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Vertenza Alival in Commissione Lavoro RC, Malara: Lo stabilimento non deve chiudere

La Commissione Lavoro del Comune di Reggio Calabria, guidata dal presidente Nino Malara, ha convocato una seduta straordinaria per discutere della vertenza Alival e immaginare insieme ai rappresentanti sindacali delle iniziative per alzare l’attenzione su una vicenda che sta assumendo risvolti drammatici per decine di famiglie reggine.

Nel corso dell’incontro sono state audite le forze sindacali Cgil, Cisl e Uil con le quali si è concordato di seguire costantemente la vertenza anche successivamente all’incontro di martedì a Roma in Conferenza Stato-Regioni dove è prevista anche la presenza del Sindaco facente funzioni Paolo Brunetti.

La Commissione ha approvato all’unanimità una mozione di sostegno alla battaglia intrapresa dai lavoratori reggini, trovando la convergenza di tutti i gruppi presenti in Consiglio comunale e recependo anche gli spunti proposti al tavolo dal Consigliere Saverio Pazzano che ha collaborato alla stesura del testo. Nello specifico, il testo approvato dalla Commissione guidata da Malara, impegna il Sindaco e la Giunta a «rappresentare e formalizzare in ogni sede deputata la necessità che lo stabilimento Alival non chiuda e che non sia perduto alcun posto di lavoro, a difendere le lavoratrici ed i lavoratori del gruppo Lactalis chiedendo all’azienda interventi urgenti e concreti che garantiscano un felice esito della complessa vertenza» ed infine «a partecipare e/o attivare, in rappresentanza della Città, a tutte le iniziative istituzionali possibili, tavolo tecnici e di confronto, per il superamento positivo della vertenza».

Il testo della mozione sarà anche oggetto della prossima seduta utile del Consiglio comunale reggino, ma la Commissione presieduta da Malara intende anche riunirsi, in una seduta speciale, all’interno dello stabilimento di San Gregorio. L’idea proposta dal Presidente Malara è quella di andare oltre la semplice iniziativa di solidarietà.

«Vero è che le istituzioni territoriali su una vertenza di natura privatistica non hanno una competenza diretta – ha spiegato – ma è nostro compito, oltre che nostra ferma intenzione, andare oltre la semplice solidarietà istituzionale. La chiusura dello stabilimento sarebbe una sciagura per il nostro territorio, non solo per le ricadute in termini occupazionali, che riguardano 79 famiglie reggine, ma anche per i risvolti sociali della vicenda».

«Noi continueremo ad agire – ha concluso – d’accordo con le forze sindacali, affinché i riflettori continuino a rimanere accesi sulla vertenza. Ed allo stesso tempo interesseremo i massimi rappresentanti istituzionali per fare in modo che la vicenda possa concludersi positivamente. La nostra città non può permettersi di perdere una realtà produttiva cosi importante». (rrc)