L’Accademia dle Bergamotto di Reggio Calabria, presieduta da Vittorio Caminiti, ha organizzato un incontro gastronomico con uno chef insolito, il maestro orafo Gerardo Sacco per parlare di nutrizione e dieta mediterranea. Un successo, nonostante le limitazioni imposte dall’emergenza covid. La domanda, questo punto, è inevitabile il maestro Sacco ai fornelli è bravo quanto con i gioielli. A vedere le facce soddisfatte di chi ha partecipato (e assaggiato) sembrerebbe proprio di sì. (rrm)
INCONTRIAMOCI SEMPRE: A REGGIO DA 15 ANNI FA CULTURA
Una storia importante, tracciata in 15 anni di intensa attività: l’Associazione Incontriamoci Sempre (per il volontariato) di Reggio ha superato un traguardo che conta ben 1500 eventi associativi.
Racconta il presidente Pino Strati: «Molte volte abbiamo accolto così i soci, gli amici, i viaggiatori in arrivo e partenza nella splendida stazione Fs di S. Caterina. Un vanto per RFI FS che ha creduto in questi anni ad un’associazione che ha prodotto tantissimo in termini di impegno e passione e dedizione. Un sito curato in tutti i particolari, accogliente, con un Museo Ferroviario che ricorda le gesta di una grandiosa categoria come quella dei Ferrovieri che ha fatto la storia del nostro Paese.
Una città come Reggio Calabria che grazie alle Fs ha dato l’opportunità di lavorare a tanti ragazzi, in una splendida Azienda come le Fs, per questo il nostro impegno è quello di saldare la nostra splendida storia e gli aspetti sociali culturali e di volontariato, tipici della grande famiglia dei Ferrovieri.
In 15 anni di attività associativa abbiamo prodotto tanti eventi, oltre 1500, tra rassegna Calabria d’autore, corsi tarantelle del Sud e degli strumenti della tradizione, Arte in Stazione, eventi anche all’esterno, vista la grande capacità organizzativa che abbiamo maturato nel corso degli anni, quattordici edizioni del Premio Simpatia della Calabria, in cui abbiamo insignito illustri calabresi in Italia e nel mondo, con la donazione del classico orologio Perseo da tasca della nostra tradizione dei primi del 900. Anche Papa Francesco ha ricevuto questo dono, durante il suo viaggio Papale in Africa, nel 2019, grazie al giornalista del Tg2 Enzo Romeo, calabrese di Siderno.
Undici edizioni del premio nazionale di poesia Francesco Chirico, in cui hanno partecipato migliaia di poeti di tutto il mondo.
Quattordici edizioni della classica Tombolata benefica nel magico luogo di S. Antonio, grazie a Don Orione, tanti orfanelli furono ospitati dopo il tragico evento del 1908, ogni anno doniamo molto ad associazioni di volontariato.
Sei edizioni del treno della Befana, sempre più partecipanti, un grazie per l’assistenza a Trenitalia, RFI e la protezione civile le Aquile.
Cinque edizioni della magica notte di Chianalea, in un posto magico, dove si rivive la pesca del pescespada.
In questi terribili mesi per tutti noi , ci siamo dedicati con tutta l’amore possibile alla cura ed al miglioramento della stazione, che giorno dopo giorno riceve consensi unanimi da parte di tantissimi cittadini, poi grazie al cuore di tanti abbiamo adornato di tanto verde la stazione e la piazza attigua, con oltre cento piante, l’ingresso e la panchina degli innamorati è il posto ideale per leggere un libro, sempre disponibile, grazie alla ricchissima ed elegantissima libreria». (rrc)
A Rosario (Argentina) La Festa della Collettività e Incontro delle Comunità
A causa della pandemia, il Comune di Rosario, una delle più popolose città dell’Argentina, dove sono presenti moltissimi calabresi, sta promuovendo un’edizione speciale della 36ma edizione del Festival Nazionale e Incontro delle Collettività. L’edizione 2020 sarà in versione gastronomica e virtuale e vedrà la partecipazione di 48 comunità straniere di cui 34 parteciperanno offrendo i migliori prodotti di eno-gastronomia del mondo, senza trascurare anche gli aspetti culturali dei loro rispettivi paesi e regioni. Fanno parte del ventaglio delle proposte anche l’ampia varietà di menù tradizionali e regionali.
Oltre alle proposte gastronomiche, come si è detto, sarà dato ampio risalto sui diversi aspetti culturali di ciascuna delle comunità: il tutto sarà diffuso dai social network del festival. Ci sarà spazio per i rappresentanti delle varie comunità, che realizzeranno iniziative per mettere in evidenza la cultura e la tradizione delle diverse regioni, tra cui la Regione Calabria.
Da segnalare che, per la prima volta, il Comune distinguerà le 19 comunità, tra cui l’Associazione Calabrese del Rosario, che diede origine 36 anni fa all’incontro e che hanno dato vita a quella che è oggi la festa più popolare di Rosario e Argentina. Le proposte culinarie potrannoo essere scelte online sulla piattaforma Vidrieras en Red tra 80 piatti tipici prenotabili dalla scorsa settimana.
La 36.ma edizione – che sarà virtuale a causa delle attuali misure di isolamento e distanziamento – della Festa della Collettività e Incontro delle Comunità è stata presentata nella sala Carrasco del Palazzo dei Leoni, dal Sindaco Pablo Javkin, accompagnato dal Coordinatore Generale di Gabinetto, Rogelio Biazzi; il Segretario allo Sport e al Turismo, Adrián Ghiglione; il sottosegretario al Turismo, Alejandra Matheus, e la presidente dell’Associazione delle Comunità, Lydia Del Grosso. Questa edizione del Festival Nazionale e Incontro delle Comunità, si svolgerà nei fine settimana dal 6 all’8 e dal 13 al 15 novembre.
Nel quadro del difficile contesto prevalente, il Comune di Rosario sta promuovendo una speciale edizione gastronomica virtuale, alla quale parteciperanno 34 comunità straniere della città che offrono la migliore gastronomia del mondo, su un totale di 47 che aderiscono all’iniziativa divulgando aspetti culturali dei loro paesi e regioni.
Alla grande festa dei collettivi partecipa anche l’Associazione Calabrese del Rosario, che propone un importante menù gastronomico e il suo contributo culturale rivendicando la diffusione delle tradizioni calabresi. (Marcela Murgia)
Luigi Pucciano, “Terre lente” ad Amsterdam un locale al sapore di formaggi e nduja di Calabria
Originario di Acri, Luigi Pucciano, 41 anni, da molti anni vive ad Amsterdam e ha “imposto” i gusti della Calabria agli olandesi, che, peraltro, mostrano di gradire molto. Pucciano ha avviato nel cuore di Amsterdam un locale dal nome insolito, Terre lente, dove ha ricreato atmosfere mediterranee, con aromi e profumi tipicamente calabresi. Inutile dire che Luigi utilizza solo prodotti calabresi di provenienza certificata perché la qualità è alla base del suo successo: tra soppressate, nduja, cipolla di Tropea, Bergamotto di Reggio Calabria e caciocavallo di Ciminà e altre prelibatezze calabresi doc Luigi ha conquistato gli olandesi con la sua passione e la competenza acquisita negli anni.
Terre Lente vende prodotti speciali di piccoli agricoltori e aziende familiari della Calabria meridionale italiana. Gemme culinarie: dalla salsiccia e formaggio all’olio d’oliva, sottaceti e vini speciali. Tutto biologico. Terre Lente si trova sulla Westerstraat nel quartiere Jordaan di Amsterdam e ha un aspetto simile a un salotto dell’Italia meridionale, si legge nel suo sito, dove figura una bella immagine della sua Acri. Architetto, con esperienza a Dortmund e in Olanda, Luigi si è convertito alla cucina di sapori, senza mai dimenticare la sua Calabria. (rrm)
I 50 ANNI DELLA SCUOLA ITALIANA CREATA DAI BIVONGESI DI LA PLATA, IN ARGENTINA
I primi immigrati di Bivongi giunsero a La Plata, in Argentina, all’inizio del secolo scorso. La scuola De Amicis, di lingua italiana, ha festeggiato lo scorso aprile i 50 anni della costituzione. Orgoglio dei cittadini bivongesi, è un istituto che è un vanto delle comunità italiane all’estero. Era nata come centro di attività culturali legati alla devozione della Madonna “Mamma nostra” la cui effigie era stata portata da alcuni emigrati. Oggi la scuola ha il merito di aver fatto crescere culturalmente e con grande senso civico centinaia di bivongesi di seconda o terza generazione, che,pur lontani, mantengono sempre la Calabria nel cuore. (rrm)
ESARO ITALIA: LA WEB RADIO DEI CALABRESI NEL MONDO
Giuseppe Spinelli, originario di Sant’Agata d’Esaro (CS), qui ritratto con i suoi figli Chiara e Francesco, laureati rispettivamente in Comunicazione e in Economia e Commercio, a loro volta coinvolti nell’impegno radiofonico, ha creato un ponte ideale tra il Cremonese, dove vive, e i calabresi sparsi in ogni angolo della terra. La sua web radio legata all’Associazione Esaro Italia racconta storie di calabresi di successo, ma offre anche una originale narrazione dei ricordi che partono dalle comuni origini. Preziosa anche la collaborazione di Nicola Matrangolo per il Canada e il Nord America, anche lui calabrese, sempre pronto a attivarsi per sostenere ogni iniziativa dell’associazione sui territori oltreoceano.
«È il desiderio di far parlare il nostro territorio – dice Spinelli – bello e aspro nello stesso tempo, insieme con l’amore infinito per la nostra terra». Lo seguono in tanti e trovano nel suo spazio facebook occasione per riferire storie di calabresi lontani dalla propria terra, ma tutti con la Calabria nel cuore. (dg)
https://www.facebook.com/EsaroItaliaWebRadio/
ANGELO CON IL GELATO AL GUSTO DI BERGAMOTTO DI REGGIO CALABRIA HA CONQUISTATO STOCCOLMA E GLI SVEDESI
Lui si chiama Angelo Scarfò. È un pasticciere reggino da anni a Stoccolma dove con la bella e simpatica moglie svedese Hanna Larsson è titolare della migliore gelateria della Svezia. La qualità degli ingredienti, la cura tutta italiana (e specificamente calabrese) nella preparazione del gelato lo hanno reso popolare raccogliendo tantissimi apprezzamenti. Tra le sue specialità non poteva mancare il gelato al Bergamotto di Reggio Calabria, una delizia che ha conquistato Stoccolma, tanto da far invitare Angelo e Hanna a Tv4, una televisione svedese molto seguita, a spiegare il segreto del successo del loro gelato in una delle trasmissioni con maggiore audience. Il gran sorriso della coppia esprime al meglio la soddisfazione e l’orgoglio di aver conquistato un così grande rilievo all’insegna della Calabria. Complimenti, Angelo, da tutta la Calabria. (dge)
Angelo Verga e Caterina Guarna, il grande impegno dei due coniugi calabresi in missione umanitaria in Perù
Si chiamano Angelo Vito Verga, originario di Crotone, e Caterina Gerardina Guarna, nativa di Badolato (CZ) i coniugi calabresi che hanno votato la loro esistenza a favore dei più deboli, in pieno spirito di carità cristiana. Sono impegnati nella diocesi di Huànuco, in Perù. Caterina – come riferisce costajonicaweb – ha frequentato scuola media e magistrale dalle suore salesiane di Soverato all’Istituto Maria Ausiliatrice. Poi la sua famiglia si è trasferita a Roma. Nella Capitale, Caterina si è laureata brillantemente ed è entrata come funzionario dirigente nella Pubblica Amministrazione. A Roma ha conosciuto e sposato Angelo Verga, biologo, con il quale ha avuto due figli.
All’inizio del 2000, Angelo e Caterina hanno fondato Senzaconfini un’associazione di volontariato missionario laico con lo scopo di realizzare opere sociali (specialmente a carattere sanitario, educativo e di sostegno economico-lavorativo) a favore delle popolazioni che ne erano prive. La loro azione missionaria era già presente nel 1994 in alcune nazioni dell’America Latina per poi estendersi sempre di più anche in Africa e in Asia.
Tale diffusione aveva bisogno di una regolamentazione legalmente riconosciuta, con uno Statuto, un Direttivo ed una Organizzazione più formale, operativa ed “istituzionale”. Così l’entusiasmo dei promotori e dei primi volontari è confluito in un’associazione vera e propria, denominata Senzaconfini con la costituzione in onlus (organizzazione non lucrativa di utilità sociale) avvenuta a Roma il 29 maggio 2001.
Operando prevalentemente all’estero, tale Associazione è divenuta “ONG” (organizzazione non governativa) e, in seguito, grazie ai numerosi progetti realizzati, è stata riconosciuta organizzazione internazionale (Eniez) in Perù. Chi vuole contribuire con una donazione può visitare il sito senzaconfini-onlus.org (rrm)
Dall’Emilia Romagna l’hamburger di Calabria (Calabriotto) alla conquista dei palati più raffinati
La cultura culinaria calabrese è una delle più ricche d’Italia. Dalle pietanze salate ai dolci, la regione ha la possibilità di rafforzare la propria immagine a livello nazionale e internazionale grazie al cibo. La cipolla di Tropea, il pane casareccio, il suino nero. Sono alcuni dei prodotti tipici della zona, e anche alcuni degli ingredienti del primo hamburger calabrese, nato a Bologna per iniziativa di Eugenio Amendola, un calabrese doc trapiantato da molti anni in Emilia Romagna. Il nome dello stuzzicante hamburger dal sapore di Calabria non poteva che essere Calabriotto. E porta con sé la storia del territorio, con l’obiettivo di far conoscere meglio le tradizioni della regione.
Ma come nasce il progetto Calabriotto? Tutto parte nel 2015, durante un evento di street food nel Parco Nord di Bologna. Eugenio Amendola, in una giornata passata insieme alla famiglia, era rimasto affascinato da questo prototipo di cibo di strada gourmet, che veniva venduto dalle varie cucine su ruote. In uno scenario di grande cultura culinaria italiana, mancava però quella della Calabria. Questo ha spinto Amendola a ideare la base per un progetto di street food, mirato a rendere onore al territorio, in cui ha vissuto durante la sua gioventù. Dopo uno studio economico e svariati tentativi per la creazione del panino, Calabriotto iniziava a prendere forma. Sin dall’inizio, l’obiettivo era coprire, con gli ingredienti, tutte le zone della regione. Ciabatta casareccia di Tessano, hamburger di suino nero autoctono con un pizzico di ‘nduja, cime di rapa calabresi, provola silana affumicata e mousse di cipolla di Tropea Igp. La combinazione dei sapori di questi prodotti, tutti ricercati e trovati grazie ai fornitori della zona, era apparsa subito molto interessante e intensa. L’insieme dei vari elementi andava a creare un panino molto equilibrato. La ricetta ha subìto pochissime variazioni, e oggi la ricetta e il marchio sono registrati.
Lo step successivo era lanciare sul mercato il Calabriotto. Gli eventi di street food rappresentavano lo strumento ideale per diffondere il prodotto. Il primo test per il primo hamburger calabrese viene fatto a Udine, e la gente sembra già impazzire per il gusto del panino. Il passaggio finale della preparazione, in cui il Calabriotto veniva, e viene tutt’ora, piastrato, rendeva la ciabatta croccante al punto giusto, in modo tale da aggiungere un tono piacevole alla consistenza. Si iniziano a programmare già gli eventi successivi, tutti nel Nord-Italia. Olgiate, Verona, Milano, Bergamo e Trieste sono alcune delle città visitate dal panino calabrese. In alcuni di questi eventi, Amendola ha anche introdotto alcuni prodotti secondari, come il sandwich con capocollo di suino nero, patate silane fritte o la bibita al bergamotto di Reggio Calabria. Ma il protagonista rimaneva sempre il Calabriotto.
Negli ultimi mesi sta continuando il progetto, che intanto si è sviluppato anche grazie ai social network e all’aumento degli eventi a cui Calabriotto partecipa ogni anno. Sicuramente l’hamburger rappresenta qualcosa di importante per tutta la regione, dato che racchiude e sintetizza in un panino la cultura culinaria calabrese, che bisogna diffondere meglio a livello nazionale, e se possibile anche internazionale. Il sapore unico è un’arma a doppio taglio, per rievocare ricordi oppure far provare esperienze gustative totalmente differenti. Le richieste da parte degli stessi organizzatori degli eventi più importanti stanno aumentando, e Calabriotto è sempre più desiderato. Recente è la partecipazione del food truck all’inaugurazione della riapertura dell’aeroporto di Linate, durante la quale, oltre alla musica e lo spettacolo delle frecce tricolore, c’è stato un altissimo assortimento di street food. Evento imponente, che ha sicuramente aumentato la diffusione dell’hamburger.
L’obiettivo ambizioso del Calabriotto è quello di diventare un ambasciatore della tradizione gastronomica della regione, nell’Italia e nel mondo. È previsto, perciò, un piano di sviluppo dettagliato, che mira a diffondere sempre di più il concetto di hamburger calabrese. Si continuerà sulla linea degli eventi di street food e di catering, ma c’è anche l’intenzione di aprire i primi locali Take Away a marchio Calabriotto. Il menù andrebbe ad includere non solo il panino, ma anche altri prodotti, come le patate silane fritte, le bruschette con salumi calabresi, le tipiche polpette di melanzane. La storia dell’azienda di street food, fatta di visioni future e elementi della tradizione, rappresenta un qualcosa di significativo, perché fa emergere il desiderio di estendere sempre di più i confini culturali della regione, piena di risorse. Un’esplosione di sapori incredibile tra le papille gustative; inizia cosi il racconto della Calabria. (Pietro Amendola)
SALUTI DAL CALABRIA CLUB DI SYDNEY E DAI CALABRESI CHE VIVONO A FAIRFIELD (NEW SOUTH WALES, AUSTRALIA)
Il deputato di Italia Viva Nicola Carè (eletto nella circoscrizione estera) ha fatto visita al Calabria Club di Sydney dove ha incontrato il Presidente del Calabria Club Pasquale Barbalace, Pino Musso, Emanuele Esposito e numerosi esponenti della comunità calabrese. Si è discusso a lungo della situazione economica italiana, delle politiche economiche previste per la regione Calabria, dei tanti progetti futuri. L’on. Carè ha voluto ringraziare per la grande partecipazione della numerosa comunità calabrese a Sydney, sempre presente, nota per il forte attaccamento alla Madrepatria e l’attivismo dei suoi tantissimi circoli sparsi in tutta l’Australia.

Lo stesso on. Carè si è poi recato a trovare la comunità calabrese di Fairfield in New South Wales, da sempre molto attiva, che ha organizzato nel weekend un magnifico evento a cui hanno partecipato davvero in tantissimi. Tra loro anche numerosi giovani, gli ‘Italians’ di seconda, terza e quarta generazione, che si sono cimentati in una gara di ‘tarantella’.
È stata l’occasione per ricordare le origini e celebrare un legame con l’Italia che non si è mai interrotto e continua ad essere fonte di nuovi progetti e di celebrazioni come questa. (rrm)
