciaccante hanno rivolto, tramite lettera, al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La lettera è stata il frutto di una linea condivisa dal consiglio di presidenza regionale, di cui fanno parte i presidenti delle associazioni territoriali Fortunato Amarelli (Cosenza), Mario Spanò (Crotone), Domenico Vecchio (Reggio Calabria) e Rocco Colacchio (Vibo Valentia) nonché i presidenti della Piccola Industria, Daniele Diano, e dei Giovani imprenditori, Marella Burza.

I rappresentanti del mondo imprenditoriale sottolineano come in Calabria «si faccia fatica a garantire la dignità della condizione di cittadini” con riferimento alle vicende, che hanno destato “profondo sconcerto”, riguardanti “il settore sanitario”».

 Unindustria Calabria ha esposto, altresì, al presidente Mattarella «i rischi di una deriva sociale dagli sviluppi imprevedibili, generati dall’incontrollato e atavico tasso di disoccupazione, dal mancato rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni nella quasi totalità dei campi sociali e civili e dalla diffusa povertà. È di tutta evidenza che, in questa condizione di estrema fragilità, si comprometta l’esercizio dell’attività di impresa, diritto costituzionalmente garantito».

 Nella lettera, si legge ancora: «Bisogna restituire la nostra Regione all’Italia, per porre fine al triste fenomeno dell’emigrazione che ha depauperato la nostra comunità delle più brillanti intelligenze e per azzerare il ritardo di sviluppo. È necessario che lo Stato cambi radicalmente strategia ed è per questo che ci rivolgiamo a Lei – scrivono gli industriali – come garante dell’unità nazionale oggi esposta a un rischio esiziale, affinché eserciti una funzione di forte stimolo verso le autorità di governo e la Calabria assurga così a questione nazionale».

Unindustria chiede, infine, «di contribuire responsabilmente alla costruzione del futuro, affinché possano essere avviate a soluzione le numerose criticità»: dai nuovi ospedali rimasti sulla carta, alla realizzazione dell’Alta Velocità Ferroviaria, agli investimenti previsti dai Cis -Contratto Istituzionale di Sviluppo, dalla Green economy all’effettiva attuazione della Zes.

E ancora, l’inserimento di Gioia Tauro nella Rust & Belt Road, l’attrazione di investimenti e la riqualificazione delle aree industriali, il turismo, la sfida del digitale.

«Abbiamo bisogno – hanno detto gli industriali – di una reale dignità di cittadinanza: lo Stato non si sostituisca a noi, ma ci accompagni in una visione di crescita e di sviluppo di cui non possiamo non essere diretti protagonisti. Vogliamo dare il nostro contribuito al futuro della Calabria, senza piangerci addosso con la consapevolezza di dover realizzare il cambiamento necessario e con l’ambizione di avviare la stagione di un nuovo meridionalismo culturale e produttivo». (rrm)

In copertina, da sinistra Mazzuca, Ferrara e Perciaccante

Confindustria e Ance Calabria ricordano il presidente Samengo

Confindustria CalabriaAnce Calabria hanno espresso il proprio cordoglio per la scomparsa di Francesco Samengo, presidente di Unicef Italia.

«Era l’ambasciatore italiano della sensibilità e della capacità di occuparsi di chi ha più bisogno: i minori. Con Francesco Samengo scompare un manager illuminato, un meridionalista convinto e tenace, un signore d’altri tempi. La sua nomina a presidente nazionale Unicef avvenuta nel 2017 fu il giusto riconoscimento ad un impegno concreto e ad una vita dedicata ai temi del sociale. Un impegno che lo ha visto protagonista, fin da giovanissimo, e con ruoli dirigenziali di primo livello, alla guida di importanti enti che hanno fatto la storia dello sviluppo economico del territorio. Ci mancherà» hanno dichiarato Natale Mazzuca, vicepresidente nazionale di Confindustria, Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Calabria e i presidenti delle sedi territoriali di Confindustria, Fortunato AmarelliMario SpanòRocco ColacchioDomenico Vecchio.

«Era un vulcano di idee – hanno proseguito – che sapeva trasformare in progetti concreti grazie ad una innata capacità di tessere relazioni e di portare a sintesi posizioni e valori. Il suo legame con la Calabria era genuino e profondo. Così come profondo è stato il legame con il sistema Confindustria. Fu più volte nominato Saggio nella individuazione del presidente della sede Territoriale di Confindustria Cosenza».

«Da presidente dell’Unicef – hanno ricordato – volle sottoscrivere importanti accordi con Unindustria Calabria per la promozione di un impegno in favore dei minori. Stimolare i giovani all’intrapresa è stata sempre una priorità per il presidente Samengo che non tralasciava occasione e maniera per coinvolgere ed interessare tutti».

I vertici di Confindustria e Ance, esprimono il cordoglio più sentito e la partecipazione sincera al dolore alla famiglia tutta, ed al caro figlio Alfonso, vicedirettore Rai Parlamento. (rrm)

Aldo Ferrara: Unindustria chiede azioni efficaci a tutela del tessuto imprenditoriale calabrese

Il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, è consapevole che la Calabria «più di altre regioni, pagherà il prezzo di una eventuale zona rossa a causa delle ataviche fragilità economiche territoriali» e, per questo, a nome di Unindustria Calabria chiede « tutela del tessuto imprenditoriale calabrese, a chi di competenza di programmare azioni efficaci e di inserire, come priorità assoluta, gli interventi in relazione al Recovery Fund al fine di assicurare un futuro al Mezzogiorno ed all’intero Paese».

Per il presidente Ferrara, infatti, «responsabilità, disciplina e lucidità sono le parole d’ordine che devono caratterizzare il nostro operato durante questa nuova e complicatissima fase sanitaria ed economica mettendo, certamente, la salute al primo posto ma essendo perfettamente consapevoli degli effetti gravi che riguarderanno il sistema economico regionale nel suo complesso con conseguenze  peggiori durante questo secondo lockdown a causa di ritardi cronici e impegni disattesi rispetto alle legittime aspettative di sviluppo della nostra regione».

«Pertanto – ha dichiarato – auspichiamo che, alle misure straordinarie imposte alla Calabria in questo momento, corrispondano misure altrettanto straordinarie sotto il profilo economico. Ma sia ben chiaro – ha sottolineato Ferrara – che non siano ristori o sospensioni ma interventi e sostegni ampi e strutturali che consentano anche alla nostra regione di sprigionare tutto il potenziale di competitività che può esprimere. Nel momento in cui si affronta l’emergenza bisogna pensare oltre e progettare una strategia di interventi da attuare nell’immediatezza ma funzionalmente collegati alla realizzazione di un progetto futuro per lo sviluppo della regione. Come al solito le infrastrutture si rivelano il punto debole della Calabria».

«In questo caso – ha aggiunto – si parla di quelle sanitarie che riverberano gli effetti negativi a vasto raggio. E, allora, ci chiediamo come mai invece di un decreto Calabria che destina risorse adeguate e immediatamente spendibili sotto il profilo economico si intende procrastinare un commissariamento della sanità nonostante sia in termini di Lea e di risultati conseguiti sia sotto il profilo economico e finanziario, non solo non abbiamo avuto miglioramenti negli ultimi 10 anni ma addirittura peggioramenti. Senza dimenticare che già in primavera, durante la prima ondata, abbiamo sostenuto la proposta, coralmente condivisa e rimasta inascoltata, di aprire un centro Covid nella nostra regione per creare una eccellenza sanitaria antipandemica che, certamente, sarebbe stata utile in questo momento e che lo sarebbe anche in un futuro incerto potenzialmente caratterizzato da questo genere di fenomeni».

«Unindustria, del resto – ha continuato il presidente di Unindustria Calabria – ha recentemente offerto la disponibilità delle proprie strutture sanitarie private al fine di fronteggiare, nel rispetto dei requisiti strutturali previsti, le emergenze derivanti dal Covid-19. È mortificante, peraltro, che la regione Calabria, nonostante il senso di responsabilità dimostrato su più versanti, potrebbe essere costretta a subire questa misura drastica dovuta alla classificazione di “zona rossa” a causa di colpe e ritardi di coloro i quali, in possesso di poteri straordinari, avrebbero dovuto organizzare un sistema sanitario efficace ed idoneo a rispondere alle esigenze di una comunità territoriale che non riesce a comprendere la logica contraddittoria di parametri e dati». (rrm)