Ha preso il via giovedì 7 settembre la seconda edizione della Summer School legata al progetto “Ceilings” dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Fino al prossimo 11 settembre, cinquanta studenti provenienti da diverse città italiane, accompagnati dai docenti dell’Aba, avranno modo di approfondire la conoscenza della storia, delle tradizioni, del contesto sociale e architettonico del paese famoso per la Cattolica e per aver dato i natali a Tommaso Campanella.
La prima giornata è iniziata con un incontro tra gli studenti e le istituzioni accademiche e locali. Ad accogliere i partecipanti, il direttore dell’Accademia, Virgilio Piccari, il sindaco di Stilo, Giorgio Tropeano, la direttrice della Cattolica, Camilla Brivio, e i docenti Aba Simona Caramia, coordinatrice del progetto “Ceilings”, Simona Gavioli e Francesco Cuteri.
«Il nostro obiettivo – ha detto Piccari parlando agli studenti – è quello di contribuire alla comunicazione e alla valorizzazione di un territorio perché il patrimonio storico, artistico, paesaggistico, antropologico dei luoghi possano diventare strumenti utili alla creazione di valore umano ed economico. Abbiamo attorno a noi un mondo variopinto, in cui per anni sono stato offuscati le origini della nostra cultura e della storia. Dopo aver iniziato questo percorso lo scorso anno a Badolato, quest’anno abbiamo scelto un territorio che ha il sapore dell’incanto. Ci approcciamo a questa nuova edizione con la passione dei nostri docenti, mettendo insieme materie diverse tra loro ma che messe insieme sono capaci di grandi cose: le Scuole di Computer Games, Graphic Design, Grafica e Illustrazione, Scenografia, Didattica dell’Arte, Pittura dialogano e si integrano nell’analisi, nel confronto, nel dibattito per offrire emozioni e intrecci di saperi utili a restituire valore per i luoghi che ci ospitano».
“Mondi immaginati, Mondi costruiti” è il titolo scelto per la seconda edizione della Summer School, una scelta che sottende alla politica didattica dell’Accademia nel suo rapporto con il contesto che la circonda: «Abbiamo pensato che non soltanto la dimensione del futuro, con cui si devono confrontare paesi e piccole città guardando allo spopolamento, ma anche il paesaggio fossero temi centrali per discutere di strumenti per lo sviluppo e la narrazione del territorio – ha spiegato Simona Caramia – Abbiamo quindi scelto di confrontarci sulla costruzione di mondi possibili, una costruzione non solo fisica ma anche immaginaria. Ovviamente non pensiamo che l’attività della Summer School possa determinare da un giorno all’altro il ripopolamento di un luogo, sarebbe un’utopia, ma sta certamente a noi proporre un modello di relazione con il territorio che implica una scelta su come abitare, vivere, raccontare, fruire il territorio stesso. E sta a noi porci la domanda: cosa possiamo fare nel presente per influenzare il futuro? Con il modo di immaginare, progettare, costruire una Stilo del futuro, auspichiamo la creazione di un interesse nei confronti del territorio. Vogliamo offrire il nostro contributo».
Entusiasta il sindaco di Stilo, Tropeano: «Per noi – ha detto – questa è un’occasione molto importante. Sono felice dell’incontro con il direttore Piccari e del rapporto che ne è nato. Stilo, come tutti i paesi interni, vive le difficoltà connesse alla sua localizzazione, ma questa summer school ci offrire la possibilità di avviare azioni di sviluppo per il paese e per tutto il comprensorio. Uno studio del genere che si traduce in azioni di sviluppo ha grande valore nelle prospettive per l’economia locale».
Dopo i saluti istituzionali, il primo appuntamento operativo è stato il talk coordinato da Francesco Cuteri sul libro “Le Indemoniate” a cui ha partecipato l’autrice, Maria Primerano. (rcz)