L’OPINIONE / Giusy Caminiti: Pronti ad ascoltare posizioni dei cittadini, associazioni per il Ponte

di GIUSY CAMINITI – È stata una settimana impegnativa sul tema ponte: domenica scorsa ci siamo confrontati con la comunità in assemblea e martedì mattina con la Stretto di Messina prima nella riunione tecnica e dopo nel momento dedicato ai sindaci dei comuni interessati.

Momento clou di questa tre giorni, è stata la prima riunione della commissione territorio allargata ai componenti tecnici esterni avvenuta lunedì pomeriggio nella sala consiliare di palazzo San Giovanni: l’insediamento della commissione ha rappresentato un momento di approfondimento sul metodo con il quale la commissione (supportata dal lavoro tecnico scientifico dei suoi componenti esterni) valuterà l’enorme mole di allegati progettuali.
La riunione di lunedì è stata anche l’occasione per valutare il lavoro rispetto ai tempi dati: come detto anche all’amministratore delegato Pietro Ciucci, i 60 giorni entro i quali il Comune di villa San Giovanni dovrà esprimere il proprio parere, dall’apertura della conferenza dei servizi da parte del Mit, sono davvero un lasso di tempo Impossibile per ottemperare con assoluta cognizione a quanto viene richiesto. Nonostante l’apporto notevole che i professionisti esterni potranno dare nella valutazione delle carte progettuali, infatti, l’opera ponte necessiterebbe di maggior tempo e di strutture tecniche potenziate negli organici!
Un tema questo affrontato anche con la vice presidente della giunta regionale Giusy Princi e con il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, i quali hanno messo a disposizione i dipartimenti regionali e metropolitani per qualunque necessità possa rappresentare il nostro Comune. Già nel corso della riunione della commissione territorio è emersa ampia preoccupazione per la “qualità” del progetto definitivo aggiornato dalla Stretto di Messina: la stessa preoccupazione è stata rappresentata dalla parte tecnica e dalla parte politica alla stazione appaltante, ma anche da Città Metropolitana.
L’amministrazione comunale ha avuto modo di evidenziare come la mancanza di tutti gli studi propedeutici alla progettazione non danno alcuna certezza sulla realizzabilità strutturale dell’opera, sulla sua compatibilità ambientale, sul fatto che, qualora si avviasse la realizzazione, il ponte non rimarrà un’incompiuta.
Abbiamo chiesto che ci sia un maggiore approfondimento e non un rinvio degli studi alla fase della progettazione esecutiva così come prospettato dalla Stretto di Messina.
La tutela e la difesa del territorio restano le linee guida dell’azione amministrativa: un sindaco e una maggioranza consiliare devono, necessariamente, ascoltare ed accogliere ciascuna delle voci che partono dal territorio ma poi, nel farne sintesi, dovranno sempre essere orientati alla difesa della città e dei diritti dei singoli  e della comunità. Per esemplificare questo concetto abbiamo detto ai cittadini riuniti in assemblea che qualora le obiezioni e le prescrizioni fin qui evidenziate troveranno conferma, non potrà che essere dato un parere negativo in conferenza dei servizi: scevri da ogni polemica, vorremmo che il messaggio passasse per ciò che è, non un’anticipazione di un lavoro che ancora deve essere tutto svolto nel merito; quanto piuttosto  l’assunzione di una responsabilità nel caso di mancanze progettuali che non potranno e non verranno sottovalutate.
Ciascuno dovrà fare la sua parte ed è per questo che in settimana pubblicheremo un avviso (metodo già utilizzato rispetto alla questionerei portuale nel rapporto con l’autorità di sistema portuale dello stretto), per chiedere ai singoli cittadini, alle associazioni, ai movimenti, a tutti i portatori di interesse di presentare osservazioni, proposte, obiezioni, approfondimenti che confluiranno agli atti della commissione territorio per essere dalla stessa esaminati e, poi, portati ai lavori del consiglio comunale che si occuperà della questione ponte prima che l’ufficio tecnico licenzi il parere da rendere in conferenza di servizi. Non ci sottraiamo alla scelta politica, tanto da ritenere doveroso adottare un atto di indirizzo politico in consiglio comunale che dia mandato al responsabile dell’ufficio tecnico il quale per legge è tenuto a sottoscrivere il parere da depositare in conferenza di servizi.
Stiamo aspettando la convocazione della conferenza per capire esattamente le modalità di espletamento della conferenza stessa, l’avvio di una nuova conferenza o piuttosto la ripresa di quella del 2013 che, per noi, rappresenterebbe un ulteriore vulnus nella procedura di eventuale licenziamento del progetto ponte. Le valutazioni tecniche, urbanistiche, ambientali e, non da ultimo, giuridiche le faremo supportati da professionisti di alto spessore perché tutto  sia adeguatamente vagliato. Ascolteremo con grande apertura, ancor di più che negli ultimi mesi, le diverse posizioni partitiche, associative, cittadine tutte, nella convinzione che solo il vero confronto tra posizioni differenti ci permetterà di esprimere al meglio la volontà della città.
Tutti dovremo lavorare nei prossimi mesi sulle carte e questo, certamente, ci permetterà di superare posizioni pregiudiziali per giungere ad una sintesi equilibrata, nell’unico interesse della nostra comunità. (gc)
[Giusy Caminiti è sindaca di Villa San Giovanni]

I consiglieri di minoranza di Villa S. G. si autosospendono dalle Commissioni consiliari

I consiglieri comunali di minoranza di Villa San Giovanni, Domenico De MarcoMarco SantoroDaniele Siclari, Stefania Calderone, sono autosospesi da tutte le Commissioni Consiliari «fino a quando non verrà ristabilito il corretto svolgimento dell’attività politica, garantendo il rispetto dell’inviolabile diritto di partecipazione democratica a tutti noi».

In conferenza stampa, infatti, i consiglieri hanno esposto «la grave situazione di mancanza di agibilità democratica e di trasparenza nell’azione amministrativa e nelle Commissioni consiliari, evidenziando in particolare il caso relativo alla gestione della tematica riguardante il Ponte sullo Stretto».

«Da diversi mesi – viene spiegato – la minoranza del Consiglio Comunale di Villa San Giovanni ha sollecitato ripetutamente l’Amministrazione guidata dal sindaco Giusy Caminiti a fornire informazioni e documentazione riguardanti il progetto del Ponte sullo Stretto. Tali richieste sono rimaste completamente ignorate, dimostrando una chiara mancanza di rispetto istituzionale del nostro ruolo e di impedimento alla partecipazione democratica. L’atteggiamento strumentale del sindaco e del Presidente della Commissione Territorio non è più accettabile. A nulla sono valse le nostre interlocuzioni con la presidente del Consiglio, la quale avrebbe dovuto difendere le nostre prerogative».

«Dopo aver percorso tutte le strade istituzionali  – si legge – per risolvere questa evidente usurpazione dei nostri diritti democratici, siamo stati costretti ad approdare a questo stato di cose, protestando in Commissione Territorio. La Commissione Territorio veniva convocata senza che ci fosse alcuna documentazione su cui discutere. Pertanto, a noi Consiglieri veniva negata la possibilità di dare qualunque contributo costruttivo. Il Presidente della Commissione Idone e il Sindaco continuano a non fornire documentazione essenziale in loro possesso per la realizzazione dell’opera ponte e dalle attività propedeutiche di espropri».

«Questa mancanza di trasparenza è inaccettabile – hanno evidenziato i consiglieri di minoranza –. È tempo di alzare la voce contro questa evidente usurpazione dei nostri diritti democratici e della nostra rappresentanza all’interno del Consiglio Comunale, che oltre a creare disagio istituzionale non ci consente di esercitare il mandato di controllo ricevuto dall’elettorato».

«L’opera del Ponte sullo Stretto è cruciale per il nostro futuro – ha ribadito la minoranza – e rappresenta un’opportunità di sviluppo senza precedenti per l’intera comunità. Tuttavia, il modus operandi dell’Amministrazione in carica non consente il legittimo funzionamento delle Commissioni consiliari, con conseguente impossibilità di noi Consiglieri di concretizzare le nostre prerogative di controllo ed evidentemente anche un reale contributo fattivo sul tema “Ponte”. È fondamentale condividere scelte, opinioni e idee sul futuro del nostro territorio legato alla costruzione del Ponte sullo Stretto, perché nulla sarà più come prima e i benefici saranno per tutti i comuni dell’Area dello Stretto».

«In questo primo periodo di mandato – hanno spiegato – abbiamo cercato di svolgere in modo costruttivo il nostro ruolo di minoranza, aprendoci al dialogo ed al confronto, in modo particolare sui grandi temi, senza esimerci anche ad una partecipazione attiva nei lavori delle commissioni consiliari, dove molto spesso si sono approvati all’unanimità diversi regolamenti comunali».

«Col tempo abbiamo dovuto riscontrare una totale chiusura – hanno proseguito – determinata probabilmente dalla nostra azione incisiva e di controllo e nonostante ciò, noi Consiglieri, abbiamo portato all’attenzione del Presidente del Consiglio Comunale la richiesta di costituzione della Commissione Ponte Piano Strategico, durante la discussione in Consiglio Comunale del 16.12.2022. L’Amministrazione nel contempo ha invece inteso deliberare, con il nostro voto contrario, l’investitura della tematica Ponte alla già esistente Commissione Territorio, con la partecipazione di diritto dei Capigruppo Consiliari e avvalendosi inoltre della possibilità di prevedere la presenza di esperti esterni nella medesima commissione, ai sensi dall’art. 15 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale».

«Da quella data si è più volte chiesto al Presidente Idone – hanno detto ancora – di convocare la Commissione per riprendere il documento di sintesi del piano strategico approvato dall’Amministrazione, con il contributo della Minoranza, che ha guidato la città dal 2010 al 2015, patrimonio dell’Ente e nonostante i notevoli passi avanti fatti dal Governo Centrale che ha accelerato il percorso di realizzazione dell’opera, l’Amministrazione in carica ha continuato ad avere atteggiamenti di scarsa trasparenza, con convocazione inutile ed inefficace delle commissioni, in quanto mancante della documentazione tecnica collegata alla realizzazione del collegamento stabile».

«Dopo vari comunicati da parte della Minoranza, il presidente Idone –  ha detto ancora la minoranza – non può fare a meno di convocare la Commissione Territorio e si riinizia a parlare di ponte durante le sedute dell’8 e del 19 febbraio, ma senza alcuna concreta attività svolta sempre a causa della mancanza di documentazione a dimostrazione di una totale insensibilità nel condividere le informazioni, ed evidenziando quella mancanza di agibilità democratica da parte del Sindaco e della sua Amministrazione».

«A dimostrazione di quanto detto – hanno aggiunto – il gravissimo gesto di scortesia istituzionale nei nostri confronti in occasione dell’incontro del sindaco del 28 febbraio, con l’Amministratore Delegato della Stretto di Messina, dott. Ciucci, ove noi venivamo totalmente esclusi dalla partecipazione al suddetto incontro». 

«Ed ancora – hanno detto ancora – la mancata consegna della documentazione tecnica pervenuta all’Ente il 5-6 marzo tramite un link di collegamento per acquisirlo. Una spiacevole situazione che si ripresenta, come quanto già accaduto in occasione della problematica dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto ove si è discusso sulla necessità di avere la relativa documentazione senza avere alcun riscontro».

«Si apprende, inoltre – hanno riferito – che il sindaco, tramite il suo movimento politico, ha organizzato riunioni pubbliche con i cittadini per discutere del progetto del Ponte, vantandosi di un coinvolgimento attivo della comunità, riportando documentazione a noi sempre negata, mentre evidentemente nelle mani del suo movimento politico, disertando altresì un lavoro così importante in modo prioritario in seno alla commissione competente ed in consiglio comunale. Nel mentre, a Villa San Giovanni, si susseguono eventi simili, veniamo a conoscenza dell’attività assolutamente più chiara e trasparente dell’Amministrazione peloritana con la divulgazione anche del piano particellare a tutti i cittadini direttamente interessanti e non, ove è stata regolarmente sviluppata la tematica ponte nella commissione territorio composta da tutti i consiglieri comunali».

«Nella nostra città, invece – hanno denunciato – ci è stato negato il diritto di avere accesso ad atti amministrativi in possesso dell’Amministrazione Comunale nonostante il nostro ruolo istituzionale che oggi Sindaco e squadra intendono svuotare. La Minoranza esige che l’Amministrazione comunale rispetti i principi democratici e garantisca la piena trasparenza nelle sue azioni e l’agibilità democratica del lavoro delle commissioni e del consiglio comunale».

«È fondamentale che i consiglieri comunali siano informati – hanno rilanciato – in modo completo e tempestivo su questioni di interesse pubblico, come il progetto del Ponte sullo Stretto. La partecipazione attiva della comunità è fondamentale per garantire una gestione democratica e responsabile del territorio». (rrc)

Pietro Ciucci a Villa San Giovanni: Copertura finanziaria per Ponte sullo Stretto c’è

«La copertura finanziaria per la realizzazione dell’opera, pari a 12 miliardi di euro c’è, anche se sarà, ovviamente, scansionata nel corso del tempo». È quanto ha dichiarato Pietro Ciucci, presidente della Società Stretto di Messina Spa, nel corso dell’incontro a Villa a San Giovanni in cui ha illustrato i dettagli del progetto.

Presenti la sindaca di Villa, Giusy Caminiti, il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, l’assessore regionale ai Trasporti, Emma Staine in videocollegamento, e gli amministratori interessati alla realizzazione dell’opera.

«Rispetto alle altre opere pubbliche, che non si sono completate, o la cui esecuzione è stata rallentata, in questo caso, la copertura è prevista nella sua totalità», ha assicurato Ciucci, ribadendo la necessità di «interagire con tutte le istituzioni del territorio».

«Ciucci, poi, ha evidenziato, per quanto riguarda riguarda il versante reggino dell’opera, i limiti del progetto relativamente agli innesti autostradali e ferroviari, «che siamo pronti ad affrontare, con appositi incontri e i presenza delle amministrazioni locali. Abbiamo investito tempo e danaro e affronteremo le eventuali discrepanze tra il progetto esecutivo e quello definitivo, assicurando una presenza costante sui cantieri, durante e dopo la conclusione dei lavori».

Il progetto del Ponte, dunque, ha «i suoi fondamentali di fattibilità, ma può essere ottimizzato, beneficiando di ogni evoluzione, in termini di materiali e tecnici, anche durante la fase di realizzazione».

Il presidente, poi, si è espresso sulle 68 raccomandazioni del Comitato Scientifico, spiegando come «ho già avuto modo di precisare leggendo semplicemente quello che c’è scritto nel documento che non è stato scoperto da qualcuno facendo uno scoop, ma è un documento che abbiamo messo a disposizione di tutti, non soltanto dei ministeri o delle Istituzioni».

«Quelle sono osservazioni – ha sottolineato – considerazioni e raccomandazioni che vengono dopo aver espresso un parere positivo all’unanimità sul progetto. Non sono, quindi, criticità, non sono prescrizioni, ma sono opportunità di miglioramento, di ottimizzazione del progetto».

«Tutte cose – ha detto Ciucci – attività condivise che verranno svolte, prima ed in contemporanea alla redazione del progetto esecutivo. E poi, aggiungo, non finisce tutto con il progetto esecutivo, perché questa è un’opera che richiede sette anni per la sua realizzazione e non smetteremo, in questo periodo, di studiare i temi del vento, del sisma, o tutte le innovazioni tecnologiche che ci possano essere in divenire».

In merito agli espropri, il presidente della Società Stretto di Messina ha detto di comprendere «benissimo queste preoccupazioni perché è una fase estremamente delicata. Il piano degli espropri diventerà operativo solo con l’approvazione del Cipes. Il che non vuol dire che il primo luglio verranno estromesse le persone dalle loro abitazioni. La realizzazione del piano di espropri sarà graduale e consentirà di avere contatti con le persone che dovranno essere espropriate. Saranno rispettati tempi giunti e i preavvisi giusti e la definizione in accordo dell’ammontare delle indennità».

Per la sindaca Caminiti, «se iniziamo a lavorare su una visione di ‘sistema’ dell’area allora possiamo veramente governare una fase di cambiamento».

«La richiesta più importante emersa oggi, e confermata dall’assessore regionale Emma Staine nel mettere a disposizione le strutture tecniche della Regione Calabria, così come farà la Città Metropolitana – ha aggiunto – è di mettere a disposizione le strutture di cui noi siamo carenti».

«Vogliamo essere messi in condizione di esaminare un progetto così importante – ha concluso – e rendere dei pareri definiti e fondati, nonostante la decisione di dotarci di una Commissione più ampia in cui operano ingegneri, paesaggisti, urbanisti, un geologo ed ingegneri ambientali, perché miriamo ad avere, se deve essere, il progetto più bello del mondo».

La vicepresidente Princi ha assicurato che «lavoreremo e interagiremo  con le istituzioni locali e la Società “Stretto di Messina” per evitare disagi al territorio, soprattutto sul versante della mobilità locale. La Regione Calabria sarà propositiva e costruttiva».

Per Princi, infine, «occorre essere consapevoli dell’ importanza delle ricadute occupazionali ed economiche sul territorio, mantenendo comunque la massima attenzione alle garanzie per il potenziamento delle opere di infrastrutturazione locale».

L’assessore Staine ha evidenziato come «la realizzazione del ponte sullo Stretto agevolerà notevolmente i flussi commerciali e logistici, permettendo un trasporto più rapido. In particolare, per la Calabria significherà beneficiare di una maggiore connettività con il resto del paese e con l’Europa, facilitando gli scambi commerciali e l’accesso ai mercati. Ciò potrebbe stimolare la crescita economica attraverso l’attrazione di investimenti e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali».

«La realizzazione del ponte, inoltre – ha aggiunto – genererà una domanda di manodopera per la sua costruzione e successiva manutenzione. Questo potrebbe portare a una creazione di posti di lavoro diretti e indiretti nel settore edilizio e in altri settori correlati, offrendo opportunità occupazionali alla popolazione locale. Non da ultimo, la costruzione del ponte consentirà lo sviluppo di infrastrutture di supporto, come strade, ferrovie e servizi pubblici».

«In sintesi, si tratta di un’opportunità significativa per la Calabria – ha proseguito – che offre vantaggi in termini di sviluppo economico, crescita dell’occupazione, turismo, sviluppo infrastrutturale e attrattività per gli investimenti. Un grande progetto che doterà la nostra regione di infrastrutture all’avanguardia e maggiori collegamenti: una Calabria finalmente connessa e raggiungibile».

«Ringraziamo – ha concluso Staine – il ministro Matteo Salvini che con la sua determinazione e lungimiranza ha riportato la Calabria al centro dell’agenda politica, abbandonando l’idea assistenzialista e puntando su un concreto progetto di sviluppo per il nostro territorio». (rrc)

L’OPINIONE / Enzo Musolino: Progetto sul Ponte è lacunoso

di ENZO MUSOLINO – Dopo gli ultimi avvenimenti non ci sono più scuse.  I documenti e i pareri raccolti dalla stessa Società Stretto di Messina lo confermano: il progetto è lacunoso, mancano gli studi aggiornati, l’incertezza regna sovrana.

Non serve più interloquire e ascoltare la narrazione farlocca  dei “padroni del vapore”, è necessario reagire al sostanziale commissariamento dello Stretto.  Non è giusto organizzare nuove occasioni di propaganda per chi promette “ricchi premi e cotillon” a chi accetterà senza protestare ciò che e’ stato già deciso a Milano, dal Capitano Salvini.
Il Partito Democratico, Circolo di Villa SG si rivolge oggi ai consiglieri comunali della Città, a tutti i consiglieri, anche a quelli di minoranza chiamati ad un sussulto di orgoglio per tutelare la Comunità. Presentino una mozione specifica in consiglio comunale, impegnino l’Ente – con il voto – a rispettare il sacro principio di precauzione, a bloccare una procedura viziata, erronea.
La stessa cosa, in questi giorni, è stata realizzata a Reggio dal consigliere de “La Strada”, Saverio Pazzano. Il voto in Consiglio Comunale, stimolato dai consiglieri davvero al servizio di Villa, dovrà impegnare il sindaco e Giunta a intervenire in tutte le sedi di competenza, anche attraverso l’Anci, per sospendere, in attesa dell’accoglimento delle raccomandazioni da ultimo formulate  e dell’assolvimento delle prescrizioni tecniche e ambientali da tempo  emerse (ben oltre 68!), ogni attività e iniziativa complementare o propedeutica all’apertura dei primi cantieri del Ponte.
Inoltre, sindaco e Giunta, attraverso questa “mozione di buon senso”, saranno impegnati a chiedere al Governo la costituzione di un tavolo di consultazione ove si possano rappresentare gli interessi delle comunità locali e si indichino le necessità reali dei territori dello Stretto, per un impiego davvero strategico delle risorse economiche. L’approvazione di questa “mozione per Villa”, ancora,
 impegnerà il sindaco e il Presidente del Consiglio ad inviare il documento votato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, alle Istituzioni regionali, a tutti i gruppi parlamentari, in modo da chiedere agli attori politici di intervenire responsabilmente su questo tema.
Questa mozione, il voto in Consiglio, misurerà il valore politico dei nostri amministratori, formalizzerà le diverse posizioni finora nascoste e simulate da molti. Il giudizio storico sui tristi eventi  dell’accelerazione salviniana sul Ponte discriminerà tra coraggiosi, pavidi e simulatori.
A ciascuno il suo. (em)
[Enzo Musolino è segretario del Partito Democratico Villa San Giovanni]

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Concluso il progetto “Luci ed ombre nello sport”

Spiegare agli alunni i pericoli del gioco d’azzardo. In attesa della decima edizione della manifestazione “Giochiamo per un sorriso”, ieri mattina, presso l’istituto superiore “Nostro-Repaci” di Villa San Giovanni si è concluso il progetto “Luci ed ombre nello sport”, alla presenza della dottoressa Elisabetta Felletti del Ser.D – Dip Dsm e D.Asp di Reggio Calabria e della dottoressa Sofia Ciappina, psicologa e psicoterapeuta.

Dopo avere trattato la scorsa settimana il tema della legalità e del gioco legale ed illegale con Rosanna Scopelliti, presidente della Fondazione Antonino Scopelliti e Fortunata Pizzi, funzionaria dell’Adm di Reggio Calabria, ieri è stato trattato più nello specifico il tema scelto quest’anno dagli organizzatori da inserire nell’importante evento sportivo con scopo benefico che si terrà nella giornata del 19 maggio ed in quello culturale che si terrà invece nel pomeriggio del 26 maggio.

Nella giornata odierna le due professioniste, interagendo con gli studenti, hanno spiegato il concetto del gioco d’azzardo, i sentimenti, gli effetti ed i pericoli derivanti dallo stesso. Le dottoresse hanno esposto anche alcuni casi clinici facendo scoprire ai ragazzi una cruda realtà, una realtà che pur apparendo molto lontana da essi, è invece molto vicina perché potrebbe riguardare un loro familiare, un amico, un compagno di classe.

«È dunque importante svolgere attività di prevenzione per contrastare il fenomeno della ludopatia, patologia molto diffusa tra gli adolescenti e gli adulti». Con queste parole, il presidente del Comitato Provinciale Pgs di Reggio Calabria Filomena Iatì commenta la splendida mattinata trascorsa con gli studenti dell’Istituto “Nostro-Repaci” di Villa San Giovanni.

Ed ancora, il presidente Iatì sottolinea: «È questo lo scopo che PGS Reggio Calabria si prefiggono, cercando anche di fare comprendere ai giovani l’importanza dei veri valori dello sport: il rispetto di sé, dei compagni di squadra, degli avversari, il fair play, la gioia dello stare insieme e lottare per il raggiungimento di uno scopo comune».

Ed è in quest’ottica che il direttivo reggino ha inteso inserire il tema della ludopatia nella più ampia programmazione di Giochiamo per un sorriso 10 che si svolgerà il prossimo 19 maggio ed in occasione della quale, parte del ricavato andrà devoluto proprio al SerD. – Dip -Dsm e D.Asp di Reggio, sotto forma di strumentazione medica ed attraverso il finanziamento di un progetto di riabilitazione sportiva dei pazienti della struttura affetti da ludopatia. (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Le Giornate di primavera del Fai alla scoperta della seta

Si terrà sabato 16 marzo, alle ore 15 presso la sala del consiglio comunale di Villa San Giovanni, le Giornate Fai di primavera 2024 che avranno per tema “Coltivare Capolavori: l’industria e l’arte della seta a Villa San Giovanni”.

L’evento, organizzato dalla Delegazione Fai di Reggio Calabria guidata dalla capodelegazione Dina Porpiglia, offrirà una preziosa occasione di scoperta della storia e dell’arte della seta che hanno caratterizzato la città dello Stretto, nelle giornate del 23 e 24 marzo 2024.

Prenderanno parte alla conferenza stampa Dina Porpiglia, capodelegazione Fai di Reggio Calabria; Rocco Gangemi, delegato regionale all’ambiente; sindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà; sindaca Villa San Giovanni, Giusy Caminiti; la dirigente Ipalbtur Enza Loiero e Angela Puleio, direttrice Archivio di Stato di Reggio Calabria. (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Il Poliambulatorio diventerà Casa della comunità

Il direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria Lucia Di Furia, in un incontro con i sindaci dell’associazione dei Comuni dell’Area dello Stretto, ha annunciato che il poliambulatorio di Villa San Giovanni diventerà Casa della comunità.

La riunione (presente con la commissaria anche l’architetto Beatino) è stata occasione per i presenti (Daniela Arfuso, Antonino Micari, Michele Filocamo, Domenico Romeo, Francesco Malata, Giovanni Verduci, Stefano Calabró, Marina Giglietta, Giusy Caminiti e Maria Grazia Melito) per rappresentare le criticità del settore, rispetto alle quali ciascuno ha espresso le proprie richieste in merito ad alcuni servizi delle strutture sanitarie presenti nei rispettivi territori.

La dottoressa Di Furia – nel rappresentare l’importanza della coprogettazione tra enti pubblici, Terzo settore e associazioni di volontariato per una vera assistenza socio sanitaria – ha sottolineato la necessità di attuare l’assistenza territoriale sanitaria partendo dal potenziamento dei Poliambulatori designati a divenire Case della Comunità, tra cui quello di via Zanotti Bianco a Villa San Giovanni, oggetto di prossimi interventi con i fondi della missione 6 del Pnrr.

«Per noi è motivo di grande compiacimento il riconoscimento da parte della Direzione generale del ruolo di Villa San Giovanni come importante punto di erogazione di servizi sanitari territoriali – fanno sapere l’amministrazione comunale e la maggioranza – confermato non solo dal potenziamento dei servizi e delle ore di specialistica ambulatoriale presso il poliambulatorio, ma anche e soprattutto dalla designazione del nostro poliambulatorio quale sede di Unità di Continuità assistenziale “hub”, quindi presidio sanitario di spiccata rilevanza per il territorio che diventerà una “Casa della comunità” dotata di tutti i servizi diagnostici di base e del centro prelievi».

«Lo scorso anno – commenta a margine dell’incontro l’assessora Melito – l’amministrazione aveva posto all’attenzione della dottoressa Di Furia la necessità dell’acquisto delle apparecchiature utili al potenziamento e all’efficientamento dei servizi specialistici del poliambulatorio, per il pieno espletamento di alcune branche specialistiche presenti (fisiatria, otorinolaringoiatria, oculistica, cardiologia, pneumologia). È doveroso pertanto sottolineare come alcune di queste strumentazioni indicate e individuate dal confronto con i medici operanti nel Poliambulatorio siano prontamente state fornite, consentendo per esempio di offrire il servizio di ecocardiografia grazie all’acquisto della sonda idonea all’espletamento dell’esame».

«Data l’importanza dell’applicazione della medicina di iniziativa e la sua capillarizzazione sul territorio, è fondamentale – continua la Melito – il ruolo delle Aft: saremo promotori di un incontro tra la Direzione Generale dell’ASP e i medici di medicina generale del territorio. Abbiamo già chiesto alla dottoressa Di Furia il ripristino a pieno regime del servizio di Assistenza anziani invalidi e handicappati (Aaih) e garanzie rispetto a un rapido turn-over dei medici di reumatologia e geriatria (che presto andranno in pensione), dermatologia (attualmente mancante per via del pensionamento della specialista) e medicina generale. Già avanzata in passato anche la richiesta di diventare Punto di Emergenza territoriale, con ambulanza o automedica in Città. Al pari già avanzata anche la disponibilità alla collaborazione con Asp per il mantenimento dei servizi non più erogabili per le difficoltà strutturali dell’ospedale di Scilla».

«Infine – conclude l’assessora – non è mancato il confronto sul randagismo, settore cruciale della Sanità nella sua concezione One Health: pur essendo stati fatti passi in avanti sul settore del randagismo canino con l’istituzione dei canili sanitari seppure provvisori (per i quali l’amministrazione si era battuta fin dal proprio insediamento), rimane carente la gestione delle colonie feline sul territorio, per le quali Villa San Giovanni si è dotata della strumentazione per allestire la sala operatoria, che sarà messa a disposizione di tutto il comprensorio».

Sarà disponibile a breve, per i cittadini in difficoltà, la possibilità di effettuare sostituzione e revoca del medico attraverso uno sportello comunale, di prossima apertura.

«Infondate, dunque, le accuse mosse in questi giorni, anche dalla minoranza consiliare – precisa l’amministrazione comunale – il lavoro per la salvaguardia della salute pubblica è in atto da parte dell’Amministrazione fin dal momento dell’insediamento, non a caso il poliambulatorio di Villa San Giovanni, pur essendoci difficoltà temporanee legate alla carenza di personale per il normale turn-over lavorativo, risulta potenziato in ore e servizi per diabetologia, ortopedia, cardiologia, otorinolaringoiatria, avendo sempre tenuto presente il ruolo cardine di Villa San Giovanni come importante punto di snodo non solo per il traffico legato all’attraversamento dinamico dello Stretto, ma anche per la posizione strategica nell’assetto dei collegamenti con i comuni limitrofi».

«Il diritto alla salute – conclude la nota – rimane inalienabile e da tutelare; la salute ha un valore e una dignità inestimabile e insostituibile in assoluto, a prescindere dalla realizzazione o meno di grandi opere sul territorio, ed è in quest’ottica che l’amministrazione comunale ha lavorato e continuerà a battersi per tutto il proprio mandato». (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – La minoranza denuncia: «Grave declino nei servizi»

La minoranza consiliare di Villa San Giovanni accusa il sindaco Caminiti e la sua amministrazione di portare i servizi ad un «grave declino».

«I consiglieri comunali Marco Santoro, Filippo Lucisano, Daniele Siclari, Stefania Calderone e Domenico De Marco – scrivono – esprimono profonda preoccupazione per la critica situazione di disagio e carenza di servizi nel poliambulatorio di Villa San Giovanni. Già alcuni mesi fa, è stata promossa un’azione di sollecito all’amministrazione comunale per espletare un’azione congiunta e collaborativa tra le autorità locali e l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, al fine di non interrompere il rapporto di sinergia territoriale creato e consolidato negli anni. La persistente mancanza di risposte da parte dell’amministrazione Caminiti destano grande preoccupazione, poiché sembra vi sia un immobilismo di fronte a una progressiva riduzione dei servizi, senza spiegazioni o rendiconti alle istituzioni competenti. Nonostante le difficoltà attuali, riconosciamo che le Amministrazioni comunali hanno in passato intrattenuto un dialogo con i vertici dell’Asp per migliorare la presenza di specialisti e garantire l’efficienza dell’attività amministrativa».

Continua la minoranza: «Tuttavia, ci troviamo ora di fronte a una situazione critica in cui anche operazioni apparentemente semplici, come il cambio del medico generico o la richiesta di presidi sanitari, generano notevoli difficoltà, file e disservizi senza precedenti. Da tre mesi, l’ufficio protesi è stato trasferito a Reggio Calabria a causa del pensionamento di una dirigente, creando un notevole disagio ai Caregiver degli utenti fragili. Il Poliambulatorio di Villa San Giovanni rappresenta un punto fondamentale di riferimento per l’intero Ambito 14, accogliendo le esigenze territoriali di un grande numero di utenti. Più volte è stato proposto di prevedere l’utilizzo delle strutture del Poliambulatorio di Villa, in via Belluccio, come soluzione per garantire e potenziare la continuità di alcuni servizi territoriali. Da alcuni giorni, si vocifera la chiusura di un altro importante punto di riferimento territoriale presso l’ex ospedale di Scilla, il Csm (Centro salute mentale), con possibile trasferimento presso Reggio Calabria a causa dell’inagibilità dei locali del presidio ospedaliero. Il Csm di Scilla, grazie al lavoro straordinario svolto dagli specialisti e da tutto il personale sanitario, è da anni un fiore all’occhiello dei nostri territori. Tale trasferimento creerebbe un forte disagio per tutti gli utenti e le famiglie che da anni vengono assistiti in maniera efficiente».

«La mancanza di risposte e il totale silenzio dell’Amministrazione Caminiti e della rete costituita in passato a tutela dei cittadini e pazienti villesi sono inaccettabili. Come minoranza, ci faremo carico anche noi di una richiesta di intervento presso le autorità competenti, sostituendoci a un’amministrazione ormai disattenta su temi così cruciali, come la salvaguardia del diritto alla salute della nostra cittadinanza – continuano – In conclusione, la minoranza consiliare di Villa San Giovanni sottolinea l’importanza di considerare il futuro sviluppo del territorio, specialmente in vista della costruzione del Ponte sullo Stretto, che rappresenta un’opportunità unica per la crescita e il progresso della nostra comunità. Tuttavia, è imperativo che questa crescita sia accompagnata da un rafforzamento significativo dei servizi sanitari sul territorio di Villa San Giovanni. La situazione attuale, con la precaria condizione del poliambulatorio, evidenzia la necessità di un intervento immediato».

Come rappresentanti della minoranza, «ci impegniamo a sollevare la questione presso le autorità competenti regionali, sottolineando che lo sviluppo infrastrutturale del Ponte deve essere accompagnato da un potenziamento adeguato dei servizi essenziali, in particolare nel settore della salute. È fondamentale garantire una rete sanitaria robusta e efficiente sul nostro territorio, tenendo presente questa prospettiva per assicurare che la crescita del nostro comune e dell’area dello stretto sia sostenibile e vantaggiosa per tutti i cittadini. (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Pulizia del mare attraverso un battello innovativo

Il sindaco, la Giunta e il gruppo consiliare “Città in movimento”, in una nota, descrive la pulizia del mare a largo di Villa San Giovanni avvenuta attraverso un battello innovativo.

«Il nostro molo sottoflutto oggetto di pulizia dalla plastica con un battello innovativo – scrivono – non potevamo che aderire immediatamente alla proposta della società Dragflow Sud srl, perché il problema della plastica in mare è ormai tanto diffuso quanto conosciuto da tutti e moltissime sono le aziende che, anche a livello locale, si impegnano per contrastare tale forma di inquinamento e mettere in pratica azioni che riducano la produzione di rifiuti».

Continuano: «Dragflow Sud srl, infatti, fondata dall’imprenditore reggino Fabio Mazzitelli, grazie ad un bando della Regione Calabria per supportare le imprese calabresi in progetti di ricerca e innovazione (ndr bando Ingegno), ha sviluppato un battello modulare e totalmente elettrico per la raccolta di plastica in mare. Tale battello è pensato per applicazioni portuali o nelle fasce costiere in opportune condizioni meteomarine e punta a coniugare la rimozione di rifiuti galleggianti ed idrocarburi con piccole operazioni in mare».

«Oltre alla campagna sperimentale effettuata attraverso test in mare presso il laboratorio Noel dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria – è scritto ancora – sono state effettuate delle attività per dimostrare le funzionalità del battello. Una di queste sta vedendo protagonista il nostro molo in località Croce Rossa, sulla cui banchina è stata messa a disposizione un’area per il montaggio e l’allestimento del prototipo e all’interno del cui specchio acqueo il prototipo ha navigato lo scorso 22 febbraio».

«Siamo molto attenti alla salvaguardia della nostra costa e del nostro mare – commenta l’assessore Ruggero Marra – che per noi rappresentano un tesoro inestimabile. Sin dal nostro insediamento stiamo mettendo in atto numerose iniziative che hanno come obiettivo il coinvolgimento della comunità in azioni virtuose, che mirano a rendere sempre più pulita e accogliente la nostra costa. Per questo abbiamo sposato sin da subito questa importante iniziativa, che punta a liberare il nostro mare dalla tanta plastica che, purtroppo, depositandosi sui fondali crea danni enormi a tutto l’ecosistema. Siamo certi che questo sia solo l’inizio di un progetto condiviso».

Il Comune di Villa incontra l’architetto Alfonso Femia per commissione di studio sul Ponte

L’amministrazione comunale di Villa San Giovanni, guidata dal sindaco Giusy Caminiti, nei giorni scorsi ha incontrato l’architetto Alfonso Femia, per la commissione di studio sul Ponte sullo Stretto.

Nel corso del confronto, la Giunta ha ottenuto l’impegno, da parte di Femia, il suo sì all’impegno nella commissione di studio sul Ponte sullo Stretto che coadiuverà la commissione consiliare territorio nell’esame del progetto ma soprattutto di una nuova visione di Città.

«In data 16 dicembre 2022, infatti – ha ricordato la Giunta comunale – il consiglio comunale di Villa San Giovanni ha deliberato di “investire della questione ponte sullo Stretto la già esistente commissione territorio, inserendo la partecipazione di diritto dei capigruppo consiliari e avvalendosi della possibilità, secondo quanto previsto dall’art. 15 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, di prevedere la presenza […] di esperti esterni nella medesima commissione”».
«L’amministrazione comunale vuole e deve affrontare la “questione” ponte – viene ribadito – con metodo tecnico scientifico, in maniera tale che la decisione politica, suffragata da adeguata conoscenza, sia sempre guidata dall’interesse superiore della tutela della Città. In quest’ottica nei prossimi giorni il sindaco procederà con decreto alla nomina di comprovati professionisti che possano supportare il lavoro della commissione territorio chiamata ad esaminare progetti e atti prima che arrivino alla discussione del civico consesso».
«Il momento in cui Villa San Giovanni potrà esprimere un giudizio sul progetto e sul suo impatto sulla Città – si legge ancora – sulla necessità delle opere preliminari all’apertura dei cantieri, delle opere complementari allo stato di avanzamento dei lavori e anche sulle cosiddette opere compensative, sarà quello delle osservazioni in conferenza di Via (Valutazione di Impatto Ambientale): a quella fase vogliamo e dobbiamo arrivare pronti, con una politica forte di un supporto giuridico, economico, tecnico-scientifico, urbanistico ed ambientale ancor di più perché Villa è la Città dei trasporti e della mobilità anche intermodale e non vuole denegare alle sue vocazioni, quella trasportistica a Sud e quella turistica a Nord».
«Per queste ragioni – spiega l’Amministrazione comunale – abbiamo chiesto all’architetto Alfonso Femia di essere componente della commissione di studio sull’opera ponte, lui che è ideatore della Biennale dello Stretto e promotore di una vera rivoluzione culturale prima ancora che urbanistica dei nostri territori».
«È innegabile che la visione di un ponte tra due terre sia una grande occasione in valore assoluto, ma è altrettanto innegabile che sia necessario contestualizzarla con una proiezione che si spinga almeno al futuro prossimo», ha detto Femia.
«Il progetto del Ponte deve tendere a un buon equilibrio – ha sottolineato – esito di una riflessione culturale e di una valorizzazione territoriale a scala mediterranea, deve essere il risultato di una ricerca che tenga insieme il paesaggio con l’architettura, la geologia con l’infrastruttura, l’economia con la società, la scienza tecnologica con la coscienza, una riflessione che potrebbe portare anche alla narrazione di un Tempo già superato». (rrc)