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Un incubatore d'imprese nel Centro storico di Cosenza

Un incubatore d’imprese nel Centro storico di Cosenza

di FRANCO BARTUCCIL’UniCal ed il Centro Storico di Cosenza si fondono per creare, prima nel palazzo Spadafora e successivamente  nel Convitto nazionale “Telesio”, un incubatore d’impresa che si dovrà occupare di cultura e turismo.

In sostanza, attraverso un bando, presentato nell’aula “Umberto Caldora”,  che scadrà il prossimo 31 ottobre, si dovranno individuare delle idee innovative per comporre 10 aziende che occupandosi di cultura e turismo animeranno il centro storico cosentino.

Il progetto denominato Cosenza Open Incubator costituisce un incubatore unico nel Mezzogiorno d’Italia dando al rettore Leone la consapevolezza di dire: “Finalmente arriviamo nel cuore della città per mettere a disposizione del territorio i saperi dell’ateneo”.

Non è altro che un nuovo importante contributo dell’Unical al territorio. Nel centro storico di Cosenza nasce, quindi, l’incubatore di imprese per cultura e turismo, un progetto unico nel suo genere in Italia, sviluppato nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo, sostenuto da fondi Cipe per 90 milioni di euro, per la riqualificazione della città antica. Le attività saranno ospitate presso lo storico Palazzo Spadafora, messo a disposizione dal Comune di Cosenza. L’incubatore poi prenderà sede all’interno del Convitto nazionale “Telesio”, una volta ultimati i lavori di ristrutturazione a cura della Provincia di Cosenza. 

Se Cosenza ed in particolare il centro storico avranno l’incubatore d’imprese della cultura e del turismo – ha detto nella circostanza il Rettore Leone – non di meno sarà altrettanto importante il territorio di Rende, dove presso la vecchia sede del Cud in Contrada Commenda, verrà aperto il “Palazzo dell’Innovazione”.

Le finalità del progetto “Cosenza Open Incubator” sono state illustrate  nel corso della  conferenza stampa che si è svolta nell’aula “Umberto Caldora”, presieduta  dal rettore, Nicola Leone, con i contributi di: Maurizio Muzzupappa, delegato del Rettore al Trasferimento tecnologico; Antonio Costabile, delegato del Rettore alla Missione sociale dell’Unical; nonché dalla deputata Anna Laura Orrico, attuatrice  del Cis  Calabria; da  Franz Caruso, sindaco di Cosenza e Alfredo Fortunato, presidente della Sezione terziario innovativo di Unindustria Calabria.

Il progetto

L’ateneo selezionerà 10 aziende e startup con idee progettuali finalizzate alla creazione e allo sviluppo di imprese nel territorio, con particolare attenzione per il contesto turistico-culturale. L’Unical ha già emanato un bando, con scadenza 31 ottobre 2022, i cui dettagli, per tutti gli interessati, saranno approfonditi nel corso di un seminario aperto al pubblico che si terrà lunedì 10 ottobre dalle 15,00 nell’aula magna dell’Unical. 

L’iniziativa è finalizzata alla diffusione della cultura di impresa e della cooperazione in grado di generare sviluppo locale, con l’obiettivo di favorire e sostenere la nascita di servizi nel campo turistico-culturale. Le proposte dovranno ricadere in uno dei quattro ambiti di applicazione: turistico, industria culturale e creativa, artigianato e made in Italy ed è rivolto a team di due o più persone o ad imprese già costituite da non più di 5 anni, disponibili ad aprire una sede operativa nel centro storico di Cosenza. L’incubatore sarà caratterizzato da approcci improntati alla sostenibilità ambientale e sociale e volti a rafforzare l’attrattività dell’area e sarà gestito dall’Area ricerca innovazione e impatto sociale (Ariis) dell’ateneo.

Durante il periodo di incubazione di 36 mesi, il centro sarà in grado di erogare gratuitamente alle 10 aziende selezionate, servizi generali in ambito amministrativo, legale, risorse umane, comunicazione, attività di coaching e contatti con investitori esterni. In più sarà garantito un voucher di ingresso di 20.000 euro.

Gli interventi

Alla conferenza stampa è intervenuta la deputata Anna Laura Orrico, attuatrice Cis Calabria, che ha sottolineato come sia essenziale promuovere sviluppo economico locale e apportare innovazione creativa e sociale per la rigenerazione del centro storico di Cosenza. Ha ricordato, altresì, la sua funzione e ruolo avuto durante il suo mandato di sottosegretario con Ministro ai Beni Culturali l’on. Franceschini, sensibile e attento nel valorizzare il centro storico cosentino. «L’incubatore che nascerà sarà unico nel Mezzogiorno d’Italia e sarà punto di riferimento delle altre Regioni per cui diventa significativo ed importante accrescerne il valore ed il ruolo con il sostegno di tutti».

Se al prof. Maurizio Muzzupappa, delegato del Rettore al Trasferimento tecnologico, è toccata la funzione di presentare ed entrare nel merito del bando di cui sopra; bene ha fatto il prof. Antonio Costabile, delegato del Rettore alla Missione sociale dell’Unical, nel dire e rafforzare il concetto del ruolo e del rapporto avuto dai padri fondatori dell’UniCal ed in particolare dal Rettore Beniamino Andreatta, ricordato con l’inaugurazione del 51° anno accademico, nel disegnare la missione che ci è stata data di curare due valori importanti come il trasferimento tecnologico e la missione sociale nel territorio. 

«Due valori che continuano a vivere – ha dichiarato il prof.Costabile – e che vediamo bene in questo progetto per dare al centro storico di Cosenza la sua dignità esistenziale».

Del centro storico di Cosenza nel rapporto con la nascente Università della Calabria se n’è parlato fin dagli albori della nascita della stessa Università per forte interesse del Sindaco, Fausto Lio, e del Presidente dell’Amministrazione Provinciale, Francesco De Munno, entrambi componenti del Comitato Tecnico Amministrativo e successivamente del Consiglio di Amministrazione, tanto da portare quest’ultimo organismo ad occuparsi del “problema UniCal centro storico” approvando, con Beniamino Andreatta presidente rettore, una delibera che prevedeva la nomina di una  commissione ad “hoc” con il compito di studiare e proporre le cose da fare per attuare e rafforzare il legame tra le due entità istituzionali e strutturali urbanistiche.

Negli anni si è continuato a parlare di questo rapporto ed esigenza tanto che sono state attuate delle iniziative come l’insediamento nel palazzo Sersale della Fondazione “Calabria Scienze oggi”, una foresteria per docenti e studenti nel “Palazzo Bombino”, come anche nel vecchio albergo “Bologna”, tutti ristrutturati che hanno finito per cessare la loro funzione di collegamento con l’Università, soprattutto per ragioni di distanze, che un progetto come la “metropolitana”, anch’esso mandato irresponsabilmente al “macero”, avrebbe potuto dare il giusto impulso e sopravvivenza.

Oggi si riparte con il progetto “Cosenza Open Incubator” e l’auspicio è quello di augurare il meglio e dire con forza “forse ci siamo”.

Nel concludere la conferenza stampa il rettore Nicola Leone ha ringraziato tutti per l’impegno profuso in questo importante progetto, compresa la presidente della Provincia, Rosaria Succurro, assente per sopraggiunti impegni istituzionali, non nascondendo, però, che quella che si andrà ad affrontare sarà una sfida difficile. 

«Stiamo provando a creare imprese innovative – ha detto Leone – in un centro storico che ha una realtà sociale deteriorata e che, dal punto di vista strutturale, per molti mesi sarà un cantiere a cielo aperto, e in più lo faremo su temi notoriamente ardui, quali la cultura e il turismo. Ma le sfide si affrontano e lo si fa mettendo in campo tutte le competenze presenti nell’università e stringendo sinergie con le altre istituzioni, perché Cosenza e la Calabria meritano di crescere e svilupparsi e l’Unical vuole fare la sua parte. Lo facciamo anche con questa iniziativa, così come lo faremo a Rende, con il Palazzo dell’innovazione che presto prenderà forma nell’ex Cud, lo abbiamo fatto negli scorsi anni intensificando i rapporti con le scuole e lo facciamo ogni volta che ci arrivano istanze interessanti e sostenibili dal territorio». 

Un’apertura testimoniata anche dal sindaco Franz Caruso, che ha sottolineato come  la  presenza dell’Unical nel Centro Storico  non sia più un’utopia, ma un progetto concreto che si realizza sotto gli occhi di tutti.  Intanto la società tutta è invitata  a partecipare al seminario aperto  che si terrà lunedì 10 ottobre dalle 15,00 nell’aula magna dell’Unical, per come meglio animare e vivacizzare il progetto con il contributo di tutti.(fb)