Venerdì 8 aprile, al Palazzo della Provincia di Cosenza, è in programma il congresso regionale Sic e Sipad Intelligenza artificiale, telemedicina e tecnologie digitali nella cura dei pazienti con tumori dell’apparato digerente. I lavori scientifici proseguiranno sabato 9 nell’Aula Magna dell’Università della Calabria.
Molti i relatori invitati, e tutti di altissimo profilo, sia della Regione Calabria sia provenienti da prestigiose sedi universitarie italiane che daranno una valenza nazionale al congresso. A darne notizia i due presidenti ed organizzatori del Congresso, i Prof. Gianluigi Greco, Direttore del Dipartimento di Matematica ed Informatica dell’Unical ed il Prof. Bruno Nardo, docente dell’Unical e Direttore della UOC di Chirurgia Generale dell’Ospedale Annunziata di Cosenza.
Tra i relatori la dott.ssa Iole Fantozzi, l’arcivescovo mons. Francesco Savino, il prof. Antonio Crucitti, il prof. Giancarlo Fortino (Unical) e il prof. Massimiliano Ferrara (UniMediterranea), oltre a numerosi esperti e specialisti. La sessione sull’Intelligenza artificiale è presieduta dai Rettori dei tre atenei calabresi Nicola Leone (Unical), Giovambattista De Sarro (Magna Graecia) e Marcello Zimbone (UniMediterranea).
Nel settore della sanità stanno avendo sempre maggiori applicazioni tutti quei sistemi, della cosiddetta intelligenza artificiale, che simulano il funzionamento del cervello umano e che sono ormai considerati, tra le tecnologie emergenti, i più avanzati per fare fronte anche alla cura dei tumori.
L’intelligenza artificiale e le tecnologie digitali in Medicina e Chirurgia vengono ritenute da molti anni una possibile minaccia per la paura che possano sostituire il medico nel suo ruolo e minare il rapporto medico-paziente. Al contrario l’opinione prevalente è che esse rappresentino una insostituibile risorsa, di supporto alla attività dei medici del futuro, i cosiddetti “medici nuovi” che devono avere competenze specifiche nel settore della biomedicina e bioingegneria. Nel congresso medici, ingegneri, ed altri esperti si confronteranno per dare risposte alle molteplici domande che verranno sollevate in questo nuovo scenario.
Simulare la fattibilità chirurgica dei casi clinici più complessi, prima di portare i pazienti in sala operatoria, è una realtà possibile all’Università della Calabria, grazie al tavolo anatomico tridimensionale, sistema tecnologicamente avanzato in touch screen. È il messaggio che è stato dato, ai partecipanti al corso di simulazione preoperatoria, di pazienti con tumori dell’apparato digerente, mediante ricostruzione tridimensionale al tavolo anatomico. Si è trattato del primo corso, rivolto ai 50 studenti della nuova facoltà di Medicina-Chirurgia e Tecnologie Digitali dell’Università della Calabria, diretto dal Prof. Sebastiano Andò, professore emerito dell’Unical e, dal Professore Bruno Nardo, docente all’Unical e direttore della UOC di Chirurgia Generale “Falcone” dell’Annunziata di Cosenza.
A fare da tutor i giovani ricercatori Rocco Malivindi e Francesca Giordano del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione, diretto dalla Professoressa Maria Luisa Panno, e lo specializzando Daniele Paglione in forza alla equipe chirurgica dell’Ospedale Annunziata.
Il corso di laurea magistrale in Medicina-Chirurgia e Tecnologie Digitali dell’Università della Calabria, coordinato dal Prof. Marcello Maggiolini, è ormai una bellissima realtà ed ha visto la partecipazione entusiastica degli studenti iscritti al corso di laurea, oltre che di specializzandi e dottorandi di ricerca, che si sono cimentati, per una intera mattinata, al tavolo anatomico 3D, nella simulazione di interventi chirurgici effettuati dalla equipe del Prof. Nardo.
È stata una esperienza nuova ed estremamente formativa, dice la studentessa Giulia, che ha partecipato insieme con gli altri studenti della facoltà di Medicina-Chirurgia e Tecnologie Digitali al primo dei 4 gruppi di lavoro che si sono alternati nel laboratorio di Medicina Traslazionale del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione, dove è collocato il tavolo anatomico. Tra gli studenti di nazionalità straniera anche l’iraniano Pirooz che ha apprezzato le potenzialità della nuova tecnologia digitale. Si tratta di un vero e proprio tavolo anatomico a grandezza naturale, che consente di inserire le immagini della TC e della RMN dei pazienti con tumore e di studiare, nei minimi particolari ed in tre dimensioni, il corpo del paziente che non ha più segreti.
In fase preoperatoria si possono acquisire informazioni importantissime per un chirurgo quali la sede, le dimensioni, le caratteristiche, i rapporti vascolari che contrae il tumore con gli organi vicini e, tutto nel contesto di un tavolo anatomico virtuale, che consente di vedere, con dovizia di particolari, ciò che si troverà nell’addome del paziente durante l’operazione. Particolare interesse hanno suscitato i casi clinici di due pazienti operati per tumori del fegato, uno con tecnica mininvasiva, in una ragazza di 18 anni della provincia di Vibo Valentia, affetta da un tumore benigno ma sintomatico, localizzato in una posizione posteriore e pertanto impossibile da raggiungere se non affrontato con le braccia robotiche, e l’altro di un paziente di 75 anni di Reggio Calabria, con un voluminoso tumore maligno del fegato, operato dopo simulazione al tavolo anatomico tridimensionale, e che di recente ha manifestato la sua gratitudine con una bellissima lettera pubblicata anche da Calabria.Live, in cui ha voluto testimoniare il suo caso di buona sanità, scegliendo di farsi operare nel reparto di Chirurgia Generale dal Prof. Nardo, annullando il viaggio per raggiungere l’Ospedale Mauriziano di Torino dove era stato indirizzato.
Il tavolo anatomico 3D è stato acquistato dal rettore dell’Università della Calabria Prof. Nicola Leone a cui si deve, in sinergia con il Rettore Giovanbattista De Sarro di Catanzaro, la nascita della Facoltà di Medicina-Chirurgia e Tecnologie Digitali. (rcs)