Università Mediterranea, il 17 novembre inaugurazione anno accademico 2023-2024

Un ministro per inaugurare l’anno accademico. IL 17 novembre 2023 alle ore 10.30 si terrà la cerimonia di inaugurazione dell’anno academico 2023-2024, presso l’Aula Magna Quistelli dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Alla presenza del Ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, che concluderà la cerimonia di inaugurazione, il prof. Andrea Monorchio, già Ragioniere generale dello Stato, terrà la Lectio Magistralis “L’attuale epoca delle crisi e l’opportunità di un futuro di solidarietà europea”.

Il Rettore dell’Università prof. Giuseppe Zimbalatti aprirà, con il discorso inaugurale, la cerimonia. Sono altresì previsti gli interventi della studentessa Federica Punturiero e del rappresentante del Personale tecnico amministrativo e bibliotecario dott. Marco Santoro.

L’intrattenimento musicale sarà curato dal coro polifonico dell’Università Mediterranea e dall’Orchestra del Teatro Comunale F. Cilea. (rrc)

Università Mediterranea, affermazione del team Amps alla XV edizione di Startcup Calabria.

Lo scorso 6 novembre si è svolta presso il Teatro Auditorium dell’Unical la finale della XV edizione della Start Cup Calabria, la business plan competition accademica organizzata dall’Università della Calabria, dall’Università Magna Græcia, dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria e dalla Regione Calabria, attraverso Fincalabra Spa.

Tra i dieci i team in gara che hanno superato le precedenti fasi della competizione, dallo scouting al percorso formativo sullo sviluppo di un progetto di impresa, due provengono dalla Mediterranea: il Team denominato GreenGrowTech (costituito da Pasquale Fotia e Valentina Mallamaci, entrambi Dottorandi Digies, Vittorio Zindato, laureato in scienze economiche) che ha proposto un sistema di monitoraggio avanzato per ottimizzare le risorse in agricoltura e il Team denominato Amps, Adaptive and Multifunctional Photovoltaic Systems (costituito da Rosario Carbone, docente di Sistemi elettrici per l’energia presso il Diies; Cosimo Borrello, dott. in ingegneria triennale, Ferdinando Gioia, dott. in ingegneria magistrale e dottorando).

Amps si è aggiudicato il secondo posto ricevendo un premio in denaro di 3000 euro, con la proposta di una Soluzione Fotovoltaica a Doppio Strato, tutelata da un brevetto già concesso e da una recente specifica domanda di brevetto. La soluzione innovativa massimizza la produzione di energia elettrica e, al contempo, permette di sfruttare in modo totalmente controllabile la luce naturale del sole. In questo modo, si ottiene il massimo efficientamento energetico e produttivo di edifici e manufatti di vario tipo e destinazione d’uso, in primis le serre agricole.

Il prof. Rosario Carbone, a nome del Team Amps di cui è responsabile, si è detto «particolarmente soddisfatto del riconoscimento ricevuto. Ha sottolineato inoltre quanto il contributo dei suoi giovani collaboratori lo abbia spinto a mettersi in gioco in una competizione di idee imprenditoriali e quanto, al contempo, questa esperienza gli abbia trasmesso una rinnovata visione del fare ricerca in un’ottica di trasferimento tecnologico verso il sistema produttivo e imprenditoriale».

Per l’Ateneo reggino era presente alla manifestazione il prof. Massimo Lauria, prorettore alla ricerca e al trasferimento tecnologico.

I vincitori dei progetti oltre ai premi in denaro e ai servizi di consulenza di accompagnamento e supporto alla nascita e crescita della loro impresa, accedono di diritto alla finalissima del Premio Nazionale Innovazione che si terrà a Milano nella due giorni del 30 novembre e 1 dicembre 2023. (rrc)

Avanza la “missione ricerca” della Mediterranea, docenti in Top 2% Scientists of the world 2022

I docenti dell’Università Mediterranea si distinguono ancora una volta a livello internazionale. Nell’ambito della Missione Ricerca, il 2023 va sicuramente annoverato come un anno particolarmente proficuo per l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Infatti, nell’ambito della Missione M4c2 – Dalla Ricerca all’Impresa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sono in pieno corso di svolgimento i progetti triennali, finanziati per oltre 35 milioni di euro, sui temi delle Tecnologie dell’Agricoltura, della Mobilità Sostenibile, delle tecnologie per l’adattamento ai cambiamenti climatici, del miglioramento della qualità della vita, delle telecomunicazioni, dei networks e delle smart cities. Sono inoltre circa 60 i Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (Prin e Prin Pnrr), presentati da docenti e ricercatori dell’Ateneo reggino che, accedendo ad un finanziamento di complessivi 5 milioni di euro erogato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, partiranno entro la fine dell’anno.

Questo certifica e attesta il qualificato impegno di studiosi, docenti e ricercatori dell’Università Mediterranea.
Per diversi di loro, attivi nelle discipline Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics) ed Economiche, giunge inoltre un riconoscimento a livello internazionale che anche quest’anno conferma la loro presenza nella classifica aggiornata dei Ricercatori più influenti al mondo relativamente alla produzione scientifica.
La graduatoria elaborata da un team di analisti della Stanford University utilizza i dati bibliometrici estratti dal database Elsevier\Scopus ed è disponibile al link https://elsevier.digitalcommonsdata.com/datasets/btchxktzyw/6

Nella top list sono presenti sia i 190.000 ricercatori più citati in tutti i settori della ricerca mondiale, sia il percentile del 2% dei ricercatori più citati nei loro rispettivi settori di ricerca.
Ben 23 sono presenti nel ranking 2022. Angelo Maria Giuffrè, Adele Muscolo, Demetrio Antonio Zema, Leonardo Schena (Agraria), Alba Sofi (dArTe) Lucia Della Spina, Domenico Enrico Massimo (Pau) Paolo Salvatore Calabrò, Giuseppe Failla, Cosimo Ieracitano, Nadia Mammone, Carlo F. Morabito, Saveria Santangelo (Diceam) Marica Amadeo, Giuseppe Araniti, Claudia Campolo, Tommaso Isernia, Antonella Molinaro, Andrea F. Morabito, Rosario Morello, Filippo Giammaria Praticò, Francesco Russo (Diies) Massimiliano Ferrara (Digies). A questi si aggiungono Felice Arena, Paolo Boccotti, Claudio De Capua e Domenico Rosaci presenti nel ranking per carriera.

Il Rettore Giuseppe Zimbalatti si è detto particolarmente orgoglioso del sistema ricerca dell’Università Mediterranea i cui meriti vano ascritti in pari misura, tanto agli studi condotti dai singoli che ai gruppi organizzati che operano presso i nostri laboratori anche grazie al lavoro quotidiano di tantissimi giovani borsisti, dottorandi e contrattisti che ne rappresentano motore e linfa, oltre che costituire il più grande investimento per il nostro futuro.

Il prof Massimo Lauria, Prorettore alla Ricerca e Trasferimento Tecnologico, sottolinea quanto le attività in corso e le risorse umane ed economiche in campo stiano sostenendo la missione ricerca e la sua collocazione a livello nazionale e internazionale, ridefinendone al contempo i confini di operatività e ampliandone, altresì, il portato anche in termini di ricadute concrete sul territorio. (rrc)

L’aeronautica e l’aerospazio nella conferenza dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria

Venerdì 13 ottobre presso l’Aula Magna Quistelli dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, alla presenza di numerose autorità civili e militari e di numerosissimi studenti delle scuole superiori, si è svolta la conferenza “L’evoluzione tecnologica e le performance operative per l’aeronautica e l’aerospazio”, nell’ambito delle celebrazioni legate al Centenario dell’Aeronautica Militare.

La conferenza, il cui tema riguardava il ruolo dell’intelligenza artificiale nel futuro dei velivoli sia militari che civili, dopo il saluto inaugurale del Rettore prof. Giuseppe Zimbalatti, ha visto succedersi al tavolo dei relatori personalità di altissimo profilo.

Il primo intervento è stato il gen. S.A. Alberto Rosso, già Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare il quale ha tracciato una linea illustrativa tra il recente passato, l’attuale e il futuro della difesa aerea.

A seguire il gen. B.A. Roberto Di Marco ha caratterizzato come la sicurezza del volo dovrà adeguarsi ad assetti ed operazioni cui oggi la complessità appare di per sé enormemente rilevante.
Il col. Miranda ha invece sapientemente illustrato come l’addestramento ai nuovi assetti verrà condizionato con interazioni artificiali e/o virtuali

Il ten. col. ing. Gianluca Greco ha viceversa affrontato il problema del fattore umano quindi dell’errore in sistemi complessi e le possibili fonti di controllo e gestione.

Il C.te Giuseppe Borgna ha manifestato l’iter procedurale e le modifiche che verranno richieste per l’addestramento dei piloti destinati all’aviazione commerciale

Il prof. Carlo Morabito ha illustrato in forma chiara e concreta cosa effettivamente può svolgere l’I.A. in applicazione all’avionica dei futuri velivoli terrestri e spaziali

Infine, l’ing. Mariantoni della Sofitel System soc,. di Leonardo ha portato in visione lo stato dell’arte, in merito alla realizzazione dei nuovi sistemi di controllo.

Il prof. Michele Buonsanti, del Dipartimento Diceam dell’’Università Mediterranea ha coordinato i lavori.
L’evento ha avuto una straordinaria partecipazione da parte degli studenti delle scuole ad indirizzo aeronautico della città e della provincia, oltre ad altri istituti secondari importanti del comprensorio cittadino. L’Università Mediterranea ha, entro i due dipartimenti di ingegneria, corsi ed attività di ricerca perfettamente inseriti nell’ambito aerospaziale con presenze del proprio contributo in ambito civile, militare nonché dei più importanti asset di ricerca di questo ambito quanto futuristico settore.

A riprova di ciò, al prossimo Techdefense2023, (sotto l’egida del Ministero della Difesa), evento scientifico internazionale che tratta tecnologie per la difesa, l’Ateneo reggino sarà parte attiva con diversi ricercatori che tratteranno tematiche aerospaziali di rilievo internazionale, al punto d’essere motivo di una sessione speciale dell’evento stesso. (rrc)

Mediterranea, prof. Arena nella Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi

Il prof. Felice Arena, ordinario di Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia presso il Dipartimento Diceam e Prorettore Delegato al Patrimonio Edilizio dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, è stato recentemente nominato componente della “Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi”, presso il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale.

Vivo compiacimento per l’importante incarico del prof. Arena viene espresso dal Rettore prof. Giuseppe Zimbalatti a nome di tutta la Comunità Accademica.

Un altro riconoscimento per un professore della Università Mediterranea a testimonianza dell’elevata qualità del corpo docente dell’Ateneo reggino. (rrc)

Università di Reggio Calabria, il prof. Paolo Fuschi nominato componente del Comitato tecnico scientifico del Ponte sullo Stretto

Il prof. ing. Paolo Fuschi, ordinario di Meccanica delle Strutture dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, è stato nominato componente del Comitato Tecnico Scientifico del Ponte sullo Stretto di Messina.

Il Rettore prof. Giuseppe Zimbalatti e l’intera comunità accademica della Mediterranea, si congratulano per l’importante e prestigioso incarico. Augurano al prof. Fuschi il raggiungimento dei migliori risultati nella certezza che il suo operato offrirà un significativo contributo alla crescita del nostro territorio.

Si tratta dell’ennesimo prestigioso riconoscimento dell’alto ruolo scientifico e formativo che compete all’Università in quanto “motore culturale e forte punto di riferimento per i tanti giovani che, ogni anno, decidono con fiducia di “formarsi” presso l’Ateneo Reggino. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Città metropolitana e Mediterranea insieme per il turismo

La Città Metropolitana di Reggio Calabria ed il Dipartimento Patrimonio Architettura Urbanistica dell’Università “Mediterranea” hanno sottoscritto una convenzione nell’ambito del master accademico di II livello “Turismo e paesaggi culturali: pianificazione strategica e management per la valorizzazione integrata del patrimonio materiale e immateriale”.

Il protocollo e la relativa convenzione sono il frutto di una sinergia tra Enti che ha visto protagonista la Città Metropolitana e l’Università Mediterranea, con il decisivo supporto del Settore 2 Affari istituzionali – Sviluppo economico – Risorse umane, guidato dalla Dirigente Giuseppina Attanasio, e del Dipartimento Pau, guidato dal Direttore Tommaso Manfredi, insieme al Docente responsabile del Master Francesco Calabrò.

Il bando completo è scaricabile sul portale del Dipartimento Pau della Mediterranea dal seguente link: https://www.pau.unirc.it/articoli/27527/bando-master-turismo-e-paesaggi-culturali-dipartimento-pau . La scadenza per iscriversi è il 26 ottobre, maggiori informazioni possono essere richieste all’indirizzo: masterpau@unirc.it.

«L’obiettivo della collaborazione fra istituzioni – hanno spiegato il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace ed il Direttore del Dipartimento Pau, Tommaso Manfredi – è volto ad incidere sul processo di alta formazione così da dotare il territorio di figure altamente qualificate e capaci di influire sullo sviluppo del settore». «Il master – hanno continuato – si propone di formare esperti in grado di operare nell’ambito del turismo culturale, in particolare ai fini della valorizzazione integrata di quei territori caratterizzati da un paesaggio particolarmente interessante. Un’occasione, insomma, su cui investire e puntare proprio perché riconosciamo la necessità di promuovere l’emersione di simili realtà, riferibili sia al patrimonio materiale e immateriale, sia alla diffusione della cultura della valutazione e della pianificazione strategica o alla formazione di professionisti dotati di tali competenze».

«Il Master nasce da un partenariato di altissimo profilo, che vede coinvolti Icomos Italia (advisor dell’Unesco per l’iscrizione dei siti nella Lista del Patrimonio Mondiale), Sistur (Società Italiana di Scienze del Turismo) e il Cnr-Iriss, l’Istituto Cnr dedicato alIa Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo. I docenti coinvolti, quindi, potranno fornire un quadro aggiornato del dibattito scientifico e delle migliori prassi a livello nazionale», ha sottolineato il Direttore del Master, Francesco Calabrò.

Quindi, il Consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, ha ricordato come «l’Ente, da tempo, ha intrapreso numerose iniziative per la creazione di reti tra istituzioni del territorio, con gli attori privati e del mondo associazionistico proprio per valorizzare i beni archeologici e artistici di proprietà pubblica, provando a coinvolgere la cittadinanza verso lo sviluppo di sperimentazioni condivise».

«Infatti – ha aggiunto – sono numerose le sinergie avviate per promuovere i beni archeologici di proprietà della Città Metropolitana come l’area sacra Griso Laboccetta, il Parco dei Taureani o il Parco Medma. Questa strategia di condivisione e crescita comune ci sta offrendo riscontri più che positivi». «In questo caso – ha concluso Quartuccio – l’accordo con il dipartimento Pau dell’Unirc diventa fortemente strategico per il raggiungimento di un obiettivo fissato nelle linee di mandato del sindaco Giuseppe Falcomatà. Dalla partnership potranno nascere solo importanti occasioni per i nostri ragazzi, per le nostre ragazze e per l’intero comprensorio. Una collaborazione che, alle normali attività del master, potrà affiancare il supporto di esperti attraverso incontri e dibattiti, l’istituzione di specifiche borse di studio o la realizzazione di stages da definire in una successiva convenzione. Insomma, ancora una volta puntiamo ad alzare il livello su temi cardine per la crescita culturale, accademica e formativa e dell’area metropolitana». (rrc)

Università Mediterranea, i primi laureati al Corso di laurea in Design del Dipartimento Pau

Venerdì 21 luglio presso l’Aula Magna Ludovico Quaroni dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, si è svolto l’evento “Design Graduation Day 2023”, che ha visto la cerimonia di proclamazione e consegna delle lauree dei primi 31 laureati del Corso di Studio triennale in Design L-4. I giovani neo-designer calabresi hanno discusso tesi originali e dal carattere innovativo, sviluppati all’interno dei tre curricula che connotano il Corso e che riguardano il design del prodotto, della comunicazione e per l’indoor/outdoor, alla presenza anche di rappresentanti dell’Adi, nonché di importanti realtà produttive, in collaborazione con il Job Placement di Ateneo.

Una sintesi dei lavori è attualmente esposta nella mostra “Mediterranea Design Degrees”, che si propone di diventare itinerante, anche per diffondere sul territorio la cultura del design, importante volano di sviluppo economico e sociale, come ha sottolineato Antonio Aricò, artista, designer e direttore creativo, nella sua Special Lecture «sono molto felice che nella mia città natale, Reggio Calabria – ha dichiarato – ci sia un corso di studi in Disegno Industriale. Questa è una terra fertile di creatività e inventiva e anche se l’industria è lontana è vicina la poesia dell’artigianalità che con questa dialoga per creare il “progetto”. Auguro ai giovani laureandi nuove avventure all’insegna della curiosità e della scoperta e spero che possano portare la nostra identità culturale in giro per il mondo e perché no un giorno tornare a casa e arricchire i nostri luoghi».

Il Rettore prof. Giuseppe Zimbalatti, nel congratularsi con i giovani laureati ha sottolineato come «Questo percorso di studi risponde appieno alla missione di responsabilità culturale e sociale dell’Università, come attore strategico dello sviluppo regionale, contribuendo alla costruzione di una community-holder, che guarda alla cultura dei luoghi e delle specificità locali, in termini di produzione e di patrimonio culturale, per creare innovazione partendo dalla tradizione, innescando processi virtuosi di valorizzazione e sviluppo del territorio. I neolaureati potranno anche proseguire il percorso di studi entro una Magistrale biennale, come quella di Design delle Culture Mediterranee Prodotto|Spazio|Comunicazione (Lm-12), attivata anch’essa presso la Mediterranea e che vedrà il suo avvio nell’a.a. 2023-2024».

Il Direttore del Dipartimento Pau, prof. Tommaso Manfredi ha dichiarato come «E’ un giorno importante per l’Università Mediterranea e per il Dipartimento Pau, perché si conclude il primo ciclo di un nuovo Corso di Studi che ha voluto porsi come realtà innovativa, riempiendo un vuoto territoriale nella formazione del designer e consentendo quindi ai nostri giovani di non doversi necessariamente trasferire altrove per seguire le proprie inclinazioni. La formazione offerta è tale da consentire ai neolaureati di approcciarsi immediatamente al mondo del lavoro, grazie anche alla stretta collaborazione intessuta con aziende e imprese, che fin dalla fase della progettazione hanno espresso apprezzamento per il percorso, e segnalato la forte richiesta verso queste figure professionali, tanto da voler partecipare attivamente alla didattica. Il Corso di Studi punta infatti sulla dimensione etica del design connettendosi in questo anche agli obiettivi del Pnrr: si stimola infatti la sensibilità verso le tematiche ambientali, dalla minimizzazione dell’inquinamento alla facilità di smaltimento e riciclo, e verso quelle culturali, come la valorizzazione del patrimonio culturale, ma soprattutto si promuovono le istanze sociali, prestando grande attenzione all’inclusività a tutti i livelli».

La Coordinatrice del Corso di Studi, prof.ssa Giuseppina Scamardì, conclude «La chiusura di questo primo ciclo evidenzia come il Corso di Studi in Design dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria sia stato un successo, sia in termini di iscrizioni iniziali che in questa giornata conclusiva. È importante sottolineare come l’elevato numero dei neo-laureati è giunto all’esame finale al primo appello utile del terzo anno di corso, quindi addirittura in anticipo rispetto alla naturale conclusione del triennio. E questo testimonia la qualità della didattica e della formazione, nonostante le difficoltà legate all’emergenza pandemica (il primo ciclo si è avviato nell’a.a. 2020-2021) che ha costretto a ripensare una didattica progettata come Learning by doing, trasferendola a distanza, ma riuscendo a mantenere lo studente protagonista del percorso di apprendimento, grazie alle competenze e capacità dei docenti e il supporto del personale tecnico. A ciò si aggiunga che, anche attraverso la mostra “Mediterranea Design Degrees”, che verrà presentata alle scuole, il Corso di Studi si farà promotore di un’attività di disseminazione della cultura del Design, per educare alla bellezza e alla sensibilità ambientale, ma rivolgendosi anche alle scuole, in ossequio agli obiettivi dell’Ateneo reggino e in continuità con quelli del Pnrr, rivolti alla riduzione della dispersione e dell’abbandono, per consentire una scelta che valorizzi i talenti e le potenzialità». (rrc)

Progetti di ricerca 2022, ottimi risultati per l’Università Mediterranea di Reggio Calabria

Sono 28 i Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (Prin), presentati da docenti e ricercatori dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che accedono al finanziamento di complessivi 2,4 milioni di euro da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca, a seguito della conclusione della procedura Prin 2022.

Di questi, sette saranno coordinati da Principal Investigator dell’Ateneo reggino, ventuno invece prevedono la presenza di ricercatori della Mediterranea come responsabili di unità locali di ricerca.

Il programma Prin finanzia infatti progetti biennali che, per complessità e natura, richiedono la collaborazione di più unità di ricerca, una delle quali con ruolo di coordinamento nazionale.

Si tratta di un risultato molto importante per la Mediterranea che certifica e conferma (dopo il successo sui bandi Pnrr) la sua capacità di attrarre finanziamenti. Si tratta altresì di un risultato molto prestigioso in quanto il Prin promuove e sostiene il sistema nazionale della ricerca, rafforza le interazioni tra università ed enti di ricerca e favorisce la partecipazione italiana alle iniziative nell’ambito del Programma Quadro di ricerca e innovazione dell’Unione Europea.

Si tratta peraltro di un successo che riguarda tutte le aree dell’Ateneo. L’Area Agraria ha avuto sei progetti finanziati, di cui uno con ruolo di coordinamento nazionale. L’Area Architettura ha avuto cinque progetti finanziati. L’Area Ingegneria ha avuto 15 progetti finanziati, di cui ben cinque con ruolo di coordinamento nazionale. L’Area delle Scienze Umane ha avuto due progetti finanziati, di cui uno con ruolo di coordinamento nazionale.

Il Rettore Giuseppe Zimbalatti si è complimentato dell’ottimo lavoro di squadra svolto che, consentendo di ottenere questi risultati, ha confermato, con ruolo autorevole, la crescita del nostro Ateneo fra i principali attori della ricerca a livello nazionale.

Il prof Massimo Lauria, Prorettore alla Ricerca e Trasferimento Tecnologico, ha affermato che questo buon risultato si configura come un ottimo viatico per affrontare, con grande fiducia, le prossime sfide relative alla Valutazione della Qualità della Ricerca (Vqr), con l’obiettivo di migliorare le già buone performances della passata edizione. (rrc)

L’Università Mediterranea di Reggio presenta la sua offerta formativa

L’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria presenta la sua offerta formativa per l’anno accademico 2023-2024.

Per il prossimo anno accademico sono confermate le opportunità didattiche dell’Offerta Formativa nelle aree di studio di Agraria, Architettura, Design, Ingegneria, Economia, Giurisprudenza, Scienze Infermieristiche, Scienze Sportive e Scienze Umane. 

Gli ordinamenti didattici nell’area di Economia presentano un arricchimento per rafforzare il collegamento con il territorio e le nuove professioni, e, sul fronte delle novità, sono stati proposti due nuovi corsi di laurea magistrale di durata biennale per il completamento dei percorsi delle lauree di Design, con il corso in “Design per le culture mediterranee. Prodotto | Spazio | Comunicazione”, e di Scienze della Educazione e della Formazione, attraverso il corso in “Progettazione pedagogica e gestione dei servizi educativi per i minori” in corso di accreditamento iniziale. 

Per l’anno accademico 2023-24 sono previsti 25 Corsi di Laurea, tra corsi triennali, magistrali biennali, magistrali quinquennali, suddivisi in 50 percorsi formativi e 28 differenti classi di Laurea e di Laurea Magistrale. La nuova offerta formativa si completa con numerosi percorsi di formazione post laurea, tra i quali 5 corsi di Dottorato di Ricerca e 5 Master che interessano tutte le aree didattiche presenti nella Mediterranea, la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali e il Corso di Formazione per il conseguimento delle Specializzazioni per le Attività di Sostegno Didattico agli Alunni con Disabilità (TFA). 

Agraria presenta 7 corsi di studio, 4 di laurea triennale e 3 di laurea magistrale biennale, che abbracciano le tre principali filiere produttive, agricola, forestale-ambientale e alimentare e, da ultimo, le scienze biologiche.

Punta sui miglioramenti qualitativi nel campo delle “Scienze e tecnologie agrarie”, delle “Scienze forestali e ambientali” (al I livello con i 2 curricula in “Ambiente e paesaggio agro-forestale” e in “Progettazione delle aree verdi”, al II livello con i 2 curricula in “Gestione dell’ambiente e degli ecosistemi forestali” e in “Gestione delle aree verdi”) e delle “Scienze e Tecnologie Alimentari” (al I livello con i 2 curricula in “Scienze e tecnologie degli alimenti” e “Gastronomia e ristorazione”, al II livello con i 2 curricula in “Tecnologie alimentari” e in “Gastronomia e ristorazione”).
Si aggiunge il corso di laurea triennale in “Scienze Biologiche per l’Ambiente”, inter-ateneo con l’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro, quale sede amministrativa, di recente istituzione.

Architettura Lo storico corso quinquennale in Architettura, con programmazione nazionale degli accessi. e il corso di laurea triennale in “Tecniche per l’edilizia e il territorio” a orientamento professionale, attivato nell’a.a. 2021-2022, con accesso programmato a livello locale, presenta i 4 curricula “Edilizia e costruzioni”, “Sostenibilità edilizia”, “Pianificazione del territorio” e “Valutazioni immobiliari e gestione legale-amministrativa”.

Design il corso di laurea triennale in “Design” presenta i 3 tre curricula “Product design”, “Design della comunicazione”, “Design per l’indoor/outdoor”. Novità per l’anno accademico 2023-2024 si aggiunge la novità del corso di laurea magistrale biennale in “Design per le culture mediterranee. Prodotto|Spazio|Comunicazione”.

Economia conferma il successo dei 2 corsi di studio, di cui 1 di laurea triennale in “Scienze economiche”, con 2 curricula (“Economico”, “Giuridico-aziendale”), ed 1 di laurea magistrale biennale in Economia.

Giurisprudenza conferma l’omonimocorso di laurea magistrale quinquennale.

Ingegneria offre 7 corsi di studio, di cui 3 di laurea triennale e 4 di laurea magistrale biennale. I percorsi triennali abbracciano i settori dell’ingegneria civile, industriale e dell’informazione; sono, in particolare, 1 corso di laurea triennale completamente rinnovato in “Ingegneria informatica, elettronica e delle telecomunicazioni”, con 4 curricula (“Generale”, “Elettronica e biomedica”, “Internet e sicurezza”, “Homeland security”), 1 corso di laurea triennale in “Ingegneria civile e ambientale per lo sviluppo sostenibile”, con 3 curricula (“Opere civili sostenibili e per l’energia”, “Infrastrutture di trasporto e logistica”, “Tutela dell’ambiente”), 1 corso di laurea triennale in “Ingegneria industriale”, con 4 curricula (“Energy manager”, “Ingegneria gestionale”, “Ingegneria elettrica e dell’automazione”, “Bioingegneria”).

Per quanto riguarda il II livello biennale, sono in offerta il corso di laurea magistrale interclasse in “Ingegneria elettrica e elettronica”, di recente attivazione, con 4 curricula (“Circuiti e sistemi elettronici”, “Automazione industriale”, “Impianti dispositivi e circuiti per applicazioni biomediche”, “Electrical and electronic engineering”), il corso interclasse in “Ingegneria per la gestione sostenibile dell’ambiente e dell’energia”, con 2 curricula (“Tutela dai rischi naturali e antropici”, “Gestione energetica sostenibile”), il corso di laurea magistrale in “Ingegneria civile”, con 3 curricula (“Infrastrutture e sistemi di trasporto”, “Geotecnica per lo sviluppo e la sicurezza del territorio”, “Progettazione di strutture civili, di infrastrutture idrauliche e di sistemi per le energie rinnovabili”) e il corso di laurea magistrale in “Ingegneria informatica e dei sistemi per le telecomunicazioni”, che offre la possibilità di specializzarsi in tematiche quali la cyber-security e le reti 5G.

Scienze Infermieristiche e Scienze Sportive offrono corsi di studio inter-ateneo con l’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro, quale sede amministrativa. Al corso di laurea triennale in “Infermieristica”, abilitante alla professione sanitaria di infermiere, con programmazione nazionale degli accessi e sede delle attività didattiche presso l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, si aggiunge il corso di laurea magistrale biennale interclasse in “Scienze e tecniche dello sport e delle attività motorie preventive e adattate”, con accesso programmato a livello locale e parte delle attività didattiche curriculari svolte presso l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria.


L’ambito delle Scienze Umane offre 3 corsi di studio, rappresentati dal corso di laurea magistrale quinquennale in “Scienze della formazione primaria”, con programmazione nazionale degli accessi, e dal corso di laurea triennale in “Scienze dell’educazione e della formazione”, con 2 curricula (“Educatore per l’infanzia”, “Educatore socio-pedagogico”). Novità per l’anno accademico 2023-2024 si aggiunge la novità del corso di laurea magistrale biennale in “Programmazione Pedagogica e Gestione dei servizi educativi per i minori”. (rrc)