VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Le Giornate di primavera del Fai alla scoperta della seta

Si terrà sabato 16 marzo, alle ore 15 presso la sala del consiglio comunale di Villa San Giovanni, le Giornate Fai di primavera 2024 che avranno per tema “Coltivare Capolavori: l’industria e l’arte della seta a Villa San Giovanni”.

L’evento, organizzato dalla Delegazione Fai di Reggio Calabria guidata dalla capodelegazione Dina Porpiglia, offrirà una preziosa occasione di scoperta della storia e dell’arte della seta che hanno caratterizzato la città dello Stretto, nelle giornate del 23 e 24 marzo 2024.

Prenderanno parte alla conferenza stampa Dina Porpiglia, capodelegazione Fai di Reggio Calabria; Rocco Gangemi, delegato regionale all’ambiente; sindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà; sindaca Villa San Giovanni, Giusy Caminiti; la dirigente Ipalbtur Enza Loiero e Angela Puleio, direttrice Archivio di Stato di Reggio Calabria. (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Il Poliambulatorio diventerà Casa della comunità

Il direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria Lucia Di Furia, in un incontro con i sindaci dell’associazione dei Comuni dell’Area dello Stretto, ha annunciato che il poliambulatorio di Villa San Giovanni diventerà Casa della comunità.

La riunione (presente con la commissaria anche l’architetto Beatino) è stata occasione per i presenti (Daniela Arfuso, Antonino Micari, Michele Filocamo, Domenico Romeo, Francesco Malata, Giovanni Verduci, Stefano Calabró, Marina Giglietta, Giusy Caminiti e Maria Grazia Melito) per rappresentare le criticità del settore, rispetto alle quali ciascuno ha espresso le proprie richieste in merito ad alcuni servizi delle strutture sanitarie presenti nei rispettivi territori.

La dottoressa Di Furia – nel rappresentare l’importanza della coprogettazione tra enti pubblici, Terzo settore e associazioni di volontariato per una vera assistenza socio sanitaria – ha sottolineato la necessità di attuare l’assistenza territoriale sanitaria partendo dal potenziamento dei Poliambulatori designati a divenire Case della Comunità, tra cui quello di via Zanotti Bianco a Villa San Giovanni, oggetto di prossimi interventi con i fondi della missione 6 del Pnrr.

«Per noi è motivo di grande compiacimento il riconoscimento da parte della Direzione generale del ruolo di Villa San Giovanni come importante punto di erogazione di servizi sanitari territoriali – fanno sapere l’amministrazione comunale e la maggioranza – confermato non solo dal potenziamento dei servizi e delle ore di specialistica ambulatoriale presso il poliambulatorio, ma anche e soprattutto dalla designazione del nostro poliambulatorio quale sede di Unità di Continuità assistenziale “hub”, quindi presidio sanitario di spiccata rilevanza per il territorio che diventerà una “Casa della comunità” dotata di tutti i servizi diagnostici di base e del centro prelievi».

«Lo scorso anno – commenta a margine dell’incontro l’assessora Melito – l’amministrazione aveva posto all’attenzione della dottoressa Di Furia la necessità dell’acquisto delle apparecchiature utili al potenziamento e all’efficientamento dei servizi specialistici del poliambulatorio, per il pieno espletamento di alcune branche specialistiche presenti (fisiatria, otorinolaringoiatria, oculistica, cardiologia, pneumologia). È doveroso pertanto sottolineare come alcune di queste strumentazioni indicate e individuate dal confronto con i medici operanti nel Poliambulatorio siano prontamente state fornite, consentendo per esempio di offrire il servizio di ecocardiografia grazie all’acquisto della sonda idonea all’espletamento dell’esame».

«Data l’importanza dell’applicazione della medicina di iniziativa e la sua capillarizzazione sul territorio, è fondamentale – continua la Melito – il ruolo delle Aft: saremo promotori di un incontro tra la Direzione Generale dell’ASP e i medici di medicina generale del territorio. Abbiamo già chiesto alla dottoressa Di Furia il ripristino a pieno regime del servizio di Assistenza anziani invalidi e handicappati (Aaih) e garanzie rispetto a un rapido turn-over dei medici di reumatologia e geriatria (che presto andranno in pensione), dermatologia (attualmente mancante per via del pensionamento della specialista) e medicina generale. Già avanzata in passato anche la richiesta di diventare Punto di Emergenza territoriale, con ambulanza o automedica in Città. Al pari già avanzata anche la disponibilità alla collaborazione con Asp per il mantenimento dei servizi non più erogabili per le difficoltà strutturali dell’ospedale di Scilla».

«Infine – conclude l’assessora – non è mancato il confronto sul randagismo, settore cruciale della Sanità nella sua concezione One Health: pur essendo stati fatti passi in avanti sul settore del randagismo canino con l’istituzione dei canili sanitari seppure provvisori (per i quali l’amministrazione si era battuta fin dal proprio insediamento), rimane carente la gestione delle colonie feline sul territorio, per le quali Villa San Giovanni si è dotata della strumentazione per allestire la sala operatoria, che sarà messa a disposizione di tutto il comprensorio».

Sarà disponibile a breve, per i cittadini in difficoltà, la possibilità di effettuare sostituzione e revoca del medico attraverso uno sportello comunale, di prossima apertura.

«Infondate, dunque, le accuse mosse in questi giorni, anche dalla minoranza consiliare – precisa l’amministrazione comunale – il lavoro per la salvaguardia della salute pubblica è in atto da parte dell’Amministrazione fin dal momento dell’insediamento, non a caso il poliambulatorio di Villa San Giovanni, pur essendoci difficoltà temporanee legate alla carenza di personale per il normale turn-over lavorativo, risulta potenziato in ore e servizi per diabetologia, ortopedia, cardiologia, otorinolaringoiatria, avendo sempre tenuto presente il ruolo cardine di Villa San Giovanni come importante punto di snodo non solo per il traffico legato all’attraversamento dinamico dello Stretto, ma anche per la posizione strategica nell’assetto dei collegamenti con i comuni limitrofi».

«Il diritto alla salute – conclude la nota – rimane inalienabile e da tutelare; la salute ha un valore e una dignità inestimabile e insostituibile in assoluto, a prescindere dalla realizzazione o meno di grandi opere sul territorio, ed è in quest’ottica che l’amministrazione comunale ha lavorato e continuerà a battersi per tutto il proprio mandato». (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – La minoranza denuncia: «Grave declino nei servizi»

La minoranza consiliare di Villa San Giovanni accusa il sindaco Caminiti e la sua amministrazione di portare i servizi ad un «grave declino».

«I consiglieri comunali Marco Santoro, Filippo Lucisano, Daniele Siclari, Stefania Calderone e Domenico De Marco – scrivono – esprimono profonda preoccupazione per la critica situazione di disagio e carenza di servizi nel poliambulatorio di Villa San Giovanni. Già alcuni mesi fa, è stata promossa un’azione di sollecito all’amministrazione comunale per espletare un’azione congiunta e collaborativa tra le autorità locali e l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, al fine di non interrompere il rapporto di sinergia territoriale creato e consolidato negli anni. La persistente mancanza di risposte da parte dell’amministrazione Caminiti destano grande preoccupazione, poiché sembra vi sia un immobilismo di fronte a una progressiva riduzione dei servizi, senza spiegazioni o rendiconti alle istituzioni competenti. Nonostante le difficoltà attuali, riconosciamo che le Amministrazioni comunali hanno in passato intrattenuto un dialogo con i vertici dell’Asp per migliorare la presenza di specialisti e garantire l’efficienza dell’attività amministrativa».

Continua la minoranza: «Tuttavia, ci troviamo ora di fronte a una situazione critica in cui anche operazioni apparentemente semplici, come il cambio del medico generico o la richiesta di presidi sanitari, generano notevoli difficoltà, file e disservizi senza precedenti. Da tre mesi, l’ufficio protesi è stato trasferito a Reggio Calabria a causa del pensionamento di una dirigente, creando un notevole disagio ai Caregiver degli utenti fragili. Il Poliambulatorio di Villa San Giovanni rappresenta un punto fondamentale di riferimento per l’intero Ambito 14, accogliendo le esigenze territoriali di un grande numero di utenti. Più volte è stato proposto di prevedere l’utilizzo delle strutture del Poliambulatorio di Villa, in via Belluccio, come soluzione per garantire e potenziare la continuità di alcuni servizi territoriali. Da alcuni giorni, si vocifera la chiusura di un altro importante punto di riferimento territoriale presso l’ex ospedale di Scilla, il Csm (Centro salute mentale), con possibile trasferimento presso Reggio Calabria a causa dell’inagibilità dei locali del presidio ospedaliero. Il Csm di Scilla, grazie al lavoro straordinario svolto dagli specialisti e da tutto il personale sanitario, è da anni un fiore all’occhiello dei nostri territori. Tale trasferimento creerebbe un forte disagio per tutti gli utenti e le famiglie che da anni vengono assistiti in maniera efficiente».

«La mancanza di risposte e il totale silenzio dell’Amministrazione Caminiti e della rete costituita in passato a tutela dei cittadini e pazienti villesi sono inaccettabili. Come minoranza, ci faremo carico anche noi di una richiesta di intervento presso le autorità competenti, sostituendoci a un’amministrazione ormai disattenta su temi così cruciali, come la salvaguardia del diritto alla salute della nostra cittadinanza – continuano – In conclusione, la minoranza consiliare di Villa San Giovanni sottolinea l’importanza di considerare il futuro sviluppo del territorio, specialmente in vista della costruzione del Ponte sullo Stretto, che rappresenta un’opportunità unica per la crescita e il progresso della nostra comunità. Tuttavia, è imperativo che questa crescita sia accompagnata da un rafforzamento significativo dei servizi sanitari sul territorio di Villa San Giovanni. La situazione attuale, con la precaria condizione del poliambulatorio, evidenzia la necessità di un intervento immediato».

Come rappresentanti della minoranza, «ci impegniamo a sollevare la questione presso le autorità competenti regionali, sottolineando che lo sviluppo infrastrutturale del Ponte deve essere accompagnato da un potenziamento adeguato dei servizi essenziali, in particolare nel settore della salute. È fondamentale garantire una rete sanitaria robusta e efficiente sul nostro territorio, tenendo presente questa prospettiva per assicurare che la crescita del nostro comune e dell’area dello stretto sia sostenibile e vantaggiosa per tutti i cittadini. (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Pulizia del mare attraverso un battello innovativo

Il sindaco, la Giunta e il gruppo consiliare “Città in movimento”, in una nota, descrive la pulizia del mare a largo di Villa San Giovanni avvenuta attraverso un battello innovativo.

«Il nostro molo sottoflutto oggetto di pulizia dalla plastica con un battello innovativo – scrivono – non potevamo che aderire immediatamente alla proposta della società Dragflow Sud srl, perché il problema della plastica in mare è ormai tanto diffuso quanto conosciuto da tutti e moltissime sono le aziende che, anche a livello locale, si impegnano per contrastare tale forma di inquinamento e mettere in pratica azioni che riducano la produzione di rifiuti».

Continuano: «Dragflow Sud srl, infatti, fondata dall’imprenditore reggino Fabio Mazzitelli, grazie ad un bando della Regione Calabria per supportare le imprese calabresi in progetti di ricerca e innovazione (ndr bando Ingegno), ha sviluppato un battello modulare e totalmente elettrico per la raccolta di plastica in mare. Tale battello è pensato per applicazioni portuali o nelle fasce costiere in opportune condizioni meteomarine e punta a coniugare la rimozione di rifiuti galleggianti ed idrocarburi con piccole operazioni in mare».

«Oltre alla campagna sperimentale effettuata attraverso test in mare presso il laboratorio Noel dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria – è scritto ancora – sono state effettuate delle attività per dimostrare le funzionalità del battello. Una di queste sta vedendo protagonista il nostro molo in località Croce Rossa, sulla cui banchina è stata messa a disposizione un’area per il montaggio e l’allestimento del prototipo e all’interno del cui specchio acqueo il prototipo ha navigato lo scorso 22 febbraio».

«Siamo molto attenti alla salvaguardia della nostra costa e del nostro mare – commenta l’assessore Ruggero Marra – che per noi rappresentano un tesoro inestimabile. Sin dal nostro insediamento stiamo mettendo in atto numerose iniziative che hanno come obiettivo il coinvolgimento della comunità in azioni virtuose, che mirano a rendere sempre più pulita e accogliente la nostra costa. Per questo abbiamo sposato sin da subito questa importante iniziativa, che punta a liberare il nostro mare dalla tanta plastica che, purtroppo, depositandosi sui fondali crea danni enormi a tutto l’ecosistema. Siamo certi che questo sia solo l’inizio di un progetto condiviso».

Il Comune di Villa incontra l’architetto Alfonso Femia per commissione di studio sul Ponte

L’amministrazione comunale di Villa San Giovanni, guidata dal sindaco Giusy Caminiti, nei giorni scorsi ha incontrato l’architetto Alfonso Femia, per la commissione di studio sul Ponte sullo Stretto.

Nel corso del confronto, la Giunta ha ottenuto l’impegno, da parte di Femia, il suo sì all’impegno nella commissione di studio sul Ponte sullo Stretto che coadiuverà la commissione consiliare territorio nell’esame del progetto ma soprattutto di una nuova visione di Città.

«In data 16 dicembre 2022, infatti – ha ricordato la Giunta comunale – il consiglio comunale di Villa San Giovanni ha deliberato di “investire della questione ponte sullo Stretto la già esistente commissione territorio, inserendo la partecipazione di diritto dei capigruppo consiliari e avvalendosi della possibilità, secondo quanto previsto dall’art. 15 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, di prevedere la presenza […] di esperti esterni nella medesima commissione”».
«L’amministrazione comunale vuole e deve affrontare la “questione” ponte – viene ribadito – con metodo tecnico scientifico, in maniera tale che la decisione politica, suffragata da adeguata conoscenza, sia sempre guidata dall’interesse superiore della tutela della Città. In quest’ottica nei prossimi giorni il sindaco procederà con decreto alla nomina di comprovati professionisti che possano supportare il lavoro della commissione territorio chiamata ad esaminare progetti e atti prima che arrivino alla discussione del civico consesso».
«Il momento in cui Villa San Giovanni potrà esprimere un giudizio sul progetto e sul suo impatto sulla Città – si legge ancora – sulla necessità delle opere preliminari all’apertura dei cantieri, delle opere complementari allo stato di avanzamento dei lavori e anche sulle cosiddette opere compensative, sarà quello delle osservazioni in conferenza di Via (Valutazione di Impatto Ambientale): a quella fase vogliamo e dobbiamo arrivare pronti, con una politica forte di un supporto giuridico, economico, tecnico-scientifico, urbanistico ed ambientale ancor di più perché Villa è la Città dei trasporti e della mobilità anche intermodale e non vuole denegare alle sue vocazioni, quella trasportistica a Sud e quella turistica a Nord».
«Per queste ragioni – spiega l’Amministrazione comunale – abbiamo chiesto all’architetto Alfonso Femia di essere componente della commissione di studio sull’opera ponte, lui che è ideatore della Biennale dello Stretto e promotore di una vera rivoluzione culturale prima ancora che urbanistica dei nostri territori».
«È innegabile che la visione di un ponte tra due terre sia una grande occasione in valore assoluto, ma è altrettanto innegabile che sia necessario contestualizzarla con una proiezione che si spinga almeno al futuro prossimo», ha detto Femia.
«Il progetto del Ponte deve tendere a un buon equilibrio – ha sottolineato – esito di una riflessione culturale e di una valorizzazione territoriale a scala mediterranea, deve essere il risultato di una ricerca che tenga insieme il paesaggio con l’architettura, la geologia con l’infrastruttura, l’economia con la società, la scienza tecnologica con la coscienza, una riflessione che potrebbe portare anche alla narrazione di un Tempo già superato». (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Concluso l’iter di regolarizzazione amministrativo-contabile iniziato il 26 luglio

Il sindaco, la Giunta e il gruppo consiliare “Città in Movimento” di Villa San Giovanni comunicano in una nota la conclusione dell’iter di regolarizzazione amministrativo-contabile iniziato il 26 luglio con l’approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato.

«Il 21 febbraio 2024 – scrivono – il consiglio comunale ha definitivamente concluso l’iter di regolarizzazione amministrativo-contabile iniziato il 26 luglio con l’approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato, che rimette sui binari della normalità l’Ente che dal 5 novembre 2021, a seguito della dichiarazione di dissesto, ha iniziato la difficile procedura tesa al risanamento. La discussione in aula si è avviata sul rendiconto di gestione 2022, per poi proseguire sul Documento unico di programmazione (Dup) e, da ultimo, sul bilancio previsionale pluriennale 2023-2025. Con l’approvazione, infatti, l’ente ha “pareggiato” la sua posizione amministrativa dotandosi dei documenti contabili di cui era fino ad oggi sprovvisto, rientrando nello status di “normalità” al pari di tutti gli altri enti locali, proiettandosi per il prossimo appuntamento del 15 marzo 2024, data ultima di legge per l’approvazione del previsionale 2024-2026. Quest’amministrazione si è assunta l’onere di scelte impopolari ma giuste, necessarie al traghettamento in bonis. L’incertezza ci ha spesso responsabilmente portati a chiederci se ciò che facevamo potesse essere frutto di una decisione sicura, se potesse essere conveniente, se assunta in quei termini sarebbe stata popolare. Ma noi abbiamo ascoltato la coscienza che chiede: è giusto? Ed abbiamo deciso sin dall’inizio di prendere una posizione che non era né sicura, né conveniente, né popolare ma “giusta”. Lo abbiamo fatto consapevolmente, comprendendo ed assumendoci il rischio: oggi, a distanza di meno di 20 mesi, abbiamo traguardato l’obiettivo preliminare per divenire una città “normale”».

«Abbiamo operato con una gestione su bilanci non programmati da questo consiglio – spiega l’assessore al ramo Sergio Giordano – con le limitazioni imposte dal dissesto, affrontando tante soluzioni di emergenza, programmando interventi strutturali grazie alla febbrile attenzione per l’intercettazione di diversi contributi esterni (dai fondi comunitari a quelli metropolitani), ma anche e fondamentalmente sfruttando al meglio le risorse interne disponibili. Un rendiconto che ha dimostrato una gestione condotta in quell’equilibrio – tanto discusso ed eccepito come non tale da più parti- ma riconosciuto tale sia dal Ministero con l’approvazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, che ha saputo utilizzare quasi tutte le risorse disponibili registrando un avanzo di gestione di soli € 13.923,50, segno di grande attenzione all’utilizzo di risorse, in linea con le stesse considerazioni della minoranza , secondo cui il segno tangibile di una corretta capacità gestoria si legge proprio in quel risultato di amministrazione che esprime la capacità di massimo utilizzo delle risorse disponibili».

Continua la nota: «I fatti ci hanno dato ragione sull’attendibilità del nostro operato calibrato e sovrapposto proprio a quell’ ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato ritenuta corretta ai fini del risanamento dal Ministero degli interni con il decreto del luglio 2023, che all’indomani della notifica avvenuta in agosto 2023 ci ha consentito di procedere nei tempi imposti dalla normativa all’approvazione di Dup 2021-2023, bilancio di previsione 2021-2023, riaccertamento dei residui 2021, rendiconto di gestione 2021, Dup 2022-2024, riaccertamento dei residui 2022, bilancio di previsione 2022-2024, rendiconto di gestione 2022, Dup 2023-2025, bilancio di previsione 2023-2025».

«Giusta, dunque, la scelta iniziale grazie alla quale sono stati licenziati dal 22 settembre 2023 ben 10 documenti contabili – concludono – Giusta anche la scelta di postergare la data di celebrazione del consiglio per l’approvazione dal 2 febbraio al 21 successivo, proprio per evitare ogni possibile intralcio amministrativo che avrebbe potuto compromettere il risultato e la prosecuzione del viaggio intrapreso. Oggi guardando al futuro siamo ancora più determinati nel fare bene e operare rispettosamente per una città, Villa San Giovanni, che attende da troppo tempo il ritorno alla normalità e soprattutto per cominciare a costruire la città di domani». (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – La maggioranza esulta per la decisione del Difensore civico

Il sindaco, la Giunta e il gruppo consiliare “Città in movimento” esultano per la decisione del Difensore civico della regione Calabria in merito al ricorso avverso il diniego di accesso civico presentato dal rappresentante di Momento civico Antonio Morabito.

«Il ricorso avverso il diniego di accesso civico “non merita accoglimento ritenendosi da condividere le risposte fornite dall’amministrazione comunale di Villa San Giovanni – scrive la maggioranza in una nota – Per l’effetto si dispone l’archiviazione dello stesso”: questo l’esito della decisione del difensore civico della Regione Calabria arrivato nella mattinata di ieri, praticamente nell’immediatezza della presentazione del ricorso formulato dal signor Antonio Morabito lo scorso venerdì 16 febbraio. Quel “segreto istruttorio” sulla richiesta di atti amministrativi che è stato definito da Momento civico “pretestuoso quanto fastidioso” è stato invece accolto dal difensore civico regionale: da mesi e mesi assistiamo ad una costante precisa attività di demonizzazione del nostro operato amministrativo, tacciato di “mancanza totale di trasparenza e rispetto delle regole”».

Continua la nota: «Addirittura di noi è stato scritto che poniamo in atto “condotte politiche ed amministrative dirette a dimostrare la voglia di sterminare gli avversari politici”: orbene, nessuna di queste accuse è fondata, perché l’ente per mano del segretario comunale (cui la richiesta di accesso civico era indirizzata – salvo poi dire che lo stesso si è “illegittimamente autodefinito titolare del diritto“) ha ritenuto “non ostensibili i documenti richiesti”, richiamando norme giuridiche (articolo cinque bis, comma 1 lett. F del decreto legislativo 33/2013) e recente giurisprudenza del Consiglio di Stato. Quegli stessi riferimenti normativi e giurisprudenziali che ictu oculi hanno trovato concorde il difensore civico regionale. Del resto questo è solo l’ultimo di attacchi giornalieri che non possono essere giustificati richiamando principi quali la libertà di informazione e la libertà di pensiero. Un’aggressione cui non abbiamo inteso fin qui rispondere perché più che replicare ai pochi che gridano, stiamo lavorando per i molti che stanno in silenzio e aspettano risposte ai problemi della città».

«Ma adesso riteniamo – concludono gli amministratori – che sia giusto che la comunità sappia, dal momento che chi sbandiera azioni a tutela della democrazia poi non è consequenziale nel riferirne gli esiti: così è stato quando non abbiamo dato notizia dell’archiviazione di un esposto presentato all’autorità garante per la privacy e annunciato da Momento civico urbi et orbi, senza che poi sia stato detto correttamente dall’associazione che lo stesso era stato appunto archiviato. Per rispetto della nostra comunità noi oggi diamo notizia dell’ archiviazione da parte del difensore civico regionale: vogliamo relegare a mero tentativo questo clima che vorrebbe allontanare la città dai suoi amministratori. Ci sono accuse gravi mosse sin qui e non è la politica a doverne rispondere: noi continuiamo a lavorare serenamente, con il massimo impegno, cercando di raggiungere in ogni modo ciascun Villese, ascoltare lamentele e recriminazioni, fare tesoro di proposte e suggerimenti.
Oggi è nostro obiettivo mantenere la serenità della città, perché ciascuno possa autonomamente usare la propria capacità di discernimento». (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Pronto a partire il progetto “Lo Stretto che include”

Spiagge più accessibili a Villa San Giovanni con il progetto “Lo Stretto che include”. Il progettovha ottenuto il finanziamento di Città metropolitana, come appreso nella giornata di oggi: è il progetto comunemente detto “spiagge accessibili” per il quale «ci eravamo impegnati già nel 2022 ma non avevamo potuto partecipare perché impossibilitati a sostenere il cofinanziamento in quanto ente in dissesto», dicono in una nota congiunta sindaco, giunta e “Città in movimento”.

«Ieri la bella notizia – continua il comunicato – non tanto per il quantum del finanziamento (che sempre serve in una città che esce da una grave crisi economica e deve essere oculata nelle sue spese), ma soprattutto per l’attenzione che stiamo dando al mondo delle persone con disabilità. “Lo Stretto che include” è stato ammesso dalla Commissione di valutazione delle domande relative all’”Avviso Pubblico n°511 Anno 2023 rivolto ai Comuni del comprensorio metropolitano per la selezione di progetti di utilità sociale da realizzare sul territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria”, ammesso all’assegnazione della quota di compartecipazione a carico della Città Metropolitana di Reggio Calabria per un importo pari 10.000 euro».

Aggiunge la maggioranza: «Il diritto al tempo libero, all’attività all’aperto deve essere garantito e, pertanto, il Comune ha partecipato al bando proprio per dare l’opportunità a tutti nessuno escluso di poter usufruire delle spiagge che, divenendo accessibili a tutti, contribuiscono a migliorare la qualità della vita di ogni cittadino. L’obiettivo del progetto è rendere le spiagge aperte ed accessibili con interazione tra pubblico, privato ed associazionismo, per l’inclusione sociale, per l’abbattimento delle barriere, le difficoltà d’accesso ai servizi, facilitando il movimento in spiaggia e in acqua delle persone con disabilità. Questo vuol dire che saranno realizzate aree inclusive con spiagge accessibili ai portatori di disabilità attraverso l’installazione di soluzioni tecnologicamente adeguate e che sarà favorita la fruizione delle spiagge ai portatori di disabilità, con personale dedicato e profili professionali individuati rispetto al ruolo da svolgere nel progetto.
L’amministrazione intende fornire ai disabili minori e adulti e alle loro famiglie: inclusività, diritto al gioco, diritto alla socializzazione, diritto alla partecipazione alle attività di tempo libero, maggiore mobilità e maggiori opportunità partecipative, sviluppo delle competenze relazionali e comportamentali a tutti i cittadini con l’educazione all’inclusività per tutta la cittadinanza».

«Nelle due aree individuate e messe in sicurezza – conclude il comunicato – gli spazi saranno resi idonei a includere gli ausili per il potenziamento dei servizi presso le spiagge libere, mediante la costituzione di un parco sedie e rampe comunali, a disposizione dei fruitori. Inoltre l’Ente provvederà a garantire la presenza costante del personale addetto e provvederà a contribuire a garantire la messa in sicurezza delle aree preposte all’accoglienza delle persone disabili. Siamo solo all’inizio di un lungo percorso di civiltà e chiediamo a ciascuno di fare la propria parte, con rispetto degli altri e condivisione di politiche sempre più inclusive». (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Momento Civico: «Sulle indennità Caminiti perde la faccia»

Per Momento Civico di Villa San Giovanni il sindaco Caminiti, sulla vicenda indennità, «perde la faccia». Le ragioni sono spiegate in una lunga nota.

«La tragicomica vicenda del percepimento delle indennità – scrive Momento Civico – ricorda l’immagine del film “TotòTruffa” con il principe Antonio De Curtis che provava a vendere “Fontana di Trevi” allo sprovveduto americano. Così l’amministrazione comunale, ha pensato di essere un “rappresentante di bollicine d’aria” ritenendo di avere di fronte dei cittadini sprovveduti, cui “piazzare” una verità cotta al momento. Non c’è dubbio alcuno che la campagna elettorale della Caminiti si sia basata sull’affermazione che ove avessero vinto le elezioni, si sarebbero fatti carico “sebbene in discontinuità dei danni provocati dalla politica con la dichiarazione di dissesto”, rinunciando alla indennità finché non fosse cessata la condizione di dissesto. Dissesto che – sempre a detta della Caminiti – avrebbero fatto pagare ai politici ed alle imprese che lo avevano provocato. Con una versione corretta e, usando un eufemismo, molto edulcorata, la città ha invece appreso di essere stata fregata e non una sola volta, dal momento che da agosto scorso risulta che sindaco e le altre cariche istituzionali percepiscano le indennità ma anche che gli atti in nostro possesso, firmati impropriamente dal Segretario Comunale per conto dei dirigenti interrogati, dicono che non risulti alcuna deliberazione o altra indicazione sulla rinunzia alle indennità. Il che vuole ulteriormente dire che le affermazioni consegnate alla stampa dalla maggioranza, siano totalmente difformi dalla verità».

Continua Momento Civico: «Il tentativo di mascherare una verità ormai grandemente diffusa, è poi contenuto nella stessa nota stampa, laddove oggi vorrebbero far credere che il loro impegno si sarebbe esaurito una volta approvato il “bilancio stabilmente riequilibrato”. Non sappiamo se sia cosa peggiore dimostrare di non avere alcuna dimestichezza con le norme che regolano i comuni in dissesto o se arrendersi all’evidenza di una clamorosa bugia che per dignità, una volta scoperta, dovrebbe portare ad un solo e inevitabile atto. E difatti, la norma prevede che i comuni permangono in una situazione di dissesto per 5 anni non da quando il bilancio riequilibrato viene approvato – peraltro dal Ministero – ma da quando viene redatta l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. Delle due una: o ci troviamo di fronte alla totale incompetenza politico-amministrativa, oppure è stata raccontata una bugia che non ha eguali, perché il comune resterà in dissesto per 5 anni e la sollenne promessa era quella di non percepire le indennità fino alla definizione del dissesto. Che la verità raccontata riconduca alla bugia, è poi desumibile dal fatto che le dichiarazioni e le interviste di cui si beava il sindaco, attestano che le risorse delle indennità sarebbero state, mensilmente, utilizzate per interventi che la città avrebbe indicato di volta in volta, mentre la realtà dice altro, nel senso che mai si è registrata una richiesta in tal senso, da parte dell’amministrazione comunale, rivolta alla Comunità. Comunità che continuerà a pagare caramente per i prossimi 5 anni, al posto delle “società di capitali” che avrebbero dovuto pagare il dissesto, con buona pace degli elettori a cui rimane l’amaro in bocca e la delusione per ciò che avrebbe potuto essere e che invece non sarà più».

«Finalmente cade la maschera della Caminiti – conclude la nota – di cui si odono chiaramente i rumori delle unghie che disperatamente strisciano sugli specchi e che usa il pretesto di un finanziamento di Città metropolitana, destinato alla Street art, per affrontare nel modo peggiore una vicenda che, quand’anche ce ne fosse ancora bisogno, dimostra la perdita totale di dignità e credibilità». (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Al via riqualificazione dell’Arena

La Giunta comunale di Villa San Giovanni, guidata dal sindaco Giusy Caminiti, ha reso noto che «per l’arena comunale è appena cominciata la riqualificazione, che ci porterà a donarla alla Città nei prossimi mesi».

«Abbiamo beneficiato dello  “Street art”  2023 promosso da Città Metropolitana – continua la nota – per la realizzazione di un murales con l’intento di valorizzare il talento degli artisti di strada e attuare una riqualificazione in chiave culturale dei luoghi messi a disposizione dai comuni. Il tema scelto da Città Metropolitana è stato il Mediterraneo inteso nella sua accezione più ampia,  quale luogo in cui si incontrano culture, saperi, tradizioni. Considerate le finalità,  quest’Amministrazione ha ritenuto di proporre uno spazio dell’arena comunale che ben si disponeva al tema e che era già oggetto di una voluta e sentita  pianificazione di riqualificazione.
L’opera è stata realizzata da Maria Carmela Romano e i suoi collaboratori Lorenza Stelitano e Francesco Neri. Il murales realizzato richiama la ‘Columna Rhegina’ che anticamente si affacciava sullo Stretto nei pressi di Cannitello, divenuta  uno dei simboli culturali della nostra Città e, a giusta ragione, rappresentata nello stemma di Villa San Giovanni».
«L’inizio di un già  tracciato percorso di restituzione alla Comunità di un luogo – viene evidenziato nella nota – che vuole e deve essere spazio di ritrovo culturale e sociale. Abbiamo, infatti, immaginato (e con l’aiuto degli iscritti a “Città in movimento” si sta già progettando) l’arena comunale luogo di arte e spettacolo da destinare alla nostra Villa San Giovanni che tanto sta soffrendo per la mancanza di spazi adeguati a questo tipo di manifestazioni. A ciò saranno destinate le nostre indennità di amministratori e consiglieri comunali, accantonate ma non liquidate fino all’approvazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato nel luglio 2023, atto che ha rappresentato il nostro impegno politico ed amministrativo per la realizzazione della fase di normalizzazione del bilancio dell’Ente per la chiusura del dissesto economico finanziario».
«Abbiamo inteso donare alla Città un luogo funzionale di incontro – conclude la nota – destinato alla ricreazione e al bello, quel “bello” in senso ampio che viene dalla musica, il teatro, lo spettacolo e l’arte, perché Villa possa tornare ad essere ciò che è stata nel suo passato, Città attrattiva di eventi e di cultura. A noi è sembrato il modo più giusto per condividere con la comunità un sogno e anche una rinuncia che ci dà il valore del sacrificio “investito” in un’area, l’arena comunale, che è anche il luogo fisico di ingresso alla Città e va riqualificata per essere un bel biglietto da visita per chi ci attraversa. Siamo certi che quando il restyling sarà ultimato tutti gradiremo e fruiremo in modo civile di quel meraviglioso spazio». (rrc)