Le risorse che arrivano dall’Europa, dopo la pandemia, possono servire a sostenere misure straordinarie per tutto il Mezzogiorno e la Calabria. Per esempio, come propone il ministro per il Sud Peppe Provenzano, a mettere in pratica una cosiddetta fiscalità di vantaggio per il Sud, finalizzata al lavoro, con un – dice il ministro – «abbattimento del 30% dei contributi previdenziali a carico delle imprese e un incentivo specifico per le donne, perché la questione meridionale è femminile». Per creare lavoro la priorità – afferma Provenzano –è il rilancio degli investimenti pubblici e privati. La via è il Piano Sud 2030 che oggi è parte del Piano Nazionale di Riforme, ma la situazione è straordinaria e non possiamo rassegnarci al rischio di una ripresa senza occupazione, per questo servono misure straordinarie».
In una intervista al Corriere della Sera il ministro Provenzano aveva espresso la sua preoccupazione per la situazione economica del Mezzogiorno. «La crisi è senza precedenti – ha dichiarato a Federico Fubini del Corriere –, l’impatto economico è maggiore al Nord ma quello sociale è peggiore al Sud: la Svimez stima 380 mila posti di lavoro in meno. Rischiamo una voragine occupazionale e poi una ripresa senza creazione di posti». Il giornalista ha fatto presente che una misura del genere costa cinque miliardi l’anno: come si finanzia? «Sulle coperture – ha replicato Provenzano – si può discutere, vanno valutati anche gli effetti fiscali positivi. Per il 2020 si potrebbe coprire con le risorse europee del fondo di React EU destinate alla coesione».
Fubini ha fatto notare che Carlo Bonomi di Confindustria propone di legare i salari alla produttività in azienda, senza scaricare i costi del lavoro sul bilancio pubblico:
«Bisogna guardare alla produttività di tutti i fattori, e per questo il rilancio degli investimenti pubblici e privati è fondamentale. Quel che serve anche alle imprese è recuperare un clima di fiducia, che si fonda anche nell’investire sulle infrastrutture. Incluse quelle sociali, come un ospedale o una scuola, priorità del Piano Sud».
Il progetto di Provenzano – che conta di portarlo a compimento entro agosto, ha trovato largo consenso tra i sindacati. Per il segretario generale di Cisl Calabria, Tonino Russo, le proposte su cui sta lavorando il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Peppe Provenzano, vanno nella giusta direzione: «non un generico taglio delle tasse», ma «una riduzione del costo del lavoro al Sud con un taglio del 30% dei contributi previdenziali a carico delle imprese” perché “la priorità resta il rilancio degli investimenti pubblici e privati».
«La proposta – ha dichiarato il segretario Russo – va nella direzione che la Cisl da tempo auspica: non servono, infatti, forme di assistenzialismo vecchie e nuove che non risolvono i problemi, ma anzi li aggravano. Garantire più incentivi e più agevolazioni fiscali alle imprese che si impegneranno a non licenziare, a quelle che investiranno nel Mezzogiorno e che creeranno nuova occupazione, è una risposta all’altezza di una crisi che rischia di deflagrare come una vera e propria bomba sociale».
«Lanciamo un appello al Governo – ha sottolineato il segretario generale della Cisl calabrese – perché si consideri il Mezzogiorno come grande priorità per tutto il Paese e perché sugli investimenti programmati e da programmare il Governo ascolti i territori, a partire dalle scelte sull’alta velocità che, a parità di investimenti, chiediamo siano riconsiderate nella direzione dell’Alta Velocità Larg, di ultima generazione».
«Così come chiediamo alla Regione – ha proseguito Russo – che il tavolo del partenariato per la programmazione 2021-2027 della spesa dei fondi comunitari insediato nei giorni scorsi sia davvero occasione di ascolto, confronto e condivisione al fine di individuare le priorità per la Calabria. È il momento, infatti, di programmare perché le risorse europee – quelle ordinarie, quelle provenienti del Recovery fund e, lo ribadiamo, anche dal Mes per rimettere in ordine la Sanità calabrese – siano valorizzate al meglio puntando su innovazione, reti digitali, istruzione e formazione, infrastrutture, mobilità sostenibile e alta velocità, tutela dell’ambiente, messa in sicurezza del territorio e difesa del suolo, tutela del mare e depurazione (abbiamo proposto un “Cis mare pulito”), efficienza della pubblica amministrazione, nuova politica industriale, agroalimentare, rilancio dell’artigianato, del turismo e delle politiche sociali, individuando le forme più efficaci per contrastare le infiltrazioni della criminalità».
«Questi temi e, in generale, il piano di sostegno e di rilancio dell’economia – ha concluso Tonino Russo – saranno venerdì 7 agosto, a Lamezia, al centro dei lavori del Comitato esecutivo di Cisl Calabria, al quale parteciperà il Segretario generale aggiunto della Cisl, Gigi Sbarra, per una riflessione comune che sarà senza dubbio di grande interesse». (rrm)