Unindustria Calabria visita il territorio di Crotone colpito dall’alluvione

I vertici di Unindustria Calabria, il presidente Aldo Ferrara e il direttore Dario Lamanna si sono recati a Crotone per verificare  lo stato dell’arte articolando la tappa in due step.

Nella mattina, infatti, hanno incontrato il presidente di Confindustria Crotone, Mario Spanò. Presenti, anche, Alessandro Brutto, vicepresidente della territoriale di Crotone Daniela Ruperti.

Nel corso dell’incontro, con il dirigente dell’Asp, Francesco Masciari, e il sindaco Vincenzo Voce unitamente all’assessore alle Attività Produttive, si è fatta una ricognizione sul sistema imprese e sulle ricadute che sulle stesse avranno i danni causati dall’alluvione. Ciò che, in questo momento, serve al Crotonese non sono solo interventi immediati di ristoro ma anche una seria programmazione ed un concreto progetto di rilancio economico per il futuro. Nel corso della riunione sono, inoltre, stati approfonditi altre questioni: quale, ad esempio, la bonifica del territorio e le opportunità attese, nonché le ulteriori condizioni di sviluppo connesse all’ Antica Kroton.

Gli interventi sull’intera area industriale, già sollecitati negli anni, rappresentano un punto cruciale per lo sviluppo ed il rilancio della città e del suo comprensorio. La tappa crotonese dei vertici di Unindustria è proseguita nel pomeriggio nelle aziende site nell’area industriale.

«Abbiamo riscontrato, personalmente – ha detto il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara – la determinazione e la sofferenza di tanti imprenditori impegnati a far rialzare le loro Aziende. Ci sono state zone non colpite dalla bomba d’acqua e altre invece completamente travolte. Non sarà facile, ma l’Associazione degli Industriali non lascerà nessuno indietro. Staremo al fianco degli imprenditori e dei lavoratori in ogni fase del processo di riavvio. Sosterremo le richieste, arrivate in queste ore da più parti, di prevedere e concretizzare investimenti seri e concreti per ridare finalmente sviluppo al territorio. Urge un percorso di investimenti serio».

Dal canto suo, il presidente di Confindustria Crotone, Mario Spanò ha voluto ringraziare Ferrara e Lamanna per la sensibilità, l’attenzione e l’impegno preso per il territorio di Crotone.

«Si è trattato di un incontro proficuo a cui siamo certi – ha detto – seguirà una stretta e sinergica collaborazione al fine di sostenere l’attività di rilancio dell’apparato economico, duramente, messo alla prova». (rrm)

Unindustria Calabria Turismo e Assohotel Confesercenti: ripristinare strutture sanitarie oltre l’emergenza dei covid hotel

Demetrio Metallo, presidente della sezione Turismo di Unindustria Calabria e Vincenzo Farina, presidente dell’Associazione Assoturismo Confesercenti Calabria, hanno avuto modo di esprimere le loro perplessità sull’attivazione dei “covid hotel”, sapendo che ci sono ospedali chiusi che hanno un numero consistente di posti letto e strumentazioni utili a fornire adeguata assistenza.

I presidenti, infatti, hanno partecipato alla definizione dell’accordo quadro della Regione Calabria per la manifestazione di interesse per il reperimento dei cosiddetti Covid Hotel. 

«La situazione drammatica in cui versa la nostra regione – dichiarano i presidenti Demetrio Metallo e Vincenzo Farina – impone unità di intenti e sforzi coesi da parte di tutti gli attori della filiera economica ed istituzionale. Siamo consapevoli che in questo stato di cose, ognuno debba fare la propria parte, anche quando non si condividono alcuni tipi di scelte, senza per questo voler balzare a tutti i costi agli onori della cronaca».

«In tale direzione – hanno aggiunto – si muove l’impegno delle nostre Associazioni che, insieme ad altre, hanno inteso confrontarsi con l’assessore alla Attività Produttive della Regione Calabria, Fausto Orsomarso ed il presidente f.f. Nino Spirlì, evidenziando la necessità di procedere anche in Calabria, per come fatto in altri territori italiani, al reperimento di hotel disponibili ad ospitare persone positive che hanno la necessità di trascorrere il periodo di quarantena lontano dai propri affetti».

«Nella consapevolezza – hanno proseguito – del momento drammatico in cui la Calabria è stata costretta ad attivare ospedali da campo, le nostre due Associazioni hanno dato, come sempre, il proprio contributo per collaborare alla stesura del bando emanato dalla Regione Calabria con specifica ordinanza».

« La nostra speranza – hanno detto ancora – rimane quella che i mille posti letti da reperire con questo bando, non debbano servire mai, e, soprattutto, che vengano attivati tutti i canali necessari per far riaprire i nosocomi chiusi, in modo da alleggerire la pressione sugli ospedali e sui pronto soccorso del territorio, che sono letteralmente presi d’assalto in queste settimane».

A nome di tutte le imprese del settore, i presidenti Metallo e Farina esprimono un sentito ringraziamento a tutti i medici e paramedici calabresi che «mettendo anche a repentaglio la propria incolumità, stanno lavorando senza sosta e con spirito di abnegazione, per salvaguardare tutti noi».

«Adesso – hanno concluso – è il momento della collaborazione e del senso di responsabilità, ma auspichiamo che nelle prossime ore venga riorganizzata la rete della sanità in questa terra. Il Governo faccia presto, perché non possiamo più attendere». (rrm)

Unindustria Calabria scrive a Mattarella: la nostra regione diventi questione nazionale

«La Calabria assurga a questione nazionale, di cui l’Italia intera deve farsi carico nel rispetto dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale sanciti dalla Costituzione» è questo l’appello che il vicepresidente nazionale di Confindustria, Natale Mazzuca, il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara e il presidente di Ance Calabria, Giovambattista Perciaccante hanno rivolto, tramite lettera, al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La lettera è stata il frutto di una linea condivisa dal consiglio di presidenza regionale, di cui fanno parte i presidenti delle associazioni territoriali Fortunato Amarelli (Cosenza), Mario Spanò (Crotone), Domenico Vecchio (Reggio Calabria) e Rocco Colacchio (Vibo Valentia) nonché i presidenti della Piccola Industria, Daniele Diano, e dei Giovani imprenditori, Marella Burza.

I rappresentanti del mondo imprenditoriale sottolineano come in Calabria «si faccia fatica a garantire la dignità della condizione di cittadini” con riferimento alle vicende, che hanno destato “profondo sconcerto”, riguardanti “il settore sanitario”».

 Unindustria Calabria ha esposto, altresì, al presidente Mattarella «i rischi di una deriva sociale dagli sviluppi imprevedibili, generati dall’incontrollato e atavico tasso di disoccupazione, dal mancato rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni nella quasi totalità dei campi sociali e civili e dalla diffusa povertà. È di tutta evidenza che, in questa condizione di estrema fragilità, si comprometta l’esercizio dell’attività di impresa, diritto costituzionalmente garantito».

 Nella lettera, si legge ancora: «Bisogna restituire la nostra Regione all’Italia, per porre fine al triste fenomeno dell’emigrazione che ha depauperato la nostra comunità delle più brillanti intelligenze e per azzerare il ritardo di sviluppo. È necessario che lo Stato cambi radicalmente strategia ed è per questo che ci rivolgiamo a Lei – scrivono gli industriali – come garante dell’unità nazionale oggi esposta a un rischio esiziale, affinché eserciti una funzione di forte stimolo verso le autorità di governo e la Calabria assurga così a questione nazionale».

Unindustria chiede, infine, «di contribuire responsabilmente alla costruzione del futuro, affinché possano essere avviate a soluzione le numerose criticità»: dai nuovi ospedali rimasti sulla carta, alla realizzazione dell’Alta Velocità Ferroviaria, agli investimenti previsti dai Cis -Contratto Istituzionale di Sviluppo, dalla Green economy all’effettiva attuazione della Zes.

E ancora, l’inserimento di Gioia Tauro nella Rust & Belt Road, l’attrazione di investimenti e la riqualificazione delle aree industriali, il turismo, la sfida del digitale.

«Abbiamo bisogno – hanno detto gli industriali – di una reale dignità di cittadinanza: lo Stato non si sostituisca a noi, ma ci accompagni in una visione di crescita e di sviluppo di cui non possiamo non essere diretti protagonisti. Vogliamo dare il nostro contribuito al futuro della Calabria, senza piangerci addosso con la consapevolezza di dover realizzare il cambiamento necessario e con l’ambizione di avviare la stagione di un nuovo meridionalismo culturale e produttivo». (rrm)

In copertina, da sinistra Mazzuca, Ferrara e Perciaccante

Confindustria e Ance Calabria ricordano il presidente Samengo

Confindustria CalabriaAnce Calabria hanno espresso il proprio cordoglio per la scomparsa di Francesco Samengo, presidente di Unicef Italia.

«Era l’ambasciatore italiano della sensibilità e della capacità di occuparsi di chi ha più bisogno: i minori. Con Francesco Samengo scompare un manager illuminato, un meridionalista convinto e tenace, un signore d’altri tempi. La sua nomina a presidente nazionale Unicef avvenuta nel 2017 fu il giusto riconoscimento ad un impegno concreto e ad una vita dedicata ai temi del sociale. Un impegno che lo ha visto protagonista, fin da giovanissimo, e con ruoli dirigenziali di primo livello, alla guida di importanti enti che hanno fatto la storia dello sviluppo economico del territorio. Ci mancherà» hanno dichiarato Natale Mazzuca, vicepresidente nazionale di Confindustria, Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Calabria e i presidenti delle sedi territoriali di Confindustria, Fortunato AmarelliMario SpanòRocco ColacchioDomenico Vecchio.

«Era un vulcano di idee – hanno proseguito – che sapeva trasformare in progetti concreti grazie ad una innata capacità di tessere relazioni e di portare a sintesi posizioni e valori. Il suo legame con la Calabria era genuino e profondo. Così come profondo è stato il legame con il sistema Confindustria. Fu più volte nominato Saggio nella individuazione del presidente della sede Territoriale di Confindustria Cosenza».

«Da presidente dell’Unicef – hanno ricordato – volle sottoscrivere importanti accordi con Unindustria Calabria per la promozione di un impegno in favore dei minori. Stimolare i giovani all’intrapresa è stata sempre una priorità per il presidente Samengo che non tralasciava occasione e maniera per coinvolgere ed interessare tutti».

I vertici di Confindustria e Ance, esprimono il cordoglio più sentito e la partecipazione sincera al dolore alla famiglia tutta, ed al caro figlio Alfonso, vicedirettore Rai Parlamento. (rrm)

Aldo Ferrara: Unindustria chiede azioni efficaci a tutela del tessuto imprenditoriale calabrese

Il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, è consapevole che la Calabria «più di altre regioni, pagherà il prezzo di una eventuale zona rossa a causa delle ataviche fragilità economiche territoriali» e, per questo, a nome di Unindustria Calabria chiede « tutela del tessuto imprenditoriale calabrese, a chi di competenza di programmare azioni efficaci e di inserire, come priorità assoluta, gli interventi in relazione al Recovery Fund al fine di assicurare un futuro al Mezzogiorno ed all’intero Paese».

Per il presidente Ferrara, infatti, «responsabilità, disciplina e lucidità sono le parole d’ordine che devono caratterizzare il nostro operato durante questa nuova e complicatissima fase sanitaria ed economica mettendo, certamente, la salute al primo posto ma essendo perfettamente consapevoli degli effetti gravi che riguarderanno il sistema economico regionale nel suo complesso con conseguenze  peggiori durante questo secondo lockdown a causa di ritardi cronici e impegni disattesi rispetto alle legittime aspettative di sviluppo della nostra regione».

«Pertanto – ha dichiarato – auspichiamo che, alle misure straordinarie imposte alla Calabria in questo momento, corrispondano misure altrettanto straordinarie sotto il profilo economico. Ma sia ben chiaro – ha sottolineato Ferrara – che non siano ristori o sospensioni ma interventi e sostegni ampi e strutturali che consentano anche alla nostra regione di sprigionare tutto il potenziale di competitività che può esprimere. Nel momento in cui si affronta l’emergenza bisogna pensare oltre e progettare una strategia di interventi da attuare nell’immediatezza ma funzionalmente collegati alla realizzazione di un progetto futuro per lo sviluppo della regione. Come al solito le infrastrutture si rivelano il punto debole della Calabria».

«In questo caso – ha aggiunto – si parla di quelle sanitarie che riverberano gli effetti negativi a vasto raggio. E, allora, ci chiediamo come mai invece di un decreto Calabria che destina risorse adeguate e immediatamente spendibili sotto il profilo economico si intende procrastinare un commissariamento della sanità nonostante sia in termini di Lea e di risultati conseguiti sia sotto il profilo economico e finanziario, non solo non abbiamo avuto miglioramenti negli ultimi 10 anni ma addirittura peggioramenti. Senza dimenticare che già in primavera, durante la prima ondata, abbiamo sostenuto la proposta, coralmente condivisa e rimasta inascoltata, di aprire un centro Covid nella nostra regione per creare una eccellenza sanitaria antipandemica che, certamente, sarebbe stata utile in questo momento e che lo sarebbe anche in un futuro incerto potenzialmente caratterizzato da questo genere di fenomeni».

«Unindustria, del resto – ha continuato il presidente di Unindustria Calabria – ha recentemente offerto la disponibilità delle proprie strutture sanitarie private al fine di fronteggiare, nel rispetto dei requisiti strutturali previsti, le emergenze derivanti dal Covid-19. È mortificante, peraltro, che la regione Calabria, nonostante il senso di responsabilità dimostrato su più versanti, potrebbe essere costretta a subire questa misura drastica dovuta alla classificazione di “zona rossa” a causa di colpe e ritardi di coloro i quali, in possesso di poteri straordinari, avrebbero dovuto organizzare un sistema sanitario efficace ed idoneo a rispondere alle esigenze di una comunità territoriale che non riesce a comprendere la logica contraddittoria di parametri e dati». (rrm)

Con l’elezione di Daniele Diano, sono quattro i calabresi al Consiglio generale di Confindustria

La presenza calabrese all’interno del Consiglio generale di Confindustria nazionale si è rafforzata, con l’elezione nel Consiglio generale del calabrese Daniele Diano, che già ricopre l’incarico di presidente del Comitato regionale Piccola industria.

Adesso, infatti, sono quattro i componenti espressi da Unindustria Calabria all’interno del “parlamentino” di viale dell’Astronomia che costituisce l’organo di indirizzo politico, di raccordo e di coordinamento tra il vertice e la base associativa: oltre a Diano, infatti, ci sono anche Natale Mazzuca, vicepresidente nazionale con delega all’Economia del Mare, Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria e Marella Burza, presidente dei Giovani Imprenditori di Unindustria Calabria.

Lo rende noto il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara: «siamo molto soddisfatti per il risultato ottenuto che, in questo particolare momento, rafforza la presenza della Calabria in Consiglio generale, consentendoci di rappresentare in maniera ancora più forte e coesa il mondo imprenditoriale della nostra regione».

«Un risultato associativo reso possibile – ha sottolineato il presidente Ferrara – grazie alla lungimiranza del progetto che ha portato a costituire un unico soggetto rappresentativo del mondo industriale regionale. Adesso iniziamo a cogliere i frutti e a comprendere la portata del valore di Unindustria Calabria, anche per merito del lavoro competente e appassionato svolto nella fase di ‘start up’ sotto la presidenza del mio predecessore Natale Mazzuca».

«Sono onorato di assumere questo nuovo prestigioso incarico – ha dichiarato il neo consigliere generale Daniele Diano – e cercherò di portare il mio contributo con impegno e serietà, consapevole della responsabilità che deriva dall’assunzione di funzioni e compiti associativi così rilevanti».

Anche Domenico Vecchio, presidente della sezione territoriale di Reggio Calabria, congratulandosi con Diano ha sottolineato «la necessità di far giungere sempre più nitida la voce della nostra regione, ed in particolare della città metropolitana di Reggio Calabria, ai tavoli nazionali di discussione e di decisione. In questa e in tutte le altre sedi, istituzionali e associative, il nostro compito deve essere quello di spenderci per colmare il gap produttivo tra il Nord e il Sud, aggravato dall’emergenza covid-19, promuovendo lo sviluppo locale in una chiave di crescita complessiva del sistema Paese».

Nei giorni scorsi, inoltre, il Comitato di Piccola industria Calabria, durante la riunione svoltasi a Catanzaro, ha eletto vicepresidente regionale Alessandro Cuomo, attuale presidente di Piccola industria di Confindustria Crotone.

Cuomo, imprenditore illuminato, è titolare di un’importante realtà produttiva (Arredo Inox) che ha provveduto, tramite il brevetto Stagionello, con autorevoli riconoscimenti nazionali, a costruire armadi brevettati per la stagionatura e la cottura della carne, dei salumi e del pesce con controllo naturale del ph.

Il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, ed il presidente di Confindustria Crotone, Mario Spanò, formulano a Cuomo le più vive congratulazioni per la prestigiosa nomina.  (rrm)

Unindustria Calabria e Inail Calabria insieme per la sicurezza sui luoghi di lavoro

Protocollo d’intesa tra Unindustria CalabriaInail Calabria per la tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Firmato nella sede di Unindustria Calabria, il presidente dell’associazione degli industriali calabresi, Aldo Ferrara, e la responsabile di Inail Calabria, Caterina Crupi, hanno firmato un accordo che dà ufficialmente il via ad una nuova collaborazione istituzionale finalizzata alla promozione sul territorio della cultura della salute e della sicurezza sul lavoro attraverso azioni informative, formative e di comunicazione sulla prevenzione degli incidenti e delle malattie professionali.

Nell’ambito della conferenza stampa sono stati inoltre resi noti i dettagli del progetto ‘Lavoratori stranieri in sicurezza’. Grazie al protocollo d’intesa, Unindustria Calabria e Inail Calabria, avvieranno la diffusione di buone pratiche e di soluzioni tecnologiche relative all’organizzazione del lavoro che possano migliorare il livello di tutela del lavoratore, promuoveranno la corretta applicazione dei documenti tecnici elaborati dall’Inail per il contenimento del contagio da Sars-Cov-2 in azienda e proporranno percorsi individualizzati di reinserimento sociale e lavorativo di tecnopatici e invalidi da lavoro

«Siamo felici di collaborare nuovamente con Inail – ha dichiarato Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria – e crediamo sia particolarmente importante farlo in questo momento in cui le imprese stanno attraversando la grande crisi dovuta all’emergenza covid-19 e tutte le problematiche organizzative conseguenti. Grazie a questo protocollo – ha sottolineato Ferrara – offriremo agli imprenditori una serie di strumenti per veicolare informazioni utili per la prevenzione del coronavirus sui luoghi di lavoro e per la sicurezza più in generale».

«Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è quello di rendere protagonista il sistema produttivo; a tale fine, riteniamo particolarmente utile fornire tutte le misure di carattere espansivo che tengano in debita considerazione i lavoratori che rappresentano il patrimonio più importante dell’azienda. Con il progetto “Lavoratori stranieri in sicurezza”, inoltre, miriamo ad una reale integrazione in ambito lavorativo e per tale ragione tutte le azioni informative sulla sicurezza saranno rese disponibili nella lingua madre dei lavoratori stranieri e comunque anche in lingua inglese».

«Riteniamo molto importante questo accordo con Unindustria Calabria – ha evidenziato Caterina Crupi, responsabile di Inail Calabria – in quanto consente alle aziende di mettere in atto tutte le misure a tutela dei lavoratori. Per agevolare il tessuto economico territoriale è necessario dare una mano alle imprese anche attraverso iniziative di sensibilizzazione ed informazione. L’emergenza covid-19 in Calabria ha fatto registrare 150 casi sui luoghi di lavoro e speriamo che in numeri siano sempre più contenuti anche grazie alle iniziative informative e formative che abbiamo in programma».

«Il progetto “Lavoratori in sicurezza” – ha spiegato – che andrà a coinvolgere 35 lavoratori e 10 aziende sul territorio, si inserisce nell’ambito di intervento del protocollo che rappresenta il primo passo per un’analisi pragmatica della realtà delle imprese calabresi in relazione ai temi della sicurezza e della prevenzione». (rrm)

Turismo, Unindustria Calabria, Fiavet e Assoviaggi propongono misure di destagionalizzazione

In Consiglio regionale, Unindustria CalabriaFiavet Confcommercio e Assoviaggi Confesercentisi sono confrontati con la Commissione Agricoltura e Turismo per approfondire i temi del rilancio del turismo regionale.

Al centro del confronto, svoltosi su richiesta delle stesse Associazioni, la proposta di modifica, su iniziativa della Giunta Regionale, della cosiddetta Legge Charter del febbraio 2018 inerente l’incentivazione del turismo in arrivo attraverso i trasporti aerei, ferroviari, su gomma e via mare, per favorire la destagionalizzazione.

In particolare, le Associazioni hanno posto in evidenza l’anomalia della proposta di modifica della Regione, che avrebbe potuto estendere i benefici della norma anche ai flussi dell’alta stagione, perdendo la peculiarità originaria.
I rappresentanti delle tre Associazioni hanno provveduto a consegnare un documento unitario contenente le osservazioni, le proposte di modifica e le motivazioni delle stesse, affidandone l’illustrazione al consigliere di Unindustria Turismo, Massimo Falbo, affiancato da Giuseppe Zampino di Fiavet Calabria e Dino de Santo di Assoviaggi Calabria.

Il presidente della Commissione Agricoltura e Turismo della Regione Calabria, Pietro Molinaro, ritenendo valide le istanze delle Associazioni, ha rinviato a successive sedute della stessa Commissione l’esame del progetto di legge per gli opportuni approfondimenti.

Rilevato, in via preliminare, di come principi e termini della legge vadano definiti in anticipo ed in maniera chiara, trasparente e senza deleghe assolute, si è posta evidenza sulla necessità che sia l’intero territorio della Calabria e tutta la filiera del turismo a beneficiare dell’allargamento della platea dei potenziali fruitori della norma.

«Fermo restando – hanno dichiarato i presidenti Sezione Turismo Unindustria Demetrio MetalloGiuseppe Zampino (Fiavet) e Dino De Santo (Assoviaggi) – le destinazioni più note considerate a ragione il fiore all’occhiello dell’offerta turistica calabrese, il turismo balneare e quello cosiddetto lowcost, tenuto conto delle grandi potenzialità del territorio e della necessità di mettere a catalogo una offerta più ampia e variegata, si rende necessario allargare il bacino dei potenziali fruitori, comprendendo anche quanti realizzano attività culturali e naturalistiche legate alle tradizioni locali, dall’artigianato alla gastronomia, magari in aree rurali e decentrate».

«L’occasione dell’audizione – hanno aggiunto – si è rivelata propizia per ragionare sui nuovi paradigmi del turismo post-covid, che verosimilmente impediranno, a breve, di realizzare i grandi numeri possibili con le concentrazioni turistiche, consentendo però di intercettare segmenti e nicchie più attente all’offerta di qualità e quindi a maggiore valore aggiunto».

Al termine dell’audizione, recepite le istanze e le proposte avanzate dai rappresentanti di Unindustria Calabria, Fiavet Confcommercio e Assoviaggi Confesercenti, la Commissione ha rinviato la proposta di modifica della legge alla Giunta Regionale perché possa valutare i contributi ricevuti apportando le necessarie ed opportune modifiche suggerite.

L’auspicio espresso a margine dell’incontro da parte delle Associazioni di categoria è che la circostanza possa costituire l’occasione per dare vita ad un confronto aperto e sereno teso a ridiscutere e riordinare l’intero impianto normativo di riferimento per il sistema dell’offerta turistica calabrese. (rrm)

Unindustria Calabria all’assemblea nazionale di Confindustria

Unindustria Calabria, guidata dal presidente Aldo Ferrara, ha partecipato all’assemblea nazionale di Confindustria, svoltasi nella giornata di ieri, alla presenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del ministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli.

All’incontro, in cui il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi,ha ribadito che «serve un nuovo grande patto per l’Italia» per rilanciare l’economia italiana, presenti anche il direttore di Unindustria Calabria, Dario Lamanna,  il vicepresidente nazionale di Confindustria con delega all’Economia del Mare, Natale Mazzuca, i presidenti delle territoriali di Confindustria Fortunato Amarelli (Cosenza), Domenico Vecchio (Reggio Calabria), Rocco Colacchio (Vibo Valentia), Mario Spanò (Crotone), e il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro Daniele Rossi.

«L’intervento del presidente Carlo Bonomi – ha dichiarato Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria – ha fotografato la situazione delle imprese italiane che si sono ritrovate ad affrontare la crisi causata dall’emergenza covid-19 con una serie di problematiche produttive pregresse dovute anche ai 25 anni di stasi. I vari incentivi e bonus non sono sufficienti, gli imprenditori chiedono di poter lavorare e offrire lavoro puntando su azioni e strumenti incisivi per stimolare gli investimenti. È forte il bisogno di un grande patto per l’Italia finalizzato alla crescita dell’intero Paese».

«È necessario – ha aggiunto – accendere i motori dell’economia del Mezzogiorno per dare nuovo slancio all’economia e per poter essere competitivi con le altre realtà economiche europee maggiormente performanti».

«Il tema delle infrastrutture, sia fisiche che digitali, è diventato centrale. Unindustria Calabria – ha sottolineato Ferrara – lo sostiene da tempo. Gli investimenti sulle infrastrutture, soprattutto nella nostra terra, potrebbero portare ad una svolta decisiva e a una nuova produttività;  un altro elemento chiave per il cambio di passo è rappresentato dalla necessità di una execution per mettere a terra in maniera rapida i provvedimenti che saranno programmati».

«L’incontro di ieri – ha concluso Ferrara – è stato molto importante in quanto ha declinato le proposte di Confindustria al Governo per costruire il futuro dell’Italia e per rilanciare l’economia». (rrm)

LA REGIONE CON GLI INDUSTRIALI: 13 BANDI
PER LO SVILUPPO DELL’ECONOMIA CALABRA

Gli industriali calabresi sono il perno dello sviluppo dell’economia calabrese. Serve il loro impegno, la loro capacità di fare impresa, il comune obiettivo di rilanciare occupazione e attività industriale: uno sforzo che non può non avere il sostegno della politica regionale se si vogliono conseguire risultati concreti. È indispensabile una visione d’insieme per una pianificazione degli investimenti produttivi e una progettualità che risponda alle reali esigenze del territorio. È questo il senso del protocollo d’intesa tra Regione CalabriaUnindustria Calabria firmato ieri a Catanzaro per il lancio di una innovativa strategia competitiva della regione, con lo scopo di dare risposte alla crisi del Covid-19 e proporre nuove azioni di sistema.

«Sono orgogliosa che la Calabria sia la prima regione a dotarsi di uno strumento operativo, concertando una strategia di investimenti tra Regione l’Unione degli industriali locali» ha dichiarato la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, che ha personalmente presentato al Consiglio generale di Unindustria le slide che hanno illustrato le 5 linee e i 13 interventi previsti per la predisposizione dei bandi.

«Si tratta – ha spiegato – di una innovazione di metodo per il lancio di una vera politica industriale della Calabria, che trova il suo cuore nella liquidità, nell’attrazione degli investimenti, nell’innovazione e nell’internazionalizzazione, accanto ad una serie di altre misure che nel tempo hanno già prodotto importanti risultati come il prestito d’onore, l’imprenditoria femminile e quella giovanile».

Soddisfatto il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, in quanto «oggi si scrive una pagina storica per il futuro della Calabria», sottolineando come «dall’inizio del mio mandato ho inteso avviare e potenziare il dialogo con la Regione e ho trovato grande disponibilità nella presidente Jole Santelli che si è dimostrata, da subito, sensibile alle esigenze degli imprenditori calabresi».

«Con la stipula del protocollo d’intesa – ha spiegato – per una strategia di rilancio dell’economia regionale, Regione Calabria e Unindustria Calabria condividono, per la prima volta, misure efficaci per lo sviluppo delle imprese calabresi».

«La sottoscrizione – ha specificato il presidente Ferrara – è stata preceduta da un’intensa attività di ascolto degli imprenditori grazie alla quale oggi abbiamo la possibilità di presentare, in completa comunione di intenti, progetti ed azioni volti al progresso del territorio e dell’economia calabrese».

«Miriamo – ha proseguito il presidente di Unindustria Calabria – alla creazione di una Calabria competitiva che passa inevitabilmente dal rafforzamento del tessuto produttivo locale che necessita, oggi più che mai in considerazione degli effetti della crisi causata dall’emergenza covid-19, di liquidità ma anche e soprattutto di una programmazione e di una visione in grado di attrarre investimenti, di potenziare export, di creare nuove occasioni per sviluppare imprese e autoimprenditorialità».

«Tutte le misure – ha concluso – sono state immaginate in un’ottica di crescita e di innovazione». (rrm)