Approvato il Bilancio Previsionale 2023 dell’Università Mediterranea di Reggio

Gli organi di Governo dell’Università Mediterranea di Reggio Calaria ha approvato il Bilancio previsionale 2023 ed il pluriennale 2023-2025.

Un bilancio solido ed equilibrato, che consente di adottare una programmazione di interventi sul fronte del diritto allo studio e dei servizi agli studenti, dell’integrazione del fabbisogno di personale docente e tecnico-amministrativo, della gestione delle infrastrutture tecniche e della implementazione e manutenzione del patrimonio immobiliare, nonché del supporto alla ricerca e alla terza missione. Il tutto in un contesto finanziario complicato, soprattutto per le ingenti risorse finanziarie aggiuntive occorrenti per gli aumenti dei costi di energia elettrica.

Unitamente all’approvazione del bilancio previsionale, un altro passaggio importante è stato determinato dall’approvazione del Piano di razionalizzazione delle società partecipate, un atto che rende trasparenti le partecipazioni della Mediterranea al governo delle attività di enti terzi, soprattutto in tema di ricerca e trasferimento tecnologico.

Dal punto di vista dell’offerta formativa, sono state assunte importanti determinazioni in ordine al potenziamento della stessa attraverso l’attivazione di due nuovi corsi di studio magistrali.

Si tratta del corso di studio magistrale in “Progettazione pedagogica e gestione dei servizi educativi per i minori (classe LM-50) e del corso di studio magistrale in “Design per le culture mediterranee”, in classe LM-12. I due Corsi di Laurea sono naturale prosecuzione di corsi di laurea triennali di successo, già attivi da alcuni anni.

Nel corso delle ultime sedute sono stati altresì approvati numerosi regolamenti interni, nell’ottica di un percorso di modernizzazione ed efficientamento delle strutture dell’Ateneo.

Gli ultimi giorni del corrente 2022 sono stati inoltre l’occasione per portare a compimento delle significative azioni amministrative-gestionali avviate negli ultimi mesi, che avranno un importante impatto sulle attività didattiche e di ricerca, nonché sui servizi rivolti agli studenti.

Sono stati erogati gli acconti delle borse di studio destinati agli studenti meritevoli e in possesso dei requisiti previsti dalle disposizioni vigenti.Con l’auspicio di un sempre maggiore sostegno da parte della Regione Calabria per l’estensione dei benefici ad una maggiore platea di idonei.

Relativamente al Personale, occorre mettere in evidenza anzitutto il completamento delle procedure di “stabilizzazione” di tutto il precariato interessato, sino ad esaurimento delle graduatorie relative, per un totale di 11 unità. Sono state altresì completate le procedure concorsuali relative alla copertura di 10 posti di ricercatore a tempo determinato di tipo B, di 20 professori associati e 3 professori ordinari. Complessivamente, si tratta di 44 nuove posizioni, che andranno a coprire vacanze di organico e ad integrare il patrimonio di risorse umane della Mediterranea, sin dal 30 dicembre 2022.

Infine, in tema di dematerializzazione specificatamente rivolta all’implementazione dei servizi agli studenti, dal 2 gennaio 2023 sarà adottata una nuova piattaforma informatica per la gestione delle carriere degli studenti, in linea e coerenza con la stragrande maggioranza degli Atenei italiani.Ciò consentirà agli studenti di avere maggiori e più funzionali servizi relativi al loro percorso formativo, ed alle strutture gestionali   di essere più efficaci ed efficienti nell’erogazione dei servizi relativi.  (rrc)

Alla Mediterranea il convegno Sezioni Calabria e Sicilia della Società Chimica Italiana “SCICaSi2022”.

L’Università Mediterranea di Reggio Calabria ospiterà il Convegno congiunto delle sezioni Calabria e Sicilia della Società Chimica Italiana SciCaSi2022, in programma domani, giovedì 1° dicembre e venerdì 2 dicembre.

Il Congresso, organizzato dai docenti dell’area chimica dell’ateneo reggino,si svolgerà presso l’Aula Magna “Italo Falcomatà” dei dipartimenti di Ingegneria Diceam e Diies dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria  e sarà un’occasione di confronto tra i professori e i ricercatori degli atenei calabresi e siciliani e i loro allievi che avranno l’opportunità di presentare i più recenti risultati della loro attività scientifica in tutti i settori della chimica (tra cui chimica analitica, farmaceutica, elettrochimica, organica, industriale, fisica, inorganica, chimica degli alimenti, chimica dei polimeri e dei materiali in generale).

Il Rettore della Mediterranea, Prof. Giuseppe Zimbalatti, ha evidenziato «come la Scienza “Chimica” possa contribuire a comprendere e governare le profonde trasformazioni che caratterizzano l’epoca che stiamo vivendo, soprattutto per ciò che attiene alla possibilità di individuare soluzioni per superare la cultura dello scarto, incrementare l’utilizzo di materiali sostenibili, migliorare le condizioni di vita e alimentari della crescente popolazione del Mondo, e accompagnare la transizione ecologica del Pianeta. Con riferimento a questo ultimo aspetto, rilevante è il ruolo della “Chimica” nell’ambito del Pnrr e della attesa “rivoluzione verde”, laddove, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia, ambisce ad integrare le risorse ambientali e naturali nei processi di crescita dell’economia, considerandole, finalmente, quali agenti dello sviluppo socio-economico e culturale dei territori».

Ancora prima del suo inizio, il Congresso SCICaSi2022 registra un ottimo successo nel numero dei contributi inviati (oltre 150), tutti di eccellente qualità, che mostrano chiaramente l’ottimo stato di salute della ricerca scientifica fatta nelle università e nei centri di ricerca calabresi e siciliani. I lavori del convegno saranno articolati in forma di conferenze plenarie, comunicazioni orali e presentazioni flash. Come da tradizione, non mancherà un’articolata sessione poster che, assieme ai vari eventi sociali, consentirà la più ampia interazione tra i partecipanti.

«Siamo particolarmente orgogliosi di organizzare presso il nostro Ateneo il Congresso SCICaSi2022 in quanto rappresenta la prima occasione di confronto per i ricercatori calabresi e siciliani iscritti alla Società Chimica Italiana dopo l’emergenza e le restrizioni legate alla pandemia», ha dichiarato Francesco Mauriello, professore associato CHIM/07dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e chairdel comitato organizzatore SCICaSi2022. (aer)

Metrocity RC e Università Mediterranea insieme per la formazione delle imprese nel settore marketing

Importante protocollo d’intesa è stato firmato tra la Città Metropolitana di Reggio Calabria e l’Università Mediterranea di Reggio, per promuovere le attività di formazione in ambito economico e marketing aziendale.

A siglare l’accordo sono stati la dirigente del Settore 2 “Affari Istituzionali-Sviluppo Economico-Risorse Umane” di Palazzo Alvaro, Giuseppina Attanasio, ed il Direttore del Dipartimento Digies, prof. Daniele Cananzi.
La collaborazione è finalizzata a realizzare una “piattaforma” di intenti per la messa a sistema e la condivisione di studi, competenze tecniche e scientifiche, servizi e tecnologie, anche attraverso un percorso formativo, che supporti le attività di marketing delle aziende del territorio della Città Metropolitana.
«Questa sinergia – ha affermato il Sindaco f.f. della Città Metropolitana, Carmelo Versace – contribuisce ad accrescere l’attrattività e la competitività del nostro comparto produttivo del comprensorio metropolitano. Lo scambio di conoscenze e di esperienze, il trasferimento dei saperi e dell’innovazione, inoltre, rappresentano l’opportunità per ridurre le “marginalità” del comprensorio metropolitano, all’interno del quale, tuttavia, insistono realtà aziendali di eccellenza».
«Il Protocollo d’Intesa – ha dichiarato il prof. Daniele Cananzi – nasce per dare una risposta al fabbisogno di formazione ed innovazione avvertito dalle aziende del territorio. L’accordo, pertanto, creerà le basi per individuare le più appropriate strategie e per definire gli obiettivi specifici aziendali nell’ambito di un determinato contesto di marketing».
Per il Rettore della “Mediterranea”, prof. Giuseppe Zimbalatti «il Protocollo si inquadra in una più ampia “infrastruttura di collaborazione” tra l’Ateneo e la Città Metropolitana che rappresenta, peraltro, una delle tre “missioni” universitarie. L’odierna iniziativa è l’ulteriore atto di una sinergia istituzionale volta a ridurre le fragilità socio-economiche del territorio, a favorire processi di crescita responsabili e consapevoli e a supportare le scelte aziendali». (rrc)

27 docenti e ricercatori della Mediterranea nella Top 2% Scientists of the world

Sono 27 tra docenti e ricercatori dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria a essere stati inseriti nella classifica dei Ricercatori più influenti al mondo relativamente alla loro produzione scientifica.

Tale prestigiosa graduatoria è stata elaborata da un team di analisti della Stanford University (coordinati dal Prof. John Ioannidis), utilizzando i dati bibliometrici estratti dal database Elsevier\Scopus su 22 settori scientifici e i relativi 176 sotto-settori.

Nella top list sono presenti sia i 190.000 ricercatori più citati in tutti i settori della ricerca mondiale, sia il percentile del 2% dei ricercatori più citati nei loro rispettivi settori di ricerca.

Si tratta di  Andrea Caridi, Angelo Maria Giuffrè, Adele Muscolo, Giuseppe Modica, Leonardo Schena, Demetrio Zema (Agraria), Lucia Della Spina,  (Architettura), Marica Amadeo, Giuseppe Araniti, Felice Arena, Paolo Boccotti, Paolo Calabrò, Claudia Campolo, Claudio De Capua, Giuseppe Failla, Tommaso Isernia, Antonella Molinaro, Andrea Morabito, Carlo Morabito, Nadia Mammone, Rosario Morello, Filippo Praticò, Francesco Russo, Domenico Rosaci, Saveria Santangelo, Mario Versaci, (Ingegneria) Massimiliano Ferrara (Economia).

Il Rettore prof. Giuseppe Zimbalatti ha dichiarato «dopo l’ottima performance della Mediterranea in sede di VQR 2015/2019, anche questo risultato conferma la bontà del nostro sistema universitario con riferimento alla mission Ricerca. Ne rafforza l’autorevolezza internazionale, ne certifica la legittimità degli obiettivi di crescita».

Il prorettore alla Ricerca, prof. Massimo Lauria ha evidenziato come «il risultato rappresenta una importante attestazione del qualificato impegno dei docenti della Mediterranea capaci, con crescente ritorno di visibilità, di valorizzare e disseminare i propri prodotti della ricerca nell’ambito della comunità scientifica nazionale e internazionale».

«Il ranking dunque – ha concluso – basato su dati oggettivi e di respiro internazionale, nel rendere merito, in modo oggettivo ed inconfutabile, agli sforzi compiuti negli anni ci sprona a dare seguito e rafforzare l’impegno dell’Ateneo nell’intraprendere ogni azione che possa contribuire a sostenere questo trend». (rrc)

REGGIO – Alla Mediterranea la rassegna “SbaperTe – Una giornata in biblioteca”

Dal 14 al 16 novembre, all’Università Mediterranea di Reggio Calabria è in programma la seconda edizione di SBAperTE – Una giornata in Biblioteca, la rassegna promossa dal Sistema Bibliotecario dell’Università.

La Biblioteca della Residenza Universitaria di Via Manfroce ospiterà un evento incentrato sull’importanza della musica per il benessere psicofisico dell’individuo.

Nel corso dei singoli eventi il personale bibliotecario, illustrerà ai partecipanti i servizi e le risorse del Sistema Bibliotecario di Ateneo.

«La rassegna SBAperTE che si svolgerà dal 14 al 16 novembre – ha dichiarato Marina Mancini, coordinatrice scientifica dal Sistema Bibliotecario di Ateneo – si inserisce nell’azione di supporto della didattica e della ricerca svolta dal Sistema Bibliotecario di Ateneo, offrendo agli studenti nuove occasioni di crescita culturale». (rrc)

Sinergia tra Mediterranea e Consiglio regionale per migliorare occasioni di studio e apprendimento

Migliorare le occasioni di studio e apprendimento. che possano consentire ai giovani di realizzare i loro progetti di vita in Calabria. È stato questo il fulcro dell’incontro avvenuto tra Giuseppe Zimbalatti, Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e Filippo Mancuso, presidente del Consiglio regionale della Calabria.

«Il ruolo delle nostre Università, quali aggregatori e propulsori di cultura e innovazione – ha dichiarato Mancuso – è fondamentale per consentire alla Calabria di affrontare le sfide del momento. È necessario realizzare processi di sviluppo sostenibile, che blocchino il fenomeno drammatico dell’emorragia costante di giovani, costretti, al termine del loro percorso di studi, a lasciare la loro terra in cerca di opportunità che qui vengono loro negate».

Il Presidente ha rivolto i suoi complimenti al Rettore Zimbalatti «per l’impegno che sta dispiegando, mirato al potenziamento di un Ateneo che  rappresenta un qualificato punto di riferimento per l’intera Calabria. Un’eccellenza con cui il Consiglio regionale intende avere relazioni proficue e sinergiche, proseguendo sul solco tracciato dal protocollo di intesa tra Università e Consiglio Regionale e che ha come principale obiettivo la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi per garantire il diritto allo studio e alla cultura». 

Il Rettore dell’Università Mediterranea si è soffermato sui risultati conseguiti nel corso degli anni, ultimo in ordine temporale: il terzo posto tra gli Atenei statali fino a 10.000 iscritti nella classifica Censis 2022. L’Ateneo reggino passa dal sesto posto del 2021 al terzo del 2022, con un punteggio complessivo di 86,5.  Un risultato che testimonia concretamente la bontà del lavoro svolto.

«I dati in nostro possesso – ha evidenziato Zimbalatti – confermano che le percentuali di occupazione post-laurea dell’Università Mediterranea sono in linea con i migliori atenei italiani. Numeri che ci incoraggiano e che vogliamo portare all’attenzione di tutte le famiglie e giovani calabresi».

«La qualità e varietà dell’offerta formativa – ha concluso – abbinata ai dati importanti sull’inserimento lavorativo, contente al nostro ateneo di essere competitivo a livello nazionale e soprattutto di assicura alle famiglie calabresi risparmi economici rilevanti, oltre alla possibilità di avere i loro figli vicini e non lontano da casa». (rrc)

L’Università Mediterranea ha adottato il Bilancio di Genere 2022-25

L’Università Mediterranea di Reggio Calabria ha adottato il Bilancio di Genere 2022-25, un documento di importanza strategica al fine di pianificare le politiche di genere volte a ridurre gli squilibri e le sottorappresentanze in tutti gli ambiti della vita dell’Ateneo.

Il documento, di cadenza triennale, consente di fotografare la distribuzione di genere delle diverse componenti che animano l’Ateneo (personale docente e ricercatore, personale tecnico-amministrativo, componente studentesca) e la diversa partecipazione di donne e uomini al governo dell’istituzione; ispirare e monitorare le azioni dell’Ateneo a favore dell’uguaglianza di genere, valutandone i diversi impatti su donne e uomini; monitorare la distribuzione delle risorse economiche da impiegare.

L’eguaglianza di genere rappresenta una priorità a livello nazionale ed europeo tanto che l’adozione del Bilancio di genere e del Piano per l’Uguaglianza di Genere (Gender equality plan) costituisce, altresì, uno dei requisiti di accesso ai finanziamenti del PNRR Mission 4 “Istruzione e ricerca” del Mur.

Con la adozione del Bilancio di genere 2022-25 e del Piano per l’Uguaglianza di Genere 2021-2023 dell’Università Mediterranea, si è avviato per l’Ateneo reggino un percorso importante per imprimere alle scelte strategiche e organizzative quel cambiamento, in materia di parità di genere, che porti ad una piena valorizzazione di tutte le componenti presenti in Ateneo, rimuovendo ostacoli e diseguaglianze.

Il Bilancio di Genere è stato redatto da un gruppo di lavoro coordinato dalla prof.ssa Daniela Dominica Porcino, Delegata del Rettore alle Pari Opportunità nonché Presidente del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG) di Ateneo.

«Il Bilancio di genere e il Piano per l’uguaglianza di genere rappresentano  due strumenti fondamentali di indirizzo e programmazione delle politiche di genere sulle quali l’Ateneo ha investito – ha dichiarato la prof.ssa Porcino – con l’obiettivo di promuovere ed attuare una cultura delle pari opportunità attenta alla parità di genere nella formazione, nella ricerca, nella didattica, nella comunicazione, nella partecipazione alla vita di Ateneo nel suo complesso».

«La cultura di genere si deve tradurre in un reale cambiamento di pensiero – ha concluso – eliminando quel gap che è ancora presente soprattutto nell’ambito scientifico». (rrc)

In copertina, la prof.ssa Porcino

Il 30 settembre la Notte dei Ricercatori SuperScience Me: Le iniziative della Mediterranea

L’Università Mediterranea di Reggio Calabria sarà tra le protagoniste della Notte dei Ricercatori – SuperScienceMe, il cui messaggio, quest’anno, sarà Research is an inexhaustible (re)source of inspiration to make Europe better for the next generation.

L’Ateneo reggino, dunque, sarà tra le protagoniste dell’importante evento scientifico, in contemporanea con le più blasonate Università Europee ed insieme all’Università della Calabria, l’Università Magna Graecia, l’Università della Basilicata, CNR e Regione Calabria.

La Commissione Europea ha invitato i ricercatori ha rivolgere i loro studi alla risoluzione di cinque grandi problemi che rappresentano le cinque missioni del programma “Horizon Europe”: Adattamento ai cambiamenti climatici, impegnandosi a prevenire gli effetti e a mitigare i danni prodotti da inondazioni, uragani e incendi, che minacciano l’economia, il benessere e la vita sul pianeta.

Far rivivere oceani e acque, che sono vita, ossigeno, cibo, ed energia; è nostro compito proteggere l’acqua cercando soluzioni che prevengano l’inquinamento, l’impoverimento della biodiversità e i fenomeni metereologici estremi.

Un patto europeo per i suoli, al fine di ripristinarli e migliorarne la salute; è necessario salvaguardare la produzione di cibo sano e di ossigeno contrastando la desertificazione dei terreni e la sparizione di boschi e foreste.

Realizzare città intelligenti a impatto climatico zero, con mobilità sostenibile, migliore efficienza energetica, sviluppo delle rinnovabili e urbanistica verde, allo scopo di annullare tutte le emissioni nocive per i cittadini.

Lotta contro il cancro, ideando nuove tecniche diagnostiche, sperimentando nuovi farmaci e trattamenti non invasivi, per sconfiggere il male che accorcia la vita, frantuma le famiglie e non risparmia i bambini.

Prepariamoci ad una giornata all’insegna della conoscenza!

Un grande evento scientifico che presenterà esperimenti, visite virtuali nei laboratori ed intrattenimento alla scoperta della Ricerca all’interno dell’Università Mediterranea.

Venerdì 30 settembre dalle ore 9.30 alle ore 18.30 presso Piazza Italia di Reggio Calabria: Stand espositivi dove verrà messa in mostra la Ricerca dell’Università Mediterranea. In particolare, saranno presentati i progetti finanziati dall’Unione Europea e le iniziative della Regione Calabria sui fondi Por e Pnrr, oltre ad uno spazio dedicato ad orientare gli studenti alla scelta del corso di laurea universitario.

Venerdì 30 settembre alle ore 15:00 presso il Museo Nazionale di Reggio Calabria: Cerimonia di consegna delle Pergamene ai Dottori di Ricerca in occasione del 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Concerto Quartetto dell’Orchestra del Teatro F. Cilea di Reggio Calabria. (rrc)

Ad Agraria della Mediterranea il seminario sulla riqualificazione dei boschi dopo l’incendio

Domani mattina, alle 9, nell’Aula Seminari del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, è in programma il seminario formativo dal titolo Strategie e possibili interventi per il ripristino e la riqualificazione dei boschi percorsi da incendio.

Il Seminario, peraltro, rappresenta un’occasione per presentare i risultati preliminari di una attività di ricerca a carattere multidisciplinare avviata in Aspromonte in “risposta” ai severi incendi occorsi nell’estate 2021, con il coinvolgimento di Docenti, Ricercatori e Studenti del Corso di Studio in Scienze Forestali e Ambientali.

Gli incendi boschivi che hanno colpito l’Aspromonte nell’estate del 2021, per magnitudo, vastità e qualità dei soprassuoli boschivi interessati, hanno assunto livelli mai registrati prima. La superficie colpita dagli incendi, misurata con rilievi a terra ed immagini satellitari, è stata circa 14.836 ettari, di cui 7.172 all’interno del Parco Nazionale. Ben 1.850 sono stati gli ettari bruciati nella zona di protezione integrale (zona A) e 2.482 quelli in zona B: pari, complessivamente, all’11% della superficie dell’area Protetta.

Il bosco di Acatti, edificato da una foresta pluricentenaria di pini, è andato quasi completamente distrutto; sono stati lambiti, inoltre, dalle fiamme anche i faggi della “Valle infernale”, recentemente riconosciuta patrimonio UNESCO. Numerose aziende agrarie e forestali sono state percorse dal fuoco, ricevendo ingenti danni alle colture, ai mezzi ed agli immobili. Purtroppo, il fuoco ha mietuto anche vittime umane.

Gli incendi boschivi di forte severità hanno determinato, su ampie superfici, la parziale o totale eliminazione della componente forestale con grave compromissione della funzionalità ecologica dell’intero ecosistema e della biodiversità. D’altra parte, la “scomparsa” del manto boschivo, soprattutto in un contesto idro-geomorfologicamente complesso, quale è quello calabrese (e aspromontano, in particolare) può rappresentare l’innesco dei fenomeni di dissesto idrogeologico.

In relazione a tutto ciò, e in linea con le proprie competenze accademiche, didattiche, scientifiche e di terza missione, l’intero corpo docente del Corso di Studi in Scienze Forestali e Ambientali del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria ha promosso la realizzazione in situ di un cantiere didattico-sperimentale finalizzato allo studio delle dinamiche ecologiche e ambientali post-incendio e alla individuazione di possibili interventi e misure conservative (a basso impatto ambientale ed economico) di ripristino e di riqualificazione dei boschi percorsi dal fuoco per “aiutare” l’ecosistema forestale a mettere in atto i meccanismi naturali di “autoriparazione” dopo l’incendio. (rrc)

Al Dipartimento di Agraria della Mediterranea successo per il seminario “Sustainable Forest Operations”

Si è concluso, con successo, al Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il seminario formativo Internazionale dal titolo Sustainable Forest Operations, tenuto dal Prof. Piotr Mederski, della Poznań University of Life Sciences (Polonia) e promosso dal dott. Andrea Proto.

L’evento, che ha registrato la partecipazione di un numeroso pubblico, ha rappresentato un’occasione formativa e di approfondimento di temi di rilevante interesse per gli Studenti del Corso di Studio in Scienze Forestali e Ambientali, per i Dottorandi e per i corsisti del Master in “Tecnico esperto in gestione sostenibile degli ecosistemi forestali ed urbani”.

A porgere i saluti istituzionali e dare benvenuto al prof Piotr Mederski, il Rettore dell’Università Mediterranea  prof. Giuseppe Zimbalatti, che ha dichiarato che «le foreste calabresi rappresentano un patrimonio di inestimabile valore, in grado di garantire, in un’ottica di straordinaria multifunzionalità, elevate produzioni forestali e, al tempo, la protezione dal rischio idrogeologico, la qualità della vita e gli importanti equilibri ambientali che sono alla base di un desiderabile sviluppo socio-economico della nostra regione fondato sul turismo naturalistico ed esperienziale, sulla fruizione consapevole del paesaggio agro-forestale e rurale e sulla tutela e valorizzazione delle emergenze ambientali e naturalistiche».

La relazione del prof. Mederski ha posto l’accento sulla necessità di promuovere le utilizzazioni forestali con un approccio ecosostenibile, al fine di assicurare al fine di coniugare gli aspetti della produttività del bosco con quelli della conservazione della sua funzionalità ecologica e dei delicati equilibri che la regolano.

«In Europa – ha dichiarato il prof. Mederski – le attività di forestazione e di recupero di aree forestali degradate rappresentano un impegno primario e irrinunciabile, rispetto a cui la Comunità Europea sta promuovendo specifiche politiche di sostegno, anche nell’ottica del contrasto al climate change. In questo quadro si inserisce, peraltro, la proficua collaborazione avviata con la Mediterranea, che si concretizza non solo in ambito scientifico, ma anche formativo, attraverso lo scambio e la condivisione di esperienze e iniziative rivolte agli studenti».

All’evento è intervenuto il prof. Giuseppe Bombino, Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Forestali e Ambientali che ha evidenziato come «in un contesto biogeografico e forestale di enorme importanza, quale è quello calabrese nel più vasto panorama Mediterraneo, l’ampia e articolata offerta formativa dei Corsi di Studio in Scienze Forestali e Ambientali della Mediterranea possano accompagnare le attese di crescita economica e possa rappresentare un importante agente del progresso culturale, tecnico-scientifico e civile, anche occupazionale, in risposta alle profonde trasformazioni socio-economiche e ai cambiamenti ambientali in atto».

A conclusione della relazione del prof. Piotr Mederski, il dott. Proto, anche nella qualità di moderatore dell’incontro, ha orientato e coordinato un interessante dibattito, nell’ambito del quale i numerosi partecipanti si sono confrontati non solo sull’attualità e sulla cogenza del tema del Seminario, ma anche sulla opportunità di dare continuità a simili iniziativa per promuovere le buone prassi della gestione sostenibile dei boschi in Calabria, dove il comparto forestale manifesta un significativo fabbisogno di attenzione. (rrc)