S’intitola Paesi di Calabria culture dell’abitare di ieri e di oggi, ed è una mostra internazionale che vuole far conoscere la Calabria meno conosciuta dal mondo, la più affascinante, quella che pullula di tradizioni e storia, di borghi da scoprire e da vivere.
Organizzata dal Club per l’Unesco di Vibo Valentia – su idea di Maria Loscrì, presidente Club per l’Unesco di Vibo – in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale MedExperience, la mostra è a cura di Rosario Chimirri, docente Unical, e studioso attento e appassionato della nostra regione e delle sue comunità. Curatore dell’organizzazione all’estero dell’evento è stato Nicola Pirone, direttore della web tv dei Calabresi nel mondo, Kalabria TV.
La mostra è stata inaugurata nella prestigiosa sede del Columbus Centre di Toronto, per poi essere ospitata presso il Centro Sannicolese di Toronto, Associazione capofila del progetto (sottoscritto anche dai club di Mammola e Filogaso), approvato per promuovere i rapporti tra la Calabria e le comunità all’estero.
Il suo “viaggio”, poi, è proseguito alla volta del Museo dell’Immigrazione di Philadelfia, in Pennsylvania, dove la kermesse ha raggiunto momenti di altissimo spessore per l’impegno intenso, assiduo, qualificato, portato avanti dalla Fondazione Filitalia International, magistralmente guidata da Pasquale Nestico, per valorizzare e diffondere la cultura italiana nel mondo.
Entusiasmante, la terza e conclusiva tappa, che ha visto la mostra approdare alla Scuola Dante Alighieri di L’Avana, dove i numerosi intervenuti di origini calabresi, o in genere italiane, hanno offerto numerose testimonianze e reperti documentali che testimoniano un flusso migratorio notevole verso l’isola caraibica, da parte di nostri corregionali.
Maria Loscrì, presidente Club per l’Unesco di Vibo, ha espresso apprezzamento per i risultati raggiunti in America e, soprattutto, per le prospettive future delineatesi in occasione del viaggio.
Secondo il presidente Loscrì, infatti, «i cittadini globali agiscono senza limiti o distinzioni geografiche e lo fanno al di fuori delle tradizionali sfere del potere. Il loro obiettivo è difendere la dignità umana e promuovere la responsabilità sociale e la solidarietà internazionale, in cui la tolleranza, l’inclusione e il riconoscimento della diversità occupano un posto privilegiato nelle parole e nelle azioni, riflettendo la molteplicità degli attori coinvolti nelle azioni della cittadinanza globale». (zc)