«I calabresi nel mondo sono una forza economica e culturale imprescindibile per ogni progettualità di sviluppo della Calabria. A nessuno sfugge l’utilità (a parte l’affettività e il discorso sulle radici) per la Calabria di avere, specialmente in questa congiuntura drammatica, rapporti sistematici con le centinaia di ‘Calabrie’ della diaspora che rappresentano i nostri ambasciatori in Italia e nel mondo globalizzato»: lo dice il consigliere regionale Francesco Pitaro (Gruppo misto), che aggiunge: «I calabresi fuori regione sono ‘la torre ferma che non crolla giammai la cima per soffiar di vento’. Gli unici su cui la Calabria può contare veramente per internazionalizzare le sue politiche e per mettere a valore il suo patrimonio ambientale, storico ed artistico. È evidente che i tagli nel bilancio della Regione, come segnala la Federazione italiana dei circoli calabresi, sono frutto di disattenzione a cui sicuramente la Presidente on. Jole Santelli vorrà rimediare».
Conclude Pitaro: «Non tutto nel passato su questo fronte è andato nel verso giusto ed occorre un cambio di passo, ma se non vogliamo metterci il futuro alle spalle, si lavori per irrobustire non per sfilacciare fino alla dispersione, la Consulta per l’Emigrazione a cui riconoscere un ruolo strategico per creare o potenziare gli scambi culturali ed economici fra la Calabria e le varie aree del mondo». (rrc)