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A Rosarno aprirà il Parco Archeologico di Medma

A Rosarno apre il Parco Archeologico di Medma

di CATERINA RESTUCCIATenacia e perseveranza hanno avuto la meglio, finalmente Rosarno vedrà aprirsi il suo tanto atteso Parco Archeologico di Medma.

Sarebbe proprio il caso di dire “chi la dura la vince”.

Si tratta di un’opera che solo fino a pochi giorni fa era stata annoverata, erroneamente, tra le attività incompiute della cittadina, ma non si era tenuto ben conto che un’Associazione di volontari, industriosi ed operosi, aveva lavorato da ben due anni senza tregua proprio per vedere realizzato questo sogno: dare gloria alla loro patria magnogreca, ossia l’Antica Medma.

Il Parco sarà aperto al pubblico giorno 23 aprile dalle ore 8 per accogliere visitatori, ospiti, Autorità ed Associazioni del territorio, oltreché per inaugurare una nuova stagione di vita al bel sentiero immerso nel verde degli ulivi e degli aranci, disegnato dai bei resti della remota città medmea, anche e soprattutto per ridargli vita. 

Si tratterà anche di un momento di dialogo e crescita tra le diverse realtà del centro pianigiano, che potrà ricevere dopo anni di tensione, sforzi, lavoro serio e costante un’utenza appassionata e curiosa.

L’apertura si premura di sottolineare il RoPam, Rosarnesi per il Parco Antica Medma, l’Associazione di volontari che ha in consegna e gestione la parte del Parco, sarà garantita in assoluta sorveglianza dalla stessa Associazione ogni fine settimana con i seguenti prospetti orari: sabato dalle ore 14.00 alle ore 19.00 e domenica dalle ore 08.00 alle ore 13.00.

La parte del Parco in gestione al RoPam, sette ettari circa di terreno, gode di un accesso principale ubicato in Viale della Pace e nelle adiacenze del Cimitero Comunale.

La fruibilità del bene collettivo, principio sul quale si fonda la forte coesione dei Soci volontari, è del tutto gratuita e sarà anche possibile servirsene previa prenotazione da parte di altre realtà esterne, siano esse scolastiche, associative, private e di qualsiasi altra natura.

Un traguardo a cui non solo i volontari, ma anche i cittadini rosarnesi guardano con grande fiducia per la crescita della propria città e delle sue giovani generazioni future, affinché ricordino la storia del luogo, ne conservino le preziosità e le promuovano con lo stesso entusiasmo. (cr)