Unindustria Calabria protagonista all’Expo di Dubai

L’eccellenza dell’industria calabrese è stata protagonista all’Expo di Dubai. Lo ha reso noto il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, spiegando che la partecipazione è nata dall’esigenza di svolgere in qualità di industriali una forte azione di diplomazia economico-imprenditoriale volta ad aprire il mondo produttivo calabrese, verso una decisa spinta di logica internazionale e di export.

Alla prestigiosa kermesse, presenti il delegato all’Internazionalizzazione Rocco Colacchio insieme al Vice Presidente Regionale di Piccola Industria, Alessandro Cuomo, e al rappresentante di Ance Calabria Giuseppe Sammarco.

«Tale logica – ha spiegato Ferrara – trova terreno fertile nella regione proprio in virtù delle molteplici opportunità che questa offre e che, nei prossimi anni, si accresceranno anche in considerazione delle significative e numerose risorse finanziarie che interesseranno i diversi settori e che inevitabilmente, imprimeranno una forte azione di rilancio e di sviluppo».

«Ed, infatti è proprio rappresentando l’enorme potenziale, e con lo spirito di promuovere le grandi opportunità, che questa terra offre, (basti pensare alle Zes), che Unindustria Calabria si prefigge quale ambasciatrice di nuove proposte e iniziative. In un’agenda ricca di qualificati incontri, tra i quali assume particolare rilevanza il prestigioso e proficuo evento presso Palazzo Versace – ha continuato Ferrara – la delegazione degli industriali calabresi ha potuto confrontarsi con gruppi aziendali e realtà consolidate sia nelle diverse filiere industriali, che nei settori del Turismo, dell’Information and Communication Technologies, delle Costruzioni e del F&B al fine promuovere e instaurare rapporti di collaborazione tra le realtà economiche della Calabria e quelle degli Emirati, nonché con le altre delegazioni presenti a Dubai».

Particolare soddisfazione è stata espressa anche da Rocco Colacchio, delegato di Unindustria Calabria all’Internazionalizzazione, il quale ha sottolineato come Dubai «è il nuovo mondo e gli Emirati rappresentano un punto di riferimento per far capire agli italiani in che direzione orientare il futuro imprenditoriale del Paese».

«Oggi ci troviamo qui – ha aggiunto Colacchio – proprio perché la Calabria intende fare quello che gli EAU hanno fatto negli ultimi 20 anni: ritmi di crescita vertiginosi, sviluppo sostenibile, potenziamento dei settori strategici, diversificazione. In Calabria già molti imprenditori e società collaborano con gli emirati, e, certamente, l’intenzione è quella di incentivare questa azione e creare nuove sinergie».

Sicuramente nuove partnership, la possibilità di incontrare imprenditori italiani presenti sul territorio emiratino, ma anche interlocutori stranieri con cui avviare B2B, con l’obiettivo di raccontare le ricchezze della nostra bella terra e contestualmente far conoscere ai calabresi ciò che è stato realizzato in questo Paese nell’ultimo ventennio. (rrm)

Unindustria Calabria ospita Aurelio Regina per parlare del caro energia

Interessante incontro si è svolto nella sede di Unindustria Calabria, dove Aurelio Regina, delegato per la Transizione Energetica e Presidente del Gruppo Tecnico Energia di Confindustria, ha fatto un’analisi molto precisa sul tema del caro energia.

Ciò si è svolto nell’ambito del Consiglio generale di Unindustria Calabria, guidato da Aldo Ferrara. Presente, anche il direttore Energia e Ambiente di Confindustria, Massimo Beccarello.

Il Presidente Ferrara, nel ringraziare i suoi ospiti per la preziosa partecipazione all’incontro, che ha visto la squadra di Presidenza al completo oltre che una nutrita presenza della base associativa, ha messo in evidenza come questo periodo post-covid non stia andando nella direzione che tutti ci aspettavamo, a causa di un inaspettato ed esorbitante aumento del costo dell’energia che inevitabilmente ha trascinato con sé l’aumento del costo delle materia prime, e tutto quello che da qui a breve ne deriverà.

Nella sua analisi, Regina ha parlato anche delle proposte messe in campo e la visione di Confindustria, sottolineando come ci siano una serie di fattori congiunturali e strutturali che hanno portato ad un aumento sproporzionato del prezzo del gas naturale fino a toccare punte del 700%, a partire da un forte slancio della ripresa industriale che ha fatto aumentare in maniera esponenziale la domanda.

«Il caro energia – ha commentato Regina – costerà alle imprese e al Paese quasi 40 miliardi in più e nel 2022 determinerà una perdita di Pil intorno allo 0,8%. È evidente, quindi, che serviva intervenire con urgenza e decisione perché la situazione è molto grave e potrebbe durare fino a alla fine del 2023. Il provvedimento assunto dal Governo nell’ultimo Consiglio dei Ministri va nella giusta direzione soprattutto per quanto riguarda le misure sul gas. Finalmente si è avuto il coraggio di superare anni di dibattiti ideologici e incrementare l’estrazione del gas italiano da rilasciare alle imprese a prezzo calmierato, come aveva proposto Confindustria. Bene anche gli sgravi di imposta, anche se il credito di imposta al 15% solo sul primo trimestre andava esteso a tutto il 2022».

«Si tratta – ha spiegato – di una misura ponte nel frattempo che prendono l’avvio le nuove estrazioni di gas. Per quanto riguarda invece il settore elettrico, manca un intervento strutturale. Avevamo registrato un consenso trasversale alla nostra proposta di cessione da parte del Gse di 25 terawattora a 50 euro al megawatt per due anni alle aziende a rischio chiusura e delocalizzazione, contro un impegno delle stesse a investire 13 miliardi nella decarbonizzazione. Un meccanismo virtuoso perché da una parte il Governo si impegna a mantenere la competitività del tessuto industriale e, dall’altra, incentiva le imprese a investire. Ora speriamo che il Parlamento recuperi questa proposta. La politica energetica e quella industriale devono marciare di pari passo e noi dobbiamo agire su costi e approvvigionamenti, o rischiamo di non centrare la transizione e mettiamo a rischio l’industria italiana con gravi impatti sociali».

Il Presidente Ferrara, nel concludere l’incontro, ha voluto sottolineare il proprio apprezzamento per la chiarezza, la competenza e l’accuratezza del Presidente Regina durante la sua esposizione, e per il gran lavoro che con Confindustria sta portando avanti per il Paese intero, affiancando il Governo in quelle che sono le scelte strategiche che determineranno il futuro della nostra economia. (rcz)

Riapre il Fondo Calabria Competitiva, con ulteriori 50 mln

È imminente la riapertura del Fondo Calabria Competitiva, deliberata dalla Giunta regionale e che prevede un aumento dei fondi di 50 milioni di euro. Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, che ha spiegato come tale misura «risponde alla carenza di liquidità delle micro e piccole imprese a seguito del protrarsi della pandemia e delle relative conseguenze».

«La preservazione del sistema produttivo – ha spiegato il presidente Ferrara – in questa complessa fase economica, peraltro aggravata dal caro bollette e materie prime, risulta infatti prerequisito essenziale per cogliere appieno le risorse Europee ed avviare una nuova stagione di rilancio dell’economia, attraverso misure espansive di politica industriale basate su investimenti e modernizzazione del sistema imprenditoriale».

«In tale direzione non si può che esprimere – ha concluso Ferrara – apprezzamento al Presidente della Regione Roberto Occhiuto, all’Assessore Rosario Varì e al DG del Dipartimento Francesco Venneri per l’impegno profuso in questa delicata fase di ripartenza, attuando misure efficaci per una politica di resilienza, prodromica ad un’azione propulsiva di crescita e sviluppo del territorio». (rcz)

Emergenza caro energia, il presidente di Unindustria Calabria Ferrara al consiglio generale di Confindustria

Il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, ha partecipato al Consiglio generale di Confindustria, convocato dal presidente Carlo Bonomi per l’emergenza caro energia che sta colpendo l’industria Italiana con un aumento vertiginoso dei costi per le aziende, causando anche l’aumento dei prezzi per l’approvvigionamento delle principali materie prime.

Presente, al consiglio generale, il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani.

«Questa situazione è ormai insostenibile – ha dichiarato Ferrara – e colpisce tutti i settori manifatturieri mettendo a rischio di chiusura temporanea o definitiva molte imprese. È importante adoperarsi per contrastare il caro energia e pertanto tale emergenza è una priorità assoluta di Confindustria».

Il leader degli industriali Calabresi indica anche alcune proposte di Confindustria che prevedono un pacchetto di misure congiunturali con un insieme di benefici per le imprese.
Tra le misure della massima urgenza, la cessione della produzione nazionale di gas ai settori industriali per 10 anni con anticipazione dei benefici finanziari per l’anno 2022, la cessione di energia rinnovabile elettrica consegnata al Gse per un quantitativo di circa 25TWh e trasferita ad un prezzo di 50 euro/Mwh, l’aumento delle aliquote di agevolazione per le componenti parafiscali della bolletta elettrica nei limiti previsti dalla normativa Europea.

«Il recente incontro del Presidente Bonomi con Mario Draghi, così come la partecipazione del Ministro Cingolani al Consiglio Generale di Confindustria – ha concluso Ferrara – testimoniano come la crisi energetica sia al centro dell’agenda di Viale dell’Astronomia come tema prioritario e Confindustria è in prima linea per dare il suo contributo». (rrm)

Aldo Ferrara (Unindustria Calabria): È inadeguata la riforma del provvedimento del Patent Box

Il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, ha ribadito che «da settimane, Confindustria fa sentire la sua voce circa l’assoluta inadeguatezza della riforma di un provvedimento importante come quello del Patent box».

Si tratta di un provvedimento «che nella sua formula originaria – ha spiegato Ferrara – a stimolato investimenti in ricerca e nella realizzazione di brevetti, ma che con il maxiemendamento al disegno di legge di bilancio presentato ieri in Commissione Bilancio al Senato, rischia di diventare una contraddizione: da un lato la volontà del Governo di incrementare le risorse sugli incentivi per ricerca e sviluppo, e dall’altro la sua decisione di smantellare uno strumento, il Patent box, che potrebbe stimolare maggiormente le imprese in questa direzione».

«Pur con le sue imperfezioni – continua Ferrara – è stato, in questi anni, uno strumento di politica industriale che, attraverso una parziale detassazione del reddito derivante dall’utilizzo diretto e indiretto di beni intangibili, ha offerto nuove opportunità di crescita per le aziende e per il Paese e che si è dimostrato essere uno strumento adeguato al suo obiettivo, ossia colmare un evidente gap competitivo rispetto agli altri Paesi in materia di R&S riportando in Italia proprietà intellettuale, con annesso il valore aggiunto generato nel corso degli anni ed il relativo gettito fiscale».

«Negli ultimi anni – ha proseguito – le imprese italiane, soprattutto PMI, anche grazie anche al patent box, hanno preso una maggiore consapevolezza del valore dei propri asset immateriali, hanno rafforzato le strategie di investimento in R&S e nella tutela dei risultati di questi investimenti».

«Oggi – ha concluso il Presidente degli industriali calabresi – tutto questo, proprio in un momento così cruciale per la nostra economia,  rischia di disperdersi. Il nostro auspicio è che il Governo ritorni sui suoi passi». (rrm)

Gli imprenditori calabresi al Connext di Milano

Una delegazione calabrese, con a capo il vicepresidente di Confindustria, Natale Mazzuca, e il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, ha partecipato al Connext di Milano, il grande evento di partenariato industriale che ha riunito manager e imprenditori.

Obiettivo della kermesse, «accompagnare le imprese verso i nuovi paradigmi della competitività in una delle fasi più complesse di sempre, puntando su asset chiari: conoscenza e competenze, filiere solide e innovative, imprese digitali e processi sostenibili con dimensioni europee e internazionali puntando su investimenti pubblici e privati, partenariati, aggregazioni, reti ed imprese innovative».

Insieme a Mazzuca e a Ferrara, presenti il presidente di Ance Calabria, Giovan Battista Perciaccante, il presidente della sede territoriale di Confindustria Crotone, Mario Spanò, i direttori di Unindustria Calabria Dario Lamanna e di Confindustria Cosenza, Rosario Branda, la responsabile della Comunicazione e marketing Monica Perri.

Un momento particolarmente significativo all’evento Connext di Milano è stata la consegna dei riconoscimenti alla carriera. Tra i premiati il direttore di Confindustria Cosenza, Rosario Branda per i 35 anni di impegno in favore delle imprese e per la crescita del sistema socioeconomico calabrese. A consegnargli il riconoscimento, nella cornice del Centro Congressi di Milano, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi e il direttore generale Francesca Mariotti.

Diversi i momenti di approfondimento promossi da Confindustria, in collaborazione con istituzioni pubbliche e aziende leader, per rispondere all’esigenza di confronto e dibattito sui temi portanti del Pnrr: innovazione, economia del mare, trasporti sostenibili, economia circolare e formazione 4.0 funzionale allo sviluppo di nuove competenze adeguate al mercato del lavoro e alle transizioni industriali.

Ad introdurre e concludere il seminario sull’importanza strategica dell’economia del mare è stato il vicepresidente di Confindustria Natale Mazzuca che ha parlato della «necessità di costruire un Paese sempre più forte e competitivo anche grazie alla rinnovata centralità nei traffici commerciali mondiali che sta avendo il Mediterraneo, soprattutto con il Far East, grazie al raddoppio del Canale di Suez. Con la forte ripresa degli scambi commerciali, la portualità dell’Italia sta recuperando posizioni a livello globale, avendo resistito, anche nel Mezzogiorno, all’impatto della pandemia. Come Confindustria stiamo lavorando ad una politica nazionale per l’Economia del Mare, che trovi una rilevante declinazione nel Mezzogiorno e dia un contributo importante alla crescita di tutto il Paese».

«Le relazioni tra imprenditori sono importanti – commenta il presidente degli industriali calabresi Aldo Ferrara – ce ne siamo resi conto ancora di più nell’anno che stiamo per lasciarci alle spalle. In questa fase di ripresa sostenuta, ritrovarsi in una manifestazione come Connext ha un grande significato, perché vuol dire creare nuove relazioni commerciali ed industriali in un percorso di costruzione di un sistema produttivo nuovo che sarà guidato dal digitale e dalle transizioni, energetica, ambientale e finanziaria. Ritrovarsi in presenza significa poter animare momenti di confronto utili ad analizzare le caratteristiche dell’economia del futuro ed attrezzarsi per diventare protagonisti di questa ricostruzione».

Per il presidente di Ance Calabria Giovan Battista Perciaccante, «le imprese, che sono l’asse portante del sistema economico del Paese, devono essere messe nelle condizioni di reagire alle crisi. La pandemia ha causato limitazioni alla circolazione di beni e persone, la chiusura dei confini, difficoltà di accesso alle materie prime ed ai semilavorati con aumento spropositato dei prezzi. La collaborazione virtuosa tra tutti i settori produttivi diventa quindi necessaria per superare questi limiti e trarre nuova linfa competitiva dimostrando capacità di resilienza del nostro sistema economico, un valore per il Paese».

«Siamo qui per cercare di consolidare alleanze per dare impulso al nostro sistema produttivo intorno ai 4 temi strategici di Connext, perché è intorno a queste tematiche che si gioca la competizione di domani: Fabbrica Intelligente, Città del Futuro, Pianeta Sostenibile, Persone Scienze della Vita e Progresso. Filoni su cui i momenti di confronto sono tanti, anche a livello locale», ha dichiarato il presidente di Confindustria Crotone, Mario Spanò. (rrm)

Si presenta il progetto “Lavoratori stranieri in sicurezza” di Unindustria Calabria

Domani mattina, a Catanzaro, alle 11.30, nella Sala Convegni di Confindustria Catanzaro, è in programma la conferenza stampa di presentazione del progetto Lavoratori stranieri in sicurezza di Unindustria Calabria.

Unindustria Calabria, per il tramite della sua articolazione territoriale, e Inail, consapevoli del periodo difficile che si sta vivendo, spesso caratterizzato da eventi tragici, hanno voluto con determinazione portare avanti questa iniziativa allo scopo di diffondere, nei settori dell’Edilizia e dei Trasporti, una adeguata informazione e formazione in materia di sicurezza del lavoro a favore dei lavoratori stranieri.

Partecipano Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria e Caterina Crupi, direttore regionale Inail Calabria.

Il progetto si propone, attraverso un’intensa attività di consulenza, promozione e informazione, di trasmettere ai lavoratori stranieri operanti nei settori merceologici dell’edilizia e dei trasporti, la necessaria cultura della sicurezza che spesso risulta difficile non solo per problemi connessi alla scarsa conoscenza della lingua italiana, ma anche per la differenza di atteggiamenti legati alle culture di appartenenza, nonché agli aspetti normativi legati alla gestione dei lavoratori stranieri. (rcz)

Enrico Mazza è il nuovo commissario Corap

Prestigioso incarico per l’avvocato Enrico Mazza, che è stato nominato dalla Giunta regionale nuovo commissario del Corap – Consorzio regionale per lo sviluppo delle attività produttive.

«In campagna elettorale – ha spiegato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto – avevo promesso a Confindustria che avrei reso la loro confederazione protagonista del sistema imprenditoriale della Calabria e delle scelte che avrebbero riguardato lo sviluppo delle aree industriali».

«Sono contento che il primo atto della mia giunta – che doveva individuare il commissario del Consorzio regionale per lo sviluppo delle attività produttive – sia stato quello di nominare alla gestione del Corap un esponente – Enrico Mazza – indicato da Unindustria Calabria, in una terna di nomi che avevo chiesto nei giorni scorsi al loro presidente. La nostra Regione la cambieremo anche attraverso queste decisioni: spazio al merito, alla competenza, e coinvolgimento reale delle associazioni di categoria e dei sindacati» ha concluso Occhiuto.

Grande soddisfazione è stata espressa da Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, per la nomina di Mazza, «figura in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente, ma, soprattutto, con le giuste capacità professionali e la necessaria esperienza per svolgere un compito tanto delicato quanto fondamentale che siamo sicuri porterà avanti in maniera irreprensibile».

Dopo un periodo complesso e complicato – ha continuato Ferrara – del quale a pagarne le spese sono stati, e continuano ad essere, i lavoratori e le imprese, oggi ci si avvia verso un percorso di chiarezza e soluzione della questione, affrontando una vicenda che nel tempo ha sempre complicato di molto, non soltanto, i programmi di sviluppo e di attrazione degli investimenti in quelle aree, ma ha anche pregiudicato il corretto dispiegarsi delle potenzialità costituite dalle Zes».

«Con la nomina dell’svv. Mazza, siamo certi – ha sottolineato il Presidente Ferrara – verrà finalmente garantita una soluzione delle problematiche, in linea con gli obiettivi prefissati dalla Giunta Regionale e con la sua mission primaria, ossia favorire il sorgere di nuove iniziative imprenditoriali e di implementare e potenziare le attività esistenti».

«Non posso che esprimere – concluso Ferrara – sincero apprezzamento a nome mio personale e di Unindustria Calabria al Presidente Roberto Occhiuto per la rapidità e l’efficacia delle decisioni adottate in quanto ha dimostrato di intervenire con determinazione tanto sul tema della Sanità, con la sua nomina a Commissario, quanto sulla problematica delle Aree Industriali portata alla sua attenzione in occasione dell’Assemblea di Unindustria Calabria il 30 ottobre scorso». (rrm)

Piccola Industria Calabria presente nella Capitale della Cultura d’Impresa 2021

Al Consiglio Centrale di Piccola Industria, svoltasi ad Alba, Capitale della Cultura d’Impresa, ha partecipato anche Piccola Industria di Unindustria Calabria, guidata da Daniele Diano, che si è resa portatrice di alti contributi di crescita e strategia per lo sviluppo della Piccola Impresa e del sistema Paese, nella tavola rotonda Le reti e le filiere: il valore delle connessioni.

Nella tavola rotonda, condotta dal Coordinatore del Comitato Scientifico Nazionale di Piccola Industria, Aldo Ferrara, hanno partecipato: Fabrizio Landi, Presidente RetImpresa; Michele Tronconi, Consigliere di Sistema Moda Italia e componente Gruppo Tecnico Filiere e Medie imprese di Confindustria; Marco Magnani, componente Comitato Scientifico Consultivo di Piccola Industria, economista e docente LUISS Business School e Harvard Kennedy School.

Due giorni di condivisione, analisi e scambio di esperienze maturate tra uomini del fare, in cui l’intero sistema associativo imprenditoriale italiano è stato chiamato all’appello per costruire un percorso immersivo tra i valori dell’Italia più intraprendente e per raccontare il ruolo determinante che hanno le imprese per la crescita economica e culturale dei territori.

L’Italia è un Paese caratterizzato dal suo importante patrimonio produttivo e si distingue per la diversificata capacità industriale distribuita lungo tutto territorio nazionale, con filiere e distretti produttivi presenti in quasi tutti i settori, ma soprattutto per le sue moltissime piccole, medie e medio-grandi imprese.

Una forza competitiva senza eguali, che si manifesta pienamente grazie alla sua originale spinta innovativa, con una devozione assoluta verso la qualità e l’estetica: caratteristiche che permettono al piccolo sistema industriale italiano di superare i tempi di crisi, crescendo e innovando i suoi stessi paradigmi e valori, senza abbandonare mai l’etica e la specialità manifatturiera che lo rendono unico al mondo.

La Calabria, per voce di alcuni dei suoi elementi più rappresentativi giunti ad Alba, ha sostenuto i temi discussi nel corso del raduno nazionale di Piccola Industria, con l’intento di ribadire l’impegno civile e sociale dei capitani d’impresa a promuovere soprattutto tra i giovani la cultura aziendale, oltre a far crescere il livello delle attività di digitalizzazione e a lavorare tutti insieme per costruire un futuro di sviluppo e benessere collettivo. (rrm)

Ferrara (Unindustria Calabria): Norma su trasporti eccezionali penalizza imprese e ambiente

Il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, ha espresso la preoccupazione di Confindustria in merito alla norma che disciplina il codice della strada sui trasporti eccezionali, in quanto penalizza le imprese e l’ambiente.

«Le implicazioni dannose per l‘economia dei territori e per il tessuto imprenditoriale sono evidenti e dietro l’angolo: da un aggravio di costi alle prevedibili perdite occupazionali e ridimensionamenti di settori ritenuti strategici» ha spiegato Ferrara, sottolineando come «in questo momento storico, caratterizzato anche da un costo spropositato delle materie prime dovuto anche alla difficoltà di reperimento delle stesse, un provvedimento del genere penalizza ancora di più le imprese che dovrebbero, in base a quanto previsto dal DL, prevedere una redistribuzione dagli attuali carichi da un mezzo speciale a due o più mezzi ordinari, rendendo ancora più oneroso il trasporto, anche in termini di impatto ambientale».

«Peraltro – ha aggiunto – il tutto è inconciliabile con l’impregno del G20 a ridurre le emissioni e con l’appello dei grandi della terra ad una sostenibilità che trovi concretezza nel quotidiano!».

«Insieme a tutti gli imprenditori calabresi – ha concluso Ferrara – chiedo a gran voce la cancellazione della norma con la quale sono state apportate le modifiche ed il ripristino delle condizioni fino ad ora vigenti». (rrm)