I bimbi della Scuola Primaria Sant’Antonio al Parco Archeologico di Medma

di CATERINA RESTUCCIASono stati i primissimi ad aprire il nuovo Anno Scolastico con la visita al Parco Archeologico dell’Antica Medma.

I bambini frequentanti la Scuola Primaria dell’Infanzia “Sant’Antonio di Padova” e il Micronido “Don Bosco”, presso le Suore Salesiane di Rosarno, hanno scelto proprio il giorno della festa dedicata ai nonni, il primo ottobre, data ormai canonica, per vivere ed allietare il Parco.

Erano in centinaia ad affollare il sentiero e a visitare i siti archeologici, gestiti e resi fruibili da mesi dall’Associazione RoPAM, tra piccoli, nonni, genitori ed altri visitatori attirati dal simpatico evento.

Ad accompagnare famiglie e loro piccini la Direttrice dell’Istituto Suor Grazia Mangione, con le altre consorelle, e la Coordinatrice Didattica nido e infanzia Samantha Messina, seguite da tutto il gruppo di insegnanti, educatori e i giovani volontari del Servizio Civile.

Voci argentine di bambini hanno riempito l’area allegra e festosa al grido dello slogan, studiato ad hoc, “Sulle orme del passato, mano nella mano, camminiamo verso il futuro…”. Slogan che ha messo in perfetta e consequenziale connessione la figura affettuosa dei nonni, gentili narratori per devozione, e la tradizione locale con tutto il suo ricco patrimonio storico da narrare e rievocare.

Decine di piccoli visitatori si sono immersi nel verde secolare degli ulivi del Parco, con biciclette e pattini, scorrazzando e allietando il tiepido pomeriggio, curiosi ed attenti alla presentazione dei luoghi, arricchita di storie mitologiche, leggende locali ed aneddoti di scoperte rare e fortuite.

Delicatamente e attentamente curato nei particolari, l’evento si è concluso dopo ore di gioco e divertimento offerto dall’animazione del Team di Minu” @MinaMarasco e di @SelfieMatti.

Nella splendida cornice dell’antica città di Medma famiglie, nonni e piccoli nipotini hanno ufficialmente inaugurato un calendario di eventi da realizzare in collaborazione con numerose altre realtà del territorio. (cr)

Mercoledì si presenta la convenzione tra l’Associazione RoPam e la Soprintendenza per il Parco Archeologico

di CATERINA RESTUCCIA – Il 23 aprile scorso è stata data prova di quanti risultati possano ottenersi con impegno e costanza nel perseguire obiettivi precisi e lineari. L’apertura in anteprima del Parco Archeologico dell’Antica Medma aveva registrato centinaia e centinaia di presenze inattese e davvero sorprendenti per eterogeneità e provenienze, il tutto per il RoPam ha significato moltiplicare forze ed energie per poter consolidare quanto prima il progetto ambizioso di apertura e fruibilità gratuita al pubblico di un bene storico – archeologico così importante.

Questi ultimi mesi di sosta sono serviti, infatti, ai Soci membri per perfezionare ogni dettaglio dell’area e garantire la massima sicurezza agli accessi dei futuri visitatori appassionati e curiosi, in ottemperanza a tutta la normativa presente nel Tu sulla sicurezza, Legge 81/08. Per tutto questo i volontari non si sono mai risparmiati in nessuna attività, decespugliando, tagliando, recintando, coprendo pericoli e segnalando rischi intorno ai siti visitabili dell’area nord del Parco, completando un’opera di bonifica di ben sette ettari di terreno.

Si è in dirittura di arrivo finalmente.

Sarà alle 18.30 del 12 luglio l’incontro ufficiale per la Presentazione della Convenzione tra l’Associazione RoPAM e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Calabria proprio nell’area verde del Parco Archeologico di Medma a Rosarno. L’Associazione RoPam (Rosarnesi per il Parco Antica Medma) e la Soprintendenza Abap per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia si incontreranno per la consegna formale della Convenzione, che stipulata tra le due parti e che sarà rinnovata ogni cinque anni, avvierà un servizio di apertura a carico dei Soci Volontari RoPAM all’utenza che vorrà conoscere, scoprire e approfondire la storia del sito e quanto ancora esso possa rivelare.

Il momento fungerà da inaugurazione e da evento culturale che abbraccerà interamente non solo la comunità rosarnese, ma anche tutto il territorio, offrendo per la prima volta un servizio organizzato e strutturato con massima precisione per consentire a tutti di avvicinarsi al patrimonio storico del luogo. È la stessa Associazione RoPam che in un comunicato stampa informa che «tale servizio sarà garantito dai soci del RoPAM e sarà gratuitamente aperto a tutti nei fine settimana, con un orario che, per i mesi estivi, sarà il sabato dalle 14 alle 19 e la domenica dalle 8.00 alle 13.00». 

«All’evento – prosegue ancora lo stesso comunicato, inviato dal Presidente Gianluca Sapio, docente ed archeologo – saranno presenti il Soprintendente per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e per la Provincia di Vibo Valentia, dott. Fabrizio Sudano e l’archeologo responsabile del sito di Rosarno per conto della Soprintendenza, dott. Marco Stefano Scaravilli». 

Certamente questo avvio estivo potrà mostrare, data la fase vacanziera dell’anno, anche ai turisti curiosi ed ai rientri degli emigrati in altre lontane località, l’immagine e la concretezza  di una nuova, bella e solida realtà di risveglio culturale calabrese. (cr)

Verso l’inaugurazione del Parco Archeologico di Medma

di CATERINA RESTUCCIAIn data 9 maggio finalmente, dopo una serie di attività pertinenti il provvisorio riassetto dei sette ettari di Area Archeologica del sito di Medma, sono state consegnate ufficialmente le chiavi del cancello del Parco da parte della Soprintendenza Archeologica.

Ad incontrarsi in uno spedito colloquio formale sono i due referenti delle parti, da un lato il dottor Marco Stefano Scaravilli, funzionario archeologo e responsabile del sito e dall’altro il dottor Gianluca Sapio, responsabile legale dell’Associazione RoPAM (Rosarnesi per il Parco dell’Antica Medma).

Ed è con la consegna delle medesime chiavi che la Sovrintendenza Archeologica relaziona, in un dovuto verbale di consistenza, lo status quo dell’area a gestione del gruppo associativo, affinché si migliori in sinergia la condizione del Parco stesso.

Un’altra tappa fondamentale, quindi, è stata compiuta, tappa che ha seguito di poco la giornata di ingresso anticipatorio all’inaugurazione vera e propria prevista per la metà di giugno ormai vicinissima.

L’anteprima di apertura al pubblico, infatti, avvenuta il 23 aprile scorso, aveva registrato con assoluta e totale sorpresa di tutti, non solo Soci RoPAM, ma anche degli stessi cittadini rosarnesi e degli abitanti delle città limitrofe, oltre un migliaio di visite fuori programma. Un successo mai visto in precedenza che ha portato alla visita, addirittura, di gruppi giunti in pullman organizzati ad hoc e ad una comunicazione televisiva inattesa ed efficace, dando maggiore risalto alla bella impresa ed alla straordinaria iniziativa dei soci volontari.

A dare il benvenuto in tale circostanza sono stati tutti i rappresentanti Soci RoPAM, che con soddisfazione innegabile hanno accompagnato i visitatori e illustrato la notevole importanza del luogo, coinvolgendo ogni target di visitatore e visitatrice sui siti archeologici. Ad entusiasmare, sentimento evidente dai numerosi commenti, gli appassionati su tutti gli spazi visitabili è stato senza ombra di dubbio il significativo Tempio di Persefone, sito tra i primi ad essere scoperto dall’archeologo roveretano Paolo Orsi nei primi decenni del secolo scorso, mentre a completamento dell’iter al parco è stata la visita al Museo Archeologico di Medma, custode di reperti unici al mondo, che ha saputo coronare una giornata all’insegna della conoscenza e della riscoperta.

A brevissima distanza dalla data di inaugurazione del Parco Archeologico, negli spazi specifici degli ettari consegnati al RoPAM, continuano ancora a lavorare i soci rosarnesi ininterrottamente da settimane, al fine di perfezionare dettagli e mettere a norma ed in totale sicurezza per una maggiore e serena fruibilità il Parco, con  il supporto dei cittadini di Rosarno, che hanno manifestato forte coesione al e nel progetto. (cr)

A Rosarno apre il Parco Archeologico di Medma

di CATERINA RESTUCCIATenacia e perseveranza hanno avuto la meglio, finalmente Rosarno vedrà aprirsi il suo tanto atteso Parco Archeologico di Medma.

Sarebbe proprio il caso di dire “chi la dura la vince”.

Si tratta di un’opera che solo fino a pochi giorni fa era stata annoverata, erroneamente, tra le attività incompiute della cittadina, ma non si era tenuto ben conto che un’Associazione di volontari, industriosi ed operosi, aveva lavorato da ben due anni senza tregua proprio per vedere realizzato questo sogno: dare gloria alla loro patria magnogreca, ossia l’Antica Medma.

Il Parco sarà aperto al pubblico giorno 23 aprile dalle ore 8 per accogliere visitatori, ospiti, Autorità ed Associazioni del territorio, oltreché per inaugurare una nuova stagione di vita al bel sentiero immerso nel verde degli ulivi e degli aranci, disegnato dai bei resti della remota città medmea, anche e soprattutto per ridargli vita. 

Si tratterà anche di un momento di dialogo e crescita tra le diverse realtà del centro pianigiano, che potrà ricevere dopo anni di tensione, sforzi, lavoro serio e costante un’utenza appassionata e curiosa.

L’apertura si premura di sottolineare il RoPam, Rosarnesi per il Parco Antica Medma, l’Associazione di volontari che ha in consegna e gestione la parte del Parco, sarà garantita in assoluta sorveglianza dalla stessa Associazione ogni fine settimana con i seguenti prospetti orari: sabato dalle ore 14.00 alle ore 19.00 e domenica dalle ore 08.00 alle ore 13.00.

La parte del Parco in gestione al RoPam, sette ettari circa di terreno, gode di un accesso principale ubicato in Viale della Pace e nelle adiacenze del Cimitero Comunale.

La fruibilità del bene collettivo, principio sul quale si fonda la forte coesione dei Soci volontari, è del tutto gratuita e sarà anche possibile servirsene previa prenotazione da parte di altre realtà esterne, siano esse scolastiche, associative, private e di qualsiasi altra natura.

Un traguardo a cui non solo i volontari, ma anche i cittadini rosarnesi guardano con grande fiducia per la crescita della propria città e delle sue giovani generazioni future, affinché ricordino la storia del luogo, ne conservino le preziosità e le promuovano con lo stesso entusiasmo. (cr)