Domani mattina, alle 9, sulla terrazza del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria prende il via la quinta edizione de Simposio Internazionale “New Metropolitan Perspectives” promosso dai laboratori LaborEst e Unesco MedLab dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, e inserito nella programmazione del mese di maggio del museo.
«Sarà un’occasione per riflettere anche sul ruolo del patrimonio culturale nella Transizione Verde e Digitale, ed in particolare dei grandi attrattori come il Museo negli interventi di rigenerazione urbana a base culturale – ha dichiarato il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino –. Questi eventi ci permettono un confronto diretto con studiosi internazionali e ci consentono di partecipare attivamente al dibattito sulle nuove frontiere della ricerca scientifica nel campo dell’innovazione e conoscenza legata ai territori».
Alla cerimonia prenderanno parte autorevoli oratori internazionali Ron Boschma (Utrecht University), Francesca Moraci (Mediterranea University of Reggio Calabria), Jozsef Benedek (Babeș-Bolyai University and Miskolc University), Federico Butera (prof. Emeritus, Polytechnic of Milan) e Andrè Torre (President of the European Regional Science Association), punti di riferimento nel dibattito scientifico internazionale sulle tematiche del simposio che in questa edizione approfondirà, in particolare, il tema delle dinamiche post Covid-19 e la Transizione Verde e Digitale, nelle nuove prospettive metropolitane e di ritorno ai borghi, sottolineando il ruolo della conoscenza e dell’innovazione per l’attrattività dei territori.
«Le tecnologie digitali ha aggiunto Malacrino – stanno cambiando rapidamente la nostra vita, offrendo nuove opportunità alla società e, non da ultimo, al settore della valorizzazione e tutela del patrimonio culturale. La pandemia da Covid-19 ha evidenziato i punti di forza e di debolezza del settore del patrimonio culturale, e la necessità di accelerarne la trasformazione digitale per trovare strumenti più efficaci per raggiungere un pubblico più ampio».
«La sfida – ha concluso il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino – è porre al centro il patrimonio culturale come motore per una crescita sostenibile ed equilibrata. Seppur gravemente colpito dalla pandemia, il comparto culturale può aiutare ad affrontare le pressioni e i crescenti divari economici, sociali ed ambientali, contribuendo alla rigenerazione dei nostri territori. Questo evento scientifico internazionale – ne sono certo – potrà aiutare a identificare potenziali studi comuni ed azioni coordinate per affrontare questa sfida».
Il Simposio NMP2022 proseguirà fino al 27 Maggio presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria con 40 sessioni scientifiche, 5 eventi speciali e circa 200 studiosi provenienti da tutto il mondo. (rrc)