CATANZARO – La perfomance di Sivelli all’Accademia delle Belle arti

L’arte “viva” torna all’Abac. L’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, infatti, ospiterà, venerdì 12 gennaio prossimo (ore 11), nell’Aula Magna della sede di viale Tommaso Campanella, una performance artistica dal vivo di Luca Sivelli.

Visual artist con all’attivo decine di mostre ed esposizioni, Sivelli è docente di materie come Videografica, Linguaggi multimediali e Applicazioni per le Arti visive all’Accademia catanzarese. La performance, dal titolo “Assolo”, sarà preceduta, l’11 gennaio, da un talk per gli studenti dell’Accademia del Corso di Storia dell’Arte Contemporanea alla presenza dell’artista, di Simona Caramia, docente Aba e curatrice della performance, e di Marco Iozzolino, art director e gallerista.

Proprio Iozzolino introduce così la performance di Luca Sivelli: «Questa performance si svela attraverso l’esperienza di un processo in cui il tempo scorre lentamente, e l’attesa ne diventa l’elemento centrale. Un acquario di 450 litri si riempie progressivamente, generando una sensazione viscerale di attesa. Ogni nuova dose d’acqua contribuisce ad una progressiva sensazione – indotta dalla percezione visiva – di riduzione dell’ossigeno, intensificando la consapevolezza di uno spazio che si restringe. Si attende ansiosamente che qualcosa accada alla fine di questo lento processo. Limitazione e attesa diventano protagonisti. La performance diventa così un’opera in evoluzione, una rappresentazione tangibile della tensione tra libertà e cattività. L’acquario, sebbene crei un ambiente in cui la vita è possibile, diventa un elemento di separazione tra vita libera e vita in ambiente controllato. Le pareti trasparenti fungono da barriera, simile alla musealizzazione delle opere d’arte. Come un pesce che sbatte contro le pareti dell’acquario, l’arte esposta nei musei sembra urtare contro il confine tra la vita libera e quella in cattività».

Così, l’acquario, il suo spazio definito e limitato, diventa una riflessione sul mondo dell’arte e sull’uomo: «Le emozioni degli osservatori diventano il legame tra questi due mondi apparentemente separati. La domanda che sorge è: può esistere la vita se i suoi confini sono delimitati arbitrariamente? Ogni dose d’acqua che riempie lo spazio è un atto di creazione e al contempo, una manifestazione di confinamento. Mentre il pubblico osserva, l’emozione della sospensione diventa il legame tra il mondo “libero” e quello “in cattività”, tra la vita effimera e l’arte musealizzata».

L’acquario, la sua contestualizzazione in uno spazio museale e l’interazione con l’esterno da parte dei pesci che lo abitano sono stati al centro dell’esposizione “Nice Party Nice People” che lo stesso Sivelli (feat. Vladimir Costabile) ha realizzato per la quinta edizione del Progetto “Ceilings” dell’Aba di Catanzaro, tenutasi al Bocs Museum di Cosenza nel 2023. La partecipazione alla live performance di Sivelli è aperta al pubblico e gratuita. (rcz)

CATANZARO – Laurea per Nello Costabile e Wakan all’Accademia delle Belle arti

Il 18 dicembre, l’Accademia delle Belle arti conferirà la laurea honoris causa in Cinema, Fotografia e Audiovisivo, al regista calabrese Nello Costabile. La cerimonia si terrà alle ore 10:00 nell’Aula Magna della sede di via Tripoli 46/48. A seguire, Costabile terrà, in dialogo con Giovanni Carpanzano, docente Aba e coordinatore della Scuola di Regia, e Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia, una lectio magistralis.

Il 19 dicembre, poi, si terrà l’inaugurazione della mostra “Wakan”, di Giuseppe Spatola, docente Aba. La mostra sarà ospitata al Marca – Museo delle Arti di Catanzaro, a partire dalle ore 18:00 del 19 dicembre e fino al prossimo 3 febbraio.

Nella mattinata del 19 dicembre, infine, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’esposizione (ore 11:00, Museo Marca). (rcz)

Accademia di Catanzaro e il Museo Archeologico di Sibari assieme per la “magia di arte e archeologia”

Non si ferma l’attività di “contaminazione” artistica del territorio calabrese dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro: il corposo fascicolo delle collaborazioni importanti già realizzate in Calabria, così, si arricchisce della pagina dedicata al Parco archeologico nazionale di Sibari grazie al progetto “ABAcadabra – La magia di arte e archeologia”.

L’iniziativa si inserisce tra le attività pensate per la valorizzazione del Parco, fortemente volute dal Direttore Filippo Demma e coordinate dal funzionario Conservatore restauratore Camilla Brivio, una delle straordinarie realtà archeologiche calabresi. ABAcadrabra è curata dal Dipartimento di Arti Visive dell’Accademia catanzarese.

L’iniziativa giunge al termine del mandato del direttore dell’Accademia, Virgilio Piccari, che proprio pochi giorni fa è stato riconfermato nel ruolo dai docenti dell’Aba: «Sono onorato – ha detto – di concludere il mio primo mandato con la sinergia con il direttore Demma e la dottoressa Brivio. A loro mi lega un rapporto di grande stima umana e professionale, nonché di riconoscenza per le opportunità date ai nostri studenti. Opportunità che, con entusiasmo, vogliamo continuare a costruire e offrire anche nei prossimi anni del mio mandato: sono in cantiere tanti e nuovi progetti perché l’Accademia è viva, anzi, come dico sempre, “L’Accademia è vita!”».

ABAcadabra coinvolge i docenti Simona Caramia, Cristina Gavello, Giuseppe Negro, Giuseppe Guerrisi, Andrea Grosso Ciponte e Claudia Giannuli, che hanno accompagnato un gruppo di studenti delle Scuole di Pittura, Scultura, Decorazione e Illustrazione a cui è stato affidato il compito di reinterpretare, donando nuova vita e forma, decine di cassette archeologiche in legno, i contenitori utilizzati per lo stoccaggio e l’archiviazione di reperti, ormai dismesse, che saranno trasformate in un intervento artistico site specific che troverà spazio nel Parco del Cavallo e negli spazi interni al Museo.

Gli studenti coinvolti sono Andrea Corsello, Giada Pugliese, Marica Corrado, Marika Fodaro, Martina Napolitano, Rosy Piscionieri, Eva Fruci, Luca Granato, Ilaria Notaro, Francesca Delle Donne, Fiammetta Ornella Silipo, Leopoldo Maggiorini, Dennis Gonzales, Gaia Sarcone, Giovambattista Barberio, Lorenzo Colelli, Bruno Carvelli e Alessia Grandinetti.

Assieme a loro, anche studenti provenienti da alcune scuole superiori secondarie della regione, come i licei artistici di Cittanova e di Rossano.

Le cassette archeologiche sono state anche utilizzate per la realizzazione di 16 sedute di design che verranno collocate all’interno del Museo. A progettarle gli allievi di Graphic Design Micaela Mele, Lorenzo Caporale, Michelangelo De Vita, Pietro Paonessa, Paola Purcaro, Erica Marrazzo, Rosa Pulerà e Alessia Agresta, coordinati dai docenti Tommaso Palaia e Tania Bellini.

Infine, i docenti Bellini, Guerrisi e Palaia stanno lavorando alla realizzazione di una linea di interior design che tra qualche settimana sarà allestita e presentata al Parco. La presentazione ufficiale dei lavori si terrà il prossimo 9 ottobre. (rcs)

STILO (RC) – Continua con successo la summer school dell’Accademia delle Belle arti di Catanzaro

Prosegue il lavoro dei partecipanti alla Stilo Summer School del progetto “Ceilings” dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Nel paese di Tommaso Campanella e della Cattolica, decine di studenti, molti dei quali provenienti da diverse città italiane, hanno dato vita ad una serie di incontri, giornate di studio e analisi sul territorio, sulle sue peculiarità e sulle sue criticità. E lo hanno fatto vivendo, 24 ore su 24, il paese, il suo centro storico, i suoi bar e i suoi locali, entrando in stretta connessione con i residenti.

Stilo, come molti dei paesi delle aree interne della Calabria, vive la complessità del momento storico a causa dello spopolamento e le difficoltà nell’accoglienza turistica nonostante almeno due attrattori culturali straordinari: questi temi sono stati affrontati dagli studenti nel corso dei sopralluoghi e dei laboratori didattici da cui, nel corso dell’Anno Accademico che sta per iniziare, saranno sviluppati dei progetti per la valorizzazione del territorio.

Gli studenti hanno anche avuto l’occasione di sperimentare la “scalata” al Monte Consolino, la montagna che protegge Stilo e sulla quale fu edificato, e a tutt’oggi resiste con i suoi ruderi, il castello normanno. Un’ascesa partita dal centro storico del paese, lunga circa 4km, con 300 metri di dislivello, nel corso della quale gli studenti e i docenti sono stati accompagnati dalle guide della Trekking Stilaro Experience.

Tra gli ospiti della Summer School, anche Camilla Brivio, direttrice della Cattolica di Stilo, che ha illustrato agli studenti quali percorsi di valorizzazione e tutela ha avviato dal suo insediamento: «I progetti che stiamo portando avanti riguardano diversi aspetti e diversi settori. Parliamo di progetti che guardano alle comunità, progetti con cui vogliamo riattivare le connessioni con attori e comunità locali, ecco perché i nostri progetti sono nati e continueranno a farlo sulla base della collaborazione con istituzioni, associazioni e chiunque abbia la voglia di mettersi in gioco per valorizzare al meglio il sito della Cattolica. Abbiamo così avviato progetti per la sostenibilità, per la sensibilizzazione al tema ambientale e alla biodiversità. Abbiamo poi avuto la possibilità di ospitare una comunità di cantanti professionisti e amatoriali che, per un’intera giornata, hanno tenuto compagnia ai visitatori della Cattolica e al sito stesso». (rrc)

CATANZARO – Al via la Summer school dell’Accademia di Belle arti

Ha preso il via giovedì 7 settembre la seconda edizione della Summer School legata al progetto “Ceilings” dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Fino al prossimo 11 settembre, cinquanta studenti provenienti da diverse città italiane, accompagnati dai docenti dell’Aba, avranno modo di approfondire la conoscenza della storia, delle tradizioni, del contesto sociale e architettonico del paese famoso per la Cattolica e per aver dato i natali a Tommaso Campanella.

La prima giornata è iniziata con un incontro tra gli studenti e le istituzioni accademiche e locali. Ad accogliere i partecipanti, il direttore dell’Accademia, Virgilio Piccari, il sindaco di Stilo, Giorgio Tropeano, la direttrice della Cattolica, Camilla Brivio, e i docenti Aba Simona Caramia, coordinatrice del progetto “Ceilings”, Simona Gavioli e Francesco Cuteri.

«Il nostro obiettivo – ha detto Piccari parlando agli studenti – è quello di contribuire alla comunicazione e alla valorizzazione di un territorio perché il patrimonio storico, artistico, paesaggistico, antropologico dei luoghi possano diventare strumenti utili alla creazione di valore umano ed economico. Abbiamo attorno a noi un mondo variopinto, in cui per anni sono stato offuscati le origini della nostra cultura e della storia. Dopo aver iniziato questo percorso lo scorso anno a Badolato, quest’anno abbiamo scelto un territorio che ha il sapore dell’incanto. Ci approcciamo a questa nuova edizione con la passione dei nostri docenti, mettendo insieme materie diverse tra loro ma che messe insieme sono capaci di grandi cose: le Scuole di Computer Games, Graphic Design, Grafica e Illustrazione, Scenografia, Didattica dell’Arte, Pittura dialogano e si integrano nell’analisi, nel confronto, nel dibattito per offrire emozioni e intrecci di saperi utili a restituire valore per i luoghi che ci ospitano».

“Mondi immaginati, Mondi costruiti” è il titolo scelto per la seconda edizione della Summer School, una scelta che sottende alla politica didattica dell’Accademia nel suo rapporto con il contesto che la circonda: «Abbiamo pensato che non soltanto la dimensione del futuro, con cui si devono confrontare paesi e piccole città guardando allo spopolamento, ma anche il paesaggio fossero temi centrali per discutere di strumenti per lo sviluppo e la narrazione del territorio – ha spiegato Simona Caramia – Abbiamo quindi scelto di confrontarci sulla costruzione di mondi possibili, una costruzione non solo fisica ma anche immaginaria. Ovviamente non pensiamo che l’attività della Summer School possa determinare da un giorno all’altro il ripopolamento di un luogo, sarebbe un’utopia, ma sta certamente a noi proporre un modello di relazione con il territorio che implica una scelta su come abitare, vivere, raccontare, fruire il territorio stesso. E sta a noi porci la domanda: cosa possiamo fare nel presente per influenzare il futuro? Con il modo di immaginare, progettare, costruire una Stilo del futuro, auspichiamo la creazione di un interesse nei confronti del territorio. Vogliamo offrire il nostro contributo».

Entusiasta il sindaco di Stilo, Tropeano: «Per noi – ha detto – questa è un’occasione molto importante. Sono felice dell’incontro con il direttore Piccari e del rapporto che ne è nato. Stilo, come tutti i paesi interni, vive le difficoltà connesse alla sua localizzazione, ma questa summer school ci offrire la possibilità di avviare azioni di sviluppo per il paese e per tutto il comprensorio. Uno studio del genere che si traduce in azioni di sviluppo ha grande valore nelle prospettive per l’economia locale».

Dopo i saluti istituzionali, il primo appuntamento operativo è stato il talk coordinato da Francesco Cuteri sul libro “Le Indemoniate” a cui ha partecipato l’autrice, Maria Primerano. (rcz)

Aba Catanzaro: un successo la prima tappa di Cantalamissa

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i è conclusa, con successo, la prima tappa di “Cantalamissa”, progetto di Luana Perilli e dell’Accademia dell’Arte di Catanzaro.

Si tratta, dopo una “Tappa Zero” a Parenti sostenuta dalla locale amministrazione comunale a giugno 2022, dell’avvio delle attività volte a ripercorrere le memorie dei territori lungo gli Appennini per farne una geografia dell’altitudine, che unifichi il territorio a partire dalla fauna.

Nato dall’idea dell’artista Luana Perilli, il progetto si sviluppa sull’amata phegea, una falena diurna che ha accompagnato i giochi e le esplorazioni più o meno crudeli dei bambini su tutta l’Italia appenninica e che per questo motivo più di altri animali ha trovato vari nomi nei vari dialetti delle comunità (ad esempio in Sila il lepidottero viene chiamato “Cantalamissa”, in ciociaria “Maria Stoppina”).

Da qui, tra interviste ai residenti di Cittanova per recuperarne e tramandarne le memorie giovanili e percorsi naturalistici alla scoperta della flora, della fauna e del contatto con gli elementi, gli studenti dei licei e quelli dell’Accademia, hanno avuto modo di rapportarsi con l’ambiente. A guidarli nell’escursione alla Riserva della Poverella, in Sila piccola, il botanico Carmine Lupia.

I tre giorni di esperienza si sono conclusi, ieri, nei laboratori didattici dell’Accademia – nella sede del quartiere Materdomini – dove gli studenti si sono dedicati alla realizzazione dei pomelli-impugnatura dei bastoni utilizzati nel corso dell’escursione.

Il progetto darà forma ad una produzione audiovisiva che raccoglierà le voci delle persone intervistate nei paesi appenninici e ad una “foresta di sculture”, l’installazione dal titolo “Wanderlust”, nata dalla produzione dei pomelli sui bastoni: «Sono entusiasta – ha detto Perilli – di come i ragazzi si siano approcciati al progetto, al laboratorio di scultura: anzi, sono veramente stupita della cura e dell’attenzione con cui hanno affrontato questi tre giorni».

«Si sono sentiti subito coinvolti nel progetto, sono diventati immediatamente parte integrante di un’intelligenza collettiva che scolpisce. Non solo sono bravi, ma hanno negli occhi una fiaccola di entusiasmo che è veramente contagiosa», ha detto Luana Perilli.

La tappa tra Cittanova e la Sila sarà seguita, fino a luglio, da altre iniziative analoghe nel corso delle quali si proseguirà nell’azione di raccolta dei ricordi della popolazione e di costruzione della “foresta di sculture”.

Sono direttamente impegnati nella realizzazione dell’iniziativa artistica i docenti Aba Simona Caramia, Giuseppe Guerrisi, Vladimir Costabile, Cristina Gavello, Gianluca Donati e Dobrila Denegri, e gli studenti Bruna Tallarico (Regia), Antonio Galizia (Regia), Sara Campana (Regia), Maria Gilda Perri (Scenografia Multimediale), Michela Teresa Intrieri (Scultura).

“Cantalamissa”, come detto, è un progetto che si propone di indagare le differenze etnoantropologiche tra le popolazioni che vivono nell’Italia appenninica. Si allarga quindi il raggio di azione e la capacità di coinvolgimento istituzionale dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, superando i confini regionali per guardare a collaborazioni diffuse in tutta la Penisola: «Mi piace sottolineare – ha detto il direttore Virgilio Piccari – come questo sia un progetto che unisce, che stimola la collaborazione sinergica tanto tra Enti e professionisti della formazione calabresi, quanto coinvolgendo istituti come i due licei artistici direttamente coinvolti nei laboratori, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, quella di Reggio Calabria e quella de L’Aquila».

Ma il progetto, attraverso attività di orientamento operativo rivolta agli studenti di tutta la regione, è anche occasione per promuovere sul territorio calabrese le opportunità formative messe a disposizione dell’Accademia catanzarese: «È un progetto fortemente voluto da un gruppo di colleghi di cui sono orgoglioso perché lavora in forte sinergia per offrire al territorio la vera essenza dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, caratterizzata da grandi professionalità che si spendono con entusiasmo per formare gli studenti e abituarli veramente a operare nel contesto lavorativo a cui aspirano», ha aggiunto Piccari. Fondamentale per la realizzazione della prima tappa, infine, il contesto in cui gli studenti hanno potuto creare i loro bastoni-scultura. L’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, infatti, ha messo a disposizione i suoi laboratori nell’ampia e attrezzata sede di via Tommaso Campanella, consentendo ai ragazzi di vivere l’esperienza della creazione condivisa di una forma d’arte. ν

L’ABA di Catanzaro dona opere al museo diffuso di Badolato

Tra passato recente e futuro prossimo, l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro è tornata a Badolato per donare ufficialmente al Comune le opere realizzate nel corso della summer school del progetto “Ceilings” tenutasi nel paese lo scorso luglio.

Per farlo ha promosso un’intera giornata nel borgo, tra animazione per grandi e piccini e momenti di approfondimento storico e artistico legati, anche, al lavoro condotto durante la summer school da diversi tra studenti e artisti.

Un dipinto, quello di Francesco Sena, un video, quello di Luca Sivelli, e stampe digitali su tela, quelle di Andrea Grosso Ciponte, sono quindi entrate a far parte ufficialmente del museo diffuso cittadino di Badolato. A queste opere, il cui tema principale sono le reti di comunità, lo spopolamento e l’abbandono dei paesi, la “restanza”, si uniscono anche gli output comunicativi realizzati dall’Accademia come la guida turistica illustrata che racconta al pubblico dei giovanissimi Badolato, la sua storia e le sue peculiarità.

Le opere sono state donate al termine di un incontro pubblico al quale hanno partecipato i docenti Aba Simona Caramia, Maria Saveria Ruga, Elena Di Fede, Andrea Grosso Ciponte, Simona Gavioli, Sonia Golemme, Luca Sivelli, Francesco Cuteri, Francesca Giordano. Assieme a loro, Guerino Nisticò, operatore turistico-culturale, Pia Russo, assessora alle Politiche sociali del Comune di Badolato, e Antonella Gioli, docente dell’Università di Pisa, che ha partecipato con un gruppo di suoi studenti alla summer school.

«La nostra vocazione è territoriale, ma vogliamo parlare al territorio cercando di coniugare particolare e universale – ha detto Simona Caramia, curatrice di “Ceilings” -. La sperimentazione che abbiamo portato avanti a Badolato è andata proprio in questa direzione: assieme agli studenti che hanno partecipato alla summer school e agli artisti che hanno realizzato le opere ci siamo interrogati su come l’arte e la sua promozione possano essere un veicolo di valorizzazione del territorio e delle sue caratteristiche. Siamo felici di averlo portato avanti assieme all’Università di Pisa perché ci ha permesso di lavorare fruendo anche di una prospettiva del territorio che fosse nuova, diversa: da questa collaborazione nasceranno quindi un archivio digitale condiviso e un percorso di valorizzazione delle “Pietre parlanti”, il progetto che alcuni artisti badolatesi hanno avviato nel paese nel corso della pandemia e che ha suscitato forte interesse».

L’amministrazione comunale badolatese, nelle parole dell’assessora Russo, si è detta «orgogliosa di questa collaborazione con l’Accademia. Abbiamo iniziato questo percorso comune nel 2022 e siamo lieti di ricevere le meravigliose opere realizzate che per noi sono uno strumento importante per la valorizzazione e la promozione del nostro paese. La sua storia è l’anima di Badolato, la cosa a cui teniamo di più e che vogliamo tramandare: grazie a queste opere possiamo farlo anche attraverso l’arte».

 

Infine, uno sguardo alle prossime iniziative della quinta edizione di “Ceilings”: «Finora, la quinta edizione si è concretizzata nelle mostre partite a novembre scorso al Bocs Museum di Cosenza. Ce ne saranno altre due nei prossimi mesi, mentre il cuore dell’edizione sarà la summer school che si terrà in estate a Stilo. Da febbraio siamo al lavoro con l’amministrazione comunale su un tema legato al futuro tra natura e intelligenza artificiale che saranno legate, chiaramente, dall’arte», ha concluso Caramia.

CATANZARO – Successo per la mostra dei burattini pazzi di Giampiero De Santis

Successo per la mostra personale di Giampiero De Santis, dal titolo L’essenziale del Superfluo, i miei burattini pazzi, esposta fino al 4 dicembre all’Ex Stac di Catanzaro.

Un percorso che nelle sale dell’Ex-Stac ha visto l’installazione di oltre 60 opere ottenute dal riciclo di materiali vari. Un percorso anche a tema che ha ben fatto comprendere ai tanti visitatori il progetto di Giampiero De Santis e la sua passione per valorizzare oggi quello che ai nostri occhi, a prima vista, sembrerebbe ormai “superfluo”.

Con questo apparentemente ossimoro, contenuto nel titolo della mostra, l’autore ha voluto infatti evidenziare il profondo legame tra i due concetti di essenziale e superfluo «…apparentemente sono due termini contrapposti eppure raffiguranti il medesimo ciclo di vita. Con un “altro occhio”, ho messo in risalto che l’essenzialità di una cosa in un dato tempo diviene spessissimo superfluo in un tempo successivo, quando quella cosa ha cessato la funzione originaria per cui era stata creata. Nella condizione di superfluo la cosa sarebbe destinata ad essere buttata via. Il recupero, il riciclo, il riuso interrompono invece questo flusso, perché il superfluo diviene “essenziale” in una nuova forma, in un nuovo contesto, in una nuova vita…».

Dicevamo oltre 60 opere di varia natura e di varia grandezza. Nel percorso lo stesso Giampiero, papà dei burattini pazzi, presente in ogni orario di apertura ha raccontato “la vita” di ogni singolo burattino partendo dal suo primo lavoro “Dotto” (creato così per gioco con la collaborazione della sua bambina Alice) con semplici lattine di alluminio e poi, a seguire tutti gli altri personaggi che popolavano la Sala espositiva, l’omaggio al Maestro Saverio Rotundo “U Ciaciu”, l’omaggio a Pinocchio e finendo con il suo ultimo lavoro “Icaro”.

Burattini di latta, burattini di vetro, burattini di legno, burattini appesi, burattini in officina, famiglie di burattini e tanti altri simpatici personaggi fino ad arrivare alla piccola sala finale dove l’autore con i presenti si è soffermato maggiormente quasi a far comprendere l’immenso mondo dei rifiuti che produciamo oggi in casa e far comprendere che anche con il gioco e anche se in minima parte, possiamo riuscire a creare qualcosa di buono per noi e per le future generazioni. A detta dell’autore un’emozione unica poter esporre i suoi lavori nella città di Catanzaro, aver avuto il modo di esportare al pubblico la sua idea e le sue idee e confrontarsi con i tanti appassionati, con i passanti visitatori e far conoscere a tutti la grande famiglia dei burattini pazzi.

Durante la mostra poi la presentazione della scaRtolaMATTA. Un’idea, un gioco, una prova a trasferire la conoscenza acquisita, un insieme tutto “nascosto” in una scatola (scaRtolaMATTA) e il tutto creato con materiale riciclato. Un’idea che ha fatto si che si creasse un micro-laboratorio (10X10X10), col quale il gioco diventa creazione, protezione ambientale, riciclo e riuso. (rcz)

CATANZARO – Il Cda dell’Accademia di Belle Arti ha approvato il bilancio e Piano triennale anticorruzione

Il Consiglio di Amministrazione dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, ha approvato il Bilancio 2021-2022 e il Piano triennale della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza.

Presenti tutti i componenti, alla riunione, il presidente Giuseppe Soriero, il direttore Virgilio Piccari, la prof.ssa Antonella Barbarossa, rappresentante del Ministero, il prof. Gianluigi Lama, rappresentante dei docenti, la sig.na Lisa Russo, rappresentante degli studenti. Hanno partecipato anche, per le loro funzioni, il direttore amministrativo dott. Zotti e la direttrice di ragioneria dott.ssa Scozzafava.

In un contesto nazionale e regionale, contraddistinto da problemi di crisi sanitaria e sociale, l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, pur tenendo chiusa la propria sede per contribuire a prevenire i rischi della pandemia, continua a utilizzare le modalità di didattica a distanza (Dad) su piattaforma telematica dell’attività formativa e della modalità di “lavoro agile” prevista per la struttura amministrativa dalle norme vigenti.

«Il CdA esprime, perciò – si legge in una nota – gratitudine per lo sforzo eccezionale a tutte le energie impegnate, che consentono di raccordare questa fase d’emergenza allo scenario del futuro, esaltando tutte le potenzialità dell’Accademia dimostrate anche in questa fase dagli elaborati (di esami e di laurea) prodotti da tanti allievi. Il CdA ha, inoltre, rilevato la validità di una strategia che in questi anni è riuscita a dispiegare l’impegno dell’Accademia sul piano culturale, sociale e civile  contribuendo fattivamente alla funzione culturale del Capoluogo e della Regione Calabria».

I risultati positivi sono sintetizzati nella Relazione al Bilancio 2021, illustrata dal presidente Soriero, che si è soffermato sulla strategia tanto valida da ottenere sia nuove  sedi in comodato d’uso gratuito dal Comune, d’intesa con la Provincia, che nuove risorse finanziarie ottenute dal Governo e dalla Regione.

Superando la penuria di fondi degli anni precedenti, le tensioni e le difficoltà che per anni avevano obbligato all’esercizio provvisorio, adesso il Bilancio 2021 registra un consistente Avanzo di Amministrazione di circa 300.000 euro il cui utilizzo dovrà essere programmato per attività formative e culturali e per attrezzature tecnologiche a vantaggio innanzi tutto degli studenti.

Nella seduta, il CdA ha approvato anche il Piano triennale anticorruzione elaborato e illustrato dal direttore, prof. Virgilio Piccari, che ha inteso evidenziare l’importanza di questo strumento per avere un quadro di riferimento normativo prezioso per l’attività qualificata e trasparente dell’Accademia.

Il presidente Soriero ha inteso, inoltre, condividere come importanti riconoscimenti a tutta l’Accademia anche la sua elezione a Presidente della Conferenza Nazionale dei Presidenti di tutte le Accademie d’Italia e la recente  nomina come rappresentante del Ministero nel CdA dell’Accademia di Roma.

Il CdA rivolgendo gli auguri di Buona Pasqua, invita tutti a guardare con fiducia al futuro per valorizzare assieme i risultati di gestione, che sono il successo collettivo di tutti gli Organi e di tutte la componenti dell’Accademia, studenti, docenti e personale tutto. (rc)

[Nella foto di copertina: il direttore dell’Accademia di Belle Arti di CatanzaroVirgilio Piccari]