L’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, ha reso noto che «ha avuto buon esito l’incontro di oggi in videoconferenza sul tema del trasferimento della proprietà a Rfi del collegamento ferroviario Rosarno-San Ferdinando e del relativo impianto».
All’incontro hanno partecipato i vertici di Rfi e del Mims, tra cui il direttore generale per la vigilanza sulle autorità portuali, Enrico Puija, e, per la Regione, i dirigenti Giuseppe Iiritano e Giuseppe Pavone e il direttore generale del dipartimento Presidenza, Tommaso Calabrò.
«La legge 77 del 2020 – prosegue la nota dell’assessorato – prevede che, al fine di rilanciare il porto di Gioia Tauro, il collegamento ferroviario Rosarno-San Ferdinando e il relativo impianto assumono la qualificazione di infrastruttura ferroviaria nazionale e sono trasferiti, a titolo gratuito, al gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale, previa intesa tra il Mims e la Regione Calabria».
«La Regione Calabria, in sinergia con la direzione territoriale di Rfi – è specificato –, ha avviato da tempo le procedure per ottemperare alla legge. Dall’autunno scorso, anche con la partecipazione del Corap, si sono susseguiti sopralluoghi e incontri nei quali è emersa la piena collaborazione tra le parti per raggiungere l’obiettivo nel minor tempo possibile. Le complesse procedure sono in via di conclusione e, a breve, sarà definito il patrimonio che sarà oggetto di trasferimento dalla Regione Calabria a Rfi».
«I passi successivi – è scritto ancora – saranno l’approvazione a breve termine, da parte della giunta regionale, dello schema di intesa tra il Mims e la Regione Calabria al trasferimento della proprietà censita a Rfi, il trasferimento stesso con specifico atto amministrativo e, quindi, la realizzazione dei lavori finanziati dal Pnrr con investimenti per 60 milioni di euro. Questi investimenti consentiranno l’adeguamento della linea Rosarno-San Ferdinando agli standard tecnici della rete nazionale, sia dal punto di vista infrastrutturale che tecnologico di sicurezza. I lavori saranno realizzati in coerenza con i tempi contenuti fissati dal Pnrr che impongono la rendicontazione al 2026».
«Queste somme, e altri fondi nazionali e regionali – conclude l’assessorato – potrebbero garantire più di 250 milioni di investimenti per la più grande infrastruttura portuale del Mediterraneo, come comunicato dal presidente f.f. Nino Spirlì, al termine del vertice istituzionale – convocato ieri dal capo di gabinetto del ministero per il Sud e la Coesione territoriale – in cui sono stati riallocati tutti gli investimenti che riguarderanno l’intera area del porto. Nell’ottica della realizzazione della Area logistica integrata e della Zes, grande attenzione anche all’accessibilità, attraverso la realizzazione del primo lotto funzionale del collegamento stradale tra il gate sud del porto e la Statale 18 e per l’adeguamento dello svincolo autostradale di Rosarno».
L’assessore Catalfamo si dice soddisfatta «per l’esito della riunione: l’intensa collaborazione tra il Mims, Rfi e la Regione Calabria ha consentito di individuare le possibili soluzioni ai problemi riscontrati in fase di censimento del patrimonio, da oltre 30 anni in gestione all’attuale Corap. Rfi e Mims si sono mostrati ampiamente disponibili a trovare la convergenza nell’iter amministrativo da seguire per formalizzare il trasferimento e accelerare i tempi per la realizzazione degli interventi».
«Considerato – ha detto Catalfamo – l’esito degli incontri degli ultimi due giorni, le ingenti risorse disponibili, le forti sinergie di tutte le parti istituzionali coinvolte, centrali e locali, le nuove potenzialità derivanti dalla fine del commissariamento dell’Autorità portuale – con la nomina del presidente Andrea Agostinelli – ora l’imperativo categorico è sfruttare questo vento impetuoso che sta finalmente spingendo tutti verso la direzione giusta per il rilancio definitivo della porta commerciale del Mediterraneo, da cui passerà certamente anche la rinascita dell’intera Calabria». (rcz)