Il capogruppo di Io Resto in Calabria in Consiglio regionale, Marcello Anastasi, ha depositato una mozione che impegna la Giunta e, in particolare, l’assessore al Lavoro, a promuovere «un tavolo di concertazione con i ministri del Lavoro e delle Politiche sociali, del Pubblico Impiego, dell’Economia e delle Finanze, per il Sud, dei Beni Culturali, dell’Istruzione e della Giustizia».
«Non è possibile – ha spiegato Anastasi – che questa consiliatura finisca senza che prima venga trovata una soluzione per circa 6500 tirocinanti calabresi in servizio nella Pubblica amministrazione che, da anni, vivono nella precarietà e sono abbandonati dalle istituzioni. Se la Giunta regionale non lo farà, mi recherò personalmente a bussare ai Ministeri competenti affinché questi lavoratori abbiano delle risposte chiare».
La mozione punta soprattutto a predisporre «un disegno di legge con misure finalizzate alla sottoscrizione di un inquadramento contrattuale che superi la forma del tirocinio, così da offrire al personale tirocinante la dignità e le tutele sociali che spettano loro», nonché un ulteriore disegno di legge «con misure strutturali che sostengano economicamente e nell’immediato, in caso di impossibilità di svolgere il servizio dovuta a restrizioni Covid, le figure dei tirocinanti della Pa».
«La circolare – ha spiegato Anastasi – inviata lo scorso 19 ottobre a firma dal direttore generale del Dipartimento Lavoro, Formazione e Politiche Sociali della Regione Calabria agli enti ospitanti e ai centri per l’impiego, lascia i lavoratori senza alcun sostegno economico, il che è inaccettabile e poco rispettoso della dignità dei tirocinanti calabresi. L’assenza di linee guida che normano i tirocini ed un chiaro riferimento a eventi straordinari come la pandemia in corso, con l’intera Calabria dichiarata zona rossa, non possono esimere la Regione e il Governo dall’intervenire».
«È necessario programmare misure di sostegno al reddito – ha concluso il consigliere Anastasi – corrispondendo delle indennità una tantum al fine di tutelare chi svolge tirocini ma si trova in situazioni di restrizione legate all’emergenza Covid». (rrm)