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Elettromagnetismo, la consigliera regionale Straface (FI): Presentata proposta di legge a tutela dei cittadini

La consigliera Straface: Su debiti sanitari nessun dubbio o rischio

La consigliera regionale Pasqualina Straface ha chiarito che «sui debiti sanitari non c’è nessun dubbio o rischio» e che da Bevacqua «solo demagogia».

«Continua la campagna di disinformazione a mezzo stampa del PD – ha evidenziato – sulla situazione debitoria del sistema sanitario regionale, sulla quale finalmente dopo decenni è stata fatta chiarezza grazie all’azione incisiva del Presidente Occhiuto. Dopo l’immobilismo e i danni del centrosinistra finalmente ASP e AO calabresi hanno depositato i bilanci, finalmente si è quantificato il debito verso i fornitori, finalmente si è messo un po’ di ordine in un sistema lasciato allo sbando dalle amministrazioni guidate da quel centrosinistra cui appartiene lo stesso Bevacqua che oggi invece di riconoscere il cambio di passo continua a fare disinformazione».

«I bilanci delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi finalmente sono stati depositati e sono al vaglio degli uffici regionali per l’approvazione – ha ricordato –. Visto che ci sono, e riportano cifre nero su bianco in maniera chiara, sarebbe preferibile prendersi la briga di leggerli prima di avventurarsi in disquisizioni pubbliche senza capo né coda in cui spesso abbiamo addirittura visto qualcuno confondere fondi rischi e debito. La circolarizzazione del debito sanitario è stata conclusa con successo e invece del mega buco da miliardi di euro che le opposizioni prospettavano, grazie alla verifica portata avanti in maniera congiunta da uffici amministrativi e Guardia di Finanza sulle dichiarazioni dei fornitori, si è riscontrato un debito al 31 dicembre 2022 di circa 860 milioni di euro. In ogni Azienda Sanitaria si sono dunque insediati dei team di controllo che insieme agli uffici legali hanno il compito di verificare che ci sia corrispondenza fra le richieste dei fornitori e le risultanze aziendali, in base al principio della prudenza».

«Il processo è ora entrato nella fase 2 – ha proseguito – e grazie alle analisi tecnico giuridiche e di bilancio delle richieste e dei contenziosi sarà possibile per le aziende saldare quanto effettivamente dovuto senza incorrere, come a volte accaduto in passato, in pagamenti doppi o non dovuti che possono arrecare danni erariali alle Amministrazioni. La Regione dal canto suo negli ultimi 3 mesi ha girato alle aziende sanitarie ben 213 milioni di euro di residui già spettanti con i quali si sta facendo fronte al saldo delle richieste verificate dei fornitori per dare ossigeno al sistema e inoltre si sta verificando per ogni bilancio depositato la corrispondenza fra le somme accantonate nei fondi rischi e le reali necessità risarcitorie, al fine di trovare la possibilità di sbloccare altre risorse».

«La notizia rilevante è che alla fine del mese di luglio, dopo 12 anni di attesa – ha detto ancora –, finalmente è stato emanato un DCA che sancisce le procedure regionali di ciclo passivo che ogni azienda sanitaria dovrà recepire e che mette in ordine finalmente il sistema di gestione. L’ennesima azione messa in campo dal Presidente Occhiuto che in soli due anni ha rivoluzionato completamente il sistema sanitario i cui meriti dovrebbero essere riconosciuti anche da chi, per meri interessi politici, continua a speculare cercando di sottolineare l’esistenza di problematiche, create e foraggiate dalle amministrazioni del proprio colore politico, che invece oggi vengono affrontate e risolte per garantire il diritto alla salute dei cittadini calabresi». (rrc)