SAN MARCO ARGENTANO (CS) – Si presenta il libro “Il Vangelo nella Contemporaneità”

Lunedì 9 dicembre, a San Marco Argentano, alle 17, nel Piccolo Teatro Urbano II, sarà presentato il libro “Il Vangelo nella contemporaneità – Dottrina Sociale della Chiesa dalla Rerum novarum di Leone XIII alla Fratelli tutti di papa Francesco di don Sergio Ponzo, edito da Progetto 2000.

Insieme all’autore e all’editore Demetrio Guzzardi, parteciperanno il sindaco di San Marco Argentano, Virginia Mariotti, il magistrato Biagio Politano e il vescovo di San Marco Argentano-Scalea mons. Stefano Rega, che ha anche firmato la nota introduttiva del volume.

La Dottrina Sociale della Chiesa cattolica è un corpus in continua evoluzione, costituita dalle encicliche e da vari discorsi pontifici sui grandi temi della società quali la politica, la giustizia, la pace, la questione operaia, i diritti fondamentali dell’uomo e della donna e da qualche anno le problematiche ambientali. Il primo documento ufficialmente è stata l’enciclica Rerum novarum, promulgata il 15 maggio 1891 da papa Leone XIII; l’ultimo la Fratelli tutti di papa Bergoglio, che porta la data del 3 ottobre 2020. (rcs)

A Cosenza Elio Guido presenta “Kalòn”: la prima collezione maschile che celebra la Calabria tra tradizione e modernità

Lo stilista calabrese Elio Guido ha presentato la sua prima collezione maschile, “Kalòn”.

l giovane creativo ha scelto di celebrare la sua terra con un prêt-à-porter che intreccia radici culturali e modernità, presentato attraverso uno shooting fotografico immerso nei luoghi iconici della sua città natale, Cosenza, tra il fascino del centro storico, il Museo dei Brettii e degli Enotri, l’eleganza senza tempo dello storico Caffè Renzelli, la suggestiva Chiesa di San Domenico, la statua del filosofo Bernardino Telesio e la scenografica piazza XV Marzo, dominata dal teatro Alfonso Rendano.

Il nome della collezione, “Kalòn”, deriva dal greco antico e rappresenta l’unione di bellezza, verità ed etica. Questo ideale si traduce in capi che rendono omaggio al patrimonio culturale e artigianale calabrese, reinterpretandolo con uno spirito contemporaneo. «Non voglio raccontare una Calabria nostalgica, ma celebrare la sua essenza attraverso l’artigianalità», ha dichiarato lo stilista.

Cuore pulsante della collezione è l’omaggio alla nonna dello stilista, custode delle tecniche tradizionali di uncinetto e ricamo. “Kalòn” reinterpreta questi antichi saperi artigianali con uno sguardo moderno, trasportandoli in un guardaroba maschile contemporaneo.

La collezione si articola in due filoni principali: il primo omaggia il lavoro manuale dell’uncinetto, introdotto nella vita di Elio dalla sua amata nonna. Le 13 camicie della collezione – realizzate interamente a mano in puro cotone bianco – sono vere opere d’arte tessile, i cui disegni e mappature sono stati curati dallo stesso Elio Guido e trasposti in ricami unici dalla nonna dello stilista. Ogni particolare, dalla texture alla lavorazione, evoca i ricordi d’infanzia di Guido e la sua passione per il lavoro manuale, simbolo di dedizione e bellezza senza tempo. Tra i dettagli più affascinanti spicca una camicia che riprende il rosone della Chiesa di San Domenico, dimostrando il legame profondo con la storia e l’architettura locali.

«Questa collezione – racconta Guido – è un tributo alla mia terra e alla mia famiglia. I ricami all’uncinetto della nonna sono il fulcro della mia ispirazione: una maestria che ho voluto portare nel mondo della moda maschile, sfidando le convenzioni e dando vita a creazioni che celebrano l’artigianato calabrese».

L’altro filone della collezione esplora l’artigianato tessile calabrese: seta, cotone San Gallo, lana bouclé e pelle si combinano per creare capi che evocano il paesaggio e le tradizioni della Regione. Il bianco domina le camicie, simbolo di purezza e grafismo, mentre le cromie dei blu petrolio e verdi richiamano il mare di Tropea e i boschi della Sila. I richiami ai lanifici calabresi, con tessuti intrecciati a mano, e ai simboli popolari come il peperoncino, aggiungono un tocco di autenticità e scaramanzia.

Tra i pezzi più innovativi, spiccano i completi in denim spalmati con foglie dorate, che coniugano stile urban e richiami all’epoca greca della Calabria. Ogni elemento, dai tessuti ai dettagli sartoriali, racconta una Calabria vibrante e complessa, capace di ispirare e stupire.

Oltre all’omaggio alla Calabria, un altro elemento guida della collezione è l’esplorazione della memoria, ispirata al romanzo “Alla ricerca del tempo perduto” di Marcel Proust. La memoria è il motore della creatività di Elio Guido, proprio come nei ricordi involontari di Proust. Attraverso la moda, il giovane stilista intende ricreare quel viaggio emotivo in cui passato e presente si intrecciano, generando un futuro che è la somma di ogni esperienza vissuta. Questo concetto si traduce in una collezione che dà forma a emozioni e ricordi: le camicie all’uncinetto evocano l’infanzia dello stilista, i foderami in seta riproducono paesaggi olfattivi e visivi, come i campi di origano e lavanda della Calabria, mentre i colori raccontano le sfumature della terra e del mare.

Come nelle pagine di Proust, anche in “Kalòn” il tempo si svela come una dimensione fluida, in cui passato, presente e futuro si intrecciano senza soluzione di continuità. Non c’è una distinzione netta tra ciò che è stato e ciò che sarà: ogni capo è un dialogo tra tradizione e innovazione, tra radici e visione creativa.

“Kalòn” è una collezione pensata per l’uomo, ma Elio Guido abbraccia una visione inclusiva: i capi, dalle camicie ai pantaloni destrutturati, sono volutamente privi di etichette di genere, offrendo libertà d’espressione e versatilità. Ogni creazione è concepita per adattarsi a momenti casual e formali, rispecchiando la quotidianità e il lusso con naturalezza.

Con “Kalòn”, Elio Guido dimostra che la bellezza è un valore universale, capace di trascendere i confini geografici e culturali. Come il protagonista proustiano che ritrova il senso della vita nella memoria del passato, Guido invita chi indossa i suoi capi a celebrare la propria storia personale attraverso la moda.

“Kalòn” non è solo una collezione; è un manifesto culturale, un invito a riscoprire l’autenticità e il fascino di una Regione che non smette mai di sorprendere. (rcs)

A Saracena fa tappa la Festa di Perciavutt

Domani, a Saracena, si terrà la 23esima edizione della festa di Perciavutt, organizzata dalla Pro Loco Sarucha, diretta da Elisa Montisarchio, per celebrare la degustazione del primo vino dell’annnata.

«Si tratta di una tradizione molto forte e molto importante – ha spiegato Elisa Montisarchio – a cui abbiamo sempre tenuto parecchio, cercando di creare spazi di incontro tra adulti e bambini, perché le generazioni devono stare a contatto durante questi eventi di trasmissione della tradizione».

Quest’anno il format presenta delle novità, con l’arrivo della fantasia scatenata della Compagnia Teatrale BA17 che ha assunto la direzione artistica dei contenuti culturali del format. Una direzione artistica fortemente voluta dalla presidente Elisa Montisarchio, insieme all’esperto di comunicazione Francesco Russo, per dare nuove simmetrie e nuovi spunti alla festa tradizionale.

«Era necessario ritrovare un nuovo slancio per i contenuti della festa perché le sfide sono sempre più ardue e sviluppare eventi sul territorio ci mette in una condizione di dover interagire con nuove creatività. La tradizione, per restare tale, ha bisogno di relazionarsi con il contemporaneo», ha sottolineato Francesco Russo.

L’elemento di punta è la grande novità che trasforma la festa in una maschera, rinnovando la tradizione della commedia dell’arte che ha sempre fatto parlare il popolo. L’evento Perciavutt diventa il personaggio “Perciavuòt”, ideato in sinergia tra il direttore artistico e regista Angelica Artemisia Pedatella e la costumista Silvana Esposito, interpretato poi dall’attore e performer Massimo Rotundo.

«È stato un attimo, davvero un lampo, pensare che Perciavutt’ era una maschera – ha spiegato l’ideatrice e direttore artistico Angelica Artemisia Pedatella –. Dare ad un paese la sua maschera identitaria significava dare una voce alla tradizione, qualcosa di concreto. Faccio teatro e per me la concretezza è l’anima dell’arte».

Un lavoro di grandissimo pregio, quello realizzato dalla costumista Silvana Esposito: «Ideare Perciavuòt, questo sommelier un po’ brillo con abiti contadini di tradizione e con uno spirito allegro che ricalca quello di questo territorio è stata una sfida affascinante. La ricerca dei materiali, il lavoro sartoriale di alta qualità e la possibilità di lasciare in mostra una mia creazione mi ha entusiasmata e devo dire che conclude in modo davvero gratificante questo 2024».

«Realizzare una maschera sullo stile della commedia dell’arte, dalla punta del cappello in giù – ha concluso – mi ha dato modo di affrontare storicamente qualcosa che credo potrà continuare. Ogni paese dovrebbe avere la sua maschera, la sua voce».

L’idea, subito accolta dalla Pro Loco Sarucha, ha entusiasmato tutti. «Adesso i bambini di Saracena a Carnevale avranno la loro maschera – chiosa soddisfatta l’assessore all’agricoltura e alle politiche giovanili, Angela Lucia Pugliese –. Ci ha reso molto felici accogliere questa idea innovativa e ci piace accogliere altri artisti che apportano a Saracena il valore che merita».

La maschera di “Perciavuòt” girerà per le vie del paese fin dal mattino e rallegrerà la festa che sarà caratterizzata dalla tradizionale Cerimonia dell’assaggio del primo vino – curata dai maestri sommelier guidati da Piero Bruni – e dalle degustazioni delle specialità locali. Nel pomeriggio, dalle ore 15.30, sarà aperto a tutti lo stage di tarantella tradizionale calabrese della bassa Calabria, condotto dai maestri Francesco Nicastro e da Angelica Artemisia Pedatella, con la partecipazione delle principali associazioni e scuole di danza di Saracena. Seguiranno le esibizioni di danza e la tradizionale “Facimu Rota” insieme al gruppo “Nóstos. Teatro Danza del Sud” con la voce lirica del soprano Giuliana Tenuta, il tamburello tradizionale di Andrea Fazio e l’organetto di Pasquale Bonaddio, che accompagneranno la Sagra del Moscato e le degustazioni delle eccellenze tipiche del territorio quali olio, fichi e vino.

A concludere la festa ci saranno i Taranta Sound che accoglieranno l’arrivo della notte attorno ad un grande falò dove si degusterà il vino cotto aromatizzato con le spezie delle colline circostanti e… allora sarà davvero la festa del primo assaggio con i sapori e i profumi di una giornata indimenticabile.

«Questa festa è particolarmente sentita e quindi per noi della Pro Loco Sarucha trovare nuove sinergie per renderla ancora più intesa è una necessità che viviamo fino in fondo. La scelta di una direzione artistica che curi i contenuti con una unitarietà e porti nuovi stimoli ad un paese ricco già di bellezza e di talenti è un modo per crescere ulteriormente. Volere bene al proprio paese significa studiare insieme le strategie di dialogo con il mondo. È molto importante aver potuto coinvolgere le generazioni… e non finisce qui. Durante la festa sveleremo la sorpresa che abbiamo riservato ai più piccoli, perché il loro attaccamento al paese possa diventare una missione per noi adulti», ha concluso il presidente Elisa Montisarchio.

Tutto questo naturalmente a Saracena, dove la gioia dello stare insieme si unisce alle lavorazioni dei prodotti enogastronomici e alla musica popolare che accompagna le giornate dei lavoratori. Perciavutt non è solo sbirciare nella botte per assaporare il vino novello… è guardare nell’occhiello del passato e ritrovare il calore della vita di un tempo che continua a disegnare il futuro. (rcs)

Venerdì al via il Cerisano Borgo swing winter

Prende il via venerdì 6 dicembre, a Cerisano, il Cerisano Borgo Swing Winter, promosso dall’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Luicio Di Gioia.

Tutti gli eventi sono finanziati nell’ambito del progetto Pnrr “2024 – Anno delle radici Italiane” promosso dal Maeci e sostenuto dal Mic e sono organizzati in collaborazione con la Proloco di Cerisano.

«Questo periodo dell’anno – ha detto il primo cittadino – è speciale, non solo per la bellezza dei festoni e delle luci, ma soprattutto per l’atmosfera di condivisione e di calore che si respira tra noi».

«Gli eventi natalizi di Cerisano sono un mix perfetto di tradizione e innovazione – ha spiegato –. Abbiamo curato con attenzione ogni dettaglio per garantire che ogni famiglia possa vivere un Natale indimenticabile. Dalle luminarie che illuminano le strade del nostro borgo, alle attività ricreative per i bambini, fino alle degustazioni di dolci tipici, ogni evento è pensato per coinvolgere e far felici tutti».

«Il Natale è un momento di magia, e anche Cerisano vuole rendere questi giorni pieni di festa e condivisione. Le nostra piazze si trasformeranno, come sempre, in luoghi accoglienti dove godere di spettacoli di musica e danza. Siamo orgogliosi di offrire un calendario di eventi che catturerà l’essenza dello spirito natalizio», ha assicurato il primo cittadino insieme alla squadra di governo.
Si parte venerdì 6 dicembre con “Accendiamo il Natale in Gospel”, ore 18:00 – Piazza Zupi. Elisa Brown & Come Shine Gospel Choir, a seguire degustazione gratuita: Cuddruriaddri & Wine.  Evento, quest’ultimo, sostenuto dalla Regione Calabria a valere sulla L 13 annualità 2024 e promossa da Calabria Straordinaria.
Appuntamento poi al 7 dicembre, con il Laboratorio delle Radici, artigianato artistico, ore 16:00, Casa della Cultura.
E ancora, venerdì 13 dicembre con la “Sagra del Turdiddru e Concerto” spettacolo MagiComico ore 18.30, nella Via San Lorenzo, a seguire Ricci di Mare Live e degustazione gratuita di Lagane e Ceci & Wine, oltre che la “gara del Turdiddru più buono”.
Sabato 14 dicembre altro Laboratorio delle Radici con la “Cuoca Calabrese”, Mani in Pasta-Dolci Tipici di Cerisano”, 15.30, Casa della Cultura.
Venerdì 20 dicembre Laboratorio di Teatro ”Storie di Burattini” a cura di Graziella Cous Cous, 16.30, alla Casa della Cultura e Zampogne in giro per il Borgo. Domenica 22 dicembre, “Strinari Rock” ore 17:30, a seguire Concerto e Food.
Per animare le vacanze dei nostri piccoli, é prevista una sezione cinema e una dolce merenda, da giorno 26 a giorno 30 dicembre, alle ore 16:30 presso la Casa delle Cultura. E, poi, domenica 29, “Festa degli Antichi Sapori: Cena di Comunità”.
Lunedì 6 gennaio, “Aspettiamo la Befana”, alle 18.30, a Piazza Zupi, con la consegna dolcetti ai bambini e la Conferenza Stampa di Nuovo anno, prevista alle 17.30 alla Casa della Cultura. (rcs)

COSENZA – Venerdì la presentazione del libro “Sistemi urbani”

Venerdì, a Cosenza, alle 17.30, al Museo dei Brettii e degli Enotri, sarà presentato il libro Sistemi urbani e tipi architettonici nell’area dello Stretto di Giuseppina De Marco ed edito da Laruffa.

L’evento rientra nell’ambito della collaudata iniziativa dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso, “LibrinComune”, coordinata dalla consigliera delegata del Sindaco alla Cultura, Antonietta Cozza.

L’incontro con l’autrice, Storico dell’arte e dell’architettura e da oltre dieci anni docente di Elementi di Architettura e Urbanistica presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, sarà aperto dai saluti del Sindaco Franz Caruso. Prevista la presenza della delegata del Sindaco alla Cultura Antonietta Cozza, della direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri, Marilena Cerzoso e della direttrice della Biblioteca “Stefano Rodotà” del Liceo “Telesio” di Cosenza, Antonella Giacoia.

Ad introdurre la presentazione e a moderarla, la giornalista del Circolo Artieparole, Pia Tucci. Con l’autrice Giuseppina De Marco dialogherà Alessandro Tosi dell’Università di Pisa. Tosi è il direttore scientifico del Museo della Grafica di Pisa e Vice Presidente del Sistema Museale di Ateneo.

«Questo libro – sottolinea l’autrice Giuseppina De Marco – è il risultato dell’esperienza di un decennio di insegnamento presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria e si pone diversi obiettivi: fornire agli studenti l’acquisizione di un metodo di ricerca per l’analisi critica delle architetture e degli spazi urbani; stimolare un atteggiamento consapevole nei confronti di ogni forma d’arte; suscitare un interesse profondo e un comportamento responsabile verso il patrimonio artistico del territorio, inteso sia come lettura dei rapporti tra urbs e civitas che come riconoscimento dei diversi linguaggi architettonici».

«Il volume – prosegue De Marco – è strutturato in due parti. La prima, contiene saggi di inquadramento didattico e metodologico; una disamina sulla formazione degli architetti nelle Accademie prima dell’istituzione delle Facoltà di Architettura; un percorso tra i miti e le catastrofi che hanno caratterizzato l’area dello Stretto; una lettura delle città scomparse, mediante l’analisi di numerose iconografie d’arte; un excursus sulla cultura progettuale dopo il sisma del 1908».

«La seconda parte del volume presenta, invece – ha spiegato – i risultati delle ricerche degli allievi del corso di Elementi di Architettura e Urbanistica, per far conoscere alla collettività la storia e il messaggio racchiuso nelle opere architettoniche e negli spazi urbani che quotidianamente abitiamo. L’insegnamento e la ricerca in Accademia nel settore della conoscenza e valorizzazione dei Beni Culturali rivestono un ruolo importante, poiché consentono ai giovani di acquisire un metodo di ricerca scientifico, mirato a cogliere il significato delle opere in contesti e territori diversi, attraverso la ricerca sul campo e l’analisi delle fonti documentarie, contribuendo così alla rinascita delle città, che hanno dimenticato i valori estetici e etici dell’abitare. La dimensione storica dell’Area dello Stretto viene qui in parte ricostruita dagli allievi dell’Accademia, ora più consapevoli delle loro origini. Perché progresso significa volgere lo sguardo al passato per disegnare il nostro futuro, valorizzando le risorse e le vocazioni del territorio».

Alla presentazione del libro farà seguito l’inaugurazione della mostra “Geviert, InQuadrature dall’area dello Stretto” a cura dell’Associazione Meràki, con alcune illustrazioni del volume. (rcs)

COSENZA – La mostra fotografica diffusa “Gli invisibili”

Venerdì, a Cosenza, alle 11, al Palazzo di Giustizia, sarà inaugurata la mostra fotografica diffusa “Gli Invisibili. Ammazzati dalla mafia e dall’indifferenza”, a cura di Lavinia Caminiti.

L’evento è stata promossa dall’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) di Catanzaro in collaborazione con la Fondazione Trame Ets di Lamezia.

L’iniziativa parte simultaneamente da Cosenza e Catanzaro e si concluderà a Lamezia Terme, valorizzando l’unità del territorio e degli uffici nonostante le distanze geografiche. Protagonisti saranno i Palazzi di Giustizia delle Città, intesi non solo come luoghi di esercizio della giurisdizione, ma come veri e propri centri culturali per una rinnovata coscienza collettiva.

L’esposizione, visitabile fino a febbraio 2025, racconta le storie delle vittime della mafia spesso dimenticate, e dei luoghi in cui si consumarono quelle tragedie, con l’obiettivo di mantenere viva la memoria collettiva e sensibilizzare il pubblico sui temi della legalità e della giustizia.

La mostra è patrocinata dall’ANM e si inserisce nel quadro delle attività della Fondazione Trame ETS, che da oltre un decennio organizza il primo festival in Italia dedicato ai libri sulle mafie. Attraverso immagini che confrontano il passato e il presente, l’esposizione costruisce un itinerario riflessivo, evidenziando come alcune delle più dolorose tragedie italiane siano cadute nell’oblio o siano sconosciute alle nuove generazioni.

Le fotografie raccontano storie di vite spezzate, mostrando come la mafia abbia inciso profondamente non solo sulla vita delle vittime dirette, ma anche sul tessuto sociale e culturale del Paese. Questo racconto per immagini si pone come strumento di educazione civile, rivolgendosi soprattutto ai giovani, per aiutarli a distinguere tra legalità e illegalità e per sviluppare una coscienza critica contro la cultura mafiosa, sia manifesta che implicita.

Un’intera sezione della mostra allestita a Catanzaro, intitolata “Le Rose Spezzate”, è dedicata ai 28 magistrati assassinati dalla mafia, tra cui figure emblematiche come Rocco Chinnici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L’obiettivo è umanizzare la figura del magistrato, spesso percepito solo attraverso il suo ruolo istituzionale, e ricordare che, dietro l’uniforme della giustizia, si celano persone, affetti e vite private. Le immagini proposte invitano a riflettere sul valore della loro opera e sull’impatto delle loro perdite, non solo a livello istituzionale, ma anche umano.

La mostra “Gli Invisibili” non vuole essere solo un tributo alle vittime della mafia, ma anche un appello a guardare al passato con coraggio per costruire un presente e un futuro fondati sulla giustizia e sulla memoria, lanciando un messaggio «a sostegno dell’impegno di legalità dei vari operatori presenti nel nostro territorio – come sottolineato dal presidente della giunta Anm di Catanzaro, Giovanni Strangis che pubblicamente vogliamo incoraggiare».

Segnando la nuova sinergia nata con l’Associazione Nazionale Magistrati, il progetto segue il nuovo filone inaugurato da Trame in occasione della tredicesima edizione del Festival dei libri sulle mafie sulla valorizzazione dell’arte come strumento per veicolare messaggi e valori. Il via è stato dato lo scorso giugno con il taglio del nastro della mostra “Visioni Civiche – L’arte restituita. Dalle opere confiscate alle mafie al bene comune”. (rcs)

RENDE (CS) – Domani l’open day del Crea

Domani, a Rende, alle 9.45, nella Sala Candiano del Crea, si terrà l’Open day, organizzato dai Centri di ricerca Crea: Foreste e Legno (Crea-FL), Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura (Crea-Ofa) e Politiche e Bioeconomia (Crea-PB)in sinergia con le attività formative dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) della Regione Calabria e delle delegazioni provinciali.

L’evento è l’occasione per far conoscere le iniziative di ricerca dei tre Centri realizzate in collaborazione con UICI finalizzate a rispondere ai bisogni sociali ed economici del territorio: il progetto “Social Urban Change” per attività didattiche, formative ed infor-
mative, la realizzazione della prima tartufaia accessibile per un’esperienza emozionale (CREA FL); l’ideazione, la realizzazione e divulgazione dell’etichetta accessibile degli oli per favorire acquisti inclusivi (CREA OFA); la Carta degli oli accessibile e le esperienze di informazione e inclusione sociale nell’ambito del progetto Oleario (CREA PB), attività del comitato d’assaggio nazionale delle castagne (CREA FL-OFA-PB).

Dopo i saluti istituzionali da parte dei direttori dei tre Centri Crea, avranno inizio i tour guidati alla scoperta dell’analisi sensoriale dei Tartufi di Calabria; dell’Olio extravergine d’oliva calabrese; dell’analisi sensoriale delle Castagne di Calabria. (rcs)

TREBISACCE (CS) – Una serata contro la violenza sulle donne apre le festività Natalizie

È con un evento di straordinaria intensità emotiva e culturale, che ha messo al centro il tema della violenza contro le donne, che il Comune di Trebisacce ha aperto le festività natalizie.

Una serata ricca di tradizione, arte e riflessione, capace di celebrare la figura femminile come simbolo di forza, bellezza e resilienza. «Una serata indimenticabile, che ha saputo toccare i cuori di tutti i partecipanti e rafforzare il messaggio di unità e rispetto che contraddistingue Trebisacce», si legge in una nota del Comune.

L’evento ha visto la partecipazione di numerose personalità del territorio, tra queste, la professoressa Franca Melfi, eccellenza internazionale della chirurgia robotica nonché docente dell’Università della Calabria.

L’Amministrazione Comunale «ringrazia – si legge in una nota – tutti coloro che hanno contribuito al successo dell’evento, tra cui la consigliera Catia Partepilo, l’assessore Domenica De Marco, la Responsabile dell’Area Sociale Carmela Vitale, e l’ing. Francesco Calà».

L’evento è iniziato con l’accensione delle luminarie natalizie in Via Lutri, un momento suggestivo che ha avvolto la città in un’atmosfera di magia e speranza, richiamando l’importanza della condivisione e del senso di comunità.

La manifestazione è, poi, proseguita nella suggestiva cornice della storica Fornace di Trebisacce, dove si sono alternati momenti di grande intensità culturale e artistica. La consigliera alle Pari Opportunità, Catia Partepilo, ha emozionato il pubblico con il monologo tratto dal film Barbie, un invito potente a riflettere sul superamento degli stereotipi di genere e sull’importanza dell’autoconsapevolezza femminile.

A lei e all’assessore Domenica De Marco sono toccati i saluti istituzionali nei quali è stato rimarcato il lavoro sinergico dell’amministrazione nell’organizzazione dell’evento che ha voluto sensibilizzare la comunità sul fenomeno della violenza contro le donne attraverso un momento di alto valore culturale ed artistico.

Le performance artistiche hanno arricchito ulteriormente la serata: la musica dal vivo dell’Accademia Musicale “Gustav Mahler” ha incantato i presenti, mentre le eleganti coreografie della Tersicore Dance School, diretta da Desirée Accattato, hanno reso omaggio alla bellezza del movimento e dell’espressione corporea. 

Un riconoscimento speciale è stato conferito all’artista trebisaccese Fiammetta Aino, che ha ricevuto una targa celebrativa per il suo contributo culturale. La sua arte, intrisa di sensibilità, ha rappresentato con delicatezza il valore e la complessità dell’universo femminile.

La serata ha toccato momenti di profonda riflessione grazie alle letture dei brani Ferite a morte di Serena Dandini, interpretato dalla professoressa Ester Romeo, e del brano dedicato a Maria Rosaria Sessa, giornalista vittima di violenza, tratto da Banditi e Schiave di Badolati e Pastore, interpretato dalla comandante della Stazione Carabinieri Forestali, Mirella Malvasi. 

Uno degli interventi più attesi è stato quello del maestro orafo Gerardo Sacco, presentato dalla dott.ssa Carmela Vitale, responsabile dei Servizi sociali dell’ente, come artista di fama internazionale, personaggio di grande ottimismo, positività ed umanità, il cui impegno sociale è uno dei motivi principali per cui viene amato ed apprezzato.

Sacco ha catturato l’attenzione del pubblico raccontando il legame profondo tra la sua arte e le figure femminili che hanno ispirato la sua vita, come sua madre, sua moglie e sua figlia. La sua narrazione, intrecciata con la sua produzione artistica, è stata un omaggio autentico alla bellezza e alla forza delle donne.

A coronamento di questa straordinaria testimonianza, il sindaco Franco Mundo ha insignito il maestro Gerardo Sacco della cittadinanza onoraria di Trebisacce, ricevendo una standing ovation da parte della comunità.

Durante la cerimonia, la consigliera regionale Pasqualina Straface ha manifestato grande ammirazione per i contenuti del tema trattato, per la presenza e la bellezza dei gioielli del maestro Sacco.

La serata si è conclusa con un tributo video dedicato a Gerardo Sacco e una sfilata dei suoi gioielli, perfetta sintesi di tradizione e innovazione, che ha suggellato l’incontro armonioso tra arte, storia e contemporaneità. (rcs)

COSENZA – Si presenta l’albo illustrato “La notte di Natale”

Domani pomeriggio, a Cosenza, alle 16.30, al Museo dei Brettii e degli Enotri, sarà presentato l’albo illustrato La notte di Natale di Vincenzo Padula.

Un primo importante appuntamento di lettura organizzato dalla neonata Biblioteca dei Bambini “Rosanna Rovito” all’ interno della struttura museale. La presentazione dell’albo illustrato “La Notte di Natale” di Vincenzo Padula, con le suggestive illustrazioni di Lucia Scuderi, è edito da Coccole Books in occasione del 20° anniversario della casa editrice.

Ad aprire l’iniziativa, i saluti istituzionali di Franz Caruso, sindaco di Cosenza, e di Pino Capalbo, sindaco di Acri. Seguiranno gli interventi di: Loredana Giannicola, dirigente dell’Ambito Territoriale di Cosenza, di Angela Costabile, docente presso l’Università della Calabria, di Giuseppe Cristofaro, Presidente della Fondazione “Vincenzo Padula”, di Mario Bonacci, assessore alla Cultura del Comune di Acri, di Daniela Valente, autrice e direttore Editoriale di Coccole Books e di Ilario Giuliano, editore della stessa casa editrice.

A moderare l’incontro sarà Antonietta Cozza, Delegata del sindaco alla Cultura del Comune di Cosenza. “La notte di Natale” di Vincenzo Padula è una gemma della letteratura calabrese che adatta il linguaggio poetico del dialetto popolare al mondo, grazie ad un abito nuovo e accattivante: quello di un grande albo illustrato.

Realizzato in collaborazione con la Fondazione Padula di Acri, con le immagini di Lucia Scuderi, illustratrice che vive e lavora in Sicilia, autrice di moltissimi libri per bambini per le più importanti case editrici italiane, e con l’adattamento di Daniela Valente, il libro ha la prefazione della psicoterapeuta Maria Rita Parsi.

Un’opera straordinaria della letteratura calabrese, che abbraccia la tenerezza, le bellezze del creato e la meraviglia di una notte straordinaria in una Calabria ricca di emozioni, si è trasformata così in un capolavoro intriso di magia e adatto a tutte le età. Questo appuntamento rappresenta un’occasione unica per riscoprire il patrimonio culturale calabrese attraverso la figura di Vincenzo Padula e le meravigliose illustrazioni che accompagnano il racconto, pensato per grandi e piccoli. (rcs)

RENDE – Giovedì la Giornata Internazionale del Volontariato

Giovedì 5 dicembre, al Cinema Teatro Garden di Rende, si terrà un evento organizzato dal Csv Cosenza in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato.

Nell’occasione ci sarà la premiazione del volontario dell’anno 2024. Il Centro servizi ha, infatti, bandito un concorso rivolto a studenti e studentesse delle scuole primarie, delle scuole secondarie di primo grado e delle scuole secondarie di secondo grado di tutta la provincia, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria – Ambito Territoriale di Cosenza e con il patrocinio gratuito della Provincia di Cosenza, con l’obiettivo di diffondere la cultura della solidarietà e dell’azione spontanea di cittadinanza attiva tra i giovani.

Hanno partecipato in 60, tra ragazzi e ragazze, e saranno assegnati cinque premi: scuola primaria; scuola secondaria di primo grado; scuola secondaria di secondo grado; menzione speciale CSV e premio speciale Etica Pro Assimoco. Lo scorso anno, ad essere premiati sul palco del Teatro Rendano, sono stati Emanuel Gjoka, Carmen Pia Capristo, Carmen Spagnuolo e Ines Toteda (foto in allegato).

Sarà, inoltre, proiettato il video dei 20 anni del CSV, nato nel 2004, e saranno presentati gli spettacoli di “Tutto un altro Natale”, il cartellone di spettacoli e iniziative natalizie del volontariato cosentino. Seguirà la rappresentazione “Piazza Tagliola” a cura dell’associazione “Spaccamattuni” con testi di Ruggero Ciancio e regia di Vincenza Benincasa.

In Italia sono 6 milioni le persone che, secondo l’indagine Istat, CSVnet e Fondazione Volontariato e Partecipazione, ogni giorno si mettono a disposizione degli altri. Nella nostra provincia, secondo l’ultima ricerca realizzata dal Centro servizi e dall’Università della Calabria, sono oltre 30 mila le persone coinvolte regolarmente nelle attività delle organizzazioni del terzo settore nella provincia.

Ad oggi sono oltre mille e 500 gli enti di terzo settore iscritti al Runts (Registro unico nazionale terzo settore), impegnati principalmente in ambito sociale. Il 5 dicembre è l’occasione per farli sentire speciali e per accendere i riflettori sul loro lavoro quotidiano e silenzioso accanto agli altri e a favore del bene comune. (rcs)